Le previsioni meteo per domenica 12 gennaio davano sole ma con temperature molto basse e con tanto vento . Avevo quindi rinunciato a fare escursioni , specialmente per il vento .

Di conseguenza ho poltrito a letto fino a tardi

e quando mi sono alzato ho visto che il sole c' era , il freddo quasi ma il preannunciato ventaccio era in realtà assai modesto... A quel punto ho preso il coraggio a due mani

e ho chiesto a mia moglie il permesso

di fare una veloce escursione in zona , lasciandola sola per mezza giornata . Incredibilmente non si è lamentata più di tanto e così mi sono rapidamente preparato e intorno alle 11

mi sono avviato . Per forza di cose ho scelto una gita breve e alle porte di casa , tanto che era previsto l' uso del bus come mezzo di trasporto ( anche più comodo per il rientro ! ) . Vista l' ora però ho preso la macchina e mi sono diretto in zona San Martino , sperando coraggiosamente di trovare un parcheggio . Alla fine , dopo qualche inutile giro , ho posteggiato un po' discutibilmente in Corso Europa , vicino al supermercato Naturasì . In fin dei conti non ero lontano dal punto di partenza che mi ero prefisso , cioè Via Borgoratti all' incrocio con Via Sapeto . Ho iniziato quindi a salire lungo questa via , mancando forse qualche scorciatoia , sino a raggiungere le crose gradinate di Via Chiappeto e di Via alla Costa di Chiappeto . Quest' ultima termina nei pressi di un' edicoletta sacra in un incrocio di sentieri . Qui ho visto i primi segnavia , cioè dei pallini rossi e delle scritte blu " i forti " . In un minuto ho poi raggiunto la grossa cisterna tonda sul soprastante cucuzzolo , già abbastanza panoramico . Da lì si vedeva già bene la prima meta , il Forte Richelieu , con tutto il sentiero di crinale per raggiungerlo .

La salita tra la macchia mediterranea non ha presentato problemi particolari , la temperatura era discreta ed il vento era quasi inesistente .

Fortunatamente sarà così per tutta l' escursione , tranne in pochi punti più esposti in cui il vento freddo si è fatto sentire un po' di più . Via via che si sale lungo il crinale ovviamente il panorama alle spalle si amplia sempre di più , con viste che arrivavano anche sino alle Alpi Liguri .
Arrivato al Richelieu ho fatto una breve sosta , anche se la fortezza è notoriamente chiusa al pubblico .
Ho quindi aggirato il forte a destra per raggiungere i retrostanti bunker . Qui c' era parecchia gente che faceva picnic , tra cui un folto gruppo di giovanissimi scout . Ho seguito il sentiero sulla dorsalina per un paio di minuti fino a raggiungere una piccola croce metallica a picco sulla sottostante cava .
Lungo una ripida traccia sulla destra , sono sceso alla grande cava abbandonata e ho seguito l' ampio tracciato verso destra . Dopo il tornante ho preso la deviazione ancora a destra verso la sella tra il Monte Ratti ed il Monte Poggiasco , percorso decisamente più corto dell' altro . Arrivato all' enorme fortezza , ho fatto un bel giro all' interno ( con attenzione ! ) e poi mi sono fermato a mangiare qualcosa sul bastione principale . Purtroppo un pochino di foschia ha rovinato le viste verso Genova ed il mare .
Per il ritorno avevo pensato di provare a fare una specie di anello , anche se questo comportava alla fine un bel tratto di asfalto . Sono quindi risceso alla selletta orientale , non facendomi mancare una puntata sul vicino Monte Poggiasco , tra l' altro un filo più alto del monte Ratti . In questo breve tratto il vento si è fatto un po' sentire e per terra c' erano ancora evidenti tracce di brina gelata .
Rdisceso ai due tralicci della selletta ho imboccato il sentiero indicato come " Il timo " , che scende verso la dorsale meridionale del Poggiasco .
Questo tracciato , segnato saltuariamente da vecchi e stinti cerchi blu , scende dapprima dolcemente , poi un pochetto più ripido , verso il fondovalle di San Desiderio , offrendo ancora alcuni begli scorci , nonostante la luce non favorevole .
Il sentiero , sempre molto evidente , va infine a sboccare sulla strada tra Borgoratti e Bavari , senza alcuna indicazione , circa un km sopra alla grande area camper . Da lì sono stati 4 km buoni di asfalto in discesa per tornare alla macchina .

Insomma , una gita improvvisata all' ultimissimo momento ma tutto sommato soddisfacente , grazie anche all' insperato meteo favorevole .
Strava , che all' inizio ha avuto qualche problema di registrazione tra i palazzoni di Via Sapeto

, mi attribuisce un anello di 13 chilometri per oltre 600 metri di dislivello .

Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]