Arrampicare al Laus
Moderators: Moderatori, Moderatori di sezione (Arrampicata sportiva)
GRANDE GIORNATA!
Splendida giornata di arrampicata in Montagna nei pressi del lago di S. Bernolfo: l'affiatata cordata Gecko-Ezio si allarga alla partecipazione del Mullah, alias Paolo, già noto al gruppo, ed a Wolf, alias Paolo, nuovo infiltrato nella compagnia, attirato dalle letture dei racconti precedenti, dalle foto, dalla bellezza di questi posti e dalla voglia di arrampicare in montagna, anzi, in Montagna con la lettera maiuscola!
Meteo non ottimale, comunque il vento incessante ha scongiurato la pioggia e le cordate Ezio-Wolf e Gecko-Mullah hanno portato a termine il loro compito: salita della bella, impegnativa e divertente via "Doctor Martin" sulle placche soprastanti il lago.
Un grosso GRAZIE ai compagni di cordata, che mi hanno accolto tra loro in modo caloroso, insegnandomi trucchi da vecchi marpioni, trasmettendomi una passione ancora maggiore, riuscendo a farmi dare il meglio anche nei punti per me più difficili!!!!
alcune foto, scattate nei pochi momenti in cui era possibile staccare le mani dalla roccia o dalle corde:
Gecko sulle delicate placche alla fine del primo tiro... (dalla prospettiva si vede che non è un tiro di pochi metri...)

sta per giungere in sosta

Ezio sorride al fotografo, (che non lo sta assicurando...) alla fine del terzo tiro

e mi rassicura sul difficile e aereo quarto tiro

le case di S. Bernolfo, è già sera quando scendiamo dopo una sosta ristoratrice al rif. De Alexandri-Foches

Arrampicata molto bella, compagnia veramente speciale, e, diciamolo forte: Quotazero si conferma luogo d'incontro non solo virtuale! Alla prossima!
Splendida giornata di arrampicata in Montagna nei pressi del lago di S. Bernolfo: l'affiatata cordata Gecko-Ezio si allarga alla partecipazione del Mullah, alias Paolo, già noto al gruppo, ed a Wolf, alias Paolo, nuovo infiltrato nella compagnia, attirato dalle letture dei racconti precedenti, dalle foto, dalla bellezza di questi posti e dalla voglia di arrampicare in montagna, anzi, in Montagna con la lettera maiuscola!
Meteo non ottimale, comunque il vento incessante ha scongiurato la pioggia e le cordate Ezio-Wolf e Gecko-Mullah hanno portato a termine il loro compito: salita della bella, impegnativa e divertente via "Doctor Martin" sulle placche soprastanti il lago.
Un grosso GRAZIE ai compagni di cordata, che mi hanno accolto tra loro in modo caloroso, insegnandomi trucchi da vecchi marpioni, trasmettendomi una passione ancora maggiore, riuscendo a farmi dare il meglio anche nei punti per me più difficili!!!!
alcune foto, scattate nei pochi momenti in cui era possibile staccare le mani dalla roccia o dalle corde:
Gecko sulle delicate placche alla fine del primo tiro... (dalla prospettiva si vede che non è un tiro di pochi metri...)

sta per giungere in sosta

Ezio sorride al fotografo, (che non lo sta assicurando...) alla fine del terzo tiro

e mi rassicura sul difficile e aereo quarto tiro

le case di S. Bernolfo, è già sera quando scendiamo dopo una sosta ristoratrice al rif. De Alexandri-Foches

Arrampicata molto bella, compagnia veramente speciale, e, diciamolo forte: Quotazero si conferma luogo d'incontro non solo virtuale! Alla prossima!
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...a predicar la pace
ed a bandir la guerra
la pace tra gli oppressi
la guerra all'oppressor
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ed a bandir la guerra
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la guerra all'oppressor
alla fine io ed il mio collega abbiamo ripiegato per una festa in stile speleo in quel di finale iol sabato sera con pernottamento ed arrampicate domenicali, con tramontana secca e cielo azzurrissimo. Ma siamo caldi per reverso perso il prox. week end. Spoeriamo che giove pluvio ci assista...lieto comunque che non vi siate docciati in parete...ciao
Ma quando le hai fatte le foto??? Non mi sono accorta di niente forse perchè impegnata nella ricerca di appigli che bho???
dov'erano??
Ad ogni modo rispecchiano perfettamente il clima della giornata bello e spensierato, da bissare al più presto 




Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
Lao Tse (VI sec a.C.)
scatti rubati, infatti non sono un granchè...gecko wrote:Ma quando le hai fatte le foto??? Non mi sono accorta di niente forse perchè impegnata nella ricerca di appigli che bho???![]()
dov'erano??
Ad ogni modo rispecchiano perfettamente il clima della giornata bello e spensierato, da bissare al più presto
durante le doppie wolf tremava letteralmente,bonsai wrote:complimenti![]()
![]()
.. a proposito di clima, dalle foto mi sembra per nulla tiepido![]()



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ed a bandir la guerra
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Re: Arrampicare al Laus
Ieri, avendo a disposizione solo mezza giornata e complice previsioni meteo non del tutto certe (sole, più nuvola, più goccia di pioggia…. mancava solo il simbolino della neve e poi avevamo fatto en plein..), con Kevin decidiamo per una via corta, con avvicinamento relativamente veloce (1h e 30 circa dalla macchina all’attacco).
La scelta ricade su Riverso Perso, all’Anticima Nord Est di Rocca S.Bernolfo.
Che dire, una via semplice e un pelo discontinua ma in un bellissimo ambiente. Come già riportato in precedenza da Gecko, si tratta di quattro tiri con difficoltà massima 5b, concentrate nel secondo e terzo tiro.
Bellissimo il terzo tiro su placca con ottima aderenza. Dall’ultima sosta, per cresta, in breve si è sull’anticima.
Molto bello il panorama e meteo clemente, anzi decisamente bello!
Discesa con quattro doppie sulla via. Occhio al rischio di incastro del nodo, soprattutto scendendo sul secondo tiro (penultima doppia), ricco di radici e fessure…..
Buone salite a tutti
P.S. chiedo venia per la qualità delle foto, ma avevamo solo il cell a disposizione…
L'anticima Nord Est di Rocca San Bernolfo, sulle placche al sole corre la via Reverso Perso

Primo tiro

Inizio del secondo tiro

Terzo tiro, il più bello

Io in sosta dopi il terzo tiro, bellissima placca

Kevin parte per il quarto e ultimo tiro

Io sull'anticima...

...e anche Kevin

In lontananza sua Maestà il Viso e la Meja

Il bel lago di San Bernolfo

La scelta ricade su Riverso Perso, all’Anticima Nord Est di Rocca S.Bernolfo.
Che dire, una via semplice e un pelo discontinua ma in un bellissimo ambiente. Come già riportato in precedenza da Gecko, si tratta di quattro tiri con difficoltà massima 5b, concentrate nel secondo e terzo tiro.
Bellissimo il terzo tiro su placca con ottima aderenza. Dall’ultima sosta, per cresta, in breve si è sull’anticima.
Molto bello il panorama e meteo clemente, anzi decisamente bello!
Discesa con quattro doppie sulla via. Occhio al rischio di incastro del nodo, soprattutto scendendo sul secondo tiro (penultima doppia), ricco di radici e fessure…..
Buone salite a tutti
P.S. chiedo venia per la qualità delle foto, ma avevamo solo il cell a disposizione…
L'anticima Nord Est di Rocca San Bernolfo, sulle placche al sole corre la via Reverso Perso

Primo tiro

Inizio del secondo tiro

Terzo tiro, il più bello

Io in sosta dopi il terzo tiro, bellissima placca

Kevin parte per il quarto e ultimo tiro

Io sull'anticima...

