Malgrado la giornata molto calda (26,1°/32,6°C gli estremi a Vernazza, scarsa la ventilazione, decisamente “ardente” il sole, padrone quasi incontrastato del cielo) abbiamo deciso di fare una escursione nella giornata di martedì 14 agosto, percorrendo i sentieri 5, 1 (per un breve tratto) e 7, con partenza a San Benedetto e arrivo a Vernazza.
Abbiamo raggiunto San Benedetto prima con treno, da Vernazza a La Spezia C.le, poi con bus ATC, piuttosto comodamente vista la ottima coincidenza (solo 20’ di attesa tra arrivo del treno e partenza del bus). San Benedetto si trova in collina, sui 200 metri di quota, appena oltre La Foce. Dal paese, con un po’ di difficoltà, abbiamo individuato il sentiero per Quaratica, delizioso borgo a 370 m, con vari suggestivi passaggi coperti tra case di pietra. Dopo Quaratica il sentiero 5 è ben segnato. Inizialmente sale in una valletta stretta e ombrosa, con vegetazione comunque inaridita dalla lunga siccità. Dopo aver incrociato il sentiero 5e per Casella, il 5 sale in terreno più aperto e con minore pendenza, tra castagneti, fino a incrociare, a circa 700 m di quota, il sentiero 1, anch’esso proveniente da Casella, ormai a breve distanza dall’intersezione con il sentiero 1, l’Alta Via delle Cinqueterre (è il bellissimo sentiero che in 12 ore permette di raggiungere Portovenere da Levanto, ma con numerose vie di fuga per tutte le Cinqueterre e per i borghi vinicoli di Monasteroli e Schiara, minuscoli agglomerati di casette abbarbicate tra le rocce nel tratto di costa tra Riomaggiore e Portovenere, raggiungibili in barca o, dall’alto, con erte scalinate).
Raggiunto il sentiero 1, non si prosegue sul 6, che a questo punto scende su Volastra e infine su Manarola, ma si prende il sentiero 1 in direzione Levanto, percorrendolo però per solo 20’, al fresco, fino ai 607 m del valico della Cigoletta. Dalla Cigoletta l’1 prende a salire verso il suo tratto più alto, quello del Monte Malpertuso (il sentiero sfiora quota 800, il Malpertuso tocca gli 812 m), mentre a sinistra si diparte il sentiero 7 che scende velocemente verso l’agglomerato sparso di Fornacchi e quindi verso San Bernardino (m 385), sede del Santuario di Nostra Signora delle Grazie, di “competenza” di Corniglia (ognuna delle Cinque Terre ha il suo Santuario).
Dopo aver lungamente indugiato alla fontanella del paese, abbiamo attraversato il piccolo borgo, dal quale è magnifica la vista verso Corniglia, e la strada provinciale, quindi abbiamo iniziato a scendere, ancora sul sentiero 7, risistemato dopo l’alluvione dello scorso 25 ottobre. Il sentiero è ripido, piuttosto stretto, leggermente esposto in qualche tratto, arroventato nella nostra gita dal feroce sole pomeridiano, ma spettacolare per la vista, praticamente a picco sul mare come è. Presto appare, a tratti, Vernazza splendidamente distesa lungo il promontorio roccioso, mentre in lontananza il Mesco sovrasta Monterosso chiudendo il magnifico tratto di costa delle Cinqueterre. Scendendo tra vigneti in parte abbandonati, Vernazza appare sempre più vicina e appaiono ancora evidenti molte delle grandi frane che la circondano, dopo il catastrofico evento del 25 ottobre 2011. A quota 90 circa ci si immette sul sentiero 2, il famosissimo sentiero costiero che unisce Riomaggiore a Monterosso, ormai alle porte di Vernazza. Superato il belvedere presso il ristorante La Torre, teatro della più classica “cartolina” vernazzese, con il paese allungato sulle rocce verso il Castello, si incontrano le prime case e termina la nostra gita.
Una gita che, caldo a parte, abbiamo molto apprezzato per la varietà dei paesaggi. Lungo i sentieri fra San Benedetto e l’intersezione con il sentiero 2 (quindi per tutta la gita, a parte gli ultimi 10’) non abbiamo incontrato escursionisti ma solo residenti dei paesi incontrati e turisti in auto soprattutto a San Bernardino. E’un peccato che i sentieri “minori” di questa zona siano poco conosciuti, il sentiero 1 in particolare è bellissimo, regala scorci magnifici sul mare e sui vari borghi pur muovendosi spesso in un paesaggio già di alta collina. Numerosi sono poi i sentieri che scendono dall’1 verso i paesi dell’entroterra, ovvero San Benedetto, ma anche Casella e Pignone (purtroppo seriamente danneggiata dall’alluvione), ci ripromettiamo di ripetere in futuro traversate di questo tipo, con l’ausilio dei mezzi pubblici.
Tempi di percorrenza (prendendola comoda, dato anche il gran caldo): San Benedetto-intersezione sentiero 6 con sentiero 1 2h20’, intersezione sentiero 6 con sentiero 1–Cigoletta 20’, Cigoletta-San Bernardino 40’, San Bernardino-Vernazza 1h.
Alcune foto
1. chiesetta presso San Benedetto
2. e 3. due suggestivi scorci di Quaratica
4. intersezione tra senti 6 e 1
5. Corniglia e Manarola da Case Fornacchi
6. Corniglia da San Bernardino
7. Santuario di San Bernardino
8. Vernazza dal sentiero 7
9. Cartolina vernazzese tipica
Escursione ferragostana da San Benedetto a Vernazza
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Re: Escursione ferragostana da San Benedetto a Vernazza
Bello posti che meritano sempre