Beigua Challenge (Trail Rensen-Trail 3 Comuni)

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granpasso
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Post by granpasso »

Alla fine il Challenge è andato. Duro e da correre con "intelligenza". Speriamo che il prossimo anno si replichi.
Sarebbe stato bello avere in regalo una maglietta del Challenge..........Magari il prox anno :wink:
Ciao.
Belin !
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espansione
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Post by espansione »

oramai questi trail li vivo quasi in dimensione onirica
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granpasso
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Post by granpasso »

espansione wrote:oramai questi trail li vivo quasi in dimensione onirica
Vuoi dire che viaggi con la fantasia ????
Belin !
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espansione
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Post by espansione »

che alla fine quando arrivo sembra che sia stato tutto un sogno
meno male che ci sono i dolori a rammentarmi la fatica
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antani
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Post by antani »

Era la prima volta che correvo due ultra così ravvicinate, ma direi che è andata bene, anche se ora le gambe fanno parecchio male. Ma come fanno gli stakanovisti alla Teomat e alla Giancarla?
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Giancarla
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Post by Giancarla »

antani wrote:Era la prima volta che correvo due ultra così ravvicinate, ma direi che è andata bene, anche se ora le gambe fanno parecchio male. Ma come fanno gli stakanovisti alla Teomat e alla Giancarla?
Teomat proprio non lo so, è evidente che CI HA il fisico... Io semplicemente me la prendo con calma! Scherzi a parte, una mezza maratona, corsa al limite delle mie possibilità, mi lascia sì il segno, non come dolori precisi ma come fiacca generale per il giorno successivo; una corsa molto molto lunga, ma presa con la dovuta calma ed a regime di battiti cardiaci molto basso (li misuro a sensazione, non uso il cardio) non lascia tracce o quasi. Per il senso di "inchiodamento" delle gambe, la bici poi è un toccasana; un'uscita tranquilla, anche con un po' di salita, il giorno immediatamente successivo alla faticaccia a piedi, toglie gran parte del fastidio. Tutto quel che mi resta, di una corsa come quella di oggi, per i giorni successivi... E' una fame abominevole, roba che mangerei persino le gambe del tavolo! :(
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Conte Ugolino
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Post by Conte Ugolino »

Giancarla wrote:. Tutto quel che mi resta, di una corsa come quella di oggi, per i giorni successivi... E' una fame abominevole, roba che mangerei persino le gambe del tavolo! :(
altro che il Conte Ugolino.... :lol: che belva che sei :lol: :lol:

P.S.
Complimenti a tutti, vi ho ammirato, reindirizzato e purtroppo per me schiumato, vedendovi correre alla Veirera....
Ciao e a Portofino....
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teomat
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Post by teomat »

Quindi Conte tu eri in quel breve tratto di strada che dovevamo percorrere per poche decine di metri per poi tagliare a sinistra nel prato?

Tornando IT, anche per me Beigua challenge concluso! Splendido il quadro con "i gruppi du Lillu" handmade by Lorenzo! Potrei perderci giornate a fare alcuni di quei nodi, ovviamente con un pessimo esito! :roll: :roll:
Riguardo al discorso recupero, credo sia questione di allenamento e abitudine, per esempio mi è capitato di fare 62km la notte tra venerdì e sabato e la domenica fare una maratona collinare a Custoza con un ottimo tempo, oppure correre una 6 ore il sabato e poi la domenica fare una gara di 20km. Per il resto, a parte i carichi che possono sembrare eccessivi, utilizzo sempre la bici per recuperare una gara lunga, come farò oggi, per evitare di caricare eccessivamente le articolazioni visto che ieri un po' di colpi li hanno presi!

Concordo con Giancarla comunquel una gara breve e tirata comunque mi lascia più segni a livello muscolare. Ricordo che dopo la maratona di Salsomaggiore ci ho messo 4/5 giorni a camminare normalmente, mentre oggi cammino già bene, anche se con qualche dolorino!
Non occorre guardare per vedere lontano...
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espansione
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Post by espansione »

e cosa fare della bandella ileo tibiale?
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trigi
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Post by trigi »

Solo adesso, a bocce ferme, è possibile fare un commento a questa bellissima accoppiata che in meno di due settimane ci ha portati a percorrere quasi 150 km per i monti di casa nostra......BELLISSIMO!
Sono state due tappe ugualmente dure, in assoluto i due trail più duri che io abbia mai fatto.......direi nel complesso equivalenti come impegno sebbene ben diversi.
Complimenti a tutti gli organizzatori, le due manifestazioni sono state un indubbio successo sia come partecipazione che come riuscita.......e sappiamo non sono stati impegni da poco: moltissimi i volontari sul percorso, sempre gentili e pronti all'incoraggiamento e in tutto questo è bello ci sia dentro un po' di QUOTAZERO!
Sono stati, come a me spesso succede, due veri e propri "viaggi", a tratti percorsi con gli amici (Cesare, Scion, Donald, Fish......solo per citarne alcuni...non me ne vogliano quelli troppo veloci a cui non so stare dietro!), altre volte da solo con le mie sensazioni tra i sentieri nei boschi.......
Grazie a tutti per questa bella storia......organizzatori, compagni ed amici (quotazerini o meno....) che hanno reso possibile tutto questo.
Ci vediamo a Portofino!
Al mondo ci sono solo DUE cose "infinite":
- l'universo
- la stupidità umana
Solo che sulla prima non sono sicuro.