...e anche Kevin

In lontananza sua Maestà il Viso e la Meja

Il bel lago di San Bernolfo

- skeno
- Titano di Quotazero
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- Location: Genova Quarto
- Contact:
Re: Arrampicare al Laus
Domenica scorsa sono stato al Laus, gran bel posto - che non conoscevo - indipendentemente dalle vie di arrampicata (le rive del lago sono di fatto una spiaggia a 2.000 metri)
Fatta "Provare per credere", roccia molto bella nei primi 4 tiri e più che accettabile (e ben disgaggiata) anche nell'ultimo tiro.
Via di 5 tiri (per la precisione 5a, 5b, 5a, 5b, 5b) con protezioni solide (fix) non troppo vicine ma comunque tranquillizzanti; primi tre tiri di placca abbattuta molto rilassanti in quanto non c'è esposizione, ultimi due tiri un po' più verticali con qualche passaggio leggermente più atletico (sempre comunque max 5b).
Oserei dire che i gradi dei singoli tiri si riferiscono sempre al passo più difficile all'interno del tiro, quindi abbordabili anche a persone come me che arrampicano poco e in falesia non osano assolutamente nulla oltre il 5c.
Ci tornerò.
Ciao
Skeno
Fatta "Provare per credere", roccia molto bella nei primi 4 tiri e più che accettabile (e ben disgaggiata) anche nell'ultimo tiro.
Via di 5 tiri (per la precisione 5a, 5b, 5a, 5b, 5b) con protezioni solide (fix) non troppo vicine ma comunque tranquillizzanti; primi tre tiri di placca abbattuta molto rilassanti in quanto non c'è esposizione, ultimi due tiri un po' più verticali con qualche passaggio leggermente più atletico (sempre comunque max 5b).
Oserei dire che i gradi dei singoli tiri si riferiscono sempre al passo più difficile all'interno del tiro, quindi abbordabili anche a persone come me che arrampicano poco e in falesia non osano assolutamente nulla oltre il 5c.
Ci tornerò.
Ciao
Skeno
Re: Arrampicare al Laus
....bel.n, ci sei ???
Mi ero ripromesso di farci un giro,
ma finora non c'è stato verso...
Vedremo di rimediare, ma prox we
danno piogge ...

Mi ero ripromesso di farci un giro,
ma finora non c'è stato verso...
Vedremo di rimediare, ma prox we
danno piogge ...

"E®ne" ...VECCHIA BELINA DOC.
- Lusciandro
- Quotazerino doc
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Re: Arrampicare al Laus



Mi hanno promesso che rimarremo sotto il 6c (sti str@@@@@) e mi tornava il mente una strofa di Giorgio Gaber quando parlava di un "piccolo sobbalzo nella regione epigastrico-duodenale che a buon diritto chiamai paura"

- Lusciandro
- Quotazerino doc
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Re: Arrampicare al Laus
Rientrati da poco, foto nei prossimi giorni.
Quei gran fetentoni dopo il primo giorno tranquillissimo su Occhi Blu, oggi mi hanno trascinato su Route66. Ripeto, quei gran fetentoni
(P.S.: secondo tiro di placca bellissimo, quinto tiro placca tosta altrettanto bello ma duro - rimediato con un voletto e una sana mungitura
)
Comunicazione di servizio: ad Aisone il Capriccio ha cambiato nome e gestore ma il gelato è come quello di prima
Quei gran fetentoni dopo il primo giorno tranquillissimo su Occhi Blu, oggi mi hanno trascinato su Route66. Ripeto, quei gran fetentoni



Comunicazione di servizio: ad Aisone il Capriccio ha cambiato nome e gestore ma il gelato è come quello di prima

Re: Arrampicare al Laus
Bella via Route 66. Avevamo detto a Lusciandro che si stava sotto il 6c e così è stato... A parte gli scherzi, la via è bella; nella placca del secondo tiro forse ci starebbe il 6a, il quarto tiro non è difficile ma, come dire, "adrenalinico" causa chiodatura: in partenza dalla sosta 3, conviene mettere un cordino negli spuntoni, perché il primo chiodo dista parecchi metri ed è vietato cadere... Il tiro chiave, il quinto, come 6b+ forse è un piuttosto soft, ma anche qui la chiodatura non da falesia rende il tutto più impegnativo. Calate veloci con 2 corde da 60m.
- Lusciandro
- Quotazerino doc
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Re: Arrampicare al Laus
Uscita del 4 e 5 luglio
Sabato, vuoi una colazione qui vuoi un panino lì vuoi quattro chiacchere con Emilio al Laus, arriviamo al Lago di San Bernolfo ad un'ora invereconda: decidiamo quindi di salire le vie più vicine al rifugio. Vediamo un paio di cordate su Provare per Credere così non possiamo che scegliere di salire Occhi Blu. In prossimità dell'attacco delle vie sento un urlo disumano dall'ultima sosta LE CORDEEEE e con assoluta certezza dico "questo può essere solo l'urlo di Lorenzo C."
(ho vinto la bambolina) infatti ti becco guide ed ex compagni di corso che scendono in doppia. Saluti e battute con tutta la compagnia (tanto poi ci rivedremo la sera in rifugio) e si prosegue la salita.
Occhi Blu è una viuzza facile facile, ampiamente descritta più sopra, con roccia che tiene benissimo anche se verso l'alto c'è un pochino di lichenatura. La chiodatura non è assillante
(ma qualcuno si lamenterebbe che non è ascellare) e in mano non rimane quasi nulla: diciamo che qualcuno scriverebbe 'roccia nel complesso quasi ottima'
Mentre siamo in cima sentiamo un paio di tuoni e ci affrettiamo a scendere tornando subito al rifugio senza fare l'opportuna ricognizione a cercare l'attacco della via del giorno seguente
Scendiamo così al rifugio dove finisce ovviamente a tarallucci e vino
continua ...
Sabato, vuoi una colazione qui vuoi un panino lì vuoi quattro chiacchere con Emilio al Laus, arriviamo al Lago di San Bernolfo ad un'ora invereconda: decidiamo quindi di salire le vie più vicine al rifugio. Vediamo un paio di cordate su Provare per Credere così non possiamo che scegliere di salire Occhi Blu. In prossimità dell'attacco delle vie sento un urlo disumano dall'ultima sosta LE CORDEEEE e con assoluta certezza dico "questo può essere solo l'urlo di Lorenzo C."

