
Monte Tobbio
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E' da un pò che penso di salire il Tobbio con scarpette, pantaloni corti e 1 kg di zaino. L'occasione si è presentata questa mattina perchè mio figlio, appasionato di corsa a piedi, mi ha chiesto di accompagnarlo su questa bella montagna in quanto ne aveva solo sentito parlare. Siamo saliti per il sentiero che passa dall'incrocio della Dagliola e siamo arrivati in cima in 44' e 26'' (alla Dagliola eravamo in 24'). La discesa è stata per lo stesso percorso dell'andata con un tempo di 43' e 35''. Sicuramente se mio figlio avesse conosciuto il sentiero avrebbe impiegato un tempo decisamente inferiore invece è stato costretto a seguire le orme del genitore che, vi assicuro, ce l'ho messa tutta !!!!! 

Beh, mi sembra un buon tempo...................
Un paio di anni fa hanno organizzato una corsa proprio su questo stesso tracciato: eremiti-dagliola-vetta. Il livello era basso comunque il primo ha impiegato pocomeno di 30min. (mi pare 28). Io 35min. Adesso che mi sentopiù in forma sarei curiso di riprovare.
Ciao.
Un paio di anni fa hanno organizzato una corsa proprio su questo stesso tracciato: eremiti-dagliola-vetta. Il livello era basso comunque il primo ha impiegato pocomeno di 30min. (mi pare 28). Io 35min. Adesso che mi sentopiù in forma sarei curiso di riprovare.
Ciao.
Belin !
Ieri sono stato per la prima volta sul Tobbio, accompagnato da mio zio.
Siamo partiti da Ponte Nespolo, per il sentiero che porta direttamente al Passo della Dagliola
e da lì siamo saliti in cima. Una nebbia fitta ci avvolgeva, in queste condizioni il poco paesaggio che si riusciva a vedere assumeva sembianze quasi "lunari". E' stato un peccato perchè so che dalla cima si gode di un panorama spettaccolare,
da "quota zero" fino al Monte Bianco e invece non ho potuto vedere niente
.

Siamo scesi di nuovo fino al Passo della Dagliola ed abbiamo preso il sentiero che porta ai laghi del Gorzente, fermandoci a pranzare alla Cascina Carrosina (nel frattempo in basso la nebbia si era diradata, anche se sulla cima del Tobbio ce n'era sempre un po'
)

Abbiamo proseguito e, dopo vari saliscendi, siamo giunti alle Case Preadoga dove abbiamo deviato fino a guadare il Gorzente. Giunti sull'altra riva, seguendo il bellissimo sentiero che costeggia il torrente (dove decine di perone facevano il bagno e prendevano il sole), siamo ritornati a Ponte Nespolo

(Rio delle Figne)

(Torrente Gorzente)
Nebbia a parte, è stata una bellissima gita; presto metto una descrizione dettagliata dell'itinerario sul sito principale...
Siamo partiti da Ponte Nespolo, per il sentiero che porta direttamente al Passo della Dagliola
e da lì siamo saliti in cima. Una nebbia fitta ci avvolgeva, in queste condizioni il poco paesaggio che si riusciva a vedere assumeva sembianze quasi "lunari". E' stato un peccato perchè so che dalla cima si gode di un panorama spettaccolare,
da "quota zero" fino al Monte Bianco e invece non ho potuto vedere niente




Siamo scesi di nuovo fino al Passo della Dagliola ed abbiamo preso il sentiero che porta ai laghi del Gorzente, fermandoci a pranzare alla Cascina Carrosina (nel frattempo in basso la nebbia si era diradata, anche se sulla cima del Tobbio ce n'era sempre un po'


Abbiamo proseguito e, dopo vari saliscendi, siamo giunti alle Case Preadoga dove abbiamo deviato fino a guadare il Gorzente. Giunti sull'altra riva, seguendo il bellissimo sentiero che costeggia il torrente (dove decine di perone facevano il bagno e prendevano il sole), siamo ritornati a Ponte Nespolo

(Rio delle Figne)

(Torrente Gorzente)
Nebbia a parte, è stata una bellissima gita; presto metto una descrizione dettagliata dell'itinerario sul sito principale...
"Sfuma nel ciel lontano l'Appennino
e piega l'arco azzurro in ver ponente.
Come diadema e in mezzo, sul Turchino
e sui colli minori estolle il Dente"
E. Parodi - A te mia Voltri
e piega l'arco azzurro in ver ponente.
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Si, da ponte nespolo e' piu' lunga.
La prossima volta (in un giorno senza nebbia
) saliro' dal valico degli eremiti, tanto per cambiare.
La prossima volta (in un giorno senza nebbia

