Condivido quasi totalmente l'ultimo intervento di enrico, equilibrato e giustamente articolato. Azzeccata soprattutto l'osservazione che è dal mare che si possono comprendere meglio tante cose sullo stato del territorio e sulle difficoltà a mantenerlo fruibile.
Aggiungerei solo che i sentieri avevano avuto robusti interventi di manutezione già nell'inverno 2010-11 (diverse interruzioni erano state causate dalla forte ondata di maltempo del 31 ottobre - 1 novembre 2010).
Lo stato delle stazioni non è certo ottimale, ma non so se ricordate come erano prima della convenzione fra Parco e Trenitalia/fs, non c'erano più neppure le biglietterie ...
E anche i sentieri delle Cinqueterre, posso affermarlo con decisione visto che frequento i sentieri delle Cinqueterre da 25 anni, erano tenuti molto peggio (più immondizia, meno segnaletica, minore manutenzione specie tra Vernazza e Monterosso) prima del Parco. Non è certamente tutto perfetto, ci mancherebbe, ma appunto bisogna tenere presente anche le difficoltà, quelle stesse sottolineate nell'intervento di enrico. Una critica che invece sostengo in pieno è quella sul degrado della "zona bungalow", sotto la stazione di Corniglia.
Su Punta Appichi non posso fare commenti perchè non ci sono mai stato e quindi la mia ignoranza è totale
Quanto a questa parte
Il mio era un discorso generale sul rifiuto tutto italiano di qualsiasi tipo di turista diverso dal cliente del bar/ristorante (o del negozio di souvenir) e sul generale stato di abbandono della "cosa pubblica".
E purtroppo anche le Cinque Terre sono in Italia
invece non la condivido. Detto che il negozio di souvenir c'è perchè sono tanti (anche stranieri) che i souvenir li comprano, quindi è abbastanza bizzarro "criminalizzarli" (ammetto che sono di parte perchè conoscevo bene il negoziante morto durante l'alluvione, bravissima persona, che appunto aveva nei souvenir il suo "core business"), non mi pare che le Cinqueterre propongano lo stesso modello di turismo delle altre zone balneari d'Italia. Se così fosse non si spiegherebbe che la stagione dura 6-7 mesi (da Pasqua al Ponte dei Santi, il 25 ottobre c'era quasi il tutto esaurito a Vernazza, quest'anno c'è stata più gente a settembre che a luglio), mentre in quasi tutte le altre stazioni marine ne dura se va bene 3 e mezzo.
Alle Cinqueterre si è puntato molto sul turismo dei trekker, non ci sono "divertimentifici" tipo Riviera Adriatica o Versilia, non ci sono quasi grandi alberghi (l'offerta di posti letto è quasi tutta di affittacamere, fatto che ha anche aspetti negativi ma sono a mio avviso più quelli positivi), nei centri storici non si arriva in auto (io che abito in estate a Vernazza posso dirvi che vivere tutto il paese senza veicoli a motore è un godimento che non ha prezzo

), insomma proprio omologata al resto d'Italia a mio parere la zona non è.