Occhi Blu è una viuzza facile facile, ampiamente descritta più sopra, con roccia che tiene benissimo anche se verso l'alto c'è un pochino di lichenatura. La chiodatura non è assillante




Scendiamo così al rifugio dove finisce ovviamente a tarallucci e vino

continua ...
- Lusciandro
- Quotazerino doc
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Re: Arrampicare al Laus
ed eccoci a domenica ...
come avevo scritto più sù, quei gran fetentoni dei compari avevano promesso di rimanere sotto il 6c. Io mi ero fatto una risata ribattendo "e certo!", non sapendo cosa mi aspettava.
Partiamo baldanzosi e fieri ma dopo un'ora dell'attacco di Route66 manco l'ombra. Dopo un consulto cavo fuori il cellulare e nella foto della relazione riusciamo ad orientarci guardando le due grosse macchie gialle di lichene sopra le placche. Eureka!
Ravaniamo in salita in mezzo ai rododendri, arriviamo vicino all'attacco delle vie a sinistra ed ecco che mi imbatto nuovamente nei compari di corso
Ci spostiamo di un centinaio di metri a sud e finalmente scorgiamo il primo spit di Route66. A quel punto ce la prendiamo comoda: si mangia qualcosa e ci si prepara per la salita.
Primo tiro corto e relativamente semplice, buono per capire che i piedi si possono fidare anche dei microappoggi
Il secondo tiro è una placca appoggiata veramente bella da me ribattezzata Placca Fiducia
Terzo tiro più corto con partenza un pò balorda, un breve verticale e se non sbaglio un minuscolo tettino che si supera senza difficoltà sino a raggiungere la sosta in prossimità di un piccolo albero.
Fin qui tutto bene.
Partiamo ora sul quarto tiro, un brevissimo traverso sulla sinistra esposto e col primo spit moolto distante, segue poi un verticale e ancora un poco a sinistra per raggiungere la sosta.
Arriviamo così al tiro chiave, la placca più bella su cui abbia mai posato (indegnamente) gli arti. La cordata precedente (Roby&Naddy) non ha fatto certo una passeggiata; Piero ogni tanto impreca perchè non riesce a vedere lo spit successivo,
ma dopo un pò di giamino (dal verbo genovese giaminare) arriva in sosta.
Ora tocca a me: io il 6b+ l'ho visto al massimo in cartolina, avviso quindi Piero di prepararsi a parancarmi brutalmente Incredibilmente riesco ad uscire dal tiro con solo un voletto perchè non sono riuscito a tenere una presa e una mungitura ad un rinvio; la cosa pazzesca era che mentre salivo e sbuffavo ogni tanto emettevo anche qualche grugnito di soddisfazione.
Tocca poi a Silvana guadagnarsi la pagnotta quotidiana ed eccoci tutti alla sosta.
Siamo ora al sesto tiro, una placca meno compatta della precedente e riconoscibile da lontano perchè tagliata orizzontalmente e percorsa da un intaglio obliquo verso destra che dovremo seguire per arrivare alla sosta successiva.
Arrivati lì l'altra cordata ci avvisa che il settimo tiro è tranquillamente evitabile perchè consta giusto di un paio di passaggi di quinto e in compenso è molto erbosa e terrosa; decidiamo quindi di calarci tutti e cinque e con 3 doppie (due lunghe e una corta) raggiungiamo la base.
Via bella bella col 5° e 2° tiro che mi sono piaciuti tantissimo; il 4° tiro è un pò adrenalinico ma tanto ero sempre da 2 quindi si saliva tranquilli.
Un grosso grazie a quella banda di fetent... ehm, ai gentili compari e comari.
Le relazioni delle vie sono disponibili qui
http://www.cuneoclimbing.it/relazioni/m ... imbing.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;
come avevo scritto più sù, quei gran fetentoni dei compari avevano promesso di rimanere sotto il 6c. Io mi ero fatto una risata ribattendo "e certo!", non sapendo cosa mi aspettava.
Partiamo baldanzosi e fieri ma dopo un'ora dell'attacco di Route66 manco l'ombra. Dopo un consulto cavo fuori il cellulare e nella foto della relazione riusciamo ad orientarci guardando le due grosse macchie gialle di lichene sopra le placche. Eureka!
Ravaniamo in salita in mezzo ai rododendri, arriviamo vicino all'attacco delle vie a sinistra ed ecco che mi imbatto nuovamente nei compari di corso
Ci spostiamo di un centinaio di metri a sud e finalmente scorgiamo il primo spit di Route66. A quel punto ce la prendiamo comoda: si mangia qualcosa e ci si prepara per la salita.
Primo tiro corto e relativamente semplice, buono per capire che i piedi si possono fidare anche dei microappoggi
Il secondo tiro è una placca appoggiata veramente bella da me ribattezzata Placca Fiducia

