Pizzo delle Saette + Pania della Croce, traversata in cresta
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- giesse59
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Pizzo delle Saette + Pania della Croce, traversata in cresta
Bellissima gita in Apuane, ieri, sabato 21 luglio.
Giornata calda e soleggiata, non scintillante come le precedenti. Foschia sul mare (a tratti anche maccaja, verso la parte versiliese, più limpido verso Pisa), qualche cumulo sui rilievi, tuttavia di poco conto e soprattutto intorno alle 13-14, già a metà pomeriggio di nuovo tutto sereno.
Già 20°C alle 9.30 al Piglionico, m 1150, punto di partenza del nostro itinerario. Siamo saliti (io, moglie e figlio) per il sentiero 7 che attraverso la faggeta prima e praterie negli ultimi 20' ci ha portato in 1h 20' al Rifugio Rossi, m 1609, sotto il "naso" dell'Uomo Morto, dove poco prima delle 11 c'erano 21°C.
Dal Rifugio, in pochi minuti siamo arrivati alla Focetta del Puntone, sempre con il 7. Qui, invece di salire subito in Pania, abbiamo preso il sentiero che attraversa quasi orizzontalmente le pietraie della Pianiza, al di sopra della Borra di Canala, per poi rimontare faticosamente un canalino e "sbucare" sulla cresta sommitale del Pizzo delle Saette (m 1720) in un intaglio poco accentuato. Piccola salita, discesa di un trenta metri su sfasciumi all'intaglio posto sotto la cuspide sommitale del Pizzo delle Saette e salita malagevole della stessa cuspide in canalino molto sfasciumato, assai peggiorato rispetto alla mia precedente salita di 2 anni or sono. In tutto abbiamo impiegato 1h30' dal Rifugio alla vetta.
Davvero disagevole la discesa del canalino che ci ha riportato all'intaglio, con forte rischio di causare scariche di sassi. Rifatta a ritroso la cresta fino all'intaglio dove sbuca la via normale, abbiamo poi proseguito in cresta, in leggera salita, verso la "Quota 1750", una cima senza nome tra il Pizzo delle Saette e il Callare della Pania, l'intaglio dove giunge il sentiero 126 da Mosceta (ovvero la via normale alla Pania dal lato versiliese).
La parte alta della "Quota 1750" consiste in una cresta rocciosa facile e divertente, parecchio esposta a oriente, molto più sicura a occidente. Richiede solo piede fermo e ovviamente attenzione.
Raggiunto il callare, abbiamo raggiunto la vetta della Pania della Croce, la "Regina" delle Apuane, a quota 1859, con il sentiero 126, lungo la già citata via normale da Mosceta. Tempo impiegato 1h15' dal Pizzo alla Pania. Faticosa la salita alla Pania, fatta sotto il sole cocente intorno alle 13.
18°C la temperatura trovata in vetta (modesta ventilazione intermittente da sudovest), ma i gradi diventavano 27°C tenendo il termometro non ad altezza d'uomo ma a 50 cm da terra. Se quindi una sosta con assunzione di cibo e, soprattutto, liquidi, oltre che per rifiatare, è stata doverosa, c'è da dire che stando seduti o sdraiati a terra ci si sentiva avvolti in un calore che invece non c'era alzandosi in piedi.
Discesa per il Vallone dell'Inferno, occhiata alla Buca della Neve (quasi vuota! a parità di data era molto meglio nel 2003), quindi ripresa alla Focetta del Puntone dell'itinerario dell'andata. Non ci siamo fatti mancare una lunga sosta al Rifugio Rossi (22°C alle 15.30), chi davanti a una birretta, chi a un bel tè freddo.
Rientro alla "base", infine, dal sentiero 7, quello già percorso al mattino. Dalla vetta al Piglionico abbiamo impiegato 45'+60' (rispettibamente fino al Rifugio e dal Rifugio alla "base"). 25,5°C al Piglionico alle 17.
In totale poco meno di 6 ore di camminata, con due belle e panoramiche cime e una cresta aerea, comunque meno impegnativa di come pensavo in base alle descrizioni ricevute da amici. Un'ottima gita, favorita dal bel tempo, solo un po' disturbata, come sempre più spesso accade in estate sulle Apuane, dal caldo eccessivo.