Albert Einstein.
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granpasso
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Post by granpasso »

Beh, quoto Trigi :D
La classifica ?????
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vancori
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Post by vancori »

Classifica finale Beigua Challenge dopo il Trail 3 Comuni

Classifica Beigua Challenge

Ciao
:wink:
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granpasso
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Post by granpasso »

sempre dal mio punto di vista mi è piaciuto molto l'intervento di DIGIAE...(che non conosco)... rileggetelo... c'è tutta la fatica di cosa voglia dire fare, disfar, azzuffarsi per organizzare un TRAIL...

io non l'ho mai fatto... ma ne ho fatte di corse... (in sordina naturalmente) e continuo a percepire tutta la fragilità di questa macchina organizzativa basata solo sulla passione personale...

noi ci facciamo tutti i complimenti... e tutto va sempre molto bene... anzi a gonfie vele... eppure ai nastri di partenza siamo sempre in 100-150 persone...

eppure dalla mia prima maratona nel 1992 a Firenze il movimento organizzativo e mediatico del sistema maratona è cresciuto e non poco... anche nei dettagli... come Roma, Venezia, ma anche piccole realtà come Carpi, Padova, Salsomaggiore, Voghera....

dalla Val Marenca organizzata da L. Trincheri a sue spese il movimento ligure piemontese del Trail lo trovo fermo e immobile...

faccio un esempio... partendo proprio dalla Val Marenca... percorso splendido... circuito durissimo, atleti di livello... ristori e gestione della corsa validi... stop... tutto finito per mancanza di fondi e di un comitato organizzatore che si spartisse i compiti...

Porte di Pietra... circuito bellissimo nella prima parte, abbandonato a se stesso nella seconda, nonostante il grande impegno dei ragazzi Orsi nella completa indifferenza della popolazione.

U Rensen organizzato da un appassionato che si è fatto uno e trino, circuito bellissimo e selettivo, in completa autonomia... troppo pochi i ristori e abbandonato dai media e dagli sponsor, anche qui completamente avulso dal contesto cittadino... era Sabato ad Arenzano e la gente c'era eccome...

3 comuni.... io non so chi l'ha pensata, ma l'idea del Challenge ha tolto in parte le castagne dal fuco da una cattiva gestione del calendario.... (basta accordarsi e le date si trovano).. anche se poi alla sera ho pensato bene poi a cos'era sto Challenge... mistero!
Però qui ho avuto la prima impressione di un salto di qualità nella gestione organizzativa del percorso. Ristori efficienti, personale nei punti critici, segnavia e cartelli zonali veramente intelligenti e probabilmente capaci di rendere più veloci le ricerche in caso di necessità.
Non mi è piaciuto il percorso, ma è un fatto soggettivo, io sono per gli scenari, il bosco m'incupisce. Tutto troppo coperto e con poco dislivello... (ora apriti cielo, chissà i puristi e gli ottimisti come m'insulteranno).

Altro problema... ad esempio ho trovato molta coerenza nel percorso della maratona del Ventasso.... una prova di 42 km di trail a tutti gli effetti, adatta al territorio, anche a costo di mpassare ue volte dallo stesso percorso se ciò facilità i rifornimenti e i controlli. Là dove non c'è la necessità di fare km e dislivelli perchè il senso del percorso non lo richiede non bisogna farli, l'occhio vuole la sua parte ed il palato anche...

Mi resta il dubbio che questo bel giochetto abbia vita breve se non nasce uno spirito organizzativo critico, se qualche cosa non viene rivista e corretta, se non si rompono alcuni tabù, se non ci si sforza di cercare visibilità mediatica... penso al percorso riveduto e corretto di U rensen e 3 comuni messi insieme... un'ottantina di kilometri di dislivello, scenari montani,boschi e mare.... spettacolo... e l'organizzazione fusa insieme...

io sono uno dei tanti appassionati che continuerà ad esserci per il piacere di correre nella natura ma non trovo ragionevole che altri si sbattano per organizzarsi delle gare per la gloria e per caricarsi addosso "casini..."

questo io penso in buona fede..



mi è venuto in mente un'altro esempio...

il Sassello... come fa un Comune a non accettare di far passare una gara podistica nel centro del paese, ma bensì di fianco al proprio cimitero...

forse che alla comunità non fregava nulla di averla come evento di cui essere orgogliosi oppure il motivo è un'altro?

resta il fatto che nel tessuto sociale ligure... questi eventi sono una seccatura non un'opportunità anche mediatica e turistica...

e allora come fare a renderli appetibili...

