Lago da Tina
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Lago da Tina
Ciao
Oggi bel giro nell'arenzanese, ultimo per questa stagione, il caldo inizia a farsi sentire alle quote più basse..
Dalla stazione di Arenzano prendo i due bolli rossi e risalgo fino a Curlo, dove li abbandono per prendere una traccia che scende a sinistra e converge su di una sterrata che sale nel vallone. La sterrata sale leggermente superando un rio e arrivo al PASSO GUA, dove una palina segnaletica indica LAGO DA TINA, prendo questa diramazione a sinistra e procedo nel fresco del sentiero, ingorando il bivio per PONTE NEGRONE continuo in piano f finchè una breve discesa nel bosco preannuncia il PASSO DU FIGU ed il RIO LEONE, risalgo brevemente il rio e superando alcuni meravigliosi laghetti arrivo al LAGO DA TINA. Per quanto piccolo questo laghetto profondo ed oscuro, con la sua cascata, immersa in un ambiente che non esito a definire un piccolo paradiso merita veramente una visita.. resto immerso nel silenzio e nella dolce musica dell'acqua per qualche decina di minuti e poi riparto superando il rio su segnalazione C5, si sale ripidi scavalcando alcuni bei rii fino a convergere nel SENTIERO DELL'INGEGNERE con in quale si percorre un tratto in comune, arriviamo al RIO CU DU MUNDU e ad un ennesimo bivio abbandono il sentiero dell'ingegnere per continuare a destra sul C5, purtroppo non si dimostrerà una buona scelta dato che in questo tratto il C5 non è pulitissmo e la progressione si fa più laboriosa a causa dell'infrascatura, niente di insormontabile in ogni caso. Dopo aver sorpassato i ruderi di ROU ROSSO ed il RIO DE L'ERBIN il C5 converge sul SENTIERO DELLA STELLA BIANCA CAMPO-MONTE ARGENTEA (anch'esso abbastanza infrascato) e questo a sua volta converge nuovamente nel SENTIERO DELL'INGEGNERE con il quale arrivo a CAMPO e all'asfalto. Scendo verso valle ma superato un allevamento di bovini abbandono la rotabile per prendere un sentiero segnalato da una palina che indica PONTE NEGRONE 50min. Dopo un tratto in piano supero il torrente LERONE su di un bel ponte in legno e poi inizio a salire fino ad un ennesimo bivio dove svolto a sinistra e con un bel sentiero in piano arrivo al PONTE NEGRONE dove mi fermo a pappare. Il chiusino dell'acquedotto sputa fuori acqua a tutto spiano, l'ambiente è quantomai maestoso e bello. Dopo la pappa torno sui miei passi fino al bivio poc'anzi citato e proseguo diritto in piano in direzione TERRALBA, arrivo alle prime case e scendo per asfalto alla volta di ARENZANO.
TOTALE GIRO ORE 06.00 TUTTO COMPRESO.
Bellissimo giro, ambienti stupendi ed appartati tanto che riesce difficile credere si sia a pochi km dalla costa, i giochi d'acqua dei numerosissimi rii e laghetti, le innumerevoli fioriture ed il verde acceso dei prati creano una magia per i sensi. Peccato per il caldo e la vegetazione ormai troppo sviluppata (discorso valido solo per i sentieri c5 e STELLA BIANCA, tutti gli altri sono pulitissimi), in autunno il cammino sarà sicuramente più semplice.
Zecche solo una in viaggio sul mio gomito, ma tanto basta per rimandare tutto a settembre.. ciao.
A dopo per foto, ciao
Oggi bel giro nell'arenzanese, ultimo per questa stagione, il caldo inizia a farsi sentire alle quote più basse..
