CHABERTON MARATHON 2009

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Cesare
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CHABERTON MARATHON 2009

Post by Cesare »

Buongiorno a tutti......ieri sera da fonte sicura mi e'stato riferito che anche in questa gara...
si e' rischiato di avere "il morto".....a 3100 m tempesta di neve ..."atleti "...in calzoncini corti
e antivento tipo k-way sono stati lasciati partire ,sapendo che dopo 10 km avrebbero trovato maltempo
e neve.......NON POSSO credere che l'organizzazione non fosse in grado di prevedere cio'.....

Marco Olmo.....sempre da fonte certa ....dopo pochi km ha girato i "tacchi" ed e' tornato sui suoi
passi rinunciando alla gara......

Personalmente mi sento di esigere in futuro piu'sicurezza ....gare a queste quote DEVONO avere l'obbligo
di un equipaggiamento consono alla sicurezza in caso di tempo avverso....

BASTA con queste primedonne in braghette corte , k-way e scarpette A2
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Giancarla
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Re: CHABERTON MARATHON 2009

Post by Giancarla »

Cesare wrote: Personalmente mi sento di esigere in futuro piu'sicurezza ....gare a queste quote DEVONO avere l'obbligo
di un equipaggiamento consono alla sicurezza in caso di tempo avverso....

BASTA con queste primedonne in braghette corte , k-way e scarpette A2
E' sempre la solita storia però... Come fai a dare colpa all'organizzazione del fatto che gente ADULTA E VACCINATA faccia la caxxata di partire per una gara in alta quota senza l'equipaggiamento adatto? In pratica gli organizzatori dovrebbero, secondo te, essere in grado di prevenire qualsiasi atto di cretinaggine da parte dei partecipanti, cosa impossibile perché si sa che "i cretini sono sempre più ingegnosi delle precauzioni che si prendono per impedire loro di nuocere". A mio parere non ha senso: anche perché, a rigor di logica, dovrebbero obbligarti a portare ben più di una semplice giacca impermeabile, per garantire la tua incolumità. Anche ieri al Fiz, nonostante le previsioni da tregenda, qualcuno è partito in pantaloncini e canotta, con uno zainetto minuscolo; qualcuno è rimasto così, riparato da una semplice mantellina, quando infuriava il temporale ed io battevo i denti nella mia giacca di goretex. Non so come sia possibile che on ci siano dieci casi di polmonite ad ogni trail.
Sarebbe più sensato e forse anche più efficace se, anziché obbligare a portare questo o quel materiale, semplicemente si dicesse "Partite come volete, sono caxxi vostri, ma se poi avete bisogno del soccorso pagate l'intervento di tasca vostra". Io sarei ben più contenta anche come partecipante, visto che sono la prima a contravvenire alle regole quando mi paiono assurde, vedi quella del partire con un sacco d'acqua al seguito in posti dove l'acqua la trovi ogni 10 metri. Come già ho detto anche se a qualcuno non è piaciuto: ok ai punti di controllo, all'assistenza ben distribuita sul percorso, al fatto che sia possibile un intervento di soccorso tempestivo più o meno ovunque ed in qualsiasi momento; questa è la sicurezza che io mi sento di chiedere quando pago l'iscrizione. Ma far da balia ai concorrenti mi pare anche troppo.
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roco
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Post by roco »

C'ero anch'io, in pantaloni corti e giacca a vento/pioggia leggera.

Francamente le condizioni meteo non mi sono sembrate proibitive; pioveva forte, c'era vento e si sentiva in lontananza qualche tuono; al colle ritengo che comunque la temperatura percepita probabilmente era vicino allo 0, ma data la quota e le previsioni meteo negative, non c'era da stupirsi, anche per chi è passato più tardi ed ha trovato un po' di neve.

In discesa mi sono divertito, finito il ghiaione ho anche tolto la giacca a vento ed a Claviere avrei anche proseguito ... tanto prima o poi smette ed infatti qualche ora dopo è uscito il sole.

Ho sentito dire che dopo Claviere le montagne sono composte da rocce ricche di minerali e quindi c'era rischio di fulmini e questo forse ha indotto gli organizzatori a fermare la gara.

