
La via è stata riattrezzata intorno al 2010; la chiodatura è abbastanza fitta con piastrine Repetto e Fixe di generose dimensioni, le soste sono composte da due piastrine e anello di calata da collegare tra loro, tutte le protezioni appaiono salde e in ottime condizioni. La roccia è abbastanza buona e non muove quasi nulla (al contrario della via 'La Fessura' che il giorno dopo mi vedrà volare con una tacchetta in mano e con alcune radiosveglie e uno scaldabagno che muovevano di brutto)

Siamo 3 cordate e la sera precedente tra le tantissime vie da scegliere in 2 scegliamo il Perù mentre C&D andranno a salire la Via dei Torrioni.
Al mattino non sentiamo la sveglia e ci alziamo di corsa alle 7,50 riuscendo a fare una parca colazione; partiamo tardi anche se fortunatamente la via è a 5 minuti dal rifugio.
Eccoci quindi davanti alla via, impossibile sbagliare perchè all'attacco di tutte le vie e dei monotiri i nomi sono scritti belli grossi Partono R&N visto che in 2 saranno più veloci mentre noi guardiamo la nebbia che pian piano sale sino ad avvolgerci, oltre alla nebbia inizia a salire paurosamente anche il tasso d'umidità
Inganniamo il tempo leggendo e rileggendo la relazione mentre vediamo i compari salire velocemente sul primo tiro. Personalmente cerco di concentrarmi sull'arrampicata ma è dal giorno precedente che mi sento scarico di testa e non riesco proprio ad entrare nell'ottica di salire la via; è una condizione che raramente mi accade ma quando la sento so che salirò da schifo


Affrontiamo finalmente il primo tiro alla destra di un magnifico diedro e Roberto si ferma alla sosta con catena. Il tiro era indicato come 30m ma dalla corda sono poco più di 25, alzando lo sguardo si vede una sosta 4m più in sù in un posto decisamente più comodo, consiglio caldamente di fermarsi alla sosta superiore.
Partiamo ora sul secondo tiro, un 5c piacevole ma con la testa ancora altrove

Arriviamo ora alla terza lunghezza dove troviamo il primo muretto preceduto da uno strapiombetto risolvibile prendendolo sulla sinistra - inizio a connettere il cervello ma non ci sono ancora: mungo bellamente il rinvio per superare lo strapiombetto. Intanto l'umidità aumenta e arriva un poco di pioggerella sottile che non ci piace per nulla; la roccia perde decisamente aderenza ma decidiamo di salire per eventualmente calarci da più in alto: alla fine di L7 si raggiunge la cengia della Traversata degli Angeli che ci permetterebbe di uscirne a piedi.
Attacchiamo ora il muretto di L4 mentre pioviggina, a volte per la nebbia non riusciamo a vedere la sosta successiva. Arriviamo alla sosta e l'orologio ci dice che siamo molto in ritardo! Eccoci ora a L5 che parte con un traverso su placca in direzione di uno spigolo, sembra di avere le saponette ai piedi, terminata la parte di traverso si sale quasi sullo spigolo e i numerosi appigli ci rinfrancano.
Finalmente riesco a collegare il cervello ed entro in modalità climberoide



Subito sopra troviamo due spit con un grosso cordone e sotto di loro due chiodi, non si capisce bene a cosa possano servire anche perchè provare a calarsi da lì significherebbe quasi certamente incastrare le corde
continua ...