TA Nuovo percorso del trail di finale for nepal
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TA Nuovo percorso del trail di finale for nepal
Ciao a tutti. Domenica mattina l'appuntamento è per le sette e mezzo a finalborgo, dal bar centrale, dove inizieremo il lungo giro del costruendo trail di finalborgo Finale for Nepal. Il giro completo sarà di circa 50 km, con un dislivello assai elevato. Quindi, chi non si sentisse pronto a fare tutto il giro, si potrebbe organizzare lasciando delle auto alle Manie da Ferrin, e poi scendere a finalborgo. Gli occupanti dovrebbero farsi carico di trasportare il resto dell' equipaggio dalle manie a finalborgo e ricevere altrettanto passaggio al termine della loro prova. Il giro è di una bellezza incommensurabile, uno dei più belli in italia, Organizzandosi come ho suggerito, se ne può fare solamente una metà. Acqua lungo il percorso, e mangiare nei ristoranti, un panino non si nega a nessuno, pagante. Meglio attrezzarsi comunque con cibo nel sacco, e macchina foto, che ci scialleremo da tanti oooohhhh che bello !!!!! A domenica allora, per chi vuol essere della partita. Attrezzarsi anche con la luce, che si deve passare da strapatente, e la luce serve.
Re: TA Nuovo percorso del trail di finale for nepal
Trigi, è la tua gara, Black, ne hai fatto un gran pezzo, ti manca la discesa al mare
Foto del sopralluogo di oggi qui
http://www.facebook.com/media/set/?set= ... 143&type=3" onclick="window.open(this.href);return false;
Che fatica preparare un giro per gli amici!!!!
Notare la pausa pranzo ....
Foto del sopralluogo di oggi qui
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Che fatica preparare un giro per gli amici!!!!
Notare la pausa pranzo ....
Re: TA Nuovo percorso del trail di finale for nepal
vediamo intanto se riesco ad esserci domenica......feglino wrote:Trigi, è la tua gara, Black, ne hai fatto un gran pezzo, ti manca la discesa al mare
Foto del sopralluogo di oggi qui
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Che fatica preparare un giro per gli amici!!!!
Notare la pausa pranzo ....

Al mondo ci sono solo DUE cose "infinite":
- l'universo
- la stupidità umana
Solo che sulla prima non sono sicuro.
Albert Einstein.
- l'universo
- la stupidità umana
Solo che sulla prima non sono sicuro.
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- spirito libero
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Re: TA Nuovo percorso del trail di finale for nepal
Ehi socio di avventure o grane ? boh ??
Domenica non ci sono , per via del dolore alla coscia sinistra, ho già trovato un chiodo lungo un palmo che ,se continua così ,ci appendo le scarpe
Mi raccomando , fai rimanere a bocca aperta chi viene a fare il giro
Questo percorso ha i numeri di diventare una delle gare più belle d'Italia.

Domenica non ci sono , per via del dolore alla coscia sinistra, ho già trovato un chiodo lungo un palmo che ,se continua così ,ci appendo le scarpe

Mi raccomando , fai rimanere a bocca aperta chi viene a fare il giro

Questo percorso ha i numeri di diventare una delle gare più belle d'Italia.

Re: TA Nuovo percorso del trail di finale for nepal
spirito libero wrote:Ehi socio di avventure o grane ? boh ??![]()
Domenica non ci sono , per via del dolore alla coscia sinistra, ho già trovato un chiodo lungo un palmo che ,se continua così ,ci appendo le scarpe![]()
Se ne trovi un altro tienimelo da parte

Temporaneamente sto bene ma non ho dentro di me tanto ottimismo per il futuro......sto solo aspettando di sentire male da qualche parte e quando succederà non sarò sorpresa......
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Re: TA Nuovo percorso del trail di finale for nepal
serena wrote:
Se ne trovi un altro tienimelo da parte![]()
Temporaneamente sto bene ma non ho dentro di me tanto ottimismo per il futuro......sto solo aspettando di sentire male da qualche parte e quando succederà non sarò sorpresa......
A seree... ti mettiamo insieme al Conte su un sentiero, così piove e tu ti fai male........ ottimismo dai!!!!

