Monte Bano
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Monte Bano
Ciao a tutti,
domenica dopo tante indecisioni io, Emilio e Genna (Il mio cane) abbiamo deciso di salire sul M.te Bano partendo da Montoggio.
Dopo una "lunga" salita si giunge in prossimità di una colletta dove, seguendo i segnavia, si sale lungo il crinale a sinistra (Bella panoramica del Lago Val Noci) fino a raggiungere la vetta del M.te Bano. Il rientro è avvenuto lungo un sentiero che a mezza costa, passando sopra Tre Fontane, arriva proprio all'inizio del sentiero d'andata (Loc. Carpi). L'ascesa al M.te Bano è stata resa ancor più affascinante dopo la lettura del libro "Monte Bano, molte storie" di Marco Fezzardi.
Ecco le foto scattate: https://www.quotazero.com/album/thumbnails.php?album=547
domenica dopo tante indecisioni io, Emilio e Genna (Il mio cane) abbiamo deciso di salire sul M.te Bano partendo da Montoggio.
Dopo una "lunga" salita si giunge in prossimità di una colletta dove, seguendo i segnavia, si sale lungo il crinale a sinistra (Bella panoramica del Lago Val Noci) fino a raggiungere la vetta del M.te Bano. Il rientro è avvenuto lungo un sentiero che a mezza costa, passando sopra Tre Fontane, arriva proprio all'inizio del sentiero d'andata (Loc. Carpi). L'ascesa al M.te Bano è stata resa ancor più affascinante dopo la lettura del libro "Monte Bano, molte storie" di Marco Fezzardi.
Ecco le foto scattate: https://www.quotazero.com/album/thumbnails.php?album=547
Tempo fa 1 maggio 2005 ero salito anche io sul Bano, ma dalla diga del Val Noci. Segnavia rombo giallo. Il sentiero però non era dei migliori. Avevo avuto qualche difficoltà nel ritrovare la via e mi ero trovato a "ravanare" un pò per il bosco e le sterpi.
Chi sale sulle montagne cerca un punto di vista diverso del mondo che è abituato a vedere tutti i giorni.
roberto_sarmenti@hotmail.com
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monte bano
Ciao, dallAlpesisa, vidi il Monte Bano. Mi piacerebbe salirci. So che si parte da Montoggio. Sai dirmi dove posso trovare una buona carta dei sentieri su internet? Ci sono case sul monte, in particolare mi sembrò di vedere (col binocolo) una casa molto grande. L'hai vista?
Gianluigi di Tortona Blog: http://blog.libero.it/swann1000" onclick="window.open(this.href);return false;
SIMPLEX SIGILLUM VERI
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bel giro, io sono salito sempre dal lago val noci, anche se da quella parte conviene seguire la sterrata per veixe e non il rombo giallo che è spesso molto infrascato.
MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Re: monte bano
Ciao,swann1000 wrote:Ciao, dallAlpesisa, vidi il Monte Bano. Mi piacerebbe salirci. So che si parte da Montoggio. Sai dirmi dove posso trovare una buona carta dei sentieri su internet? Ci sono case sul monte, in particolare mi sembrò di vedere (col binocolo) una casa molto grande. L'hai vista?
noi siamo saliti consultando la cartina ufficiale dell'Ente Parco Antola.
La cartina in questione è molto chiara e su di essa sono evidnziati tutti i paesi anche quelli ormai abbandonati dei dintorni... Il sentiero per l'ascesa è chiaro fino ad un certo punto poi occorre sapersi un pochino orientare perchè i segnavia svaniscono nel nulla...
Re: monte bano
mando1980 wrote:Ciao,swann1000 wrote:Ciao, dallAlpesisa, vidi il Monte Bano. Mi piacerebbe salirci. So che si parte da Montoggio. Sai dirmi dove posso trovare una buona carta dei sentieri su internet? Ci sono case sul monte, in particolare mi sembrò di vedere (col binocolo) una casa molto grande. L'hai vista?
noi siamo saliti consultando la cartina ufficiale dell'Ente Parco Antola.
La cartina in questione è molto chiara e su di essa sono evidnziati tutti i paesi anche quelli ormai abbandonati dei dintorni... Il sentiero per l'ascesa è chiaro fino ad un certo punto poi occorre sapersi un pochino orientare perchè i segnavia svaniscono nel nulla...
Per salire in cima, arrivati al valico si prende a sinistra seguendo i segnavia gialli che, da quel punto, raddoppiano. E' vero che, dopo circa 200 metri gli stessi si perdono: viene naturale prendere la traccia più chiara, a sinistra, che però segue il crinale lato Valle Scrivia. L'ho fatto io ma, quando ho visto che il sentiero si manteneva a mezza costa, ho tagliato il crinale, in salita libera, su qualche traccia sporadica fino ad arrivare in vetta. In realtà, quando si comincia a perdere il segnavia, conviene tornare indietro fino all'ultimo segnale e poi procedere a destra su un sentiero piuttosto infrascato e difficilmente individuabile che però, dopo una cinquantina di metri, ritorna a essere chiaro e poi, a zig zag, sale in vetta al Bano (tutto è più facile in direzione opposta).
Sempre dal valico, prendendo il chiaro sentiero a destra, si taglia tutto il versante Val Noci, passando da un paio di località abbandonate e si può arrivare prima a noci e poi al Passo del Fuoco.
Comunque (lo dico sia per Gianluigi-Swann sia per gli altri) riandando al topic "Val Noci" si trovano notizie e anche cartine.
pace e bene
- skeno
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Re: Monte Bano
Ciao,
ieri io Sara e Frankie siamo riandati sul Bano da Caiasca. Un po' di nevetta solo sul lato nord del crinale finale.
Il sentiero è sempre infrascatello, ma essendo inverno, si sale senza problemi.
Abbbiamo preso il "libro di vetta" (un bloc notes) che avevamo messo 3 anni fa, con firme di prestiogise quotazerini (Alexander e Terralba, ma chissà quanti altri non identificati...).
Ci sono ancora 3 o 4 fogli, speriamo che bastino fino al possimo giro, quando porteremo su il cambio. Se vi capita di andare, magari offrite un quaderno!
Non so chi abbia messo il bussolotto, se la FIE, il GEB, qualche CAI, o qualche altro gruppo (AMT, Galliera, GIovine Montagna, ecc).
In ogni caso il blocco con le firme è a disposizione dei "legittimi proprietari"; per il momento lo consegneremo in custodia al centro culturale Peppo Dachà di Montoggio.
Contattatemi se interessa ritirarlo.
Ciao
Skeno
ieri io Sara e Frankie siamo riandati sul Bano da Caiasca. Un po' di nevetta solo sul lato nord del crinale finale.
Il sentiero è sempre infrascatello, ma essendo inverno, si sale senza problemi.
Abbbiamo preso il "libro di vetta" (un bloc notes) che avevamo messo 3 anni fa, con firme di prestiogise quotazerini (Alexander e Terralba, ma chissà quanti altri non identificati...).
Ci sono ancora 3 o 4 fogli, speriamo che bastino fino al possimo giro, quando porteremo su il cambio. Se vi capita di andare, magari offrite un quaderno!
Non so chi abbia messo il bussolotto, se la FIE, il GEB, qualche CAI, o qualche altro gruppo (AMT, Galliera, GIovine Montagna, ecc).
In ogni caso il blocco con le firme è a disposizione dei "legittimi proprietari"; per il momento lo consegneremo in custodia al centro culturale Peppo Dachà di Montoggio.
Contattatemi se interessa ritirarlo.
Ciao
Skeno
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Re: Monte Bano
Belin son stordito
, ci son stato nel Marzo del 2009 , ma in vetta non avevo trovato nulla a parte il paletto in legno
....normalmente due righe le scrivo sempre nel libro ma non trovandolo
....




