Nuova via a Rocca di Perti
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Nuova via a Rocca di Perti
Domenica io e Silvana siamo andati a Rocca di Perti, obiettivo Versante Nord, per non morire di caldo. Nell’attesa, abbiamo deciso di fare qualche tiro sul versante settentrionale, che era ancora in ombra. Dopo aver salito Trumbe Violende e Miscela Wuberica, siamo stati attirati da una via di recente chiodatura, che parte qualche metro a sinistra dell’attacco di Mariangela. Ha la resina rossa, dovrebbe essere di 3 tiri almeno, noi abbiamo fatto i primi due perché già usciva il sole. Il terzo, che sembrava bello, non lo abbiamo nemmeno provato. Il primo tiro fa sosta subito a destra della partenza delle varianti di 6a e 6b del secondo tiro di Mariangela, mentre il secondo fa sosta nel grottone sabbioso della stessa Mariangela. Da lì, ci siamo calati in doppia. La domanda è: qualcuno ne sa qualcosa? Difficoltà, numero di tiri, percorso?
Re: Nuova via a Rocca di Perti
si tratta di una via di quattro lunghezze, non terminata (se non l'hanno fatto in questo ultimo mese) ed ad opera di Lorenzo Cavanna ed Elisabetta Caserini. Manca ancora il quarto tiro. Dalla grottona dove sei arrivato, la via prosegue dritta superando con arrampicata difficile la volta strapiombante. Secondo le loro intenzioni, da parole fatte con la Betty, volevano fare una via un po' più semplice, ma il terzo tiro si è rivelato molto più al di sopra del resto delle difficoltà. Sempre in zona, è stata richiodata a fittoni Fria (che attacca a destra della Flavia e che sfiora in alto il pilastro di ET) e sarà riattrezzata sempre a fittoni la Flavia. ps: altre novità a Pianarella..... ma se ne riparlerà.
Why, why can we never be sure till we die
Re: Nuova via a Rocca di Perti
Thanks! Ciao Mahler 

Re: Nuova via a Rocca di Perti
Grazie mille Mahler, sei sempre una garanzia!!! 

Re: Nuova via a Rocca di Perti
Ieri, io e Silvana siamo tornati a Rocca di Perti nel settore di Mariangela. L’obbiettivo, dopo la prima puntata effettuata a giugno, era ripetere qualche tiro fra quelli nuovi chiodati da Lorenzo Cavanna ed Elisabetta Caserini.
Abbiamo iniziato con la via “Booking”, (già provata nei primi 2 tiri) che parte subito a sinistra della Mariangela, riconoscibile dai fittoni con resina rossa. Il primo tiro è semplice (5a), va bene come riscaldamento e porta alla cengia, nel punto in cui inizia la variante al secondo tiro di Mariangela che, poco più su, si biforca in due, portando al grottone (quella variante che molti scambiano per il tiro originale di Mariangela…). Il secondo tiro (6b) ha la prima metà che si fa rispettare, ma si intuisce bene dove siano le prese, poi la difficoltà cala e si arriva al grottone della Mariangela, quello che ha il pavimento sabbioso; in fondo alla grotta c’è la sosta, sempre su 2 resinati rossi (a destra, ci sono i due fittoni di sosta della Mariangela). Da lì parte il terzo tiro (6c), strapiombante, fisico, continuo, chiodato ravvicinato. A me è piaciuto molto, ma occorre fare un po’ di attenzione perché si stacca ancora qualcosa e la paura che qualche presa buona mi rimanesse in mano ha aggiunto un po’ di difficoltà, per la ricerca di soluzioni diverse (a scanso di equivoci, si è staccata solo robetta piccola, nulla di grosso, ma io non brillo per il coraggio…). Sopra un terrazzino c’è la sosta a 2 resinati. Purtroppo, io avevo capito che fosse stato attrezzato anche il quarto tiro, che dovrebbe condurre nei pressi di un grottino passante, che permette di sbucare sulla parete nord, ma non ho visto resinati. Così ci siamo calati alla base.
