
Con qualche saliscendi arrivo al Colle di Bragalla ( 744 m.) , dove c'è un grosso traliccio e dove inizia la ripida salita verso la prima vetta di giornata . Nonostante l' erba alta , i segnavia sono evidenti ma nella parte sommitale c'è da attraversare un' enorme macchia di alte felci in cui il sentiero non è comodissimo . Sulla panoramica cima ( 864 m.) c'è una croce su grande basamento di cemento , con lapide partigiana distrutta .
La vista non è male . Si può anche notare la vastissima macchia di felci appena attraversata .
Qui sulla vetta però termina il sentiero " = rosso " e per collegarsi con il sottostante tracciato " punto e linea rossi " bisogna ravanare un bel po' nel fitto bosco del versante opposto

Prima naturalmente , da bieco collezionista di vette quale sono , non mi ero fatto mancare una breve digressione sull' anonima cima del Monte Pertegone ( 756 m.)

passando accanto al dossetto prativo del Monte Castelluzzo ( 850 m.) , molto panoramico .
L' evidente sentiero prosegue aggirando sulla destra il Monte La Colla ( 898 m.) ,
punto più alto di oggi , raggiungibile con una breve deviazione di nuovo tra le felci infestanti .

Ancora pochi passi e raggiungo infine l' asfalto in località Passo La Colla ( 845 m.). Non mi resta che rientrare per la stessa via , anche perchè il meteo sta peggiorando rapidamente e grandi nuvoloni grigi si stanno impossessando del cielo , prima del tutto sereno . Così , dopo un veloce spuntino lungo il tracciato , torno indietro mantenendomi sempre sul sentiero " punto e linea rossi " e targhetta VM ( Via del mare ) , che contorna in basso ad ovest il Croce di Bragalla e tocca ( oltre ad alcuni ruderi ) le case superiori del borgo omonimo ( agriturismo ) . Ad un chilometro dall' auto , quando sono ormai tra le prime case , i nuvoloni esplodono in un intenso temporale







In conclusione , con tutte le cimette , fra andata e ritorno mi risulta un' escursione che si mantiene attorno ai 16 km di lunghezza scarsi e ai 700 metri di dislivello complessivi .