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- skeno
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Re: Monte Bano
Normalmente è semisepolto da un mucchioetto di pietre. Ma è grossino...




Re: Monte Bano
Oggi giro in zona Monte Bano.
Partenza da Caiasca, sopra il lago Val Noci seguendo il segnavia rombo giallo pieno fino a Case Fontana (sentiero pulito), dove trovo 2 ragazzi con cane che abitano in una delle case della piccola frazione

Da qui ho proseguito lungo la sterrata che arriva alle Case Veixe, dove termina la strada.
Da case Veixe si prosegue su sentiero evidente fino ad un bivio. Sulla sinistra breve digressione fino alle Case Monte Bano


Scattate un po di foto
torno sui miei passi fino al bivio. Il sentiero taglia le pendici meridionali del monte bano fino ad arrivare alla case Brugosecco.

Il sentiero prosegue sempre a mezza costa fino alle Case Teitin

Sempre seguendo il sentiero (radi quadrati gialli pieni) si fa un bel tratto in piano nel bosco fino ad un crinale che una mulattiera arriva a Noci.


Ritorno per medesimo sentiero: tempo totale con molte perdite di tempo 4 ore e mezza.
Possibile variante per arrivare in vetta al Monte Bano ma poco e male segnalata, seguendo il crinale da case Teitin
Partenza da Caiasca, sopra il lago Val Noci seguendo il segnavia rombo giallo pieno fino a Case Fontana (sentiero pulito), dove trovo 2 ragazzi con cane che abitano in una delle case della piccola frazione


Da qui ho proseguito lungo la sterrata che arriva alle Case Veixe, dove termina la strada.
Da case Veixe si prosegue su sentiero evidente fino ad un bivio. Sulla sinistra breve digressione fino alle Case Monte Bano


Scattate un po di foto


Il sentiero prosegue sempre a mezza costa fino alle Case Teitin

Sempre seguendo il sentiero (radi quadrati gialli pieni) si fa un bel tratto in piano nel bosco fino ad un crinale che una mulattiera arriva a Noci.


Ritorno per medesimo sentiero: tempo totale con molte perdite di tempo 4 ore e mezza.
Possibile variante per arrivare in vetta al Monte Bano ma poco e male segnalata, seguendo il crinale da case Teitin
Re: Monte Bano
Il quadrato giallo pieno era il segnale dell'itinerario Fie che, fino al 1979, proseguiva dal Monte Candelozzo fino al Monte Bano. L'ultima volta che sono stato da quelle parti, un po' dopo le Teitin, direzione Bano, una freccia direzionale indicava come il sentiero salisse sulla destra verso la cima, ma c'era una muraglia di arbusti e rovi. Di certo la situazione non è migliorata.
pace e bene
Re: Monte Bano
Interessantissimo giro, da ripetere con la Scinty 

Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Re: Monte Bano
infrascarsi si presta a diverse interpretazioniterralba wrote:Per infrascarsi è l'ideale. Io non ho più l'età...
Ciao ragazzi.

Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Re: Monte Bano
Proprio per "quella" interpretazione non ho più l'età...
O, meglio, ho 25 anni di matrimonio sulle spalle. Per fortuna, però, ve l'assicuro...
O, meglio, ho 25 anni di matrimonio sulle spalle. Per fortuna, però, ve l'assicuro...

pace e bene
Re: Monte Bano
al momento se volete infrascarvi a parte il tratto che sale al monte Bano sceglietevi un altro postoterralba wrote:Per infrascarsi è l'ideale. Io non ho più l'età...
Ciao ragazzi.

Re: Monte Bano
Sarebbe molto bello!Alec wrote:Interessantissimo giro, da ripetere con la Scinty

Complimentiterralba wrote:Proprio per "quella" interpretazione non ho più l'età...
O, meglio, ho 25 anni di matrimonio sulle spalle. Per fortuna, però, ve l'assicuro...

Bravo Delo, foto belle come sempre in particolare la prima è molto fiabesca!

solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
- skeno
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Re: Monte Bano
Sempre più bravo...
A quando il libro fotografico???

A quando il libro fotografico???



Re: Monte Bano
quotoskeno wrote:Sempre più bravo...
A quando il libro fotografico???
![]()
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solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: Monte Bano
Aggiungo un paio di fotografie di oggi.
E' il piccolo paese, meno di dieci case di Busè, nella valle del rio feto, sponda destra.
Si ci arriva con una comoda mulattiera che parte dal ponte sul torrente Laccio appena superato l' abitato di Morasco. Per chi arriva da Montoggio capoluogo rimane sulla destra.
Il ponte non è visibile dalla strada ma con un po di attenzione si può vedere una grossa casa bianca vicino al torrente in prossimità del ponte.
Superato il ponte con la casa bianca sulla nostra dx, si tralascia il sentiero che si addentra nella valle del rio Feto per prendere la mulattiera in salita che con alcuni tornanti ed in circa 20 minuti conduce a Busè.


Volendo proseguire lungo la mulattiera si arriva a Chiappa (dove arriva anche la strada) e poi si può raggiungere Reosi due case ed un fienile diruto.
E' il piccolo paese, meno di dieci case di Busè, nella valle del rio feto, sponda destra.
Si ci arriva con una comoda mulattiera che parte dal ponte sul torrente Laccio appena superato l' abitato di Morasco. Per chi arriva da Montoggio capoluogo rimane sulla destra.
Il ponte non è visibile dalla strada ma con un po di attenzione si può vedere una grossa casa bianca vicino al torrente in prossimità del ponte.
Superato il ponte con la casa bianca sulla nostra dx, si tralascia il sentiero che si addentra nella valle del rio Feto per prendere la mulattiera in salita che con alcuni tornanti ed in circa 20 minuti conduce a Busè.