così, tanto per provare a continuare a giocare...
Lo riporto quà perchè trovo questo intervento molto interessante ma abbastanza circostanziato (panorama ligure-piemontese) e con un particolare riferimento a questi due trail: rensen e 3C........
Belin !
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Conte Ugolino
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Post by Conte Ugolino »

granpasso wrote:
sempre dal mio punto di vista mi è piaciuto molto l'intervento di DIGIAE...(che non conosco)... rileggetelo... c'è tutta la fatica di cosa voglia dire fare, disfar, azzuffarsi per organizzare un TRAIL...

io non l'ho mai fatto... ma ne ho fatte di corse... (in sordina naturalmente) e continuo a percepire tutta la fragilità di questa macchina organizzativa basata solo sulla passione personale...

noi ci facciamo tutti i complimenti... e tutto va sempre molto bene... anzi a gonfie vele... eppure ai nastri di partenza siamo sempre in 100-150 persone...

eppure dalla mia prima maratona nel 1992 a Firenze il movimento organizzativo e mediatico del sistema maratona è cresciuto e non poco... anche nei dettagli... come Roma, Venezia, ma anche piccole realtà come Carpi, Padova, Salsomaggiore, Voghera....

dalla Val Marenca organizzata da L. Trincheri a sue spese il movimento ligure piemontese del Trail lo trovo fermo e immobile...

faccio un esempio... partendo proprio dalla Val Marenca... percorso splendido... circuito durissimo, atleti di livello... ristori e gestione della corsa validi... stop... tutto finito per mancanza di fondi e di un comitato organizzatore che si spartisse i compiti...

Porte di Pietra... circuito bellissimo nella prima parte, abbandonato a se stesso nella seconda, nonostante il grande impegno dei ragazzi Orsi nella completa indifferenza della popolazione.

U Rensen organizzato da un appassionato che si è fatto uno e trino, circuito bellissimo e selettivo, in completa autonomia... troppo pochi i ristori e abbandonato dai media e dagli sponsor, anche qui completamente avulso dal contesto cittadino... era Sabato ad Arenzano e la gente c'era eccome...

3 comuni.... io non so chi l'ha pensata, ma l'idea del Challenge ha tolto in parte le castagne dal fuco da una cattiva gestione del calendario.... (basta accordarsi e le date si trovano).. anche se poi alla sera ho pensato bene poi a cos'era sto Challenge... mistero!
Però qui ho avuto la prima impressione di un salto di qualità nella gestione organizzativa del percorso. Ristori efficienti, personale nei punti critici, segnavia e cartelli zonali veramente intelligenti e probabilmente capaci di rendere più veloci le ricerche in caso di necessità.
Non mi è piaciuto il percorso, ma è un fatto soggettivo, io sono per gli scenari, il bosco m'incupisce. Tutto troppo coperto e con poco dislivello... (ora apriti cielo, chissà i puristi e gli ottimisti come m'insulteranno).

Altro problema... ad esempio ho trovato molta coerenza nel percorso della maratona del Ventasso.... una prova di 42 km di trail a tutti gli effetti, adatta al territorio, anche a costo di mpassare ue volte dallo stesso percorso se ciò facilità i rifornimenti e i controlli. Là dove non c'è la necessità di fare km e dislivelli perchè il senso del percorso non lo richiede non bisogna farli, l'occhio vuole la sua parte ed il palato anche...

Mi resta il dubbio che questo bel giochetto abbia vita breve se non nasce uno spirito organizzativo critico, se qualche cosa non viene rivista e corretta, se non si rompono alcuni tabù, se non ci si sforza di cercare visibilità mediatica... penso al percorso riveduto e corretto di U rensen e 3 comuni messi insieme... un'ottantina di kilometri di dislivello, scenari montani,boschi e mare.... spettacolo... e l'organizzazione fusa insieme...

io sono uno dei tanti appassionati che continuerà ad esserci per il piacere di correre nella natura ma non trovo ragionevole che altri si sbattano per organizzarsi delle gare per la gloria e per caricarsi addosso "casini..."

questo io penso in buona fede..



mi è venuto in mente un'altro esempio...

il Sassello... come fa un Comune a non accettare di far passare una gara podistica nel centro del paese, ma bensì di fianco al proprio cimitero...

forse che alla comunità non fregava nulla di averla come evento di cui essere orgogliosi oppure il motivo è un'altro?

resta il fatto che nel tessuto sociale ligure... questi eventi sono una seccatura non un'opportunità anche mediatica e turistica...

e allora come fare a renderli appetibili...

così, tanto per provare a continuare a giocare...
Lo riporto quà perchè trovo questo intervento molto interessante ma abbastanza circostanziato (panorama ligure-piemontese) e con un particolare riferimento a questi due trail: rensen e 3C........
mah! onestamente ho svariati dubbi.
Che l'area Ligure piemontese sia statica non direi proprio perchè è in quest'area che si concentrano molti dei vari trail.
Sui numeri.
dal punto di vista mediatico devi avere una organizzazione di un certo livello alle spalle sennò rischi il flop e questo accade solo in pochi, perchè ?
Beh mica tutti hanno alle spalle chissachecosa, ma Portofino, (che certo è Portofino) fa il boom di iscritti per varie ragioni.
In primis quella di essere un trail su distanze umanissime, pensateci gente...... a parte questo l'organizzazione, la richiesta fondi ed altro non sono cose che si improvvisano dall'oggi al domani.
Provate a compilare certa modulistica e poi mi darete ragione....