Dalla stazione di Arenzano prendo i due bolli rossi e risalgo fino a Curlo, dove li abbandono per prendere una traccia che scende a sinistra e converge su di una sterrata che sale nel vallone. La sterrata sale leggermente superando un rio e arrivo al PASSO GUA, dove una palina segnaletica indica LAGO DA TINA, prendo questa diramazione a sinistra e procedo nel fresco del sentiero, ingorando il bivio per PONTE NEGRONE continuo in piano f finchè una breve discesa nel bosco preannuncia il PASSO DU FIGU ed il RIO LEONE, risalgo brevemente il rio e superando alcuni meravigliosi laghetti arrivo al LAGO DA TINA. Per quanto piccolo questo laghetto profondo ed oscuro, con la sua cascata, immersa in un ambiente che non esito a definire un piccolo paradiso merita veramente una visita.. resto immerso nel silenzio e nella dolce musica dell'acqua per qualche decina di minuti e poi riparto superando il rio su segnalazione C5, si sale ripidi scavalcando alcuni bei rii fino a convergere nel SENTIERO DELL'INGEGNERE con in quale si percorre un tratto in comune, arriviamo al RIO CU DU MUNDU e ad un ennesimo bivio abbandono il sentiero dell'ingegnere per continuare a destra sul C5, purtroppo non si dimostrerà una buona scelta dato che in questo tratto il C5 non è pulitissmo e la progressione si fa più laboriosa a causa dell'infrascatura, niente di insormontabile in ogni caso. Dopo aver sorpassato i ruderi di ROU ROSSO ed il RIO DE L'ERBIN il C5 converge sul SENTIERO DELLA STELLA BIANCA CAMPO-MONTE ARGENTEA (anch'esso abbastanza infrascato) e questo a sua volta converge nuovamente nel SENTIERO DELL'INGEGNERE con il quale arrivo a CAMPO e all'asfalto. Scendo verso valle ma superato un allevamento di bovini abbandono la rotabile per prendere un sentiero segnalato da una palina che indica PONTE NEGRONE 50min. Dopo un tratto in piano supero il torrente LERONE su di un bel ponte in legno e poi inizio a salire fino ad un ennesimo bivio dove svolto a sinistra e con un bel sentiero in piano arrivo al PONTE NEGRONE dove mi fermo a pappare. Il chiusino dell'acquedotto sputa fuori acqua a tutto spiano, l'ambiente è quantomai maestoso e bello. Dopo la pappa torno sui miei passi fino al bivio poc'anzi citato e proseguo diritto in piano in direzione TERRALBA, arrivo alle prime case e scendo per asfalto alla volta di ARENZANO.
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Bellissimo giro, ambienti stupendi ed appartati tanto che riesce difficile credere si sia a pochi km dalla costa, i giochi d'acqua dei numerosissimi rii e laghetti, le innumerevoli fioriture ed il verde acceso dei prati creano una magia per i sensi. Peccato per il caldo e la vegetazione ormai troppo sviluppata (discorso valido solo per i sentieri c5 e STELLA BIANCA, tutti gli altri sono pulitissimi), in autunno il cammino sarà sicuramente più semplice.
Zecche solo una in viaggio sul mio gomito, ma tanto basta per rimandare tutto a settembre.. ciao.
A dopo per foto, ciao
Last edited by antolino on Tue Jun 04, 2013 18:18, edited 1 time in total.
MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
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Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
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Re: Lago da Tina
Alcune fotine..
Ciao, alla prossima, chi arriva ultimo è un Antolino
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Re: Lago da Tina
Ancora..
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Re: Lago da Tina
Tino, le tue indicazioni erano INECCEPIBILI, dovresti scrivere una guida ..