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Per i dettagli sul mio itnerario.....
https://www.quotazero.com/itinerario.php?id=253
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E. Parodi - A te mia Voltri
paolo59 wrote:C'è gia' capo! In corsa in montagnabade wrote:Bella notizia! Mi avevano scritto qualche giorno fa di questa gara ma non avevo ancora avuto tempo di rispondere e parlarne qui..![]()
Cosa dite, apriamo un topic ad hoc?

dovrei passarci più spesso in quella sezione..


Potrebbe imbiancarsi il Tobbio stanotte, è uno spettacolo con la neve...
Sali sulla montagna e cogline i doni. La pace della natura fluirà in te come il sole si infiltra tra gli alberi. Il vento ti infonderà tutta la sua freschezza, e la tempesta la sua energia, mentre gli assilli si staccheranno da te come foglie d’autunno.
Riprendo questo topic per riportare alcune righe tratte dal sito iconografia e storia di una montagna sacra molto interessante e che ho trovato cercando approfondimenti su questo monte ma che in questo caso credo riportino un refuso.
.....
LA CORSA 1971 - 1980
Ma al Tobbio non si va solo per passeggiare e chiaccherare amabilmente con gli amici. Al Tobbio si va anche di corsa e non necessariamente per placare umori iracondi.
La polisportiva di Voltaggio ha organizzato per dieci anni, sempre nel mese di settembre, un’appassionante gara aperta ad atleti e a semplici amatori e, a partire dal 1976, riservata ai soli soci FIDAL. Nelle primissime edizioni essa proponeva un percorso di circa otto chilometri, allungato poi nell’edizione del 1977 a dieci, con un dislivello di 766 metri. Sempre a partire dal 1977 la manifestazione assume carattere nazionale e da allora è stata dichiarata prova selettiva di campionato italiano di corsa in montagna.
L’organizzazione, curata dalla Polisportiva di Voltaggio, ha raccolto per anni l’adesione del volontariato giovanile del paese e ha ricevuto l’aiuto del CAI sezioni di Ovada e Novi Ligure: nel solo 1979 circa novanta persone. Segnalare il percorso con le bandierine, allestire e gestire i diversi punti di servizio, questi ed altri sono gli oneri assunti dai volontari, nonostante le condizioni climatiche spesso, considerata la stagione, affatto clementi. Uno dei responsabili evocava tra le situazioni particolarmente stressanti ma non prive di divertimento che caratterizzavano il lavoro, la “corsa dei volontari” che dovevano provvedere a destinare sulla cima del Tobbio le tute tolte dagli atleti pochi minuti prima del via, precedendo, è ovvio, il loro arrivo. Le tute venivano trasportate a gran velocità in auto fino alla località Eremiti dalla quale, sempre di corsa, si procedeva a piedi, con le tute nello zaino, fino alla vetta. Il 1980 è l’ultimo anno della corsa del Tobbio. Dal 1981 infatti non si corre più verso la montagna ma gli atleti si cimentano in una prova di corsa individuale podistica, il “circuito di Voltaggio”, che prevede 11.480 chilometri di corsa attorno al paese. E il Tobbio resta ancora a guardare ...
EUGENIA FERA - MASSIMO ANGELINI
Il refuso a mio avviso sarebbe :
Dal 1981 infatti non si corre più verso la montagna ma gli atleti si cimentano in una prova di corsa individuale podistica, il “circuito di Voltaggio”, che prevede 11.480 chilometri di corsa
attorno al paese.
.....
LA CORSA 1971 - 1980
Ma al Tobbio non si va solo per passeggiare e chiaccherare amabilmente con gli amici. Al Tobbio si va anche di corsa e non necessariamente per placare umori iracondi.
La polisportiva di Voltaggio ha organizzato per dieci anni, sempre nel mese di settembre, un’appassionante gara aperta ad atleti e a semplici amatori e, a partire dal 1976, riservata ai soli soci FIDAL. Nelle primissime edizioni essa proponeva un percorso di circa otto chilometri, allungato poi nell’edizione del 1977 a dieci, con un dislivello di 766 metri. Sempre a partire dal 1977 la manifestazione assume carattere nazionale e da allora è stata dichiarata prova selettiva di campionato italiano di corsa in montagna.
L’organizzazione, curata dalla Polisportiva di Voltaggio, ha raccolto per anni l’adesione del volontariato giovanile del paese e ha ricevuto l’aiuto del CAI sezioni di Ovada e Novi Ligure: nel solo 1979 circa novanta persone. Segnalare il percorso con le bandierine, allestire e gestire i diversi punti di servizio, questi ed altri sono gli oneri assunti dai volontari, nonostante le condizioni climatiche spesso, considerata la stagione, affatto clementi. Uno dei responsabili evocava tra le situazioni particolarmente stressanti ma non prive di divertimento che caratterizzavano il lavoro, la “corsa dei volontari” che dovevano provvedere a destinare sulla cima del Tobbio le tute tolte dagli atleti pochi minuti prima del via, precedendo, è ovvio, il loro arrivo. Le tute venivano trasportate a gran velocità in auto fino alla località Eremiti dalla quale, sempre di corsa, si procedeva a piedi, con le tute nello zaino, fino alla vetta. Il 1980 è l’ultimo anno della corsa del Tobbio. Dal 1981 infatti non si corre più verso la montagna ma gli atleti si cimentano in una prova di corsa individuale podistica, il “circuito di Voltaggio”, che prevede 11.480 chilometri di corsa attorno al paese. E il Tobbio resta ancora a guardare ...
EUGENIA FERA - MASSIMO ANGELINI
Il refuso a mio avviso sarebbe :
Dal 1981 infatti non si corre più verso la montagna ma gli atleti si cimentano in una prova di corsa individuale podistica, il “circuito di Voltaggio”, che prevede 11.480 chilometri di corsa