Nel mondo sociale Ligure questi eventi non sono una seccatura, ma talvolta passare nel centro è più un problema che altro e poi è proprio obbligatorio passare dal centro di un paese? e allora maratoniamoci....
Io invece vedo nel mondo trail Ligure una grande spinta che certo avrà bisogno di correttivi, ma da li a dire quanto affermato sopra ce ne corre.
Al Rensen e al 3 C ho visto atleti provenienti da vari zone del nord, mica solo Liguri...
Last edited by Conte Ugolino on Thu Oct 15, 2009 23:14, edited 1 time in total.
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granpasso
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Post by granpasso »

Provo ad aggiungere alcuni pensieri in piena libertà........
Il "fenomeno" trailrunning è nuovissimo, in piena evoluzione. Nel 2006 potevi pensare solo al Cro al massimo al Bianco e già l'anno dopo si sceglieva tra LUT, PdP, Via Marenca, Valdigne.......
c'è questo magma ribollente, carico di energia, dove tutto è possibile........Trail pubblicizzati e mai nati. (Chi ricorda il Tabor ???). Trail durati una sola edizione (Via Marenca). Trail organizzati da pochi volenterosi e altri che si sono evoluti sempre meglio........In questo scenario tutto è possibile ma è anche tutto molto precario, instabile.........
Purtroppo o per fortuna :wink: il trail fatica molto a trovare una sua collocazione. Piazzato in una zona di confine tra il podismo e il trekking NON convince nè podisti nè escursionisti ma affascina e rapisce TUTTI gli amanti dell'avventura e della scoperta.
Fa fatica anche a "collocarsi" nei sodalizi che promuovono le attività a lui vicine :arrow: Società podistiche, CAI, FIE........ Forse troppo "estremo" per il podista classico e forse troppo "sportivo" per il tipico escursionista. Ed ecco che l'organizzazione degli eventi è spesso nelle mani di gruppi più o meno numerosi di volenterosi, magari anche con l'appoggio dei vari sodalizi, ma restando sempre e comunque i primi attuatori dell'evento.........

Allora lancio un'idea, uno spunto di riflessione, perchè VERAMENTE si resta stupefatti nel sapere che a Sassello non hanno voluto il transito per il centro del paese........
A me sembra si possa dire che una manifestazione di trail running sia rinnovatrice di "senso" per i luoghi che attraversa...........
Ma come mai in VdA fanno il tifo e nell'Appennino ligure no ???? Cosa si cela dietro l'applauso del tifoso se non una simbolica "pacca sulla spalla" quale segno di condivisione della fatica :wink: Una fatica che chi vive nelle frazioni delle alpi ancora conosce e che quindi Ri-CONOSCE anche al trailer che attraversa quel luogo. Una fatica che forse gli abitanti del nostro appennino hanno scordato ????
Ed ecco quindi il trail come rinnnovatore di "senso" :arrow: dei luoghi, dei percorsi, della fatica e del lavoro.......le vie del sale, dei contrabbandieri, degli acciugai, dei boscaioli.........
Su questo fronte penso che in appennino sia una battaglia difficile da condurre.......Ma bisogna insistere perchè i trail diventino sempre più ESPRESSIONE del territorio che li ospita. Rinnovatori di "senso" anche geografico dei luoghi.....Arrivo dal Mare e al Mare torno tanto per fare un esempio.......
Ho esagerato ???? :lol: :lol:
A Voi :D
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Conte Ugolino
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Post by Conte Ugolino »

granpasso wrote:Forse troppo "estremo" per il podista classico e forse troppo "sportivo" per il tipico escursionista.
Ed è questo uno dei punti ...........
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granpasso
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Post by granpasso »

Conte Ugolino wrote:
granpasso wrote:Forse troppo "estremo" per il podista classico e forse troppo "sportivo" per il tipico escursionista.
Ed è questo uno dei punti ...........
Già ma forse è il punto sul quale si riesce ad agire di meno........
Come già detto da qualcuno il "trail" per essere definito tale deve prevedere un certo grado di endurance e un certo livello di "autogestione" delle forze, delle riserve..........
Più accorci più ti avvicini al mondo del podismo, più allunghi più sei nel "trail".............