Volendo proseguire lungo la mulattiera si arriva a Chiappa (dove arriva anche la strada) e poi si può raggiungere Reosi due case ed un fienile diruto.
- skeno
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Re: Monte Bano
Salito oggi pomeriggio con un manipolo di locals, io unico intruso... cioè eravamo io, sara, il suocero, due cognati e un nipote, tutti di Montoggio a parte me.
Abbiamo messo una nuova cassetta inox (tipo quella del Reopasso) e nuovo quaderno di vetta.
La cassetta è fornita dal Centro culturale "P. Dachà" di Montoggio, dove sono conservati i vecchi quaderni ed il vecchio bussolotto, a disposizione di chi li reclamasse.
Curiosità: sui fogli contenuti nel vecchio bussolotto c'era la firma di una coppia rumena... probabilmente è stata la "prima salita rumena" al Monte Bano!
Siamo saliti da Caiasca per la strada che porta a Veixe e da qui per la dorsale sud, ripulendo il sentiero. In discesa abbiamo seguito il segno giallo FIE che scende a Case Fontana, anche qui pulendo un po' il sentiero.
Da Case Fontana a Caiasca il sentiero appariva infrascato in maniera superiore ai nostri mezzi (un penacco e una cesoietta), per cui siamo tornati per la strada. L'inizio di questo tratto, a Caiasca, appariva ormai invisibile perchè ostruito da un muro vegetale (infatti all'andata l'abbiamo mancato); al ritorno abbiamo riaperto il varco nella giungla e segnalato con un ometto l'inizio del sentiero. Ma questo pezzo sarà sicuramente molto sporco.
Ciao
Skeno
Abbiamo messo una nuova cassetta inox (tipo quella del Reopasso) e nuovo quaderno di vetta.
La cassetta è fornita dal Centro culturale "P. Dachà" di Montoggio, dove sono conservati i vecchi quaderni ed il vecchio bussolotto, a disposizione di chi li reclamasse.
Curiosità: sui fogli contenuti nel vecchio bussolotto c'era la firma di una coppia rumena... probabilmente è stata la "prima salita rumena" al Monte Bano!
Siamo saliti da Caiasca per la strada che porta a Veixe e da qui per la dorsale sud, ripulendo il sentiero. In discesa abbiamo seguito il segno giallo FIE che scende a Case Fontana, anche qui pulendo un po' il sentiero.
Da Case Fontana a Caiasca il sentiero appariva infrascato in maniera superiore ai nostri mezzi (un penacco e una cesoietta), per cui siamo tornati per la strada. L'inizio di questo tratto, a Caiasca, appariva ormai invisibile perchè ostruito da un muro vegetale (infatti all'andata l'abbiamo mancato); al ritorno abbiamo riaperto il varco nella giungla e segnalato con un ometto l'inizio del sentiero. Ma questo pezzo sarà sicuramente molto sporco.
Ciao
Skeno
Last edited by skeno on Mon Jun 13, 2011 14:25, edited 1 time in total.
- skeno
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Re: Monte Bano
Venerdì scorso io, Sara e Frankie siamo tornati su per questo sentiero.skeno wrote:Siamo saliti da Caiasca per la strada che porta a Veixe e da qui per la dorsale sud, ripulendo il sentiero. In discesa abbiamo seguito il segno giallo FIE che scende a Case Fontana, anche qui pulendo un po' il sentiero.
Da Case Fontana a Caiasca il sentiero appariva infrascato in maniera superiore ai nostri mezzi (un penacco e una cesoietta), per cui siamo tornati per la strada. L'inizio di questo tratto, a Caiasca, appariva ormai invisibile perchè ostruito da un muro vegetale (infatti all'andata l'abbiamo mancato); al ritorno abbiamo riaperto il varco nella giungla e segnalato con un ometto l'inizio del sentiero. Ma questo pezzo sarà sicuramente molto sporco.
Per Frankie questo è stato anche il suo ultimo Monte Bano, le articolazioni cominciano a scricchiolare e il tratto finale è stato decisamente troppo duro per lui...