Ogni vita dovrebbe avere almeno sette gatti!
La vita è una trappola mortale, non ne usciremo vivi.
La vita è una trappola mortale, non ne usciremo vivi.
Re: TA Nuovo percorso del trail di finale for nepal
Ma ragazzi, suvvia .... momenti di acciacchi sono capitati a tutti, e poi sono passati. Per quanto riguarda Grande Spirito, certo l'età vuole il suo pegno, ma col riposo le cose si rimettono a posto. Serena, invece mi preoccupa, giovane e fresca come l'acqua com'è ..... Non è che, la butto lì, hai troppa fretta di riprendere ed non ti concedi il tempo di riparare i danni?
In ogni caso ci sarà bisogno di tutti e due per la costruzione del tracciato, in ogni particolare, perchè sia un urlo ... di gioia, non di dolore.
Quanto ai chiodi lasciateli ad altri. Per voi c'è ancora tempo per lo sport attivo.
In ogni caso ci sarà bisogno di tutti e due per la costruzione del tracciato, in ogni particolare, perchè sia un urlo ... di gioia, non di dolore.
Quanto ai chiodi lasciateli ad altri. Per voi c'è ancora tempo per lo sport attivo.
- spirito libero
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Re: TA Nuovo percorso del trail di finale for nepal
Feglino , non ci possiamo dare dei vecchi, siamo ancora dei giovincelli
, ma quando viene fuori qualche acciacco,girano i tazebei
,
sapendo poi che i recuperi sono lunghi


sapendo poi che i recuperi sono lunghi

Re: TA Nuovo percorso del trail di finale for nepal
Questa volta ho ripreso seguendo passo passo le istruzioni del fisioterapista..feglino wrote:Ma ragazzi, suvvia .... momenti di acciacchi sono capitati a tutti, e poi sono passati. Per quanto riguarda Grande Spirito, certo l'età vuole il suo pegno, ma col riposo le cose si rimettono a posto. Serena, invece mi preoccupa, giovane e fresca come l'acqua com'è ..... Non è che, la butto lì, hai troppa fretta di riprendere ed non ti concedi il tempo di riparare i danni?
Anzi ti dirò ...ad un certo punto lui insisteva perchè io provassi (se no non si poteva capire se la terapia funzionava..) e io ...mi sono rifiutata e non ho corso per 3 settimane in quanto non ne potevo più di sentire dolore....
Io penso che ...il mio fisico sia in qualche maniera inadatto alla corsa.......e se non corressi affatto sarebbe molto meglio...
Però...a me correre piace e non ci rinuncio .....
Tutte le volte che posso io corro