Detto ciò non credo si possa scaricare responsabilità sull'organizzazione, ma siamo noi che dobbiamo attrezzarci per gestire situazioni avverse.

Due parole sull'organizzazione: a Cesana tutto OK, al Monginevro un disastro, c'era solo una jeep che faceva la spola fra il tendone e le docce (solo una per gli uomini ed una per le donne) poste dall'altra parte del paese, portando 4 persone alla volta.

ciao
rc
Paglia
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Post by Paglia »

A mio avviso il maggior carico di responsabilità se la deve prendere chi parte, conscio delle sue possibilità (fisiche e di materiali). Gli organizzatori si parano
il più possibile cercando di evitare situazioni pericolose (visto che sono i primi a pagarne le conseguenze) poi a volte la sfiga ci vede benissimo o l'incoscienza
di alcune persone. Anche a noi, ieri alla pontboset, è andata bene per le condizioni atmosferiche. Finite certe gare ti chiedi come sia possibile che finisca tutto bene ma tantè,
e poi certe condizioni a volte ce le andiamo anche un pò a cercare(siamo un pò masichisti 8) visto le gare che decidiamo di andare a fare)
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granpasso
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Post by granpasso »

Mah............... :roll: :roll: :roll:
Provo a mettere dei paletti............
Il primo è il più semplice e banale:
In montagna non si va con tempo incerto, tantomeno con canottiera, short e scarpe basse e ancor meno di notte e stanchi.
Se prendiamo queste raccomandazioni per buone cambiamo subito attività oppure prepariamoci a grandi rinunce.
Altrimenti dobbiamo essere consapevoli di effettuare un'attività molto rischiosa. Assumiamoci la giusta responsabilità.
Secondo. Nelle ultime stagioni c'è stato un incremento considerevole del numero di gare. Quest'anno per ogni domenica si contano più gare contemporaneamente e su tutto l'arco alpino. Con un numero sempre maggiore di gare e concorrenti l'eventualità di un incidente è tutt'altro che remota.
Terzo. Non bisogna mai confondere un trail appenninico svolto anche in condimeteo avverse con una skyrace alpina. Le condizioni legate alla quota e all'ambiente sono completamente diverse. Un conto è un temporale sull'antola, un'altro è a 3000mt.
Gli ultratrail alpini che costringono a lunghe percorrenze notturne sono a mio avviso i più pericolosi.........Attenzione a distinguere bene, la Cro ad esempio è solo parzialmente alpina e le quote maggiori si affrontano nella prima parte e di giorno.
Una gara non è una gita. L'approccio mentale è diverso. Se alla gita si può rinunciare facilmente, più impegnativo è farlo per una gara, per la quale magari ci siamo preparati da lungo tempo.
E' necessario un maggior rigore da parte degli organizzatori sul materiale obbligatorio.
Per quel che mi riguarda, dopo l'esperienza di domenica a Pontboset, farò più attenzione ai bollettini ed al materiale di emergenza, senza guardar troppo il poco peso in più.......
Ciao.
Belin !
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olaf
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Post by olaf »

Come sempre Granpasso....è il mio....portavoce,non posso aggiungere altro se non che, visto che da concorrente per primo cerco la leggerezza ma, se c'è un regolamento lo rispetto.al Bangher era d'obbligo ,ripeto OBBLIGATORIO, avere la giaccavento e la riserva d'acqua pena una penalizzazione a livello di tempo,io ho usato il camelback....ma chi correva con il solo portaborracce o addirittura con la borraccia in mano...o peggio ancora senza nè l'uno nè l'altro????Ma poi a parte i vantaggi,la coscienza e la correttezza?????....Quindi auspico maggiori controlli visto che la sola coscienza di persona non è sufficiente....
l'importante non è partire,ma arrivare.
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vancori
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Post by vancori »

Quoto tutto quello che ha detto Granpasso!!