La situazione sentieri volge al peggio. Poco sopra Veixe il roveto ha quasi ripreso possesso del sentiero. Il tratto finale del sentiero FIE sulla dorsale è ormai quasi irriconoscibile.
Al rientro dalla sella a Caiasca se non fosse per i radi segni gialli non si capirebbe quasi nulla.
Sotto Case Fontana, assolutamente inaccessibile.
Al momento per andare sul Bano consiglio di salire da Montoggio oppure, partendo da Caiasca, seguire la strada verso Veixe per poi prendere il tratturo che porta a Case Fontana per poi riprendere il rombo giallo.
Ciao
Skeno
Re: Monte Bano
Si, la stessa triste situazione trovata da me anni fa.. conviene salire a Veixe per la sterrata..
purtroppo è così.....
purtroppo è così.....
MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Re: Monte Bano
Non essendo riusciti a farlo per il sentiero Nenno-Colletto (alla fine ho parzialmente provveduto in autonomia) perchè non provare a formare un gruppetto e tentare di ripulire un po', magari verso dicembre quando la parziale mancanza di vegetazione dovrebbe facilitare l'individuazione delle tracce?antolino wrote:Si, la stessa triste situazione trovata da me anni fa.. conviene salire a Veixe per la sterrata..
purtroppo è così.....
Magari il prossimo risveglio primaverile non rappresenterà, come temo possa accadere, la definitiva parola fine sulla possibilità di accedere al Bano da quella parte (davvero un peccato visto quanti itinerari sono possibili passando da lì).
pace e bene
Re: Monte Bano
Guarda, secondo me sarebbe meglio abbandonare il vecchio sentiero e segnare la sterrata..
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Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Re: Monte Bano
Beh, certo, sempre meglio cercare delle soluzioni potabili a tutti e non interstardirsi su questioni di principio. Non sarebbe la prima volta che si modificano degli itinerari di fronte a situazioni di forza maggiore.antolino wrote:Guarda, secondo me sarebbe meglio abbandonare il vecchio sentiero e segnare la sterrata..
Quanto alla Fie il sentiero è stato risegnato in autonomia qualche anno fa, ora si lavorerebbe solo su commissione di qualche parco o ente. E non credo proprio che intorno a quella zona ci siano interessi particolari. Per cui..
Ciao
pace e bene
Re: Monte Bano
E' una questione di ordine pratico, la sterrata resta quasi sempre libera e percorribile, mentre il sentiero sappiamo tutti che problemi presenta.. Sarebbe bellissimo se si potesse conservarlo, ma a quanto tu dici le possibilità di prendersene cura in modo serio non sono molte..
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Re: Monte Bano
Ciao ragazzi, sono andato sul Bano stamattina insieme a Joey e confermo sia l'analisi di Skeno che quella di Antolino. Lasciata l'auto subito dopo la diga ho risalito la strada fino a Caiasca. Come era capitato a Skeno non ho trovato l'imbocco del sentiero Fie che porta direttamente a Case Fontana: il muro di rovi che aveva cercato di eliminare si è riformato e anche l'ometto di pietra non è individuabile.
Ho proseguito sulla strada fino al tornante destrorso da dove si diparte, a sx, la sterrata per Case Fontana, assolutamente praticabile e mi sembra destinata a tenere nel tempo nonostante vi transiti pressoché nessuno. A Fontana nessun segno di vita (neppure quello dei ragazzi con cane a suo tempo indicato). Il sentiero rombo giallo per scendere a Caiasca è evidente ma subito s'infrasca: assolutamente necessario utilizzare un decespugliatore per aprire un varco.
Ripristinare questo tratto sarebbe importante, perchè la distanza da Caiasca è minima e si evita almeno una ventina di minuti di piuttosto noioso cammino sulla sterrata. Vedremo se potremo intervenire in dicembre.
Inizialmente sono salito sugli scalini in pietra dove iniziava la ascesa al valico col rombo giallo. C'è ancora qualche vecchio segnavia per una cinquantina di metri, poi più nulla. Tornando indietro ho scoperto che l'ultima volta che la Fie ha segnato l'itinerario ha provveduto a una correzione: ora il rombo giallo si prende, superato il truogolo, subito dopo l'ultima casa diroccata di Case Fontana, salendo a dx. Così ho pensato bene di tracciare un paio di frecce direzionali che indichino che si deve andare a sinistra e non salire gli scalini e ho messo un rombetto con freccia anche sul truogolo (l'acqua di fonte scende ancora, ma centellinata).
