Giovedì 27 ottobre 2016: Alto (645) – Arma Crosa (580) – Alto (645).
Partecipanti: Piera e soundofsilence.
Lunghezza: 3,6 Km.
Dislivello: 200 m. circa.
Difficoltà: EE l’attraversamento del rio Ferraia se fatto sui massi, altrimenti, magari bagnandosi un po’ i piedi non ci sono particolari difficoltà, in alcuni punti anche un po’ ripida la discesa verso il guado, ma direi che restiamo nell’E, come tutto il resto del percorso che anzi sarebbe T, se non fosse appunto per le difficoltà appena descritte.
Percorso in macchina: Da Genova ad Albenga in autostrada, quindi si segue la direzione Garessio fino a Martinetto, dove si svolta a sinistra per la Val Pennavaira e si prosegue fino a Nasino dove si continua sulla SP14 fino a giungere ad Alto, dove si parcheggia nella piazza della Chiesa.
Percorso a a piedi: dalla piazza della Chiesa si prende Via Fischia il vento (forse il nome vero a dispetto del cartello è Via Ortazzo, indicata comunque anche dalle segnalazioni per la Palestra di Roccia) e la si segue per 200 metri circa, per imboccare quindi una carrareccia sulla sinistra in discesa, dove incontriamo subito dei lavatoi. La carrareccia giunge in breve alla Cappella di San Sebastiano e poi continua a scendere fino alla Palestra di Roccia. (280 m. dalla Cappella). Dalla palestra continuiamo sulla carrareccia (ignorando uno o due bivi sulla sinistra) per circa 800 metri, fino a scorgere su un albero un piccolo cartello di legno a freccia recante la scritta: “Grotta di Alto”.
Qui seguiamo quindi la freccia e prendiamo un sentierino in discesa sulla sinistra che, dopo una breve discesa iniziale, corre per un discreto tratto alla carrareccia che stavamo percorrendo, per scendere infine al torrente proprio di fronte alla grotta in questione. Occorre quindi traversare il torrente dove appare più opportuno, direi o arrampicando facilmente su grossi massi, o guadando più a monte con il rischio di bagnarsi un poco i piedi; si risale quindi brevemente alla grotta, che presenta imponente concrezionamento stalattitico e stalagmitico. Il ritorno avviene sullo stesso percorso dell’andata.
Noi, in realtà nell’occasione abbiamo fatto anche un salto fino all’Arma Porta che si raggiunge come qui descritto:
http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... erraia.htm
Conclusioni: Grotta molto bella e suggestiva in un posto selvaggio, ma non così difficilmente accessibile e di facile percorrenza all’interno, non è semplice trovarne di simili… merita quindi il viaggio e può essere facilmente abbinata con altre belle grotte nei dintorni, su tutte l’Arma Stefanin e l’Arma do Cuppà.
Stalattiti in Uscita Arma Crosa
Stalattiti in Uscita Arma Crosa più da lontano
Arma Crosa dall'ingresso
Elena in Arma Crosa
Elena in Arma Crosa col flash
Uscita Arma Crosa
Uscita Arma Crosa col flash
Stalattite e stalagmite quasi a contatto e uscita Arma Crosa col flash
Uscita Arma Crosa col flash più da lontano
Uscita Arma Crosa col flash più da lontano
Uscita Arma Crosa col flash più da lontano
Uscita Arma Crosa più da lontano
Stalattite e stalagmite quasi a contatto e uscita Arma Crosa
Uscita Arma Crosa più da lontano
Stalagmite e uscita Arma Crosa
Stalagmite e uscita Arma Crosa col flash
Arma Crosa dall'ingresso primo piano
Arma Crosa dall'ingresso più da vicino
Arma Crosa dall'ingresso primo piano più da lontano
Primo piano stalattiti in uscita Arma Crosa
Primissimo piano stalattiti in uscita Arma Crosa