Salita ieri in compagnia del socio di fiducia Kevin, in una giornata favolosa, forse la prima di questa estate un po’ fuori dalle righe, meteorologicamente parlando…..
Abbiamo lasciato l’auto nei pressi dell’asile Arnaldi, subito dopo un ponticello, già in territorio francese, e abbiamo risalito il vallone di Peirafica, toccando dapprima i due laghi omonimi e, successivamente, il colletto dell’Abisso, posto sul confine di stato.
Da qui l’attacco della via è già visibile e si raggiunge in cinque minuti scendendo leggermente nel territorio italiano.
L’attacco presenta un diedro con alcuni massi mobili (porre attenzione!) e un buon chiodo in uscita sulla destra.
Dopodiché abbiamo seguito il più fedelmente possibile il filo dello sperone, trovando di tanto in tanto alcuni chiodi e spit.
In ogni caso si riesce ad integrare benissimo in quanto fessure e spuntoni non mancano mai.
In totale abbiamo fatto cinque tiri, sostando sempre con fettucce su spuntoni, più l’ultimo tratto di cresta, che collega lo sperone alla vetta, in conserva.
In punta affollamento incredibile di persone provenienti dalla normale.
Nel complesso una via carina su difficoltà contenute (passi di III, e uno di IV), adatta a chi sta muovendo i primi passi.
Di grande aiuto le relazioni di Gambeinspalla e Andreino, come al solito precise e iperdettagliate.
Buone salite a tutti.
Il lago inferiore di Peirafica
Lo sperone O NO visto dai pressi del lago superiore di Peirafica
Ecco l'attacco della via
Ambiente straordinario
Il secondo tiro
Terzo tiro
Sulla cresta finale
Ormai in vista della vetta
Lo sperone appena salito
Vetta
Dalla cima vista verso le regine delle Marittime