Dopo un pò di letargia da forum (scrivo poco ma seguo sempre...) eccomi a scrivere la mia sul Cro 2012...
Massacrante e "cattivo" specie nel finale, non c'è che dire...niente o quasi a che vedere con l'edizione del 2008 a cui avevo partecipato (@granpasso: stavolta mi è mancata un pò di compagnia!)
I primi 55km sono fantastici, paesaggi e fioriture ovunque, che il cielo senza nemmeno una nuvola ha valorizzato ancora di più! E questo è quello che mi porto dietro del primo tratto...il secondo, dal Camp d'Argent in giù, lo reputo solo un modo per arrivare a Cap d'Ail, lunghissimi e monotoni "single track" in mezzo ai boschi, salite e salitelle "pedalabili" ma discese spezzagambe che manco le capre...ad esempio quella del Mont Ours aggiunto in extremis, quando sono arrivato in cima avevo già la testa all'attacco del Baudon ed invece appaiono questi 500m dritto per dritto lungo lo "chemin de la cime" come recita il cartello al fondo, ma che da noi non meriterebbe nemmeno di essere chiamato "traccia"! Non voglio immaginare la difficoltà di fare quel tratto di notte...
Ciliegina sulla torta l'eccelso

Mont de la Bataille e come già avete detto i gira&rigira attorno a La Turbie quando ormai le energie mentali sono già al lumicino - e quelle fisiche lo sono già da un pezzo!
In fondo in fondo però devo dare ragione a Pietro quando dice "Siete venuti a fare una corsa in montagna, non è così?"
La mia corsa, in sintesi: partito bene, rimasto per lunghi tratti da solo facendo un pò di elastico con la Oliveri -che in salita va forte, ma in discesa ancora di più- fino alle Meches; buona rimonta nella successiva salita fino al pas du Diable dove mi dicono che Barnes è passato poco più di un'ora prima...nella discesa tecnica dal passo non riesco a correre granchè, così che vengo raggiunto e staccato da altri bravi discesisti.
Al Camp d'Argent sono 33°, e qui il primo errore di giornata: nel sacco avevo messo la pasta fissan per "ricaricare" i piedi: a parte che i sacchi erano tutti al sole, quindi la pasta era diventata molto liquida e aderiva con difficoltà alla pelle- faccio lo sbaglio di non cambiarmi i calzini, errore che nei 20km successivi pagherò con due delle più grosse vesciche che abbia mai visto...praticamente facevano il giro dei talloni
Seconda stupidaggine, scendendo dall'asfalto del Turini ho l'insana idea di tagliare un paio di tornanti passando sulla ghiaia che però mi cede sotto i piedi...bel capitombolo e ginocchio destro che inizia a gonfiare, anche se non fa troppo male...per ora.
Al Col d'Ablè (74°km) decido drasticamente di incidere le vesciche - e dopo un paio di urla accompagnatorie inizio a nastrare quel che resta della pelle

. Riparto e stranamente non ho grossi dolori...il tratto più noioso di tutti è forse questo, piste forestali, asfalto e lunghi single tracks nel bosco. Al Col de Braus un gentilissimo signore mi incoraggia e mi ricarica di un bel litro di acqua ghiacciata...ci voleva proprio!! Questi 20km non hanno un solo punto acqua, rimanere senza liquidi qui vorrebbe dire la fine...altro che riserva obbligatoria di 1,5L...io ho sempre riempito il camelbag da 2L e a tutti i ristori sono arrivato senza più una goccia!
Spunta il col de Verroux e poi il già citato Mont Ours con la sua discesa dove capisco che le ginocchia mi stanno abbandonando...alle Banquettes un paio di scodelle di brodo, qualche spicchio di arancia e via verso il Baudon, che riesco a superare bene in 41'. Inizio la discesa e inizio a pensare troppo presto che sia quasi fatta...ed invece, il ginocchio bollato 40km prima ricomincia a farsi sentire, e le caviglie non rispondono quasi più...Il risultato è che mi passano almeno una decina di persone, vado ai 5 all'ora anche su asfalto e gli ultimi 2km con gli escaliers sono davvero una sofferenza.
Non riesco nemmeno a fare la corsetta di rito sul sentiero "bord-de-mer", e così via a passo tranquillo fra gli incoraggiamenti di chi è già arrivato. Alla fine 41° in 20h e spiccioli, ma questo conta poco...ero partito per fare un bel viaggio dalle montagne di casa mia fino alla Costa Azzurra, e così è stato!
Alimentazione, è il punto dove mi sono gestito meglio: 1 gel (di quelli del decathlon) ogni ora circa, con dietro un bel pò d'acqua; ai rifornimenti non ho toccato cibi solidi se non arance e banane (poche). Liquidi: ad ogni ristoro, 3-4 bicchieri con coca sempre diluita e altri 3-4 di acqua e sali. Dal Camp d'Argent in poi anche 2 scodelle di brodo.
Il camelbag l'ho sempre riempito fino all'orlo con 2L di acqua, 3 o 4 zollette di zucchero e 1-2 cucchiaini rasi di sale...risultato una bevanda dal sapore insignificante

(nel senso di "poco gradevole, ma almeno non mi ha stomacato") ma grazie alla quale sono rimasto sempre idratato. Qualche pastiglia enervit qua e là (in totale ne ho fatto andare un tubetto).
Allenamento: sono arrivato a questo Cro con 4000km in bici da corsa e nemmeno 300 di corsa su sterrato/sentiero...in salita ho tenuto sempre bene (l'ultima salita l'ho fatta a 800m/h e mi sentivo ancora fresco) ma in discesa soffro ancora troppo, specie sulla distanza - ma questo può anche forse dipendere dal fatto che quest'anno nessun allenamento in montagna ha mai superato i 30km...
Organizzazione: volontari tutti gentilissimi, balisaggio ok (forse solo il tratto a scendere dalle antenne di Montecarlo andrebbe segnalato meglio, ci ho perso un 10minuti buoni e una bella risalita

) ristori molto spartani, con lo stesso contenuto dappertutto (frutta secca+cioccolato e pane e poi pasta o brodo)...a me non sono serviti per i cibi solidi e quindi li ho trovati adeguati, però quando ti raccontano ad es. di quelli della CCC o di altri trail non puoi non fare il confronto! Accettabile il buffet finale. I 40km fra il Camp d'Argent e le Banquettes non hanno un solo punto acqua - magari per le prossime edizioni si potrebbe far passare le corsa in punti più attrezzati da questo punto di vista.
Chiudo con i complimenti a tutti i finishers qzerini -alla partenza ho gridato un paio di volte "quotazero!"

per individuarvi ma non sono riuscito proprio a vedere nessuno!