Con un titolo del genere , chi poteva essere l' autore ??

A corto di idee ma sempre a caccia di cime con cui rimpinguare il mio carniere , metto nel mirino una serie di imperdibili vette AE che affiorano ( spesso anche di poco ) nei pratoni a nord del Passo del Faiallo . Una gitarella semplice e senza difficoltà , adatta anche per testare il mio ginocchio destro che da qualche settimana si lamenta ...

Lo spunto di partenza anche stavolta l' ho preso dal bel sito de " L' Appenninista " .

Il meteo finalmente promette una bella giornata per sabato 8 marzo e così eccomi arrivare intorno alle 9 al valico stradale che delimita il confine tra le province di Genova e Savona . La giornata sembra bella e soleggiata ma è ancora freschetta . Però non c'è molto vento , per fortuna , visto che ho scordato i guanti ed il berretto ...

In compenso capisco subito che i panorami saranno scarsi , dato che in tutte le direzioni già a media distanza aleggia una foschia grigia che rovina le visuali , che avrebbero dovuto essere uno dei punti di forza della gita .

Vabbè ... In giro non c'è quasi nessuno e quei pochi che ci sono puntano naturalmente verso Il Reixa o il vicino ristorante . Io invece mi sposto sul lato opposto della strada e cerco un cancello nella recinzione anti-cinghiali . Lo trovo subito , in corrispondenza di alcuni cartelli indicatori e del segnavia " due + gialli e cerchio giallo " , che condurrebbe a Vara Superiore e San Pietro d' Olba . La leggera salita tra radi boschetti spogli e prati secchi ma con l' erica in fiore mi porta velocemente sull' anonimo dosso del Bric Dato ( 1102 m. ) , la Cima Coppi di questo mio giro un po' random ...

Da lì mi sposto un poco ad occidente per toccare il vicinissimo Bric del Rosto ( 1086 m. ) , leggermente roccioso . Poscia torno sulla dorsale prativa e ( abbandonando i segnavia ) la seguo sul facile sentiero verso l' evidente Bric Praioli , che si erge maestoso

all' orizzonte nord . Alla base dell' elevazione , lascio il sentiero e raggiungo la vetta ( 1074 m. ) che sulla carta sarebbe molto panoramica , sia verso la costa genovese ( grazie all' intaglio del Passo della Cerusa ) che verso la corona delle lontane Alpi innevate . Purtroppo oggi non è giornata . Il sentiero , non segnato , continuerebbe verso Gattazzè ed Acquabianca , ma io torno indietro per riprendere la mia " caccia alla vetta " .

Prima del Bric Dato decido di aggirarlo a destra per abbreviare . Siccome però la Cascina del Rosto è recintata ed abitata , devo passare nel canalone sottostante , comunque senza problemi . Mi reinnesto quindi sul sentiero segnato poco sopra alla Strada Provinciale , nei pressi di una struttura recintata . Uscendo dal boschetto trovo subito alla mia destra il dossetto del Bric Costa Canizzi , sulle cui pendici si notano alcune strane formazioni rocciose . Ne raggiungo la cima ( 1045 m. ) e noto che sarebbe un bel punto panoramico , in altri momenti . Torno quindi sul percorso " 2+ gialli e cerchio giallo " che per pratoni punta verso destra ( nord ) tagliando i pendii della boscosa Cima della Ciazza . Su quelle pendici dovrebbe esserci una piccola edicola sacra dedicata alla Madonna ma io non riesco ad individuarla . Abbandono comunque il sentiero per raggiungere l' anonima vetta del monte ( 1059 m. ) . Su questa dorsale c' è un' evidente traccia che la segue , con segnavia ( forse non ufficiali ) " 2 pallini gialli " . Percorrendola alla fine scendo ad una insellatura dove ritrovo il percorso principale . Lo seguo in leggera discesa su sentiero lastricato che va alla Colla dei Cianetti ( 950 m. ) , dove ( chissà perchè ? ) credevo di trovare un' area picnic ... Trovo invece alcune costruzioni agricole abitate e l' asfalto . Io ad ogni modo mi fermo a mangiare , apprezzando alcuni prati pieni di crochi in fiore .

Sono in pratica alle porte di Vara Superiore e decido di tornare indietro . Naturalmente facendo una veloce deviazione fuori sentiero per toccare l' imperdibilissima Montà delle Pietre ( 1024 m. ) , una vera cima AAE .

Tornando ancora più indietro mi accorgo che all' andata ho dimenticato l' impercettibile cocuzzolo roccioso del Bric Rusca ( 1007 m. ) , che cerca di mimetizzarsi tra i prati ma non mi sfugge ....

Dopo aver smarcato anche quest' ultima vetta sono soddisfatto e torno al Faiallo lungo il sentiero principale , con conseguente risalita presso il Bric Dato . Nei prati attorno al valico adesso c' è pieno di gente e pure il ristorante credo che abbia fatto buoni affari , visto il numero di macchine parcheggiate lì attorno . E' stato un giro molto alla " pene di segugio " , che secondo Strava risulta di 15 km per soli 500 metri di dislivello complessivo . Magari stasera riesco a mettere qualche foto , anche se non c' è molto da vedere ...
Ah , dimenticavo ... Visto che ho terminato la camminata verso le 14,30 , ho pensato bene di fare un salto in auto alle vicine Rocche della Marasca , per vedere se la loro salita è alla mia portata . Ma questa è un' altra storia ....

Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]