In questi giorni il nostro appennino ha dato il meglio. Condizioni splendide per una gita comodosa al Tobbio lungo la direttissima


Mare.

Rosa e Cervino.
Visibilità clamorosa su tutto l'arco alpino e ben oltre il Rosa
Un massiccio lontano ma ben visibile a nord-est lo abbiamo identificato come il gruppo del Bernina. A. Parodi su "liguria zig-zag" parla di una vista che può spingersi sino all'Adamello
Saliti per la diretta ad ora tarda non abbiamo avuto difficoltà. Ramponi SEMPRE consigliati
Ciao.
Mare.
Rosa e Cervino.
Visibilità clamorosa su tutto l'arco alpino e ben oltre il Rosa






Saliti per la diretta ad ora tarda non abbiamo avuto difficoltà. Ramponi SEMPRE consigliati

Ciao.
Belin !
CHE SPETTACOLO!!!! vista clamorosa. Belle foto. Complimenti all'escursionista in erba per la salita su di una via non troppo "comodosa" viste anche le condizioni del fondo...
Amici che han percorso sabato mattina prima delle otto il vostro stesso itinerario qualche problema legato alla presenza di ghiaccio lo han avuto...
Amici che han percorso sabato mattina prima delle otto il vostro stesso itinerario qualche problema legato alla presenza di ghiaccio lo han avuto...
A vedere su QZ le belle immagini del Tobbio ricoperto di neve vien proprio la voglia di andarci.
Purtroppo però a differenza della settimana scorsa, in questo fine settimana salire in vetta al monte non è stato poi così esaltante.
La coltre nevosa presente sul percorso resa molle dall’innalzamento della temperatura e dalla pioggia ha reso la salita più difficile del previsto.
Già dai primi passi ci si è resi conto che salire non era semplice…e a peggiorare ulteriormente la situazione ci si è messa pure la pioggia che ha iniziato a cadere copiosa.
All’inizio della “diretta” decidiamo di seguire il sentiero normale, perché ad una prima vista sembra più “battuto”.Pensando così di riuscire a procedere più agevolmente..ma non è proprio così…infatti in alcuni punti si sprofonda ben oltre il ginocchio.

A metà percorso si alza il vento e la pioggia é sempre più ghiacciata .
Comunque la vetta è raggiunta e il rifugio in veste natalizia con tanto di albero e presepe sembra ancora più accogliente del solito. Da li a poco i primi bagliori dei fulmini illuminano il piccolo rifugio. Tre ragazzi che intanto hanno raggiunto la vetta ci raccontano di aver visto un fulmine scaricarsi proprio sopra la campana della chiesetta ( ecco spiegato il fragore e le scintille che sono scaturite dalla stufa spenta un attimo prima del loro arrivo..).