A questo punto, abbiamo attaccato il primo tiro di “Interstellar” (6b+), che inizia sulla cengia subito a destra del secondo tiro di Mariangela. Parte in strapiombo su roccia lavoratissima, passaggio ostico su presa lontana (almeno per me che sono alto ben 1,59…!), poi breve sezione facile e di nuovo un certo impegno su un pilastrino, con un passaggio non difficile ma chiodato luuuungo. Quasi in sosta, poi, mi sono calato perché non ero sicuro che bastasse la corda (in ogni caso, il secondo tiro è di 7a o 7a+, il che vuol dire che mi sarei calato poco dopo lo stesso...).
L’ultimo tiro provato, “Grandangolo”, è quello tutto a destra, dopo Fria. Dalle notizie su Liguria Verticale credo di aver capito che sia la richiodatura (e il raddrizzamento) del secondo tiro della via Flavia; dato 6a+ (decisamente non regalato), ha un passaggio difficile a metà e un ristabilimento in alto, dove il chiodo, lontano, si moschettona solo al termine del passaggio e richiede un po’ di self-control. Dalla sosta, abbiamo provato i primi chiodi di un 6b che sale dritto, ma tempo e stanchezza ci hanno fatto desistere.
Comunque, tiri molto belli, per me impegnativi , in una zona splendida. Roccia bellissima che, con un po’ di ripetizioni, si dovrebbe pulire, dando maggiore tranquillità.
Abbiamo iniziato con la via “Booking”, (già provata nei primi 2 tiri) che parte subito a sinistra della Mariangela, riconoscibile dai fittoni con resina rossa. Il primo tiro è semplice (5a), va bene come riscaldamento e porta alla cengia, nel punto in cui inizia la variante al secondo tiro di Mariangela che, poco più su, si biforca in due, portando al grottone (quella variante che molti scambiano per il tiro originale di Mariangela…). Il secondo tiro (6b) ha la prima metà che si fa rispettare, ma si intuisce bene dove siano le prese, poi la difficoltà cala e si arriva al grottone della Mariangela, quello che ha il pavimento sabbioso; in fondo alla grotta c’è la sosta, sempre su 2 resinati rossi (a destra, ci sono i due fittoni di sosta della Mariangela). Da lì parte il terzo tiro (6c), strapiombante, fisico, continuo, chiodato ravvicinato. A me è piaciuto molto, ma occorre fare un po’ di attenzione perché si stacca ancora qualcosa e la paura che qualche presa buona mi rimanesse in mano ha aggiunto un po’ di difficoltà, per la ricerca di soluzioni diverse (a scanso di equivoci, si è staccata solo robetta piccola, nulla di grosso, ma io non brillo per il coraggio…). Sopra un terrazzino c’è la sosta a 2 resinati. Purtroppo, io avevo capito che fosse stato attrezzato anche il quarto tiro, che dovrebbe condurre nei pressi di un grottino passante, che permette di sbucare sulla parete nord, ma non ho visto resinati. Così ci siamo calati alla base.
A questo punto, abbiamo attaccato il primo tiro di “Interstellar” (6b+), che inizia sulla cengia subito a destra del secondo tiro di Mariangela. Parte in strapiombo su roccia lavoratissima, passaggio ostico su presa lontana (almeno per me che sono alto ben 1,59…!), poi breve sezione facile e di nuovo un certo impegno su un pilastrino, con un passaggio non difficile ma chiodato luuuungo. Quasi in sosta, poi, mi sono calato perché non ero sicuro che bastasse la corda (in ogni caso, il secondo tiro è di 7a o 7a+, il che vuol dire che mi sarei calato poco dopo lo stesso...).
L’ultimo tiro provato, “Grandangolo”, è quello tutto a destra, dopo Fria. Dalle notizie su Liguria Verticale credo di aver capito che sia la richiodatura (e il raddrizzamento) del secondo tiro della via Flavia; dato 6a+ (decisamente non regalato), ha un passaggio difficile a metà e un ristabilimento in alto, dove il chiodo, lontano, si moschettona solo al termine del passaggio e richiede un po’ di self-control. Dalla sosta, abbiamo provato i primi chiodi di un 6b che sale dritto, ma tempo e stanchezza ci hanno fatto desistere.
