caro Pancho,
personalmente vedo le cose in questa maniera:
amo la montagna, arrampico raramente e per puro divertimento. Divertimento che può consistere nella
compagnia di un amico, (col quale ti leghi e al quale affidi la tua sicurezza e la tua vita), nel goderti aria e panorami, nel
pregustare una bella birra fresca quando sei in parete con la gola secca... riuscire a salire una via per me abbastanza difficile in modo 'pulito' è solo una parte del piacere e del divertimento.
Anzi, come indole tendo a non insistere molto su un passaggio, anche per non far aspettare il compagno che in basso mi assicura.
Per altro non mi spazientisco se il compagno, che invece è particolarmente appassionato del 'gesto atletico-arrampicatorio', mi chiede di riprovare più volte un passaggio difficile. Ci tiene, è giusto che ci provi, anche lui si vuole divertire.
So cosa vuol dire dedicare minuti, ore, giorni interi, alla ripetizione di un singolo passaggio - ad esempio a
poche righe di una sonata per pianoforte di Beethoven. Durante i miei 'anni di formazione' ho sudato sui '
passaggi' e sui '
movimenti' e sui '
gesti' quanto basta per ricavarne un forte senso di
disciplina interiore. So, all'occorrenza, di poter contare su questa auto-disciplina.
E qui concordo con te, amico mio: non mi sognerei mai di giudicare alcuno, sono abbastanza vecchio da sapere che non c'è livello che tu possa raggiungere senza che ci sia qualcuno che è ancora - enormemente - più bravo di te.
E quando succede, e mi è successo qualche volta nella vita, di incontrare quelli che stanno proprio lassù, sulle vette, i migliori, ti accorgi che sono persone semplici che ti chiedono come va, e hanno piacere di stare con te
non perchè hai superato un certo livello, ma perchè sei quello che sei.
Solo dopo ti accorgi di quello che ti hanno insegnato, o meglio, di quello che hai imparato da loro senza che loro ti insegnassero un bel niente. I veri "
Maestri"
Mi sento molto 'libero' nell'affrontare l'arrampicata.
Sarà per questo che alcuni forti arrampicatori e in particolare "
chiodatori" - cioè quelli che lavorano per gli altri, pagando di tasca propria perchè gli altri, i
bravi, possano superare il passaggio - mi onorano della loro amicizia, così, senza niente in cambio?
Un abbraccio dal tuo amico wolf