granpasso wrote:Mah............... :roll: :roll: :roll:
Provo a mettere dei paletti............
Il primo è il più semplice e banale:
In montagna non si va con tempo incerto, tantomeno con canottiera, short e scarpe basse e ancor meno di notte e stanchi.
Se prendiamo queste raccomandazioni per buone cambiamo subito attività oppure prepariamoci a grandi rinunce.
Altrimenti dobbiamo essere consapevoli di effettuare un'attività molto rischiosa. Assumiamoci la giusta responsabilità.
Secondo. Nelle ultime stagioni c'è stato un incremento considerevole del numero di gare. Quest'anno per ogni domenica si contano più gare contemporaneamente e su tutto l'arco alpino. Con un numero sempre maggiore di gare e concorrenti l'eventualità di un incidente è tutt'altro che remota.
Terzo. Non bisogna mai confondere un trail appenninico svolto anche in condimeteo avverse con una skyrace alpina. Le condizioni legate alla quota e all'ambiente sono completamente diverse. Un conto è un temporale sull'antola, un'altro è a 3000mt.
Gli ultratrail alpini che costringono a lunghe percorrenze notturne sono a mio avviso i più pericolosi.........Attenzione a distinguere bene, la Cro ad esempio è solo parzialmente alpina e le quote maggiori si affrontano nella prima parte e di giorno.
Una gara non è una gita. L'approccio mentale è diverso. Se alla gita si può rinunciare facilmente, più impegnativo è farlo per una gara, per la quale magari ci siamo preparati da lungo tempo.
E' necessario un maggior rigore da parte degli organizzatori sul materiale obbligatorio.
Per quel che mi riguarda, dopo l'esperienza di domenica a Pontboset, farò più attenzione ai bollettini ed al materiale di emergenza, senza guardar troppo il poco peso in più.......
Ciao.
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olaf
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Post by olaf »

Cmq il mio amico Franky,sempre presente quando c'è da "menare la clava",mi ha detto che il primo a tornare indietro una volta viste le condizioni meteo è stato Olmo......Non proprio un pivello della montagna.....
l'importante non è partire,ma arrivare.
andin
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Post by andin »

Innanzitutto, un saluto a tutti, visto che è la prima volta che scrivo.

Ieri ho corso la gara e condivido gran parte dei discorsi fatti fin qui, anche se propendo per la versione "l'organizzazione dovrebbe rendere obbligatori certi materiali..."; per il resto, mi sembra che l'organizzazione abbia svolto un buon lavoro, anche nell'emergenza.

Infine, dopo un doveroso inchino al leggendario Marco Olmo, mi permetterei di fare una domanda: lui aveva la giacca a vento?
"Whether you believe you can or believe you can't, you're probably right."
-Henry Ford
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granpasso
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Post by granpasso »

Infine, dopo un doveroso inchino al leggendario Marco Olmo, mi permetterei di fare una domanda: lui aveva la giacca a vento?
:roll: :roll: :?:
Belin !
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Conte Ugolino
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Post by Conte Ugolino »

Chiedo scusa anticipatamente se mi permetto di dire qualcosa visto che il mio rapporto con i trail e simili è praticamente nullo.
Ho però a che vedere con alcune organizzazioni e altro e, purtroppo so di andare OT, ma cerco umilmente di dire qualcosa sugli ultimi interventi.
L'aspetto responsabilità inteso come RC è non da poco.
Non da poco soprattutto quando paghi una cifra per iscriverti ad una manifestazione.
Per quel che io so, la responsabilità diventa quasi in toto degli organizzatori e del regolamento da loro stilato.
Ovvero non si può far capo al cosiddetto buonsenso del partecipante o simile, ma ricade solo o quasi sugli organizzatori.
In caso di incidente grave per maltempo kway o no, dal punto di vista della responsabilità essa ricade totalmente sugli organizzatori.
Perchè? Perchè tu paghi, fondamentalmente, ovvero fruisci o perlomeno dovresti fruire, di un servizio, se poi c'è una copertura minimamente pubblica, ancora di più...
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Se l'è fassile m'angusciu, se l'è diffisile tribullu!
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Giancarla
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Post by Giancarla »