Direi invece per il futuro di puntare più sulla qualità che sulla quantità.............
E se si creasse un unico grande trail da 80/90 km........nel Beigua ??????
Basterebbe unire le forze..............
Belin !
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Giancarla
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Post by Giancarla »

granpasso wrote: U Rensen organizzato da un appassionato che si è fatto uno e trino, circuito bellissimo e selettivo, in completa autonomia... troppo pochi i ristori e abbandonato dai media e dagli sponsor, anche qui completamente avulso dal contesto cittadino... era Sabato ad Arenzano e la gente c'era eccome... (Cantal01)
Delle osservazioni di Cantal, che tutto sommato condivido in toto, questa è senz'altro per me la più azzeccata! Che mazzo che si è fatto, l'"uno e trino", e con una fonte inesauribile di coraggio e caparbietà!
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espansione
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Post by espansione »

se i trial non fossero trial non li farei
mi piacciono i monti e i sentieri
è una categoria di manifestazioni a cui partecipano una minoranza di persone
molte persone pur avendone l'allenamento non li fanno
altri li fanno solo perchè sono affascinati

ogni scopa ha il suo manico penso
cmq in italia comunicazione zero su queste manifestazioni

finissero un po' più sui giornali

io prima di entrare nel forum non sapevo manco che esistessero
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mauri1965
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Post by mauri1965 »

Che sarà dei Trail??? bella domanda :smt003

secondo me qualcuno durerà altri spariranno altri ne arriveranno....... :D , in quanto come in tutte e attività della vita, anche loro hanno un inizio ed una fine, la durata dipenderà da tanti fattori.... perchè anche le gare di Trail, "per vivere" hanno bisogno di risorse, le risorse si trovano se le persone che vi partecipano portano reddito alle zone interessate, le persone partecipano se stimolate, per essere stimolate devono essere premiate, oltre che dal bel percorso anche da premi importanti, eventualmente anche denaro (per i primi) e da gadget di qualità (per tutti gli altri), se si vuole un evento di successo ci vogliono degli organizzatori remunerati che si dedichino a tempo pieno all'evento, curando il marketing e la vendita dello stesso (un esempio l'organizzazione della Marcialonga, sci,corsa e ciclismo).

Quindi si tratta di scelte, se si vuole per codice etico non premiare con premi in denaro i partecipanti, ci stà, ma si limita comunque la partecipazione.

Se si tengono i prezzi di iscrizione alti in proporzione a quanto viene dato, per sopperire a costi che purtroppo gli sponsor non coprono, si limita anche qui il numero di partecipanti.

Di sicuro, unendo le forze creando un evento unico, con un organizzazione manageriale remunerata, premiando i partecipanti, costituendo dei pacchetti turistici, pubblicizando l'evento, pensando anche ad attività ludiche per i pargoli e le mogli, che ad aspettare 12 e più ore si rompono non poco le pelotas e di conseguenza le rompono a.... :smt003 , forse ....chissà..... :roll:

Comunque finchè ci saranno persone che spinte dalla passione avranno voglia di dedicare buona parte del loro tempo ad organizzare eventi, i trail continueranno ad esserci, di sicuro per il lavoro che danno, 150 persone al via sono veramente pochine, il numero basso di partecipanti non è dovuto alla durezza della prova, questo è un alibi, al mondo ci sono gare ben più dure, che vedono al via, migliaia di persone.

Concludo specificando che quanto esposto è una mia riflessione, a fronte di una discussione in merito al futuro del trail, naturalmente il trail può rimanere così com'è, un ambiente dove ci si conosce quasi tutti, dove si ride e si scherza, dove spiccano i valori morali, la leatà sportiva e l'amicizia.
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Post by Giancarla »

mauri1965 wrote: Quindi si tratta di scelte, se si vuole per codice etico non premiare con premi in denaro i partecipanti, ci stà, ma si limita comunque la partecipazione.
'sta storia dell'orrore per il denaro, poi, mi fa sempre un po' ridere... Per quanto riguarda me, personalmente, di cosa ci sia in premio, se un mazzo di fiori, un assegno o una Limousine con autista, proprio non me ne può fregar di meno, tanto io a premio non arrivo; però, se l'obiettivo è quello di far crescere il numero di iscritti, penso che i premi in denaro o comunque in oggetti di valore siano indispensabili (ripeto, se quello è l'obiettivo).
E poi, non credo proprio che valga l'equazione niente premi in denaro = niente soldi per chi corre. Un caso estremo: non penso proprio che uno come Jornet, per vivere, faccia l'impiegato di banca o l'operaio in fabbrica. E guardacaso non partecipa al Rensen o al Soglio, per dirne due: non perché non siano abbastanza duri, ma perché l'UTMB, per i suoi sponsor, significa ben altro ritorno pubblicitario e, di conseguenza, entrata di €€€.
In casi più normali, penso che già i corridori di un certo livello abbiano un aiuto, anche minimo, dagli sponsor: fosse anche solo l'iscrizione alla gara, un paio di scarpe, un veicolo a prestito magari con una persona che li accompagna e recupera, son tutte cose che hanno un valore monetario, sia pure piccolino. Insomma, qualche soldino credo proprio circoli già adesso. Personalmente, ripeto non per interesse personale perché tanto io il podio lo vedo con il telescopio :lol: , non vedrei nulla di male se ne circolassero di più...
Chiaro che fare una scelta di tipo "etico", se così vogliamo chiamarla (non mi piace, ma non mi viene in mente altro al momento) significa tagliare via una fetta di possibili partecipanti che quella scelta non la condividono. La passione è una bella cosa, ma magari c'è qualcuno che ha i numeri per far bene e che sceglie il proprio calendario in base ai conticini che si è fatto; non so se nel podismo sia così, nel ciclismo amatoriale senza dubbio è così per molti che ne fanno quasi un mestiere. Per quel che mi riguarda, non vedo nulla di male né nell'una né nell'altra posizione.
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Post by mauri1965 »

