Sub-Comandante wrote:
però le cave danno lavoro, e di questi tempi...
Questa è la classica frase-ricatto che tradizionalmente oppongono gli interessati a chi protesta contro gli (spesso gravissimi, almeno qui sulle Apuane) abusi ambientali di cui le cave sono responsabili, infischiandosene di leggi, vincoli, parchi naturali/regionali/nazionali e quant'altro.
Oggi una cava la mandano avanti 5-10 persone, non credo di più.
Il numero di occupati nell'attività estrattiva, a Carrara che è il centro della zona con più cave, è diminuito di un fattore 10 negli ultimi 30 anni.
Siamo sicuri che uno sfruttamento in senso turistico del territorio, pur evitando eccessi e adottando strategie che siano realmente eco-sostenibili, a medio-lungo termine non possa dare lavoro a più persone ???
Tanto le cave presto chiuderanno comunque, visto che l'attività estrattiva viene condotta spesso solo in nome del guadagno facile e immediato, non certo con lo scopo far lavorare gli (ormai pochi) operai.
Le cave situate in aree protette sono da chiudere subito. Subito! I danni che hanno già provocato sono irreparabili, ma almeno non ne potranno fare altri. E per i danni già in essere andrebbero chiesti risarcimenti milionari (con i quali si potrebbe pure indennizzare chi perderà il lavoro).
Ma ovviamente siamo in Italia e a parlare di politiche del genere si viene presi per marziani, se non proprio per pericolosi sovversivi.
Scusate il leggero OT...