Dal "nuovo" imbocco del sentiero al valico (grazie al lavoro di Skeno & C.) sentiero pulito, segni gialli individuabili (nonostante i limiti del fatto che siano per la maggior parte tracciati sulla corteccia degli alberi): salita non facilissima, ma sicuramente più insidiosa la discesa, perchè il fondo è estremamente scivoloso.
Dal valico abbiamo seguito in salita trangolo giallo vuoto e rombo giallo pieno. Ho letto qualche topic precedente e anche la considerazioni di Skeno, ma i problemi segnalati (e che, ammetto, ricordavo anch'io) al momento non ci sono: pur sbiaditi i segnavia seguono un sentiero chiaro sino in vetta.
Ho, comunque, provveduto a rinfrescarne alcuni con vernice gialla e a tracciarne altri su pietre in prossimità di un paio di bivi dove la loro mancanza poteva ingannare. Anche l'ultimo boschetto prima dello zig-zag che porta in cima non presenta infrascature, certo il sentierino è stretto e costringe a qualche equilibrismo anche per via del fondo umido (che invidia per le quattro zampe della mia labradorina che procedeva balzanzosa) ma niente di che.
In cima doverosa testimonianza sul libro di vetta e il rivedere il quadrato giallo che arriva dal crinale Est mi conferma come sarebbe davvero importante riportare in vita il vecchio tracciato che porta a Teitin, Camponevoso e al Candelozzo.
Ritorno sulla stessa via, con telefonata di saluto a lmmt che di questa zona conosce ogni pietra (auguri di guarigione completa, ha avuto un piccolo problema a una clavicola).
Prima di Caiasca, con maggiore attenzione, ho anch'io trovato il punto in cui si diparte il sentiero per Case Fontana (incredibile come la vegetazione si sia impadronita di una traccia che Delorenzi, a suo tempo, aveva dato per potabile, al di là della ripidità). Ribadisco, concordando con Skeno, che ripristinare questo breve tratto sarebbe cosa buona e giusta.
A Caiasca mi hanno confermato che la coppia di anziani fratelli di Veixe vi abita sempre (in piena forma, sebbene sempre poco accogliente), ma credo che passare da lì (e controllarne l'umore...) possa servire solo a chi voglia raggiungere Case Montebano o Brugosecco-Teitin senza toccare l'incrocio al valico con il sentiero che sale da Montoggio-Carpi.
Ciao a tutti.
Ho proseguito sulla strada fino al tornante destrorso da dove si diparte, a sx, la sterrata per Case Fontana, assolutamente praticabile e mi sembra destinata a tenere nel tempo nonostante vi transiti pressoché nessuno. A Fontana nessun segno di vita (neppure quello dei ragazzi con cane a suo tempo indicato). Il sentiero rombo giallo per scendere a Caiasca è evidente ma subito s'infrasca: assolutamente necessario utilizzare un decespugliatore per aprire un varco.
Ripristinare questo tratto sarebbe importante, perchè la distanza da Caiasca è minima e si evita almeno una ventina di minuti di piuttosto noioso cammino sulla sterrata. Vedremo se potremo intervenire in dicembre.
Inizialmente sono salito sugli scalini in pietra dove iniziava la ascesa al valico col rombo giallo. C'è ancora qualche vecchio segnavia per una cinquantina di metri, poi più nulla. Tornando indietro ho scoperto che l'ultima volta che la Fie ha segnato l'itinerario ha provveduto a una correzione: ora il rombo giallo si prende, superato il truogolo, subito dopo l'ultima casa diroccata di Case Fontana, salendo a dx. Così ho pensato bene di tracciare un paio di frecce direzionali che indichino che si deve andare a sinistra e non salire gli scalini e ho messo un rombetto con freccia anche sul truogolo (l'acqua di fonte scende ancora, ma centellinata).