Giancarla wrote:
mauri1965 wrote: Quindi si tratta di scelte, se si vuole per codice etico non premiare con premi in denaro i partecipanti, ci stà, ma si limita comunque la partecipazione.
'sta storia dell'orrore per il denaro, poi, mi fa sempre un po' ridere... Per quanto riguarda me, personalmente, di cosa ci sia in premio, se un mazzo di fiori, un assegno o una Limousine con autista, proprio non me ne può fregar di meno, tanto io a premio non arrivo; però, se l'obiettivo è quello di far crescere il numero di iscritti, penso che i premi in denaro o comunque in oggetti di valore siano indispensabili (ripeto, se quello è l'obiettivo).
La penso esattamente come te...

Porto un esempio, un paio di settimane fà, chiacchieravo con un amico, quest'amico è stato vicecampione del mondo di corsa in montagna, stà preparando New York dove spera di entrare nei primi 20, sapendo che la settimana dopo c'è il trail di Portofino, le ho proposto di fare una macchinata e di partecipare, una delle prime cose che mi ha chiesto è stato quale premi ci fossero....., venale??? forse...
O forse semplicemente trattandosi di una persona che corre tutti i giorni dell'anno, 2 volte al giorno (per scelta lavora pure in proprio), considera il premio, il giusto stimolo e riconoscimento ai sacrifici che si sottopone per rimanere ai vertici.


Rimane da capire se la presenza di forti atleti può portare un valore aggiunto oppure no, se può avere un effetto trainante verso la massa ed aumentare la visibilità del mondo del trail.
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Post by Giancarla »

mauri1965 wrote: O forse semplicemente trattandosi di una persona che corre tutti i giorni dell'anno, 2 volte al giorno (per scelta lavora pure in proprio), considera il premio, il giusto stimolo e riconoscimento ai sacrifici che si sottopone per rimanere ai vertici.
Ovvio, per lui è diventato in pratica un secondo lavoro. E non capisco davvero perché questo atteggiamento debba essere criticabile. Ovvio che, a certi livelli, non è più la sola passione a muoverti, non è solo lo spirito di amicizia, il divertimento della gara, l'ambiente in cui vai a correre, quel che conta. Che male c'è a guadagnarci? Ovvio, poi se la scelta di non dare premi in denaro è motivata dal fatto che si tratta di un evento che proprio non può permettersi un montepremi del genere, pace, ci mancherebbe altro; se la scelta ha un presunto motivo "etico", beh, lì lo capisco già molto meno. Per quanto mi riguarda, partecipo senza alcun problema a gare con e gare senza premi in denaro... E comunque non porto mai a casa un euro!!! :lol:
mauri1965 wrote: Rimane da capire se la presenza di forti atleti può portare un valore aggiunto oppure no, se può avere un effetto trainante verso la massa ed aumentare la visibilità del mondo del trail.
Mah, intanto di sicuro le prestazioni "sensazionali" aumentano l'interesse degli sponsor, magari non solo verso il singolo atleta ma anche verso la competizione in sé, cosa che non credo possa fare schifo a chi organizza. Non credo che l'UTMB avrebbe raggiunto le dimensioni che ha senza il supporto degli sponsor, e però, nel contempo, non credo che i marchi si interesserebbero ad una gara che i primi concludono in tempi tutto sommato "umani" tipo 30-35 ore... Uno che la finisce in 22 ore o meno fa molta più immagine! Poi boh, queste sono elucubrazioni mie, magari son caxxate, del resto a Economia odiavo tutto ciò che avesse a che fare con il marketing... :lol:
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cantal01
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Post by cantal01 »

:D :D

sono contento... pensavo di essere piombato anche qui nel MONDO DELL'OTTIMISMo... e già ero caduto in depressione...

avevo lanciato un'idea critica e credevo fosse caduta lì... nel vuoto....

se se ne parlasse un pò più a fondo di queste cose... si potrebbe apportare all'evento in quanto tale dei correttivi...