Terzo tiro più corto con partenza un pò balorda, un breve verticale e se non sbaglio un minuscolo tettino che si supera senza difficoltà sino a raggiungere la sosta in prossimità di un piccolo albero.
Fin qui tutto bene.
Partiamo ora sul quarto tiro, un brevissimo traverso sulla sinistra esposto e col primo spit moolto distante, segue poi un verticale e ancora un poco a sinistra per raggiungere la sosta.
Arriviamo così al tiro chiave, la placca più bella su cui abbia mai posato (indegnamente) gli arti. La cordata precedente (Roby&Naddy) non ha fatto certo una passeggiata; Piero ogni tanto impreca perchè non riesce a vedere lo spit successivo,
ma dopo un pò di giamino (dal verbo genovese giaminare) arriva in sosta.
Ora tocca a me: io il 6b+ l'ho visto al massimo in cartolina, avviso quindi Piero di prepararsi a parancarmi brutalmente Incredibilmente riesco ad uscire dal tiro con solo un voletto perchè non sono riuscito a tenere una presa e una mungitura ad un rinvio; la cosa pazzesca era che mentre salivo e sbuffavo ogni tanto emettevo anche qualche grugnito di soddisfazione.
Tocca poi a Silvana guadagnarsi la pagnotta quotidiana ed eccoci tutti alla sosta.
Siamo ora al sesto tiro, una placca meno compatta della precedente e riconoscibile da lontano perchè tagliata orizzontalmente e percorsa da un intaglio obliquo verso destra che dovremo seguire per arrivare alla sosta successiva.
Arrivati lì l'altra cordata ci avvisa che il settimo tiro è tranquillamente evitabile perchè consta giusto di un paio di passaggi di quinto e in compenso è molto erbosa e terrosa; decidiamo quindi di calarci tutti e cinque e con 3 doppie (due lunghe e una corta) raggiungiamo la base.
Via bella bella col 5° e 2° tiro che mi sono piaciuti tantissimo; il 4° tiro è un pò adrenalinico ma tanto ero sempre da 2 quindi si saliva tranquilli.
Un grosso grazie a quella banda di fetent... ehm, ai gentili compari e comari.
Le relazioni delle vie sono disponibili qui
http://www.cuneoclimbing.it/relazioni/m ... imbing.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;
-
- Utente Attivo
- Posts: 126
- Joined: Wed Oct 17, 2012 19:43
Re: Arrampicare al Laus
Lusciandro ormai è il commentatore ufficiale delle ns. uscite su roccia
e sarà interessante vedere come commenterà la variante da paura che si è inventato sul 4° tiro di "le soleil brille pour....." domenica u.s. 