Dal "nuovo" imbocco del sentiero al valico (grazie al lavoro di Skeno & C.) sentiero pulito, segni gialli individuabili (nonostante i limiti del fatto che siano per la maggior parte tracciati sulla corteccia degli alberi): salita non facilissima, ma sicuramente più insidiosa la discesa, perchè il fondo è estremamente scivoloso.
Dal valico abbiamo seguito in salita trangolo giallo vuoto e rombo giallo pieno. Ho letto qualche topic precedente e anche la considerazioni di Skeno, ma i problemi segnalati (e che, ammetto, ricordavo anch'io) al momento non ci sono: pur sbiaditi i segnavia seguono un sentiero chiaro sino in vetta.
Ho, comunque, provveduto a rinfrescarne alcuni con vernice gialla e a tracciarne altri su pietre in prossimità di un paio di bivi dove la loro mancanza poteva ingannare. Anche l'ultimo boschetto prima dello zig-zag che porta in cima non presenta infrascature, certo il sentierino è stretto e costringe a qualche equilibrismo anche per via del fondo umido (che invidia per le quattro zampe della mia labradorina che procedeva balzanzosa) ma niente di che.
In cima doverosa testimonianza sul libro di vetta e il rivedere il quadrato giallo che arriva dal crinale Est mi conferma come sarebbe davvero importante riportare in vita il vecchio tracciato che porta a Teitin, Camponevoso e al Candelozzo.
Ritorno sulla stessa via, con telefonata di saluto a lmmt che di questa zona conosce ogni pietra (auguri di guarigione completa, ha avuto un piccolo problema a una clavicola).
Prima di Caiasca, con maggiore attenzione, ho anch'io trovato il punto in cui si diparte il sentiero per Case Fontana (incredibile come la vegetazione si sia impadronita di una traccia che Delorenzi, a suo tempo, aveva dato per potabile, al di là della ripidità). Ribadisco, concordando con Skeno, che ripristinare questo breve tratto sarebbe cosa buona e giusta.
A Caiasca mi hanno confermato che la coppia di anziani fratelli di Veixe vi abita sempre (in piena forma, sebbene sempre poco accogliente), ma credo che passare da lì (e controllarne l'umore...) possa servire solo a chi voglia raggiungere Case Montebano o Brugosecco-Teitin senza toccare l'incrocio al valico con il sentiero che sale da Montoggio-Carpi.
Ciao a tutti.
pace e bene
- enrico pelos
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Re: Monte Bano
Ero in zona l'altro ieri, in effetti l'imbocco Fie mi è sfuggito ed ho proseguito sulla sterrata. A Fontana ho visto l'arrivo del sentiero ben segnato (e ringrazio i "segnalatori") ma, percorso un tratto in discesa subito dopo la casa, ho visto che era abbastanza infrascato. I segnavia gialli con la freccia ricurva, danno l'indicazione utile a proseguire verso la fontana ma poi la deviazione a dx che porta in cima era particolarmente umida, e scivolosa ed ho preferito tornare indietro e percorrere il tratto del sentiero più comodo. La casa con il terrazzino era chiusa, non c'era nessuno nè un apparente segno che fosse abitata. Quella dopo era in evidente sfacelo ma faceva capire, tra stracci e barattoli vari, che in qualche modo era stata usata fino a non moltissimo tempo fa.
A Case Veixe la coppia di fratelli c'è sempre ma non li ho visti... Il cartello "Non si accetano persone non troppo gradite. Attenti ai cani e al fucile..." mi ha fatto soprassedere dal curiosare troppo. Anche perchè la vegetazione infestante la fa da padrone e cresce rigogliosa. Le case sembravano abbandonate a parte una con l'antenna tv e cavo elettrico che però aveva anch'essa un tubo rotto della stufa e vetri mancanti. A Caiasca mi hanno confermato che ci abitano e che c'è chi gli porta da mangiare. Sono nati li e non vogliono andarsene, mi hanno spiegato. Un altro rustico, piccolo, aveva una porta chiusa con catenaccio e con la scritta "Chi tocca muore". Forse era quella.
Ingenuità semplice che potrebbe far sorridere noi "civilizzati" di città (ovviamente non credo che neanche l'abbiano il fucile...) di gente attaccata alla propria terra fino all'ultimo. Come altre persone, incontrate poco lontano, che tagliavano ancora il fieno con la falce e concimavano con il letame animale il piccolo fazzoletto di terra per avere un po' di verdure.
Alcune foto:
Alba sul lago.