Giornata calda e soleggiata, non scintillante come le precedenti. Foschia sul mare (a tratti anche maccaja, verso la parte versiliese, più limpido verso Pisa), qualche cumulo sui rilievi, tuttavia di poco conto e soprattutto intorno alle 13-14, già a metà pomeriggio di nuovo tutto sereno.
Già 20°C alle 9.30 al Piglionico, m 1150, punto di partenza del nostro itinerario. Siamo saliti (io, moglie e figlio) per il sentiero 7 che attraverso la faggeta prima e praterie negli ultimi 20' ci ha portato in 1h 20' al Rifugio Rossi, m 1609, sotto il "naso" dell'Uomo Morto, dove poco prima delle 11 c'erano 21°C.
Dal Rifugio, in pochi minuti siamo arrivati alla Focetta del Puntone, sempre con il 7. Qui, invece di salire subito in Pania, abbiamo preso il sentiero che attraversa quasi orizzontalmente le pietraie della Pianiza, al di sopra della Borra di Canala, per poi rimontare faticosamente un canalino e "sbucare" sulla cresta sommitale del Pizzo delle Saette (m 1720) in un intaglio poco accentuato. Piccola salita, discesa di un trenta metri su sfasciumi all'intaglio posto sotto la cuspide sommitale del Pizzo delle Saette e salita malagevole della stessa cuspide in canalino molto sfasciumato, assai peggiorato rispetto alla mia precedente salita di 2 anni or sono. In tutto abbiamo impiegato 1h30' dal Rifugio alla vetta.
Davvero disagevole la discesa del canalino che ci ha riportato all'intaglio, con forte rischio di causare scariche di sassi. Rifatta a ritroso la cresta fino all'intaglio dove sbuca la via normale, abbiamo poi proseguito in cresta, in leggera salita, verso la "Quota 1750", una cima senza nome tra il Pizzo delle Saette e il Callare della Pania, l'intaglio dove giunge il sentiero 126 da Mosceta (ovvero la via normale alla Pania dal lato versiliese).
La parte alta della "Quota 1750" consiste in una cresta rocciosa facile e divertente, parecchio esposta a oriente, molto più sicura a occidente. Richiede solo piede fermo e ovviamente attenzione.
Raggiunto il callare, abbiamo raggiunto la vetta della Pania della Croce, la "Regina" delle Apuane, a quota 1859, con il sentiero 126, lungo la già citata via normale da Mosceta. Tempo impiegato 1h15' dal Pizzo alla Pania. Faticosa la salita alla Pania, fatta sotto il sole cocente intorno alle 13.
18°C la temperatura trovata in vetta (modesta ventilazione intermittente da sudovest), ma i gradi diventavano 27°C tenendo il termometro non ad altezza d'uomo ma a 50 cm da terra. Se quindi una sosta con assunzione di cibo e, soprattutto, liquidi, oltre che per rifiatare, è stata doverosa, c'è da dire che stando seduti o sdraiati a terra ci si sentiva avvolti in un calore che invece non c'era alzandosi in piedi.
Discesa per il Vallone dell'Inferno, occhiata alla Buca della Neve (quasi vuota! a parità di data era molto meglio nel 2003), quindi ripresa alla Focetta del Puntone dell'itinerario dell'andata. Non ci siamo fatti mancare una lunga sosta al Rifugio Rossi (22°C alle 15.30), chi davanti a una birretta, chi a un bel tè freddo.
Rientro alla "base", infine, dal sentiero 7, quello già percorso al mattino. Dalla vetta al Piglionico abbiamo impiegato 45'+60' (rispettibamente fino al Rifugio e dal Rifugio alla "base"). 25,5°C al Piglionico alle 17.
In totale poco meno di 6 ore di camminata, con due belle e panoramiche cime e una cresta aerea, comunque meno impegnativa di come pensavo in base alle descrizioni ricevute da amici. Un'ottima gita, favorita dal bel tempo, solo un po' disturbata, come sempre più spesso accade in estate sulle Apuane, dal caldo eccessivo.
Giovanni
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Le foto.
La Pania dal Rifugio Rossi