DAL MIO PUNTO DI VISTA NECESSARI...

interessante ad esempio l'analisi di GRANPASSO... sulla fatica e la perdita di valori in questo senso...

e quante cose di cui si potrebbe discutere....

esempio la Kinder trail dei bambini alle Porte di Pietra, i punti di ritrovo della 3 comuni, il pacco gara del Rensen, il percorso della Val Marenza, la forza organizzativa della Cro Magnon, la segnaletica della Abbots Way, il road book della 3 comuni, la traccia durissima del Rensen e quante altre idee...

per il Conte .... naturalmente PORTOFINO non è un trail e chi è un trailer sa di cosa parlo... il suo successo è ancora più cosa grave per il nostro movimento perchè evidenzia una assoluta voglia di natura da parte di una gran massa di TAPASCIONI contro un'offerta di gare non ancora all'altezza della situazione. Lì ci si gioca solo il nome e il luogo, sulla coerenza del percorso poi avrei dei dubbi...
basta solo pensare alla mezza di Santa Margherita... :wink:
L’esperienza è quella che ottieni, quando non ottieni quello che desideri.
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Giancarla
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Post by Giancarla »

granpasso wrote: Direi invece per il futuro di puntare più sulla qualità che sulla quantità.............
E se si creasse un unico grande trail da 80/90 km........nel Beigua ??????
Basterebbe unire le forze..............
Uhm, però secondo me sarebbe un peccato... Sono due trail troppo diversi e troppo particolari, uno con solo salita e discesa dure (mon amour), l'altro molto più scorrevole, per chi sa (s)correre (non io che come tipo di percorso lo odio abbastanza, ma che paesaggi!). E poi - ma qui parlo assolutamente per immaginazione, vado a naso in base a quel che sento - il papà del Rensen è troppo innamorato della sua creatura per permettere che il Rensen venga "snaturato" così. Poi, sarà che io mi affeziono alle cose, ai percorsi, e li vorrei sempre uguali ugualissimi di anno in anno, Rensen da una parte, Tre Comuni dall'altra, così come per qualsiasi altro trail! :D
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trigi
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Post by trigi »

che restino due cose distinte...anche negli anni a venire. :wink:
Al mondo ci sono solo DUE cose "infinite":
- l'universo
- la stupidità umana
Solo che sulla prima non sono sicuro.

Albert Einstein.
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Post by Emi »

lunga vita al challenge, ma gare divise, sono troppo belle così diverse e così vicine :D
alla fine devo ricredermi anche sulle date, pensavo fossero troppo vicine invece è stato divertente correrle in 15 giorni.
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salgomasudo
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Post by salgomasudo »

Sono d'accordo parzialmente con emi: pensavo di non riuscire a recuperare in due settimane ed invece ho avuto sensazioni positive, sono andato bene e mi sono divertito, però ho visto parecchi che erano presenti anche al rensen scarichi e completamente vuoti. Chissà? Comunque sono contento di averle fatte e anche di non essermi iscritto (ho deciso all'ultimo) perchè sarei arrivato 11imo :smt010
ciao
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advolans
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Post by advolans »

cantal01 wrote::D :D

per il Conte .... naturalmente PORTOFINO non è un trail e chi è un trailer sa di cosa parlo... il suo successo è ancora più cosa grave per il nostro movimento perchè evidenzia una assoluta voglia di natura da parte di una gran massa di TAPASCIONI contro un'offerta di gare non ancora all'altezza della situazione. Lì ci si gioca solo il nome e il luogo, sulla coerenza del percorso poi avrei dei dubbi...
basta solo pensare alla mezza di Santa Margherita... :wink:
E' vero :!: :!: Portofino non è vero e proprio trail :cry: Troppo veloce troppo corto, troppo commerciale, poco dislivello, poco tecnico, ma forse il movimento trail per ora ha bisogno anche dei "tapascioni", di cui mi ritengo far parte, non rientro ancora nell'elite degli atleti di punta o ultra trailers.

Ma allora non ci capisco più niente :shock: Cosa vogliamo da questo mondo trail :?: :?: :?: Essere quella ristretta schiera di appassionati che sfidano distanze e dislivelli, o allargare la nostra passione, mettendo a disposizione distanze, dislivelli, e difficoltà tecniche, alla portata di tutti, o meglio, lasciare la scelta alle persone in base alle proprie capacità fisiche, di cercare la gara che fà per loro :?: :?:

Mi sento di dire, che noi abbiamo in mano tutto il movimento trail, che sta esplodendo adesso, che attira sempre più persone, siamo noi a dettare le regole e la sua etica, e sicuramente non potremmo essere sempre presenti per sempre, un giorno dovremmo mollare, e allora cosa lasceremo ai nostri successori del mondo trail :?: :?:

Forse Portofino come data e come collocazione geografica, è giusto che rimanga tale, e che faccia i suoi 1500 iscritti, quello potrebbe essere il punto di partenza per molte persone che si avvicinano a questa affascinante disciplina, e come lo è già stato, e come qualcuno di noi, che scrive su questo forum si è innamorato di questo sport proprio a Portofino, per poi affrontare prove dure come il Rensen e la 3C :-k :-k
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Giancarla
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Post by Giancarla »

advolans wrote:
E' vero :!: :!: Portofino non è vero e proprio trail :cry: Troppo veloce troppo corto, troppo commerciale, poco dislivello, poco tecnico,
Boh, a me non pare... La data è pur sempre il 15 novembre; cosa si vuol pretendere? Per le distanze lunghe fa già freschino; non so quanti abbiano voglia di partire alle quattro del mattino e macinare ottanta km su sentiero con simili temperature. Io credo di essere già abbastanza fachiro... Ma per me la risposta sarebbe no! Casto e Portifino, per quanto mi riguarda, chiudono la stagione dei sentieri fino al ritorno delle temperature adatte all'esistenza umana sulla Terra; una distanza tranquilla e fattibile come Portofino va benissimo! :D
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Post by andrea stanco »

Sondaggio: se il 3c mantenesse i i tratti partenza/Beigua e Giovo/arrivo, abbandonando il versante padano per il crinale tra Beigua e Faiallo (da percorrere su tracciati differenti andata e ritorno). Piace?
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Giancarla
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Post by Giancarla »

andrea stanco wrote:Sondaggio: se il 3c mantenesse i i tratti partenza/Beigua e Giovo/arrivo, abbandonando il versante padano per il crinale tra Beigua e Faiallo (da percorrere su tracciati differenti andata e ritorno). Piace?
Dipende... Vuol dire più salita e meno tratti corribili, oppure meno salita e più tratti corribili? Se è la prima che ho detto, piace. Se è la seconda, NON piace!
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Post by andrea stanco »

Vuol dire meno tratti corribili e sentieri più "severi". Lo spartiacque è quello sopra ad Arenzano per intenderci.
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trigi
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Post by trigi »

....personalmente mi piace così com'è, anche perchè nello stesso tratto ci passiamo due settimane prima con il Rensen :wink:
Al mondo ci sono solo DUE cose "infinite":
- l'universo
- la stupidità umana
Solo che sulla prima non sono sicuro.

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granpasso
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Post by granpasso »

trigi wrote:....personalmente mi piace così com'è, anche perchè nello stesso tratto ci passiamo due settimane prima con il Rensen :wink:
Quoto.........
Belin !
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Giancarla
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Post by Giancarla »

andrea stanco wrote:Vuol dire meno tratti corribili e sentieri più "severi". Lo spartiacque è quello sopra ad Arenzano per intenderci.
Allora MI PIACE!!!!!!!!!!!!! :D
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digiae
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Post by digiae »

andrea stanco wrote:Sondaggio: se il 3c mantenesse i i tratti partenza/Beigua e Giovo/arrivo, abbandonando il versante padano per il crinale tra Beigua e Faiallo (da percorrere su tracciati differenti andata e ritorno). Piace?
dipende dallo scenario che si presenterà, quindi intendi dire:
- se Rensen si facesse lo stesso
- se Rensen non si facesse e si proponesse una sinergia 3C Rensen?
Emi
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Post by Emi »

trigi wrote:....personalmente mi piace così com'è, anche perchè nello stesso tratto ci passiamo due settimane prima con il Rensen :wink:
giusto :D
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cantal01
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Post by cantal01 »

ci passeremo ancora sulla traccia del RENSEN? :cry: :cry: :cry:

io non ne sarei poi così convinto...

l'esperienza della Val Marenca insegna che quando si è soli contro tutti è dura ingoiare il rospo per la gloria...

poi per il President...

io non sono più un cultore delle gare brevi... la dove si usa il cronometro e si guarda al kilometro la cosa non mi attira...

è una mia involuzione... o forse no...

a me pare che Portofino sia un gran veicolo per pubblicizzare questa disciplina... alla stregua di una ecomaratona o qualcosa di simile... che sia organizzata bene e che abbia anche avuto molta fortuna... e ben venga questo... da lì a riuscire poi nell'impresa francese di sviluppare il movimento ce ne corre...

ma credo di sapere cosa significhi Trail e il percorso di Portofino che io percorro quasi una volta alla settimana lo si corre... e veloce anche...
con occhio ai tempi... e poco alla traccia...
a tutti i livelli...

poi se lo si facesse girare anche per un'altro paio di rebighi, come semaforo vecchio, punta Chiappa e Portofino vetta allora si trasformerebbe in un Trail... con dislivello e tempi oltre le 5 ore.. solo allora incomincerebbe a diventare il mio giochino...

ma tutto è sempre e inquivocabilmente soggettivo...

:D :D :D :D
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Post by advolans »

cantal01 wrote: poi per il President...

poi se lo si facesse girare anche per un'altro paio di rebighi, come semaforo vecchio, punta Chiappa e Portofino vetta allora si trasformerebbe in un Trail... con dislivello e tempi oltre le 5 ore.. solo allora incomincerebbe a diventare il mio giochino...

ma tutto è sempre e inquivocabilmente soggettivo...

:D :D :D :D
Furbetto ti abbiamo sgamato :lol: :lol: Giochi sulla stanchezza degli altri :twisted: :twisted: Ma forse è meglio aprire topic ad hoc :wink:
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