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- Littletino
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Re: Lago da Tina
Detto: FATTO!!!!antolino wrote:Tino, le tue indicazioni erano INECCEPIBILI, dovresti scrivere una guida ..
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Belin Antolino, che soddisfazioni mi dai!

Grandissimo.


Ero sicuro che il Lago della Tina ti sarebbe piaciuto, perchè questa è una delle stagioni più belle per vederlo, ma siamo (come giustamente dici) al limite della praticabilità per l'escursionismo professionale come il tuo.
Poi nei mesi estivi quelle zone, conosciute localmente come " i laghetti", diventano meta di comode e brevi scampagnate che terminano nel fiume, fornendo svago e refrigerio a chi vuole allontanarsi dalla pazza folla che congestiona il litorale balneare.
Ma bisogna prestare attenzione alle vipere e si è abbastanza infastiditi dagli insetti.
Anche in veste invernale tuttavia il lago è bellissimo: guardo se c'ho qualche fotuzza.

"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
Re: Lago da Tina
infatti credo che il prossimo autunno farò un bel pò di giri da quelle parti, posti veramente stupendi.. però adesso fa troppo caldo.. Attenderò con ansia settembre ottobre 

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Re: Lago da Tina
spettacolo però mi chiedo sempre.. se vuoi fare il bagno ai laghetti devi battagliare con le zecche...e se non vai in stagione di zecche geli... io odio le zecche!!! 

solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: Lago da Tina
Ma no, se lasci la macchina a Curlo e segui il sentiero che ho fatto io (nella prima parte è addirittura una sterrata) è bello largo e libero dalle frasche e credo non ci sia pericolo, intorno al lago poi sono rocce quasi pulite.. i problemi nascono se dal lago prosegui sul C5 che è infrascato di brutto..
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Re: Lago da Tina
Come promesso ho trovato delle foto, ad integrazione di quelle di Antolino, in veste invernale.
Sono del gennaio del 2011 (quando ancora non pioveva tutti i giorni
) e riguardano la prima parte del percorso descritto:
infatti arrivato oltre Sambugu invece di proseguire avevo tagliato scendendo al Negrone Bridge direttamente dal ramo del sentiero dell'ing, e poi ero risalito al passo Gua attraverso il sentiero che passa dall'area del Castagno.
Come ultima foto ho messo il vecchio pluviometro, che nel mio immaginario è il simbolo di quella zona.
Pensare che da bambino andavo al Ponte di Negrone partendo da Arenzano con altri coetanei, a piedi o in bici, senza adulti al seguito: e non c'erano le ringhiere sul ponte!!
Sentiero che scende al passo di figu

Cu du Mundu

Passo du Figu

Lago della Tina Winter Edition

Marmitte dei giganti

Il Monte Tardia

Sambugu

Sempreverde

Laghetti di Arenzano

Rio Negrone

Ponte Negrone

Chiusino acquedotto

Il Pluviometro

Sono del gennaio del 2011 (quando ancora non pioveva tutti i giorni

infatti arrivato oltre Sambugu invece di proseguire avevo tagliato scendendo al Negrone Bridge direttamente dal ramo del sentiero dell'ing, e poi ero risalito al passo Gua attraverso il sentiero che passa dall'area del Castagno.
Come ultima foto ho messo il vecchio pluviometro, che nel mio immaginario è il simbolo di quella zona.


Sentiero che scende al passo di figu

Cu du Mundu

Passo du Figu

Lago della Tina Winter Edition

Marmitte dei giganti

Il Monte Tardia

Sambugu

Sempreverde

Laghetti di Arenzano

Rio Negrone

Ponte Negrone

Chiusino acquedotto

Il Pluviometro

"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
Re: Lago da Tina
che meraviglia.. grazie di aver condiviso con noi queste stupende immagini di luoghi altrettanto stupendi 

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Re: Lago da Tina
E pensare che tutto questo è appena dietro le spalle!!!






- lupo della steppa
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Re: Lago da Tina
sembrano le montagne roccioseLittletino wrote:
Rio Negrone

invece siamo ad un passo dal Mare

che posti che abbiamo in Liguria
...montagna vissuta,tempo per respirare... (Reinhard Karl)
"Quando le luci si spegneranno per sempre il mio popolo sarà ancora qui.Noi abbiamo le nostre antiche usanze.Sopravviveremo."
(Nuvola Rossa,capo Sioux)
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Re: Lago da Tina
lupo della steppa wrote:che posti che abbiamo in Liguria



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Re: Lago da Tina
Ricordo ancora il giorno quando, ero ragazzino (10 anni di roba), oltrepassato il ponte mi avventurai per la prima volta su per questi torrenti.lupo della steppa wrote:sembrano le montagne roccioseLittletino wrote:
Rio Negrone
![]()
invece siamo ad un passo dal Mare![]()
che posti che abbiamo in Liguria
Saltando da un masso all'altro, mi sembrava di aver trovato il Grande Nord (America) di Jack London dietro casa.
Zanna Bianca, per capirci.