Chiaro ...non concluderò mai niente perchè ogni volta che sono allenata .....zaccccc.....mi faccio male e finisce il gioco (perchè quando ho male io non corro .....in quanto corro per divertirmi, non per soffrire come una bestia)
Però.....meglio così che non correre per niente.......
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Re: TA Nuovo percorso del trail di finale for nepal
E oggi grande sogno. Presenti Alessandro, Ivan, Eugenio, Mauro Aschero, Enrico di torino, ed il sottoscritto, ci siamo lanciati in una prova che secondo le pretese avrebbe dovuto essere compiuta in circa otto ore, ma giunti ad un certo punto ... bandiera bianca ....
Otto ore non bastavano per i circa 50 km del tracciato, avremmo dovuto arrivare certamente col buio.
Partenza alle 7.30 da finalborgo, e dopo un breve riscaldamento in una docile salita, eccoci proiettati verso case valle e la salita (finalmente una salita consona con l'andazzo imposto), che abbiamo abbandonato per entrare nell'edera. Seguendo il consiglio del nostro vate, il tatuato Ale, abbiamo tenuto i frontalini spenti, e ci siamo addentrati, con le mani ben salde sulle corde, in salita verso il salone centrale. Aveva ragione Ale, l'effetto è garantito. si passa dalla luce dell'ingresso, per entrare nel buio di alcuni anfratti, ed uscire, come in una nascita, verso la nuova luce del salone centrale, la cui volta è crollata millenni fa, ed ora vi si vede il cielo, oggi assolutamente blu e luminoso. Circa cinque metri di salita con una scala di corda fatta da ale ieri, e montata questa notte (Grande, grandissimo Ale). Sembra una belinata salire con una scala di corda, ma la tecnica non è intuitiva, non si riesce a poggiare il piede bene sullo scalino, che scivola, e occorre tenersi con le mani sui gradini, una mano per gradino, che se mai uno si rompesse, l'altra mano è afferrata a qualcosa di solido. (Triggi Serena e Black, non sorridete per queste dritte tecniche, io le ho imparate oggi, voi le praticate da sempre, lo so), Comunque l'abbiamo salita tutti agevolmente, sia gli arrampicatori che i due enrichi, digiuni di ciò. Poi una veloce corsa in salita piano discesa, salita piano discesa ecc ecc, fra rocce calcaree e terreno spigoloso, tipico delle manie, giungiamo in discesa verso l'antro della Pollera, dove ci fermiamo a scorgere la discesa verso il centro della terra.
Arrivati a pian marino risaliamo verso i frati e poi in discesa tecnica raggiungiamo cà di alice, attraversiamo la provinciale per feglino e saliamo verso San Bernardino (Granpà, ricordi quella salita?) Chiamarla salita non rende giustizia, in quanto non è solamente una salita, ma è una scala scolpita nella roccia, con massi grandi e più piccoli da salire e andare avanti.
Giunti sull'altopiano ci rechiamo dalla casa del vacchè, e poi verso la ruggetta su un percorso finalmente corribile in discesa fatto di fasce piane e discese, a ripetizione infinita. Dalla ruggetta andiamo verso Calvisio e la torre della chiesa antichissima, da qui a La cremà, una frazione caratteristica e sotto un arco si scende di 200 mt in 500 mt, per risalire su sentiero, dopo il ponte di verzi, di nuovo 200 mt in 500 mt. Giunti alla chiesetta di Verzi, breve ristoro ventoso ai lavatoi e subito ci dirigiamo verso la val ponci, la valle dei 5 ponti romani della via iulia augusta. Ma la lasciamo subito. Nel piazzale dove posteggiano i rocciatori (Cercatela un'auto o furgone o qualcosa con targa italiana ...) si sale sulla grande rocca di corno, per un passaggio difficile, cattivello, ma bellissimo, dove si aprono fra le frasche vedute sia verso il mare che l'interno. La fatica per salire? chi se ne ricorda fermandosi a guardare e fotografare. Giunti in cima un lungo tratto corribile che ci porta a Portio, dalla cappelletta, dove si scende verso la valle dei ponci, precisamente dalla casa del puncin, a ridosso del ponte romano detto delle acque. Sembra nulla, ma non capita ovunque di correre su duemila anni di storia. Anni che diventano 6700, quando si raggiungono, salendo verso l'arma della Manie, gli scavi archeologici di pian del ciliegio, dover i livelli più bassi, recita la palina della sopraintendenza, risalgono alla cultura del vaso a bocca quadrata, riconducibile tramite datazione al carbonio radioattivo, al 4700 ac.
All'arma di obbligo un breve ristoro idrico alimentare, a base di birra, antipasti, pane formaggio e gambe sotto il tavolo. Da segnalare i fichi in agrodolce. Se ce li danno al ristoro che faranno per il trail, l'anno successivo dovremmo fermare le iscrizioni a quota 4000. La miglior reclam è quella diretta .....