Conte Ugolino wrote: Perchè? Perchè tu paghi, fondamentalmente, ovvero fruisci o perlomeno dovresti fruire, di un servizio, se poi c'è una copertura minimamente pubblica, ancora di più...
Beh oddio... Io pago per avere la possibilità di correre un percorso ben segnalato, di avere assistenza e soccorsi a disposizione in un tempo relativamente breve se necessario, per la tranquillità di concludere un percorso che da sola non farei visto che non sono capace di andar per sentieri da sola, per i ristori, per i servizi e le docce a fine gara... Mai e poi mai mi sognerei di pensare che pago perché qualcuno si prenda la responsabilità del mio essere pirla!!! Se parto senza giacca per andare a 2.500 m, e metti che magari il controllo l'ho pure passato e poi la giacca l'ho mollata in macchina? Non è così improbabile, ho visto fare cose del genere con i miei occhi, e non una sola volta, e non sono secoli che corro trail. Cosa vogliamo, che l'organizzazione controlli TUTTI gli zaini ogni 10 km? Per quanto mi riguarda no di certo... Resto dell'idea che i soccorsi, se qualcuno si trova nei guai per sua negligenza, siano da imputare come costo a quel qualcuno, e magari in più che a quel qualcuno dovrebbe essere preclusa l'iscrizione ad altri trail per il resto della sua carriera sportiva. Utopia, lo so, ma secondo me sarebbe un deterrente molto più efficace. Sarei poi anche dell'idea di non sospendere la gara, mai, in modo che chi ritiene di essere capace possa andare avanti comunque, perché il tanto vituperato concetto di "eroismo" di cui si parlava altrove suscita in me la massima ammirazione, anche se io ne sono lontana anni luce perché ho paura della mia stessa ombra. Come recita il regolamento di una corsa in bici negli USA: "The race will NOT stop... For any reason". E chi finisce una corsa in condizioni impossibili sarà pure un pazzo furioso, ma per me è un eroe!
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Paglia
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Post by Paglia »

olaf wrote:Cmq il mio amico Franky,sempre presente quando c'è da "menare la clava",mi ha detto che il primo a tornare indietro una volta viste le condizioni meteo è stato Olmo......Non proprio un pivello della montagna.....
Alla pontboset il primo a ritirarsi per le condizioni del tempo è stato Pellissier e anche lui è partito piuttosto leggero. Secondo me i ''forti'' (nel senso dei tempi in gara, perchè a mio avviso è quello
che arriva ultimo che si è fatto di più il mazzo)se non ci sono le condizioni ideali per una buona performance non rischiano, annusano l'aria grama :ninja: e giustamente, vista la loro grande
esperienza di gare e di montagna lasciano a noi che inconsciamente ( ma !!?? ) non ci tiriamo indietro :unibrow:
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granpasso
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Post by granpasso »

Paglia wrote:
olaf wrote:Cmq il mio amico Franky,sempre presente quando c'è da "menare la clava",mi ha detto che il primo a tornare indietro una volta viste le condizioni meteo è stato Olmo......Non proprio un pivello della montagna.....
Alla pontboset il primo a ritirarsi per le condizioni del tempo è stato Pellissier e anche lui è partito piuttosto leggero. Secondo me i ''forti'' (nel senso dei tempi in gara, perchè a mio avviso è quello
che arriva ultimo che si è fatto di più il mazzo)se non ci sono le condizioni ideali per una buona performance non rischiano, annusano l'aria grama :ninja: e giustamente, vista la loro grande
esperienza di gare e di montagna lasciano a noi che inconsciamente ( ma !!?? ) non ci tiriamo indietro :unibrow:
Rispondo un attimo sulla pontboset anche se OT.............
A noi Pelissier ha detto che si ritirava per problemi fisici (Lui il kway l'aveva e indosso pure). E' un atleta che corre per vincere e se vede che la giornata gira male magari tira i remi in barca.
Però pensaci bene. Un'atleta del suo calibro chiude una skyrace come la pontboset intorno alle due ore e mezza. Se avesse continuato il temporale lo avrebbe colto ben in basso, a pochi km. dal'arrivo e non come a noi in quota :? :? Inoltre pensi che non abbia consultato la meteo prima id partire ?????
Tutti gli altri top runner invece hanno continuato e c'erano grossi calibri come Gloriana, Garnier, Cavallo. Quest'ultimo nonostante la perdita della traccia e lo svantaggio accumulato ha comunque terminato la sua corsa.......
Comunque tutto è possible..........
Belin !
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Post by Paglia »

Era solo per collegarmi anche alla gara dello Chaberton e ai rischi, cercati o meno, che si corrono in certe situazioni.