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Re: Lago da Tina
...montagna vissuta,tempo per respirare... (Reinhard Karl)
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Re: Lago da Tina
lupo della steppa wrote:
"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
Re: Lago da Tina
Domenica 14 luglio mi si è creata una situazione strana . Io sono rimasto tutto il weekend a Genova mentre la mia auto era ad Imperia con mia moglie . Il primo problema è che nella mia macchina ci sono i miei scarponi ed i miei bastoncini da trekking .
Il secondo è trovare qualcosa da fare senza auto , vista la bella giornata prevista ed il caldo afoso ....
Scartata l' idea di andare al mare o ai laghetti di Nervi , ho pensato a qualche laghetto montano non troppo distante dalla linea ferroviaria . La decisione è caduta sui laghetti della Tina a cui, tanto per dare un tono più escursionistico alla gita , ho abbinato un lungo giro per la Val Lerone con la scusa di vedere i tanti bei ponti della zona . La mia speranza è che una gran parte del percorso rimanga all' ombra delle fresche frasche e quindi il sole si faccia sentire poco . Il giro sarà lungo e comunque molto arzigogolato , specialmente nella parte finale , per la mia smania di cacciatore di vette AE e per un bivio sbagliato ....
Per gli scarponi invece ho recuperato dalla soffitta quelli vecchi , ancora in condizioni decenti , mentre i bastoncini sono stati sostituiti da occasionali legni trovati lungo il tracciato , comunque molto facile . Il treno mi ha scaricato ad Arenzano dopo le 8,45 e da lì è partito il mio lungo tragitto ad anello . Il tempo è meno bello del previsto e le cime retrostanti sono tutte coperte dalle nuvole di calore .
Seguendo l' Aurelia ( spesso senza marciapiedi ) ho raggiunto la Colletta e poi sono sceso subito nella provinciale della Val Lerone , tra i capannoni , risalendo poi su stretto asfalto verso il borgo di Campo . In questo tratto non ci sono indicazioni stradali di alcun tipo e ho dovuto arrangiarmi con la mappa ed il GPS . Nel tornante subito dopo il ponte appaiono finalmente due segnavia , un C1 ed una bandierina biancorossa , che mi invitano ad imboccare una stradella semiasfaltata sulla destra . Poco dopo trove delle frecce indicatrici ed una signora col cane , che mi conferma che di lì si va al Ponte Negrone e ai Laghi della Tina .
Il percorso prosegue pianeggiante nel bosco , passa accanto alla radura di Pian di Nave ( luogo da picnic , direi ) e dopo un facile guado mi porta ad un caratteristico ponte di legno , che sembra posticcio ma in realtà è bello robusto .
Passando sull' altra sponda del Lerone ( quella sinistra ) si comincia a salire e si apre qualche bello scorcio del sottostante ruscello con le sue cascatelle e si incontrano i primi ponticelli di pietra .
Arrivo ad un altro bivio . A destra si sale ai Laghi della Tina ma a sinistra c'è vicinissimo e già visibile il bel Ponte Negrone .
Ovviamente lo raggiungo e mi fermo un po' a fotografarlo .
Sulla sponda opposta passa il Sentiero dell' Ingegnere ( segnavia I rossa su campo bianco ) . Io imbocco il tratto che sale a destra in maniera piuttosto decisa , con begli scorci del canyon del Lerone , che pare quasi un panorama da Rocky Mountains .
Ampi tratti di sentiero sono purtroppo all' aperto ed il sole e l' afa si fanno sentire ...
Con un po' di fatica arrivo così al bivio per il bel Bivacco Sambugu , che raggiungo velocemente . Sarà il punto più alto di giornata , circa 445 metri di quota .
Vi trovo due adulti con tre ragazzini che hanno pernottato lì ed ora si accingono a scendere ai Laghi della Tina . Scendo pure io al ruscello raggiungendo il cosiddetto Passu du Figu ed i quattro laghetti in rapida successione . Sono fortunato : c' è tanta acqua ed ancor poca gente . Una coppia in basso ed una famigliola più in alto . Le rocce attorno al laghetto superiore ( quello con la cascata ) solo libere e mi piazzo lì con il mio asciugamani .
La mia sosta sarà decisamente lunga . Nonostante il sole che va e viene mi fermerò due ore e riuscirò al fare il bagno nei tre laghetti superiori . Nel frattempo arriverà parecchia altra gente , tra famigliole , ragazzini e diversi stranieri .
CONTINUA ...










