paolo59 wrote:Puoi impostare molti parametri e seguirli senza pensare più a nulla. Ci pensa lui ad avvisarti se stai andando troppo forte e troppo piano.
Ecco... Non per fare la bastian contrario sempre, ma è proprio questo, che io trovo agghiacciante! A parte, ripeto, questo caso particolare di Sanremo (che poi magari mi passa il ghiribizzo ancor prima di partire e ci metto le mie belle 4 ore e mezza e fischia come ad Avigliana), quando mi alleno in bici o a piedi, non me ne importa proprio nulla se sto andando piano o forte! Non ci sono parametri da impostare; se sto bene, vado in un certo modo, altrimenti se mi sento accelero un po', oppure rallento, punto, fine. L'idea di avere un trabiccolo che mi misura e mi dice cosa fare, brrr!!! Mi basta sentire il mio fiatone, mi regolo con quello; strisciando più o meno, arrivo in cima. Questo non è allenarsi, è vero, è semplicemente andare a spasso; di numeri ne vedo già abbastanza nel mio lavoro, per il resto no eh! Infatti, non a caso, da anni le mie bici non hanno il contakm. Se misuro un percorso nuovo, metto il Garmin in tasca, ma lo accendo in partenza e lo estraggo all'arrivo.
Idem nella corsa. E' troppo bello partire ed andare, senza meta e senza orario che non sia, di tanto in tanto, un campanile: in fondo, poi, gli orologi dei campanili sono sempre un po' sballati, non guastano la sensazione di essere fuori dal mondo e dal tempo. Soprattutto in quelle giornate di pioggia in cui la luce cambia poco, è tutto grigio, tutto vuoto e dalle ombre non riesci ad intuire che ora possa essere, da quanto tempo sei in giro. Bellissimo!