Comunque, tiri molto belli, per me impegnativi , in una zona splendida. Roccia bellissima che, con un po’ di ripetizioni, si dovrebbe pulire, dando maggiore tranquillità.
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Re: Nuova via a Rocca di Perti
Bravo Piero, ci hai trovato il daffare per tutto gennaio! e buone feste a tuttipiero wrote:Ieri, io e Silvana siamo tornati a Rocca di Perti nel settore di Mariangela. L’obbiettivo, dopo la prima puntata effettuata a giugno, era ripetere qualche tiro fra quelli nuovi chiodati da Lorenzo Cavanna ed Elisabetta Caserini.
Abbiamo iniziato con la via “Booking”, (già provata nei primi 2 tiri) che parte subito a sinistra della Mariangela, riconoscibile dai fittoni con resina rossa. Il primo tiro è semplice (5a), va bene come riscaldamento e porta alla cengia, nel punto in cui inizia la variante al secondo tiro di Mariangela che, poco più su, si biforca in due, portando al grottone (quella variante che molti scambiano per il tiro originale di Mariangela…). Il secondo tiro (6b) ha la prima metà che si fa rispettare, ma si intuisce bene dove siano le prese, poi la difficoltà cala e si arriva al grottone della Mariangela, quello che ha il pavimento sabbioso; in fondo alla grotta c’è la sosta, sempre su 2 resinati rossi (a destra, ci sono i due fittoni di sosta della Mariangela). Da lì parte il terzo tiro (6c), strapiombante, fisico, continuo, chiodato ravvicinato. A me è piaciuto molto, ma occorre fare un po’ di attenzione perché si stacca ancora qualcosa e la paura che qualche presa buona mi rimanesse in mano ha aggiunto un po’ di difficoltà, per la ricerca di soluzioni diverse (a scanso di equivoci, si è staccata solo robetta piccola, nulla di grosso, ma io non brillo per il coraggio…). Sopra un terrazzino c’è la sosta a 2 resinati. Purtroppo, io avevo capito che fosse stato attrezzato anche il quarto tiro, che dovrebbe condurre nei pressi di un grottino passante, che permette di sbucare sulla parete nord, ma non ho visto resinati. Così ci siamo calati alla base.
A questo punto, abbiamo attaccato il primo tiro di “Interstellar” (6b+), che inizia sulla cengia subito a destra del secondo tiro di Mariangela. Parte in strapiombo su roccia lavoratissima, passaggio ostico su presa lontana (almeno per me che sono alto ben 1,59…!), poi breve sezione facile e di nuovo un certo impegno su un pilastrino, con un passaggio non difficile ma chiodato luuuungo. Quasi in sosta, poi, mi sono calato perché non ero sicuro che bastasse la corda (in ogni caso, il secondo tiro è di 7a o 7a+, il che vuol dire che mi sarei calato poco dopo lo stesso...).
L’ultimo tiro provato, “Grandangolo”, è quello tutto a destra, dopo Fria. Dalle notizie su Liguria Verticale credo di aver capito che sia la richiodatura (e il raddrizzamento) del secondo tiro della via Flavia; dato 6a+ (decisamente non regalato), ha un passaggio difficile a metà e un ristabilimento in alto, dove il chiodo, lontano, si moschettona solo al termine del passaggio e richiede un po’ di self-control. Dalla sosta, abbiamo provato i primi chiodi di un 6b che sale dritto, ma tempo e stanchezza ci hanno fatto desistere.
Comunque, tiri molto belli, per me impegnativi , in una zona splendida. Roccia bellissima che, con un po’ di ripetizioni, si dovrebbe pulire, dando maggiore tranquillità.

...e non voglio sentire la parola blocca (cit)