Da lì abbiamo raggiunto ferrin, e poi ci siamo indirizzati per il sentiero delle donne fino a prendere l'inizio di un traversone che sopra Varigotti (Un antico borgo saraceno costiero) la percorre da lato a lato. In paesaggio era stupendo. La meravigliosa giornata ci faceva vedere il mare ed il sole invernale riflesso in uno specchio infuocato sulle onde, e contemporaneamente le cime ancora innevate del carmo, più in là fino alle alpi cuneesi, il mongioie .... tutto troppo bello. Tramite un sentiero scoglioso e brullo, un pezzo di kima in riva al mare, giungiamo a varigotti, e scendiamo sulla spiaggia, poi ci inoltriamo fra le case cubiche saracene posizionate sulla sabbia, e saliamo verso punta crena, fino a raggiungere la torre che vi è sopra. Scendiamo per il sentiero che porta alla corda ed alla spiaggia dei nudisti, raggiungendo la salita verso il semaforo. A questo punto il buonsenso si fa strada, unitamente alla stanchezza, e incominciamo a tagliare per ritornare sulla provinciale 45, ed aspettare un provvidenziale passaggio in auto verso finalborgo.
Nulla è scontato in questo trail, nulla è come le altre gare, niente è banale ma tutto è ESAGERATO. esagerata la durezza, esagerate le salite, esagerati i paesaggi, e la storia dell'uomo attraversata. Ovunque incisioni rupestri, architettura antica, resti di castelli, tracce di strade, scavi archeologici, Una battuta che ci facevamo era che a questa gara dovrebbero dare 5 punti per il monte bianco, e annullare il sorteggio. Chi viene qua può fare il bianco, senza dubbio.
Nulla è come altrove. Le salite non solo solamente salite magari dure, ma lunghe arrampicate; le discese ti fan pensare "e se piove?" il sentiero la fa da padrone, e ovunque vedi tracce dell'uomo lasciate da millenni. Evidentemente gli antichi ci erano simili, se anche loro prediligevano vivere qua.
Dovremo fare ancora altri giri, per ricavare una traccia completa, speriamo che vengano in tanti. A richiesta, il giro iniziale delle grotte si può rifare, certamente.
Otto ore non bastavano per i circa 50 km del tracciato, avremmo dovuto arrivare certamente col buio.
Partenza alle 7.30 da finalborgo, e dopo un breve riscaldamento in una docile salita, eccoci proiettati verso case valle e la salita (finalmente una salita consona con l'andazzo imposto), che abbiamo abbandonato per entrare nell'edera. Seguendo il consiglio del nostro vate, il tatuato Ale, abbiamo tenuto i frontalini spenti, e ci siamo addentrati, con le mani ben salde sulle corde, in salita verso il salone centrale. Aveva ragione Ale, l'effetto è garantito. si passa dalla luce dell'ingresso, per entrare nel buio di alcuni anfratti, ed uscire, come in una nascita, verso la nuova luce del salone centrale, la cui volta è crollata millenni fa, ed ora vi si vede il cielo, oggi assolutamente blu e luminoso. Circa cinque metri di salita con una scala di corda fatta da ale ieri, e montata questa notte (Grande, grandissimo Ale). Sembra una belinata salire con una scala di corda, ma la tecnica non è intuitiva, non si riesce a poggiare il piede bene sullo scalino, che scivola, e occorre tenersi con le mani sui gradini, una mano per gradino, che se mai uno si rompesse, l'altra mano è afferrata a qualcosa di solido. (Triggi Serena e Black, non sorridete per queste dritte tecniche, io le ho imparate oggi, voi le praticate da sempre, lo so), Comunque l'abbiamo salita tutti agevolmente, sia gli arrampicatori che i due enrichi, digiuni di ciò. Poi una veloce corsa in salita piano discesa, salita piano discesa ecc ecc, fra rocce calcaree e terreno spigoloso, tipico delle manie, giungiamo in discesa verso l'antro della Pollera, dove ci fermiamo a scorgere la discesa verso il centro della terra.
Arrivati a pian marino risaliamo verso i frati e poi in discesa tecnica raggiungiamo cà di alice, attraversiamo la provinciale per feglino e saliamo verso San Bernardino (Granpà, ricordi quella salita?) Chiamarla salita non rende giustizia, in quanto non è solamente una salita, ma è una scala scolpita nella roccia, con massi grandi e più piccoli da salire e andare avanti.
Giunti sull'altopiano ci rechiamo dalla casa del vacchè, e poi verso la ruggetta su un percorso finalmente corribile in discesa fatto di fasce piane e discese, a ripetizione infinita. Dalla ruggetta andiamo verso Calvisio e la torre della chiesa antichissima, da qui a La cremà, una frazione caratteristica e sotto un arco si scende di 200 mt in 500 mt, per risalire su sentiero, dopo il ponte di verzi, di nuovo 200 mt in 500 mt. Giunti alla chiesetta di Verzi, breve ristoro ventoso ai lavatoi e subito ci dirigiamo verso la val ponci, la valle dei 5 ponti romani della via iulia augusta. Ma la lasciamo subito. Nel piazzale dove posteggiano i rocciatori (Cercatela un'auto o furgone o qualcosa con targa italiana ...) si sale sulla grande rocca di corno, per un passaggio difficile, cattivello, ma bellissimo, dove si aprono fra le frasche vedute sia verso il mare che l'interno. La fatica per salire? chi se ne ricorda fermandosi a guardare e fotografare. Giunti in cima un lungo tratto corribile che ci porta a Portio, dalla cappelletta, dove si scende verso la valle dei ponci, precisamente dalla casa del puncin, a ridosso del ponte romano detto delle acque. Sembra nulla, ma non capita ovunque di correre su duemila anni di storia. Anni che diventano 6700, quando si raggiungono, salendo verso l'arma della Manie, gli scavi archeologici di pian del ciliegio, dover i livelli più bassi, recita la palina della sopraintendenza, risalgono alla cultura del vaso a bocca quadrata, riconducibile tramite datazione al carbonio radioattivo, al 4700 ac.
