ormai la Sfinge e' un po' una seconda casa....
ieri approfittando della finestra di bel tempo (piu' o meno insomma...) abbiamo (io ed ektor) attaccato la roccia di questo pilastrone incredibile, che offre arrampicata di tutti i livelli, di tutti i tipi, placca, verticale, strapiombo...
all'inizio roccia un po' umida a causa delle recenti piogge, scegliamo con cura un paio di viette per scaldarci. si opta per in linea di massima (ektor) e una sempre divertente lanciolo (io) che forniscono alle nostre dita un primo assaggio della roccia...
nel frattempo la falesia si popola: arriva enrico da rapallo con un socio....fanno un giro su in linea di massima intanto che noi ci cimentiamo con un taccolo "top rope" .... e' un tirello su cui non riesco mai a muovermi bene, ma tant'e' per oggi il target e' un altro
ektor si fa un giro su "lavori" per metterci i rinvii, con voletto sul passo chiave. ma si capisce che qualcosa succedera'....
tocca, toccherebbe, a me ma.....che fare? oggi mi sento pesante non e' in condizione, molto umida, e io neanche, voglio chiudere i conti con occhio al....di-diedro ma nel frattempo i due nuovi arrivati hanno messo la corda proprio li. allora nel frattempo leggo "dalla prima lettera di wolfgang gullich agli scalatori" e mi godo un momento di sole...dopodiche' finalmente la via e' libera, intanto che enrico si fa un giro a mettere i rinvii sull'ubaldo parto sul diedro, con un rinvio allungato dal buon enrico per il suo sociio....ektor mi minaccia, se ce ne fosse bisogno "se provi a toccarlo ti tiro giu' io" ma tanto, perche' privarsi della possibilita' di un bel voletto??

certo che non lo considero. cosi' l'avrei gia' fatta, devo passare "con la testa"
parto, due-tre passi, mi scivola un piede ma lo tengo su, arrivo al tettino che chiude il diedro, riposo a lungo un po' per riposare un po' per scomporre e ricomporre mentalmente per bene la sequenza che finora mi ha sempre respinto...un bel respiro e via! due/tre movimenti, presa olimpica a due mani, salgo, mi scovolano di nuovo i piedi (ma allora e' un vizio!) rimango appeso con la forza della disperazione, ripiazzo i piedi, scendo e recupero un po'....azzz ce la faccio! riesco a recuperare un po'! mai successo.... riparto. sono di nuovo sul punto chiave, serve un po' di allungo. tra me e me "accidenti questa a una mano non la tengo sono gia' ghisato....stic.zzi tanto se sto fermo qui e' solo questione di pochi secondi e poi finisco giu' come una pera, tanto vale "morirre" dignitosamente, come diceva il libro? ah si, carico bene sulle due mani, alzo i piedi, blocco e veloca afferro il presone lassu' ... non lo tengo, non lo tengo, non lo tengo e mentre pesno questo giro i piedi...LO TENGO! moschettono, ancora un movimento e prendo un presone ancora meglio, sono fuori! ma non e' finita, ho dato tutto e c'e' ancora l'ultimo ribaltamento....me ne frego dello stile, ginocchio sulla roccia, chiusura di addominali e via alla fessura da incastro. ora sono fuori davvero, sul terrazzino prima del muretto finale, ci si sta in piedi, mi riposo un bel po' raccolgo le ultime energie e vado a moschettonare la catena! e' fatta, finalmente.
scendo, mi godo il momento e rifato: ora tocca a ektor. parte su lavori forzati, con grande eleganza affronta lo spigolo iniziale, primo ribaltamento, due-tre metri facili (per come li fa, non lo sono per niente) poi il rito, riposino sul terrazzino, con conseguente deposito del pile (il primo tratto lo ha scaldato il giusto

) studio della situazione e via, per il muretto finale, dove poco fa aveva "perso" un piede, due movimenti, delicato su roba piccina, molto di equilibrio, arriva sotto al ribaltamento: un istante di suspence, lancetto al bordo superiore, per un momento e' in assenza di gravita', ma se non tiene il bordo la gravita' si fara' di nuovo viva, ed esigera' il suo balzello....ma va tutto bene, prende il bordo, lo tiene, a questo punto si ferma , perplesso (confessera' di aver avuto un momento di "buco"

) infine mette i piedi dove vanno, carica ed esce sul risalto di roccia. da li' in cima e' una passeggiata ci godiamo il momento.....arriva in catena, scende recuperando il pile dall'
armadio a meta' parete...la giornata si conclude qui, il resto e' puro divertimento. trovo ancora il tempo di maledirmi perche' su lolottolo non ....lolotto, altra scenetta quando gli levo la corda da biancaneve, che aveva messo per dare un'occhiata all'ubaldo furioso evitando il primo pezzo della via, bello umido....nel frattempo arriva ancora gente, sempre rivieraschi, con in piu' il "pazzo dell'autosicura"

(un tipo che arriva si fa un 4-5 tirelli rigorosamente in autosicura e poi se ne va...) si manifesta anche ruggeri in forma "invernale" e improvvisa un imbraco da ghiacciaio con la corda, un paaazzzo!
c'e' tempo ancora per un po' di cazzeggio, un veloce giro "da rinvio a rinvio" sull'ubaldo per ektor che pero' nel frattempo si e' raffreddato e quindi ritorna a piu' miti consigli....ergo, portiamo via il tutto, e chiudiamo con gelato a chiavari una giornata di quelle che ti fanno amare deiva!
foto, ovviamente, niente!