Non era una critica nei riguardi di Jan, anzi, era solo un riportare la notizia del suo abbandono alla gara (e poi il perchè sono fatti suoi, no??)

Il k-way che aveva non so quanto potesse servirgli in caso di brutto tempo e come dici tu mi sa che il brutto neanche lo prendeva.

Io il k-way leggero che avevo non l'ho messo perchè si serebbe inzuppato tempo zero e poi non volevo perdere tempo ad infilarlo perchè

stavo cercando di venirti a prendere, accidenti a me :lol: :lol: :lol:
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granpasso
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Post by granpasso »

Io il k-way leggero che avevo non l'ho messo perchè si serebbe inzuppato tempo zero e poi non volevo perdere tempo ad infilarlo perchè

stavo cercando di venirti a prendere, accidenti a me


Vabbè, dai, siccome sono due anni che praticamente corriamo attaccati, alla prox si va assieme così si chiacchiera un pò :wink:
Belin !
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Post by Paglia »

Bravo :D :D :D
lbalsamo
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Post by lbalsamo »

Ciao a tutti e scusate il ritardo.
Vorrei esprimere anche io il mio parere.
Mi sono iscritta allo Chaberton perchè il ritiro della Valdigne mi ha lasciata molto delusa e sapendo di essere in forma (secondo le mie condizioni chiaramente) ho voluto ritentare con una gara di cui mi avevano parlato molto bene , Olmo incluso.
Intanto voglio precisare che non avevo mai corso una sky marathon e questa sarebbe stata la prima, ho sempre corso gare di ultra trail .
Mi ha subito stupito che nel regolamento non ci fosse il materiale obbligatorio e nonostante tutto, conoscendo le gare in montagna e fregandomene della velocità della gara in questione, ho pensato di portarmi di tutto, dalla felpa tecnica ai guanti e al Kway.
Ho visto un sacco di gente vestita come se stesse per affrontare una gara al mare ! E pensavo : "sono la solita terrona ...... guarda questi atleti !!!" . Adesso, alla luce dei fatti sono fiera di essermi considerata terrona !!!
La pioggia ha cominciato a fare capolino già dopo i primi 6km, i tuoni ed i fulmini non erano in lontananza, ma ci accompagnavano sul percorso. Pioggia, a tratti grandine e vento freddo.
Se posso dire la mia, non credo che gli organizzatori non sapessero delle condizioni meteo brutte, e il fatto che ci abbiano detto che il tempo avrebbe retto almeno sino a mezzogiorno non mi è sembrato molto corretto !
Olmo mentre lo speaker parlava mi ha subito fatto la battuta : "Luisa, prendi i cannoli, perchè tanto la gara non si finisce !". Infatti dopo mi ha detto che alle prime gocce d'acqua e ai primi fulmini ha girato i tacchi perchè in montagna è stupido rischiare così .
Comunque sia, in cima (non la vetta) le mie mani, nonostante i guanti tecnici mizuno invernali, non avevano più sensibilità ed in discesa (dove peraltro nessuno mi aveva informato che la gara si sarebbe fermata a Claviere) tremavo dal freddo con la felpa e la giacca a vento .
Quando ci hanno bloccati ci sono rimasta malissimo perchè ho pensato che la parte brutta oramai era passata e che tutto sommato restava da fare la parte più bella !
Poi però a mente fredda sono sicura che la decisione è stata quella giusta, anche se dopo due ore c'era il sole.
Mi dispiace molto perchè tenevo molto a questa gara, ma con la natura non si scherza e questa è l'unica certezza .
Ritenterò sicuramente !
lbalsamo
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