...e non voglio sentire la parola blocca (cit)
Re: Arrampicare al Laus
Giovedì pomeriggio e venerdì mattina abbiamo fatto due giorni di arrampicata al Laus.
Due giorni piuttosto impegnativa perché, per via degli impegni lavorativi e non del mio socio, avevamo sostanzialmente a disposizione il pomeriggio del giovedì e la mattinata del venerdì, quindi sostanzialmente 24 ore nelle quali dovevano starci anche le ore di sonno e il viaggio da e per la Liguria.
Siamo quindi partiti da Genova verso le 13 ed abbiamo raggiunto il rifugio alle 17:30.
Abbiamo lasciato al rifugio il peso superfluo ed abbiamo proseguito per il lago di San Bernolfo dove avevamo l'intenzione di ripetere la via "Provare per credere" alla Testa del Vallonetto.
La passerella che attraversa il torrente fa perdere parecchio tempo e per questo motivo abbiamo deciso di by-passarla guadando il torrente "al meglio".
Poco prima delle 18 eravamo alla base della via pronti per partire.
I primi tre tiri (30 metri il primo, 25 metri il secondo e 35 metri il terzo) percorrono una bella placca appoggiata abbastanza lavorata con qualche passo un pò più delicato. La roccia comunque a mio parere offre un'ottima aderenza quindi insomma....fidarsi dei piedi e andare
Il terzo tiro si conclude con un traverso verso destra che viene agevolato dalla presenza di una fessura che solca la parete.
La difficoltà dei primi tre tiri di placca é data di 5 a per i primi due tiri e di 5 b per il terzo. Io non ho trovato differenza sostanziale tra i tre tiri (tra l'altro il terzo che dovrebbe essere più difficile l'ho fatto io da prima.....)....può darsi che il mio giudizio sia viziato dal fatto che sono un'amante...del genere....
Il quarto tiro è un pò più atletico. Occorre aggirare un torrione sulla destra e poi salire su dritti seguendo gli spit fino alla base di un altro contrafforte sotto al quale è collocata la sosta.....
Tiro decisamente più atletico dei precedenti ma comunque molto ben appigliato. Come difficoltà il 5 b dato dalla relazione ...ci sta assolutamente. Sicuramente non è più difficile di 5 b.
L'ultimo tiro è l'unico tiro che ha dato un pò da pensare. Io probabilmente non sarei passata.....
Innanzitutto direi che la cosa più giusta da fare è passare dritti sui chiodi, senza lasciarsi attrarre dall'invitante diedro sulla destra.
Una volta superato un torrione un pò aggettante, si deve fare un traverso verso sinistra per poi uscire in placca e poi salire di nuovo verticalmente verso la sosta.
Per scendere abbiamo fatto 3 doppie saltando sostanzialmente S 4.
La chiodatura, per essere una via lunga, è abbastanza ravvicinata.....arrampicata veramente "plaisir".....
Siamo riusciti ad ottimizzare i tempi e infatti siamo arrivati al rifugio prima delle 21. Senza nemmeno dover accendere la frontale.
Per salire e scendere abbiamo impiegato circa 2 ore e mezza.
Venerdì mattina abbiamo scelto di fare la via "Reverso Perso" all'anticima Nord Est della Rocca di San Bernolfo.
Dal rifugio all'attacco della via c'è circa un'oretta a piedi. Dapprima su comodo sentiero e poi puntando l'evidente placca dove corre la via.
La via è composta da 4 tiri quasi tutti di placca eccezion fatta per un muretto più atletico all'inizio del terzo tiro. Secondo la relazione la difficoltà è di 5 b max . Rispetto a "Provare per credere" è decisamente più facile e più discontinua però la chiodatura è un pò più "impegnativa". Soprattutto nei tratti più facili le protezioni scarseggiano (nell'ultimo tiro in 50 metri circa ne ho contate forse 4).
Può essere utile integrare .... io nell'ultimo tiro un paio di friends ...li ho messi (non che ci sia motivo di cadere....)
Terminato l'ultimo tiro, si può raggiungere (camminando) la sommità dell'anticima della Rocca di San Bernolfo ....
La discesa è in doppia sulla via...
Due giorni piuttosto impegnativa perché, per via degli impegni lavorativi e non del mio socio, avevamo sostanzialmente a disposizione il pomeriggio del giovedì e la mattinata del venerdì, quindi sostanzialmente 24 ore nelle quali dovevano starci anche le ore di sonno e il viaggio da e per la Liguria.
Siamo quindi partiti da Genova verso le 13 ed abbiamo raggiunto il rifugio alle 17:30.
Abbiamo lasciato al rifugio il peso superfluo ed abbiamo proseguito per il lago di San Bernolfo dove avevamo l'intenzione di ripetere la via "Provare per credere" alla Testa del Vallonetto.
La passerella che attraversa il torrente fa perdere parecchio tempo e per questo motivo abbiamo deciso di by-passarla guadando il torrente "al meglio".
Poco prima delle 18 eravamo alla base della via pronti per partire.
I primi tre tiri (30 metri il primo, 25 metri il secondo e 35 metri il terzo) percorrono una bella placca appoggiata abbastanza lavorata con qualche passo un pò più delicato. La roccia comunque a mio parere offre un'ottima aderenza quindi insomma....fidarsi dei piedi e andare

Il terzo tiro si conclude con un traverso verso destra che viene agevolato dalla presenza di una fessura che solca la parete.
La difficoltà dei primi tre tiri di placca é data di 5 a per i primi due tiri e di 5 b per il terzo. Io non ho trovato differenza sostanziale tra i tre tiri (tra l'altro il terzo che dovrebbe essere più difficile l'ho fatto io da prima.....)....può darsi che il mio giudizio sia viziato dal fatto che sono un'amante...del genere....