Last edited by daniele64 on Mon Jul 22, 2024 22:26, edited 1 time in total.
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Lago da Tina
L' acqua era decisamente fredda ma tutto sommato i bagni mi hanno fatto piacere .
Dopo un paio d' ore decido di tornare indietro e seguo il tracciato che si dirige verso il Curlo , con una breve devizione per vedere il Riparo Cianella .
Purtroppo non mi accontento e al Passo Gua , un km prima del Curlo , prendo una deviazione a destra su di un crinale tra la macchia mediterranea e la pineta che mi consente di toccare un paio di anonime cimette per poi scendere alle case di Via Checchelli . E sin qui sarebbe quasi una cosa accettabile . Da lì sarebbe assai facile e veloce scendere direttamente in centro ad Arenzano ....
Purtroppo il caldo mi dà alla testa ....
Io masochisticamente decido di risalire su asfalto al Curlo sotto il sole cocente , per calpestare i due montarozzi attigui all' area pic nic !
Se non altro lì c' è qualche gradevole panorama ed una fontana con acqua fresca ...
A fianco dell' area pic nic c'è il sentiero "due pallini rossi " che scende diretto ad Arenzano . Peccato che si sovrapponga parecchio con quello , la Passeggiata degli Inglesi , che scende molto meglio segnato con targhette azzurre verso il Santuario del Bambino di Praga ....Io naturalmente mi confondo e finisco per scendere su quest' ultimo , che segue un percorso davvero lunghissimo con interminabili tornanti tra la macchia ed il bosco .
A due terzi di discesa trovo una deviazione per il vicinissimo piccolo borgo di Gasca , che mi riporterebbe sul " due pallini rossi " , purtroppo è bloccata da un cancello e la deviazione nelle fasce sottostanti è talmente inerbita che non mi oso affrontarla ...
Continuo quindi la discesa sulla Passeggiata degli Inglesi . L' unico aspetto positivo è che pure qui , in basso , ci sono alcuni bei ponticelli di pietra che testimoniano una certa antica importanza del tracciato .
Arrivo infine al Santuario e quindi alla stazione di Arenzano . Purtroppo il prossimo treno per Brignole è tra 50 minuti .....Se fossi arrivato solo 10 minuti prima ....
Vabbè , la gita è stata senz' altro soddisfacente ( a parte l' inutile ghirigoro finale ) e , secondo Strava , risulta di quasi 20 km per 870 metri di dislivello . Niente male con questo caldo ....










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Re: Lago da Tina
E bravo Dani che te ne vieni ad Arenzano a fare il bagno nei "laghetti".
Anche io sono stato recentemente da Lago della Tina ed è veramente un bel posticino dove rilassarsi e sentirsi immersi nella natura sebbene si trovi a poca distanza dal delirio della riviera.
Come percorso devo dire che hai fatto un discreto casino
ma l'importante è che ti sia piaciuto.
A saperlo ti davo due dritte, ma capisco che hai improvvisato.
Comunque per la prossima volta, appena ho un pò di tempo, ti correggo il giro, così quando vorrai rifarlo, magari in autunno col fresco, te lo godrai di più.
Ciao!

Anche io sono stato recentemente da Lago della Tina ed è veramente un bel posticino dove rilassarsi e sentirsi immersi nella natura sebbene si trovi a poca distanza dal delirio della riviera.
Come percorso devo dire che hai fatto un discreto casino


A saperlo ti davo due dritte, ma capisco che hai improvvisato.
Comunque per la prossima volta, appena ho un pò di tempo, ti correggo il giro, così quando vorrai rifarlo, magari in autunno col fresco, te lo godrai di più.

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Re: Lago da Tina







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Re: Lago da Tina
Ma guarda Dani, secondo me il ritorno non è stato così sbagliato, nel senso che ok, non hai seguito il percorso più lineare, ma hai avuto modo di percorrere un suggestivo e caratteristico percorso arenzanese.
Il mio suggerimento principale riguarda invece la prima parte del giro, è cioè come raggiungere la località Campo dalla Stazione FS. Farlo tramite Aurelia è molto pericoloso perché, come hai verificato, quella strada non ha marciapiedi e inoltre immagino tu sia disceso dalla Colletta alla zona industriale di Arenzano seguendo la strada asfaltata che viene usata dalle auto e dai Tir.
Molto meglio, invece, seguire l'antico tracciato medievale che raggiunge la frazione di Terralba e poi da questa scende nella zona industriale con percorso pressoché pedonale e molto piacevole. Basta seguire i segnavia FIE che dalla stazione FS (uscita sottopasso lato monte) guidano al monte Rama (triangolo rosso).
In blu un percorso che da Terralba ti porta diretto al Ponte di Negrone senza passare da Campo.
La deviazione ai Ruggi poi, dal Lago della Tina, non ti sarebbe costata molto oltre ad essere molto consigliabile.
Vabbè dai, l'importante è muovere la classifica ....
Il mio suggerimento principale riguarda invece la prima parte del giro, è cioè come raggiungere la località Campo dalla Stazione FS. Farlo tramite Aurelia è molto pericoloso perché, come hai verificato, quella strada non ha marciapiedi e inoltre immagino tu sia disceso dalla Colletta alla zona industriale di Arenzano seguendo la strada asfaltata che viene usata dalle auto e dai Tir.
Molto meglio, invece, seguire l'antico tracciato medievale che raggiunge la frazione di Terralba e poi da questa scende nella zona industriale con percorso pressoché pedonale e molto piacevole. Basta seguire i segnavia FIE che dalla stazione FS (uscita sottopasso lato monte) guidano al monte Rama (triangolo rosso).
In blu un percorso che da Terralba ti porta diretto al Ponte di Negrone senza passare da Campo.
La deviazione ai Ruggi poi, dal Lago della Tina, non ti sarebbe costata molto oltre ad essere molto consigliabile.
Vabbè dai, l'importante è muovere la classifica ....

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Re: Lago da Tina
Giusto Little . Ed infatti ho mosso la classifica mettendo in carniere ben 4 cimette AAE ( altissimamente evitabili ) , la più alta delle quali sfiorava i 350 metri di altezza ...
Sulle mappe avevo visto anch'io che c'erano percorsi meno " asfaltati " del mio per cominciare il giro , ma io volevo vedere il "ponte di legno "
, di cui avevo visto la foto . E la strada più logica mi era sembrata l' Aurelia e la zona dei capannoni . E grazie anche per la foto del ponte dei Ruggi .
Almeno ho visto cosa mi sono perso ....
Infine una domanda ad un indigeno doc : Il torrente si chiama Lerone o Leone , dato che ho trovato entrambe le grafie ?
Grazie in anticipo ...



Sulle mappe avevo visto anch'io che c'erano percorsi meno " asfaltati " del mio per cominciare il giro , ma io volevo vedere il "ponte di legno "



Infine una domanda ad un indigeno doc : Il torrente si chiama Lerone o Leone , dato che ho trovato entrambe le grafie ?

Grazie in anticipo ...

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Re: Lago da Tina
Le cimette AAE sono il sale della vita

Giusto vedere anche la zona di Campo (e il bizzarro ponte di legno) ma per raggiungerla utilizzare sempre via Terralba seguendo il segnavia triangolo rosso dalla stazione FS. L'Aurelia è molto pericolosa per i pedoni.
La toponomastica locale è sempre un casino.
Spesso, come in questo caso, si tratta di mettere per iscritto dei nomi tramandati per via orale, e quindi i nomi Leùn (leone) e Lerùn (lerone) probabilmente erano la stessa cosa.
In pratica si può assumere che il corso d'acqua si chiami Rio Leone dalle sorgenti (zona passo della Gava) fino al Ponte di Negrone (confluenza con rio Negrone) e poi da qui fino alla foce (zona ex- Stoppani) è denominato Torrente Lerone.

Ciao!
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Re: Lago da Tina




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