Si tratta della cresta NE delle Pyramides Calcaires.
La guida Zappelli consiglia come materiale al seguito una corda da 40 metri, dei dadi, qualche friend e … qualche chiodo da calcare. Il dubbio sorge spontaneo, come si concilia una facile e bella arrampicata con passaggi massimo di III° con la necessità di portarsi appresso addirittura martello e chiodi ?
Per rispondere al quesito abbiamo una sola opzione, andare a vedere di persona.
E così il giorno successivo partiamo. La giornata è splendida e sul percorso di avvicinamento scattiamo già qualche bella foto.
Da lontano si comincia ad intravvedere l’inconfondibile cappuccio bianco della Pyramide Ovest
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Dietro e sopra di noi la sagoma ardita dell’Aiguille Noire de Peuterey.
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Sulla nostra destra fa invece capolino il Petit Mont Blanc (a destra) e l’Aiguille de Trélatete (a sinistra)
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Poco poco compaiono in tutta la loro bellezza le Pyramides, un’isola di puro calcare in un mare di incorruttibile granito.
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Alle 10 siamo al Rifugio Elisabetta dietro il quale parte la via di cresta. Ma prima di arrivare scattiamo una foto capolavoro, la nostra meta che si specchia in modo perfetto nelle acque del Lac Combal !!!
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Mana mano che ci avviciniamo alla meta (ovvero il punto di attacco della via) ci sorge qualche dubbio. A vederla da sotto non sembra una passeggiata e anzi, verso metà sembra di vedere un filo di cresta molto affilato ed esposto …
In rosso è evidenziata quella che è la via di salita
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Il contatto col rifugista non ci rassicura più di tanto, dice di non aver relazioni di salita e che ormai non sono in molti quelli che vengono a fare quella via. Il caro VLP, per sciogliere la tensione, sentenzia: ”Se questa via in 150 anni non è diventata una classica … ci sarà un perché !”
Ma ormai siamo lì e ci tocca almeno provarci.
E così ci dirigiamo verso il punto di inizio dell’avventura e come sempre capita in montagna, le cose viste da lontano cambiano in modo significativo quando ci sei più vicino. E così l’ardito filo di cresta che ci era apparso da lontano, rimane esposto ma sembra decisamente più percorribile di quanto immaginato.
Il primo tratto di cresta
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Alle nostre spalle il bacino del lago Combal con il Mont Chetif sullo sfondo a forma di piramide
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In apertura di topic ho scritto “vena nostalgica”, intendevo dire che VLP non si appende sul vuoto e non percorre vie di arrampicata da oltre 4 anni, il mio digiuno forse è anche più lungo e le poche vie fatte le ho spesso percorse da secondo. Quindi viene spontaneo chiedersi che CAVOLO ci facciamo lì …
La partenza della via
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Alla fine decidiamo per una cordata fissa, io lascio il mio zaino alla base nel quale scarichiamo tutto il materiale inutile e andrò fisso da primo, VLP seguirà da secondo portando lo zaino con i generi di sussistenza. Infatti almeno da un punto di vista fisico quest’anno io sono in grandi condizioni atletiche e ho un discreto bagaglio di frequentazione del “vuoto” avendo percorso numerose ferrate (so che non è la stessa cosa ma comunque è meglio di niente)
E appena partito mi pento immediatamente, sul primo tiro cambio idea (e traccia) per tre volte ma alla fine la terza è quella buona e cominciamo a salire.
Il primo tiro
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VLP in uscita con appigli su erba
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Da qui non sto ad annoiarvi con altri racconti e lascio spazio alle poche foto decenti scattate, quasi tutte però fatte nei momenti più facili della salita (dove ovviamente puoi rilassarti e concederti uno scatto)
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Un tratto di cresta facile
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Il tratto finale …
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… il passaggio di uscita (sto mettendo una fettuccia) …
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… ed infine l’arrivo in vetta !
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Abbiamo impiegato circa 5 ore (soste per riposarci comprese) ma siamo molto contenti.
Panoramica verso Trélatete, Petit Mont Blanc e Monte Bianco
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La via alla fine è piacevole, poco proteggibile ma tutto sommato abbastanza sicura, a tratti sufficientemente esposta. Per fortuna almeno sul versante EST la pendenza non è mai eccessiva e questo conforta molto durante la salita. Durante tutta la salita ho usato un chiodo (già in sede), messo un dado e usato 5/6 fettucce. Per il resto tutto in libera sfruttando la doppia mezza corda sui due versanti della cresta. Quindi in soldoni nulla di terribile …
Uno dei tratti più complessi con calata di circa 7/8 metri su filo di cresta senza protezioni e difficilmente attrezzabile (aggirabile andando però su canale molto ripido e sporco)
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Fatte le foto di rito e studiato l’altro versante di salita (cresta SO più verticale e più tecnica) …
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… iniziamo la discesa verso il colle.
Anni prima avevo salito e disceso la stessa cima dal colle e ricordavo la difficoltà nel fare le doppie. Si tratta infatti di un ammasso informe di blocchi di calcare e la corda si incastra dappertutto ed è poi difficilissima da recuperare. Inoltre durante le doppie ti tiri in testa di tutto e di più. Per cui come anni fa, propongo a VLP la discesa senza doppie, non facile ma fattibile. Prima calo VLP che pulisce e bonifica il passaggio e poi io lo seguo in disarrampicata.
Quasi in fondo allo sfasciume …
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Con circa 5/6 calate siamo in fondo non senza aver dovuto superare un canalino molto ostico che sinceramente non ricordavo proprio di aver affrontato in passato. Ed infatti abbiamo sbagliato traccia di discesa passando troppo sulla destra (guardando dal basso).
In rosso la via di discesa percorsa, in verde la giusta traccia da seguire
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Un ultimo sguardo alla cresta appena salita dal versante Ovest
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Finalmente posso lasciar andare la tensione accumulata durante tutta la salita e mi sento improvvisamente stanchissimo. Ma ormai rimane solo il lungo sentiero per casa, e salvo brutte sorprese (vedi ritorno da gita alla Grand Assaly) è tutto facile e in discesa.
Una riflessione finale è da farsi sul tema rifugio. Arriviamo all’Elisabetta verso le ore 18.00 e entriamo convinti di trovare un giusto e dovuto punto di ristoro per due alpinisti “assetati e affamati”. Ci fermano direttamente sulla porta del locale da pranzo, il rifugio è tutto completo per una cena per “merenderos” e quindi al massimo acconsentono ad un doppio panaché da consumarsi fuori all’aperto o nel locale delle ciabatte.
Ma vi sembra una roba normale ?!?!?!?!?!?!?