è delimitato dal bocchin delle masche, che lo separa dall'impressionante spigolo nord-nord-est della cima delle saline, e dalla gola delle masche, che lo separa dalla cima delle masche.
oggi mio padre ed io abbiamo salito questo dente. la via scelta è lo spigolo sud: non so se è la normale, ma è consigliato sia sulla guida monti che sul libro della collana "in cima".
la relazione della guida monti è veramente esaustiva: "dal bocchin delle masche si supera al meglio un salto di circa 15 m (III+) che mette alle brevi e facili rocce della cima, costituita da due grossi blocchi"


si parte dalla valle ellero. da Rastello siamo saliti in macchina finchè la strada era asfaltata, poi a piedi fino al pian marchisio. a rastello diluviava


la valle è splendida. si segue la sterrata fin quasi al rifugio Havis de Giorgio, poi la diramazione per il passo delle saline che si abbandona per salire a destra per ripidi prati verso la cima. poi per pietraie si sale alla gola delle masche, si scende un poco sul versante opposto e sempre per pietraia si sale al bocchin delle masche.
l'avvicinamento è molto faticoso. arrivati al bocchin lo spigolo sud si presenta come un muro strapiombante e la roccia sembra tenuta insieme con lo sputo.


direttamente non si sale. traverso a destra molto espostamente su roccia very dangerous e poi per roccia sempre peggio, marcia e con molta erba salgo in cresta da cui abbastanza facilmente in vetta. le difficoltà non le so, ma la roccia è pericolosa. sono riuscito a mettere solo un nut "psicologico". la salita la sconsiglio.
la vetta però è molto aerea, con bellissima vista sull'impressionante parete nord delle saline.
scendiamo in cresta fin sopra al salto strapiombante sul colletto. attrezziamo una doppia su masso un po' mobile


torniamo quindi alla gola delle masche. propongo a mio padre: "già che siamo qui, saliamo anche la cima delle masche

traversiamo sotto la parete est e poi saliamo un canale erboso parallelo alla cresta N. la salita è quasi escursionistica, c'è un solo saltino seguito da una placchetta liscia. però nel canale c'è già della neve (forse della notte), abbiamo gli scarponcini pieni di fango e quindi si scivola che è un piacere. comunque senza difficoltà particolari arriviamo sulla cima delle masche (2392 m).
poi luuunga discesa.
in conclusione, la punta rovereto è meglio guardarla da sotto