Pizzo delle Saette dal Rifugio Rossi

Sulla Pianiza, verso il Pizzo delle Saette

Torre Oliva e Vetricia dalla cresta sommitale del Pizzo

Pania della Croce dal Pizzo delle Saette

Pania Secca e Uomo Morto

Il tratto di cresta esposto presso la "Quota 1750"

Io sulla cresta della "Quota 1750"

La Pania dal Rifugio Rossi

Pizzo delle Saette dal Rifugio Rossi

Sulla Pianiza, verso il Pizzo delle Saette

Torre Oliva e Vetricia dalla cresta sommitale del Pizzo

Pania della Croce dal Pizzo delle Saette

Pania Secca e Uomo Morto

Il tratto di cresta esposto presso la "Quota 1750"

Io sulla cresta della "Quota 1750"

Last edited by giesse59 on Sun Jul 22, 2007 15:02, edited 4 times in total.
Giovanni
- Maggiorasca
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Fantastico Giesse...........
Ma nella buca c'era ancora della neve? Il 22 Luglio? Incredibile....................considerando la quota modesta lo si puo' considerare un sito "unico" in appennino, (tranne la zona del Gran Sasso ovviamente........e forse anche sull'Etna?)

Ma nella buca c'era ancora della neve? Il 22 Luglio? Incredibile....................considerando la quota modesta lo si puo' considerare un sito "unico" in appennino, (tranne la zona del Gran Sasso ovviamente........e forse anche sull'Etna?)
Webcam attiva dal 19/03/2012
http://www.meteosystem.com/webcam/molas ... assana.jpg
Paginetta web
http://molassanaalta.altervista.org/index.html
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- giesse59
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Nel 2006, a fine luglio, mi dicono che ce ne fossero quasi 2 metri, di neve nella buca ovviamente. Tuttavia l'autunno molto caldo impedì che resistesse fino alla fine della stagione calda, secondo quanto mi hanno riferito la neve si sciolse del tutto a fine ottobre.
La buca è profonda circa 11-12 metri.
Altra discussione sui nevai apuani:
http://forum.meteonetwork.it/showthread.php?t=57909
Ciao
La buca è profonda circa 11-12 metri.
Altra discussione sui nevai apuani:
http://forum.meteonetwork.it/showthread.php?t=57909
Ciao
Giovanni
Che bello!!!
io l'ho fatta quest'inverno con la neve... E vedermela ora "nuda" mi fa un certo effetto... Quella cresta è proprio sottile!!!
Bravo bravo!!!

io l'ho fatta quest'inverno con la neve... E vedermela ora "nuda" mi fa un certo effetto... Quella cresta è proprio sottile!!!

Bravo bravo!!!

«Voglio gridare che la vita è indistruttibile, nonostante la morte; che l'altro è un fratello prima d'essere un nemico; che le forze che sono in noi possono sollevarci e sono inesauribili; che la vita comincia oggi e ogni giorno, e che è speranza.»
fino alla fine degli anni 50 in quella buca di neve ce n' era talmente tanta che veniva usata per essere portata a valle in spalla e poi venduta alle gelaterie della costa che la usavano appunto per fare i gelati, ( all' epoca non esistevano ancora i freezer o perlomeno ce n' erano veramente pochi) ti dirò anzi che non ho mai visto così poca neve dentro la buca.Maggiorasca wrote:Fantastico Giesse...........![]()
Ma nella buca c'era ancora della neve? Il 22 Luglio? Incredibile....................considerando la quota modesta lo si puo' considerare un sito "unico" in appennino, (tranne la zona del Gran Sasso ovviamente........e forse anche sull'Etna?)
- giesse59
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Infatti, il valico che, salendo dal versante sud, ovvero dalla Foce di Valli, introduce alla Focetta del Puntone e al vallone dell'Inferno, dove appunto si trova la Buca, è chiamato "Passo degli Uomini della Neve", dove gli uomini della neve erano proprio coloro che, nottetempo, portavano a valle la neve raccolta nella buca.faxalo wrote:fino alla fine degli anni 50 in quella buca di neve ce n' era talmente tanta che veniva usata per essere portata a valle in spalla e poi venduta alle gelaterie della costa che la usavano appunto per fare i gelati, ( all' epoca non esistevano ancora i freezer o perlomeno ce n' erano veramente pochi) ti dirò anzi che non ho mai visto così poca neve dentro la buca.Maggiorasca wrote:Fantastico Giesse...........![]()
Ma nella buca c'era ancora della neve? Il 22 Luglio? Incredibile....................considerando la quota modesta lo si puo' considerare un sito "unico" in appennino, (tranne la zona del Gran Sasso ovviamente........e forse anche sull'Etna?)
Giovanni
- praseodimio
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- Joined: Sat Aug 04, 2007 13:05
- Location: Pietrasanta, Versilia
il 29 agosto sono salito fino alla buca.
a parte il tempo veramente pessimo che non ci ha consentito la salita in vetta (visibilità 2 metri....) confermo che la buca della neve era vuota.
qualche anno fa sempre in agosto l'ho trovata quasi piena fino in cima....
durante la nottata la temperatura al rossi non è mai scesa sotto i 16 gradi (mattina presto)... 18 la sera...
il custode dice che è stata un'estate davvero calda per la pania....
secondo me ha anche nevicato molto meno questo inverno....
a parte il tempo veramente pessimo che non ci ha consentito la salita in vetta (visibilità 2 metri....) confermo che la buca della neve era vuota.
qualche anno fa sempre in agosto l'ho trovata quasi piena fino in cima....
durante la nottata la temperatura al rossi non è mai scesa sotto i 16 gradi (mattina presto)... 18 la sera...
il custode dice che è stata un'estate davvero calda per la pania....
secondo me ha anche nevicato molto meno questo inverno....
- praseodimio
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ciao, si hai ragione. mi sono sbagliato. noi siamo saliti al rossi dalla borra di canala il 29 sera e la visibilità era ok.
poi ci siamo accampati e la mattina svegliati con un nebbione da paura... dalle prime luci fin verso le 16 il tempo è rimasto così poi da mosceta la sera finalmente si è iniziato a vedere la vetta...
una delusione, peccato!
poi ci siamo accampati e la mattina svegliati con un nebbione da paura... dalle prime luci fin verso le 16 il tempo è rimasto così poi da mosceta la sera finalmente si è iniziato a vedere la vetta...
una delusione, peccato!