Tra un discorso e l’altro il tempo passa.. I tre amici occasionali partono prima di noi . Il tempo di mettere la giacca a vento e anche noi siamo in cammino.

Anche scendere è difficoltoso ma tra uno scivolone e un “affossamento" si arriva al valico degli eremiti...
...alla prossima...
Purtroppo però a differenza della settimana scorsa, in questo fine settimana salire in vetta al monte non è stato poi così esaltante.
La coltre nevosa presente sul percorso resa molle dall’innalzamento della temperatura e dalla pioggia ha reso la salita più difficile del previsto.
Già dai primi passi ci si è resi conto che salire non era semplice…e a peggiorare ulteriormente la situazione ci si è messa pure la pioggia che ha iniziato a cadere copiosa.
All’inizio della “diretta” decidiamo di seguire il sentiero normale, perché ad una prima vista sembra più “battuto”.Pensando così di riuscire a procedere più agevolmente..ma non è proprio così…infatti in alcuni punti si sprofonda ben oltre il ginocchio.

A metà percorso si alza il vento e la pioggia é sempre più ghiacciata .
Comunque la vetta è raggiunta e il rifugio in veste natalizia con tanto di albero e presepe sembra ancora più accogliente del solito. Da li a poco i primi bagliori dei fulmini illuminano il piccolo rifugio. Tre ragazzi che intanto hanno raggiunto la vetta ci raccontano di aver visto un fulmine scaricarsi proprio sopra la campana della chiesetta ( ecco spiegato il fragore e le scintille che sono scaturite dalla stufa spenta un attimo prima del loro arrivo..).

Tra un discorso e l’altro il tempo passa.. I tre amici occasionali partono prima di noi . Il tempo di mettere la giacca a vento e anche noi siamo in cammino.

Anche scendere è difficoltoso ma tra uno scivolone e un “affossamento" si arriva al valico degli eremiti...
...alla prossima...
Questa mattina sortita pre-pranzo al classicissimo Tobbio, neve poca ma gelata; causa mancanza di neve non sono salito dal torrente ma dalla cresta NNE, si mettono i ramponi nel tratto superiore dei canali: quello di sx (dove normalmente si trova la colata di ghiaccio) è privo di neve mentre il pendio-canale di dx (ben visibile dalla strada) è in ottima neve trasformata. Più interessante la discesa: rifatto lo stesso canale e successivamente, mantenendosi a sx della cresta NNE, seguendo pendii, canaletti, lingue di neve, traversando sempre verso sx(orografica) si riesce ad arrivare alla strada ramponi ai piedi! (3 minuti circa dalla Colla degli Eremiti) Ovviamente niente di particolare, con queste condizioni di neve resta comunque un'ottimo allenamento alla camminata con i ramponi.
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Come da tradizione, ieri sera 19 appartenenti alla sezione CAI di S. Salvatore, sono saliti in notturna sul Tobbio. Abbiamo percorso la cresta est (FED è giusto ?) e la discesa per la normale. Meteo con nebbia e ampi squarci di cielo sereno, asenza di vento e temperatura non rigida. All'andata i tratti senza neve erano molto scivolosi. I due locali erano moderatamente affollati (...meno gente rispetto l'anno scorso). Come sempre Tullio ci ha preparato un ottimo vin brulè.
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rockice wrote:Questa mattina sortita pre-pranzo al classicissimo Tobbio, neve poca ma gelata; causa mancanza di neve non sono salito dal torrente ma dalla cresta NNE, si mettono i ramponi nel tratto superiore dei canali: quello di sx (dove normalmente si trova la colata di ghiaccio) è privo di neve mentre il pendio-canale di dx (ben visibile dalla strada) è in ottima neve trasformata. Più interessante la discesa: rifatto lo stesso canale e successivamente, mantenendosi a sx della cresta NNE, seguendo pendii, canaletti, lingue di neve, traversando sempre verso sx(orografica) si riesce ad arrivare alla strada ramponi ai piedi! (3 minuti circa dalla Colla degli Eremiti) Ovviamente niente di particolare, con queste condizioni di neve resta comunque un'ottimo allenamento alla camminata con i ramponi.

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