Il quarto tiro è un pò più atletico. Occorre aggirare un torrione sulla destra e poi salire su dritti seguendo gli spit fino alla base di un altro contrafforte sotto al quale è collocata la sosta.....
Tiro decisamente più atletico dei precedenti ma comunque molto ben appigliato. Come difficoltà il 5 b dato dalla relazione ...ci sta assolutamente. Sicuramente non è più difficile di 5 b.
L'ultimo tiro è l'unico tiro che ha dato un pò da pensare. Io probabilmente non sarei passata.....
Innanzitutto direi che la cosa più giusta da fare è passare dritti sui chiodi, senza lasciarsi attrarre dall'invitante diedro sulla destra.
Una volta superato un torrione un pò aggettante, si deve fare un traverso verso sinistra per poi uscire in placca e poi salire di nuovo verticalmente verso la sosta.
Per scendere abbiamo fatto 3 doppie saltando sostanzialmente S 4.
La chiodatura, per essere una via lunga, è abbastanza ravvicinata.....arrampicata veramente "plaisir".....
Siamo riusciti ad ottimizzare i tempi e infatti siamo arrivati al rifugio prima delle 21. Senza nemmeno dover accendere la frontale.
Per salire e scendere abbiamo impiegato circa 2 ore e mezza.
Venerdì mattina abbiamo scelto di fare la via "Reverso Perso" all'anticima Nord Est della Rocca di San Bernolfo.
Dal rifugio all'attacco della via c'è circa un'oretta a piedi. Dapprima su comodo sentiero e poi puntando l'evidente placca dove corre la via.
La via è composta da 4 tiri quasi tutti di placca eccezion fatta per un muretto più atletico all'inizio del terzo tiro. Secondo la relazione la difficoltà è di 5 b max . Rispetto a "Provare per credere" è decisamente più facile e più discontinua però la chiodatura è un pò più "impegnativa". Soprattutto nei tratti più facili le protezioni scarseggiano (nell'ultimo tiro in 50 metri circa ne ho contate forse 4).
Può essere utile integrare .... io nell'ultimo tiro un paio di friends ...li ho messi (non che ci sia motivo di cadere....)
Terminato l'ultimo tiro, si può raggiungere (camminando) la sommità dell'anticima della Rocca di San Bernolfo ....
La discesa è in doppia sulla via...
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
- amadablam
- Sherpani di Quotazero
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- Location: Valle del Kumbu
Re: Arrampicare al Laus
serena wrote: dell'anticima della Rocca di San Bernolfo ....
La discesa è in doppia sulla via...