Il lago e, in alto a sinistra, la frazione di Caiasca.

Case Fontana.

Il lago con la diga.

Panorama sulla diga, la parete di arrampicata e il monte Bano.

A Case Veixe la coppia di fratelli c'è sempre ma non li ho visti... Il cartello "Non si accetano persone non troppo gradite. Attenti ai cani e al fucile..." mi ha fatto soprassedere dal curiosare troppo. Anche perchè la vegetazione infestante la fa da padrone e cresce rigogliosa. Le case sembravano abbandonate a parte una con l'antenna tv e cavo elettrico che però aveva anch'essa un tubo rotto della stufa e vetri mancanti. A Caiasca mi hanno confermato che ci abitano e che c'è chi gli porta da mangiare. Sono nati li e non vogliono andarsene, mi hanno spiegato. Un altro rustico, piccolo, aveva una porta chiusa con catenaccio e con la scritta "Chi tocca muore". Forse era quella.
Ingenuità semplice che potrebbe far sorridere noi "civilizzati" di città (ovviamente non credo che neanche l'abbiano il fucile...) di gente attaccata alla propria terra fino all'ultimo. Come altre persone, incontrate poco lontano, che tagliavano ancora il fieno con la falce e concimavano con il letame animale il piccolo fazzoletto di terra per avere un po' di verdure.
Alcune foto:
Alba sul lago.