All'arma di obbligo un breve ristoro idrico alimentare, a base di birra, antipasti, pane formaggio e gambe sotto il tavolo. Da segnalare i fichi in agrodolce. Se ce li danno al ristoro che faranno per il trail, l'anno successivo dovremmo fermare le iscrizioni a quota 4000. La miglior reclam è quella diretta .....
Da lì abbiamo raggiunto ferrin, e poi ci siamo indirizzati per il sentiero delle donne fino a prendere l'inizio di un traversone che sopra Varigotti (Un antico borgo saraceno costiero) la percorre da lato a lato. In paesaggio era stupendo. La meravigliosa giornata ci faceva vedere il mare ed il sole invernale riflesso in uno specchio infuocato sulle onde, e contemporaneamente le cime ancora innevate del carmo, più in là fino alle alpi cuneesi, il mongioie .... tutto troppo bello. Tramite un sentiero scoglioso e brullo, un pezzo di kima in riva al mare, giungiamo a varigotti, e scendiamo sulla spiaggia, poi ci inoltriamo fra le case cubiche saracene posizionate sulla sabbia, e saliamo verso punta crena, fino a raggiungere la torre che vi è sopra. Scendiamo per il sentiero che porta alla corda ed alla spiaggia dei nudisti, raggiungendo la salita verso il semaforo. A questo punto il buonsenso si fa strada, unitamente alla stanchezza, e incominciamo a tagliare per ritornare sulla provinciale 45, ed aspettare un provvidenziale passaggio in auto verso finalborgo.
Nulla è scontato in questo trail, nulla è come le altre gare, niente è banale ma tutto è ESAGERATO. esagerata la durezza, esagerate le salite, esagerati i paesaggi, e la storia dell'uomo attraversata. Ovunque incisioni rupestri, architettura antica, resti di castelli, tracce di strade, scavi archeologici, Una battuta che ci facevamo era che a questa gara dovrebbero dare 5 punti per il monte bianco, e annullare il sorteggio. Chi viene qua può fare il bianco, senza dubbio.
Nulla è come altrove. Le salite non solo solamente salite magari dure, ma lunghe arrampicate; le discese ti fan pensare "e se piove?" il sentiero la fa da padrone, e ovunque vedi tracce dell'uomo lasciate da millenni. Evidentemente gli antichi ci erano simili, se anche loro prediligevano vivere qua.
Dovremo fare ancora altri giri, per ricavare una traccia completa, speriamo che vengano in tanti. A richiesta, il giro iniziale delle grotte si può rifare, certamente.
Re: TA Nuovo percorso del trail di finale for nepal
per cominciare alcune foto di Mauro Salomone
https://plus.google.com/u/0/photos/1142 ... 7814229377" onclick="window.open(this.href);return false;
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Re: TA Nuovo percorso del trail di finale for nepal
Che bello!!
L'estate scorsa avevo fatto un giretto di esplorazione sopra la spiaggia del Malpasso passando per la grotta dei briganti (o dei falsari) e scendendo fino alla torretta genovese, bei sentieri, tra l'altro incredibilmente più fresco rispetto al caldone presente in spiaggia!
L'estate scorsa avevo fatto un giretto di esplorazione sopra la spiaggia del Malpasso passando per la grotta dei briganti (o dei falsari) e scendendo fino alla torretta genovese, bei sentieri, tra l'altro incredibilmente più fresco rispetto al caldone presente in spiaggia!
Ogni vita dovrebbe avere almeno sette gatti!
La vita è una trappola mortale, non ne usciremo vivi.
La vita è una trappola mortale, non ne usciremo vivi.
Re: TA Nuovo percorso del trail di finale for nepal
Per la grotta dei falsari, o dei briganti, non potremo passare, poichè esiste solamente un unico accesso, e quindi occorrerebbe entrare ed uscire dalla stessa parte ... un casino. Ma toccheremo le rovine maestose della chiesa gotica di Santa Margherita, vicino alla quale sarai per forza passato, ed altri giri lì attorno
Re: TA Nuovo percorso del trail di finale for nepal
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Qualcosa comincia a muoversi.
Qualcosa comincia a muoversi.
Re: TA Nuovo percorso del trail di finale for nepal
praticamente sono i sentieri che faccio sempre in allenamento... un pezzo alla volta però
il più bel posto per correre è il finalese, non c'è storia 

