Voglio dire che la dasy chain usata come longe per le doppie va bene. Punto.
Il sito delle guide dice:
daisy chain: una particolare nota va fatta a a questa particolare fettuccia cucita in modo tale da sembrare una catena. Ad un principiante può servire unicamente come longe per le discese in corda doppia, non è necessaria ma è sicuramente comoda.
Il sito del cai Sem, pag. 11, dice. In merito all’utilizzo in sosta, durante la salita, di daisy chain o longe predisposte, possiamo individuare i seguenti:
«Vantaggi:
1. Soprattutto nel caso della daisy chain, si può godere di una facilità di regolazione della distanza dalla sosta anche se si è appesi in parete (il nodo barcaiolo, per contro, sarebbe sotto carico e risulterebbe, dunque, di più difficile regolazione).
2. Vi sono minori probabilità di attorcigliare o annodare le corde: esse restano sempre distanti dagli intrecci, dalle sovrapposizioni e dai nodi che caratterizzano le autoassicurazioni “classiche”. Inoltre, in casi di estrema necessità, qualora fosse necessario slegarsi dalla corda di cordata, l’operazione può essere svolta in modo sicuro e snello.
3. Nei casi in cui l’arrivo al punto di sosta del primo di cordata è reso difficoltoso dagli attriti della corda (la corda “tira”), la daisy chain permette di autoassicurarsi pur restando a distanza dall’ancoraggio. Il momento in cui occorre compiere il massimo sforzo per recuperare, a braccia, la corda che “non viene”, può così essere gestito serenamente in autoassicurazione.
4. In qualsiasi momento se ne ravvisasse un’improvvisa necessità, si è già predisposti per calate in doppia o per soste di emergenza.
5. A livello “visivo”, è più facile riconoscere la propria autoassicurazione (soprattutto in caso di soste affollate). Questo può far diminuire gli errori dovuti a disattenzione e rendere più palese la fase di autoassicurazione provvisoria prima dell’allestimento della sosta.
Svantaggi:
1. Nel caso disgraziato in cui, mentre stiamo facendo sicura al compagno, dovesse cedere il moschettone su cui opera il freno, tutta la sollecitazione dell’eventuale caduta si riverserebbe direttamente sul nostro corpo (la corda arriva a fine corsa e, invece di incontrare il nodo barcaiolo posto sulla sosta, incontra la nostra imbragatura).
2. Se non si ha sufficiente esperienza e dimestichezza con il suo utilizzo, la daisy chain può facilmente risultare scomoda da indossare durante l’arrampicata, oltre che pericolosa nella gestione dei materiali (posta attorno alla vita, vi si impigliano facilmente moschettoni, rinvii, chiodi etc.).
3. Sia la daisy chain, sia le longe predisposte, garantiscono elevati carichi di tenuta solo per alcune disposizioni di utilizzo (vedi Fig.). In particolare, può risultare pericoloso “agganciare” tra loro, con il moschettone, due anelli contigui della daisy chain e poi autoassicurarsi su tale moschettone (in caso di cedimento della cucitura intermedia tra i due anelli, il moschettone si sfila infatti dalla daisy).
Tutto sommato, a fronte di vantaggi numerosi ma poco significativi, abbiamo invece gravi potenziali svantaggi nell’utilizzo di questi strumenti per l’autoassicurazione della cordata. In ogni caso, longe e daisy chain non dovrebbero essere collegate all’imbragatura con un nodo a bocca di lupo (nonostante quanto afferma il pur autorevole testo “Sicurezza” del Collegio Nazionale delle Guide Alpine), quanto piuttosto con un nodo ad asola infilata. Questo per evitare che la fettuccia o il cordino possano accidentalmente sfilarsi. Il moschettone a ghiera posto all’estremità (della daisy chain o della longe), inoltre, dovrebbe essere bloccato con un barcaiolo o con l’apposito gommino in genere utilizzato per i moschettoni dei rinvii. Per accorciare la daisy chain, il moschettone intermedio va inserito in un anello singolo (mentre è sbagliato, lo ripetiamo, prendere due anelli contigui)».
Si elencano vantaggi e svantaggi, si propone di usare altri metodi, ma non si dice che è un sistema da non usare assolutamente per le doppie.
Poi certo se si parla di errori di utilizzo... però allora si dovrebbero tirare fuori i possibili errori nel fare una longe con i kevlar, nel fare i nodi, ecc... non vedo perchè l'errore dovrebbe essere unidirezionale, cioè solo commesso da chi utilizza una Desy.
Io non conosco i diversi modi di effettuare le doppie nel mondo. Immagino però senz'altro che non siano tutti uniformabili agli ultimi dettami della Commissione Tecnica del Club Alpino Italiano... Possibile che ci sia solo UN modo giusto di scendere... e tra l'altro giusto ORA perchè due anni fa era giusto diverso e guai a dire che la fettuccia si poteva anche non usare... ma bastava un cordone in nylon da 7...
In sostanza dico anche io che la conoscenza è sempre utile e non è mai abbastanza, ma dico che fare del terrorismo dicendo di mettere in pericolo una cordata perchè non si utilizza l'ultimo particolare sistema della Commissone Tecnica non mi va.
E a proposito di incidenti sugli errori di utilizzo delle attrezzature dico che se non si portano numeri e statistiche precise non serve assolutamnete a nulla parlarne. Ci sono delle statistiche? Se ci sono perchè parlare solo delle possibilità e non dei numeri relamente avvenuti?
Se si dice che un'asola della Dasy da 4 kn non va bene per attaccarci il discensore e bon... allora si può dire che un ramo da 18 kN non va bene nemmeno se confrontato ad un sistema che ne offre 25... e via di questo passo si arriva alla catena dell'ancora...
Perchè 4 kN sono pochi? Chi l'ha detto? Da chi è stato deciso?