Il lago e, in alto a sinistra, la frazione di Caiasca.

Case Fontana.

Il lago con la diga.

Panorama sulla diga, la parete di arrampicata e il monte Bano.

Re: Monte Bano
Che bei colori! In particolare mi piace la seconda foto con lo "scarico" del troppo pieno della diga: lì sembra un capitello!! 
Belin, mi dite che ci abitano ancora lassù a Veixe... e dire che l'altra volta ci siamo fermati un po' a riposare, con io che dicevo: «tranquilli, non c'è più nessuno che spara!!»...
Si fa per scherzare, ovviamente nutro un massimo rispetto per questi anziani così "affettuosamente" attaccati alla loro terra!

Belin, mi dite che ci abitano ancora lassù a Veixe... e dire che l'altra volta ci siamo fermati un po' a riposare, con io che dicevo: «tranquilli, non c'è più nessuno che spara!!»...
Si fa per scherzare, ovviamente nutro un massimo rispetto per questi anziani così "affettuosamente" attaccati alla loro terra!
L'Alpe si scala. L'Appennino si viaggia, dall'Alpe si vede l'universo, e forse anche Dio, ma dall'Appennino si vedono gli uomini, e si vede il mare. (Maurizio Maggiani)
Re: Monte Bano
belin ragazzi che foto
complimenti veramente e grazie di averle condivise con noi 


MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
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- enrico pelos
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Re: Monte Bano
Grazie Passa e Antolino.
Me lo hanno detto in tre persone, in due posti diversi, per cui ci abitano anche se chissà come fanno una giornata come oggi... visto il posto... speriamo che abbiano almeno da scaldarsi...
Me lo hanno detto in tre persone, in due posti diversi, per cui ci abitano anche se chissà come fanno una giornata come oggi... visto il posto... speriamo che abbiano almeno da scaldarsi...
Re: Monte Bano
Mi unisco ai complimenti per le foto ! Una gita sul monte Bano mi manca eppure è da tempo che vorrei farla...Mi piacerebbe molto andare a fotografare i varii paesini o gruppi di case abbandonati ma da come leggo non è un'impresa troppo semplice 

Re: Monte Bano
Ma no dai!enrico pelos wrote:Grazie Passa e Antolino.
Me lo hanno detto in tre persone, in due posti diversi, per cui ci abitano anche se chissà come fanno una giornata come oggi... visto il posto... speriamo che abbiano almeno da scaldarsi...

Da Caiasca a Case Fontana, puoi seguire una sterrata percorsa addirittura con fuoristrada. Da Case Fontana, proseguendo in piano (ignorando la scala segnata con il segnavia che non mi ricordo più), percorri un sentiero pulito e ben tenuto, fino ad arrivare dinnanzi ad un cartello che indica la direzione per il Monte Bano. Di lì a poco giungi all'altezza di Case Montebano che raggiungerai con un sentiero più o meno in piano. Proseguendo oltre le case, ti innesterai sulla bellissima mulattiera che conduce a Brugosecco (se invece scendi arrivi a Veixe e puoi tornare da lì a Caiasca). Da Brugosecco puoi raggiungere facilmente il Teitin. E qui io mi sono fermato. Ci voglio ritornare per andare a visitare Noci e Camponevoso. La gita è molto bella, con bei panorami e se ti piacciono i vecchi borghi abbandonati, è anche molto suggestiva.
Maggiori e più precise informazioni le trovi in questo thread: viewtopic.php?f=5&t=2484&p=245477&hilit=bano#p245477
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- enrico pelos
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Re: Monte Bano
Hai ragionissimo Passa ... per una persona normale... e infatti ho fatto parte dei percorsi che descrivi perchè i borghi di quel tipo ... hanno sempre un loro particolare fascino... anche se parlano di abbandoni e di vita dura...
Nella mia frase sopra ho dato per scontata un'informazione che mi sembrava fosse scritta: le due persone hanno ottanta e passa (scusa il gioco di parole...) anni (così mi hanno detto...) e, per quanto siano sicuramente in gamba le persone di quei posti, forse in una giornata come oggi qualche problemino potrebbero averlo avuto... Ovviamente spero di no.
Nella mia frase sopra ho dato per scontata un'informazione che mi sembrava fosse scritta: le due persone hanno ottanta e passa (scusa il gioco di parole...) anni (così mi hanno detto...) e, per quanto siano sicuramente in gamba le persone di quei posti, forse in una giornata come oggi qualche problemino potrebbero averlo avuto... Ovviamente spero di no.