.....avere più tempo anzichè scendere in doppia potevate fare la Rocca (non ricordo il colle) ma si arriva al Rifugio con percorso panoramico....
Namaste
"Non esiste una via per la pace, la Pace è la Via"
Tenzin Gyatso (Dalai Lama)
Tibet libero!!!
"...ognuno di noi, da qualche parte ha il suo Everest da scalare, qualunque nome esso porti (Wanda Rutkiewicz)
"Non esiste una via per la pace, la Pace è la Via"
Tenzin Gyatso (Dalai Lama)
Tibet libero!!!
"...ognuno di noi, da qualche parte ha il suo Everest da scalare, qualunque nome esso porti (Wanda Rutkiewicz)
Re: Arrampicare al Laus
Ci abbiamo pensato.amadablam wrote:serena wrote: dell'anticima della Rocca di San Bernolfo ....
La discesa è in doppia sulla via.....per le vie
.....avere più tempo anzichè scendere in doppia potevate fare la Rocca (non ricordo il colle) ma si arriva al Rifugio con percorso panoramico....
Solo che non era proprio breve la traversata e il nostro obiettivo era di essere all'auto per le 13 30 (un discreto mazzo anche così....)
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
- amica mucca
- Quotazerino
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- Joined: Fri Aug 31, 2012 16:05
Re: Arrampicare al Laus
Brava Serena!
Re: Arrampicare al Laus
Sabato 30 luglio siamo tornati al Laus con l'obiettivo di salire Route 66.
L'attacco della via si trova a destra di Luna e Petite Martine.
Se ci andate, non cercate tracce di passaggio, non ce ne sono
Abbiamo fatto abbastanza agevolmente il primo e il secondo tiro.
Il primo tiro è decisamente brutto e discontinuo, qualche metro iniziale su roccia e il resto su erba e terriccio.
Il secondo tiro ci è piaciuto molto...una bella placca di 5c che da sotto sembra, a mio parere, più appoggiata di quanto in effetti non sia.....
Abbiamo iniziato ad incontrare qualche difficoltà sul terzo tiro, con partenza nell’erba alta.
Alla fine, l’unico sistema che abbiamo trovato per salire sulla roccia è stato quello di mettere (poco eticamente) un piede sulla sosta…..
Il terzo tiro non ci è piaciuto . Lo abbiamo trovato sporco e al mio amico (che saliva da primo) è anche rimasto in mano un bel pietrone.
A tutti i modi lo abbiamo fatto.
Ci siamo ritirati all’inizio del quarto tiro.
Come suggerito da Piero, abbiamo messo un cordone negli spuntoni alla sinistra della sosta e poi, ancora più a sinistra, abbiamo messo un friend.
Ciò nonostante, non si riusciva a moschettonare, il primo spit risultava ancora troppo alto.
Questo perché il friend era piazzato sostanzialmente alla stessa altezza della sosta, più in alto non si riusciva....
Dopo alcuni tentativi (leciti e anche illeciti
) abbiamo ritenuto che non fosse il caso di insistere oltre.
L’idea che ci siamo fatti è che, benché secondo la relazione il grado del tiro sia 5c, per passare lì sarebbe meglio avere almeno un 6 a molto “comodo”, tale da non prendere nemmeno in considerazione l'ipotesi di cadere in quanto una caduta sarebbe veramente molto pericolosa.
Per chi ci dovesse tornare, va tenuto in considerazione che la sosta S3 non è attrezzata per le calate (noi abbiamo lasciato un cordino e un majont).
Ultima considerazione ....in questa stagione fino a ben oltre mezzogiorno la via è in ombra e in certi punti fa un freddo becco
Nell'insieme la via non ci ha entusiasmati particolarmente e per il momento non abbiamo intenzione di tornare.
L'attacco della via si trova a destra di Luna e Petite Martine.
Se ci andate, non cercate tracce di passaggio, non ce ne sono

Abbiamo fatto abbastanza agevolmente il primo e il secondo tiro.
Il primo tiro è decisamente brutto e discontinuo, qualche metro iniziale su roccia e il resto su erba e terriccio.
Il secondo tiro ci è piaciuto molto...una bella placca di 5c che da sotto sembra, a mio parere, più appoggiata di quanto in effetti non sia.....

Abbiamo iniziato ad incontrare qualche difficoltà sul terzo tiro, con partenza nell’erba alta.
Alla fine, l’unico sistema che abbiamo trovato per salire sulla roccia è stato quello di mettere (poco eticamente) un piede sulla sosta…..

Il terzo tiro non ci è piaciuto . Lo abbiamo trovato sporco e al mio amico (che saliva da primo) è anche rimasto in mano un bel pietrone.
A tutti i modi lo abbiamo fatto.
Ci siamo ritirati all’inizio del quarto tiro.
Come suggerito da Piero, abbiamo messo un cordone negli spuntoni alla sinistra della sosta e poi, ancora più a sinistra, abbiamo messo un friend.
Ciò nonostante, non si riusciva a moschettonare, il primo spit risultava ancora troppo alto.
Questo perché il friend era piazzato sostanzialmente alla stessa altezza della sosta, più in alto non si riusciva....
Dopo alcuni tentativi (leciti e anche illeciti

L’idea che ci siamo fatti è che, benché secondo la relazione il grado del tiro sia 5c, per passare lì sarebbe meglio avere almeno un 6 a molto “comodo”, tale da non prendere nemmeno in considerazione l'ipotesi di cadere in quanto una caduta sarebbe veramente molto pericolosa.
Per chi ci dovesse tornare, va tenuto in considerazione che la sosta S3 non è attrezzata per le calate (noi abbiamo lasciato un cordino e un majont).
Ultima considerazione ....in questa stagione fino a ben oltre mezzogiorno la via è in ombra e in certi punti fa un freddo becco

Nell'insieme la via non ci ha entusiasmati particolarmente e per il momento non abbiamo intenzione di tornare.
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE