PETZL SOUTH DOWNS WAY 100 [15-Giugno-2013]

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argento
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PETZL SOUTH DOWNS WAY 100 [15-Giugno-2013]

Post by argento »

http://www.centurionrunning.com/south-d ... ns-way-100" onclick="window.open(this.href);return false;

Giunge voce che un barbudos proverà a correrla........

Ero indeciso se inserirla tra le garette 2013 :risataGrassa:
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Re: PETZL SOUTH DOWNS WAY 100 [15-Giugno-2013]

Post by BlackMagic »

Due barbudos, c'è anche quel maledetto trattore del Cinghiale.

Dice che il clima inglese gli giova alle setole... Io penso sia solo il pensiero delle real ale che ci berremo domenica finita la gara... Comunque è in palla!

James, l'organizzatore, si è appena vinto domenica la Grand Union Canal Race, 145 miglia da Birmingham a Londra, ed è finisher di Western States, Rocky Racoon, Leadville ed una marea di altre 100 miglia. Organizza quattro 100 miglia e due 50 miglia spettacolari in Inghilterra più una gara per pazzi che si chiama Piece of String Run dove i concorrenti non sanno nè percorso nè distanza ma lo scoprono strada facendo. Tutte gare bellissime, peccato le iscrizioni vadano via con una velocità spaventosa 6 mesi prima...
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argento
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Re: PETZL SOUTH DOWNS WAY 100 [15-Giugno-2013]

Post by argento »

Belin, con il cinghiale fate un garone, state andando fortissimo....... grandi......

Certo che quella del percorso a sorpresa è una pensata niente male :shock:
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same
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Re: PETZL SOUTH DOWNS WAY 100 [15-Giugno-2013]

Post by same »

da profano: ma 115£ di iscrizione non sono uno sproposito?
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giobibo
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Re: PETZL SOUTH DOWNS WAY 100 [15-Giugno-2013]

Post by giobibo »

E' una bella cifra ma sono anche 160 km.
Se fai l'autostrada dei fiori li paghi quasi di pedaggio.


Avanti Barbudos tifiamo per voi : Thumbup :
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Re: PETZL SOUTH DOWNS WAY 100 [15-Giugno-2013]

Post by geo »

per farmi fare 100 miglia a me dovrebbero dare ben più di 115 sterline !!!
:ahah:
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argento
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Re: PETZL SOUTH DOWNS WAY 100 [15-Giugno-2013]

Post by argento »

same wrote:da profano: ma 115£ di iscrizione non sono uno sproposito?
Anche io non ho idea di quali siano le cifre che girano su queste manifestazioni. Posso dirti che se si fa una proporzione con le Porte di Pietra (55 Euro per 70 KM) siamo vicini (135 Euro per 160 KM). Ma non so se sia ragionevole fare una tale proporzione!
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Re: PETZL SOUTH DOWNS WAY 100 [15-Giugno-2013]

Post by BlackMagic »

argento wrote:
same wrote:da profano: ma 115£ di iscrizione non sono uno sproposito?
Anche io non ho idea di quali siano le cifre che girano su queste manifestazioni. Posso dirti che se si fa una proporzione con le Porte di Pietra (55 Euro per 70 KM) siamo vicini (135 Euro per 160 KM). Ma non so se sia ragionevole fare una tale proporzione!
E' una cifra onesta. Facciamo pure il paragone con PdP. Organizzare 160 km non è la stessa cosa di 70, e su questo non ci piove. Alle PdP hai acqua ogni 10/15 km. Alla SDW hai 18 punti di ristoro con bevanda energetica GU Brew, frutta, patatine, panini, zuppa calda in 6 ristori, torte, biscotti, gel della GU a disposizione ai ristori. Già qui c’è una sostanziale differenza. Maglietta tecnica in tutti e due. Alla PdP non so cos’altro c’era in borsa, alla SDW una fibbia in pura tradizione americana (tamarrissima, ma c’è). PdP percorso ad anello. SDW percorso point to point (quindi due basi da organizzare). A ciascuno le sue conclusioni...

115 sterline, per me ci stanno. Faccio una gara così l’anno, massimo due, per me va bene così. Preferisco fare meno gare locali (al massimo ne faccio 3/4 l’anno) e risparmiare per una che mi fa davvero sognare.

Vi dico di più, al Bianco ho pagato 160 euro: soldi spesi benissimo.

Alla Western States ho pagato 300 dollari: i soldi spesi meglio della mia vita.

25 ristori con GU Brew, acqua, Sprite, Coca, Ginger Ale, in quelle notturne anche cioccolata calda e the. Pretzel, patatine, patate bollite, GU gel a iosa, cookies, uvetta, arachidi, caramelle, panini con burro d’arachidi e marmellata o formaggio grigliato, brodo e vera e propria zuppa in 4 posti. Colazione mattina gara e all’arrivo (pantagruelica orgia di cibo e grasso, indimenticabile). Segnalazione maniacale. 10 stazioni mediche dove venivi pesato e controllato. Quando sono andato a fare le visite e prendere il pacco gara avevo gli occhi lucidi: uno zaino Mountain Hardwear, una maglia tecnica Mountain Hardwear, una felpa con cappuccio ricamata, un buff personalizzato Moeben, una tazza da caffè personalizzata, una confezione di Udo’s Oil, un paio di calze Injinji e all’arrivo la fibbia fatta a mano d’argento e la medaglia di finisher. E mi hanno pesato, preso la pressione e visitato con cura. Ah, percorso point to point attraverso la Sierra Nevada, possibilità di lasciare una sacca in 11 posti, tutte regolarmente ritornate prima dell’arrivo, immaginatevi la logistica. Ma la cifra più impressionante è questa: 50 medici, 75 infermieri, 1500 volontari per far correre meno di 400 persone

Forse dovremmo imparare a pagare il giusto, ma pretendere un servizio impeccabile...
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Re: PETZL SOUTH DOWNS WAY 100 [15-Giugno-2013]

Post by argento »

BlackMagic wrote:
E' una cifra onesta. Facciamo pure il paragone con PdP. Organizzare 160 km non è la stessa cosa di 70, e su questo non ci piove. Alle PdP hai acqua ogni 10/15 km. Alla SDW hai 18 punti di ristoro con bevanda energetica GU Brew, frutta, patatine, panini, zuppa calda in 6 ristori, torte, biscotti, gel della GU a disposizione ai ristori. Già qui c’è una sostanziale differenza. Maglietta tecnica in tutti e due. Alla PdP non so cos’altro c’era in borsa, alla SDW una fibbia in pura tradizione americana (tamarrissima, ma c’è). PdP percorso ad anello. SDW percorso point to point (quindi due basi da organizzare). A ciascuno le sue conclusioni...

115 sterline, per me ci stanno. Faccio una gara così l’anno, massimo due, per me va bene così. Preferisco fare meno gare locali (al massimo ne faccio 3/4 l’anno) e risparmiare per una che mi fa davvero sognare.

Vi dico di più, al Bianco ho pagato 160 euro: soldi spesi benissimo.

Alla Western States ho pagato 300 dollari: i soldi spesi meglio della mia vita.

25 ristori con GU Brew, acqua, Sprite, Coca, Ginger Ale, in quelle notturne anche cioccolata calda e the. Pretzel, patatine, patate bollite, GU gel a iosa, cookies, uvetta, arachidi, caramelle, panini con burro d’arachidi e marmellata o formaggio grigliato, brodo e vera e propria zuppa in 4 posti. Colazione mattina gara e all’arrivo (pantagruelica orgia di cibo e grasso, indimenticabile). Segnalazione maniacale. 10 stazioni mediche dove venivi pesato e controllato. Quando sono andato a fare le visite e prendere il pacco gara avevo gli occhi lucidi: uno zaino Mountain Hardwear, una maglia tecnica Mountain Hardwear, una felpa con cappuccio ricamata, un buff personalizzato Moeben, una tazza da caffè personalizzata, una confezione di Udo’s Oil, un paio di calze Injinji e all’arrivo la fibbia fatta a mano d’argento e la medaglia di finisher. E mi hanno pesato, preso la pressione e visitato con cura. Ah, percorso point to point attraverso la Sierra Nevada, possibilità di lasciare una sacca in 11 posti, tutte regolarmente ritornate prima dell’arrivo, immaginatevi la logistica. Ma la cifra più impressionante è questa: 50 medici, 75 infermieri, 1500 volontari per far correre meno di 400 persone

Forse dovremmo imparare a pagare il giusto, ma pretendere un servizio impeccabile...
In effetti se comparate alcune delle nostre manifestazioni diventano un furto......
Ma credo che la differenza stia nel sostegno che i vari enti e comitati, sponsor danno alle nostre!
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Re: PETZL SOUTH DOWNS WAY 100 [15-Giugno-2013]

Post by same »

alla fine mi pare che anche la corsa stia diventando uno sport per "ricchi".... ho sempre pensato il contrario...
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Re: PETZL SOUTH DOWNS WAY 100 [15-Giugno-2013]

Post by serena »

same wrote:alla fine mi pare che anche la corsa stia diventando uno sport per "ricchi".... ho sempre pensato il contrario...
Dipende.....
Le garette locali costano veramente molto poco......
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
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Re: PETZL SOUTH DOWNS WAY 100 [15-Giugno-2013]

Post by argento »

same wrote:alla fine mi pare che anche la corsa stia diventando uno sport per "ricchi".... ho sempre pensato il contrario...
Un po' è vero, un po' no.
La classica idea bastano scarpe, pantaloncino e maglietta e via rimane per chi inizia a correre e forse se sei più giovane.
Se inizi a fare tanti Km, se magari per l'età i dolorini si fanno sentire e incominci a impallarti con il materiale tecnico, qualche soldo ce lo devi mettere tra scarpe, vari strati per l'inverno, calzini, zainetti, borracce, alimentazione varia, ortopedici, fisioterapisti etc....
Fino a qui credo che comunque sia più economico che sciare (arrampicare non so).
Le competizioni sono un discorso a parte, e secondo me non sono care (soprattutto alcune) per quello che ti offrono. Faccio una giornata al mare in stabilimento pago di più. Poi appunto se ne possono fare poche e selezionate o provarne molte e magari un po' più scabecce (in cui io comunque in genere mi diverto). E soprattutto non sei costretto a farle se vuoi continuare a correre.
Comunque mi sembra che nell'ambiente di gara ci sia un po' di tutto, da "molto benestanti" a chi ha meno disponibilità e sta un po' più attento al suo investimento.
Sport per ricchi non credo sia una giusta definizione, ma qualche soldo (oltre al tempo) lo devi impegnare.
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Re: PETZL SOUTH DOWNS WAY 100 [15-Giugno-2013]

Post by Bodyboarder »

same wrote:lla fine mi pare che anche la corsa stia diventando uno sport per "ricchi".... ho sempre pensato il contrario...
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Re: PETZL SOUTH DOWNS WAY 100 [15-Giugno-2013]

Post by BlackMagic »

same wrote:alla fine mi pare che anche la corsa stia diventando uno sport per "ricchi".... ho sempre pensato il contrario...
No, ti stai proprio sbagliando.

Come ogni attività che conosco, ci sono cento modi per affrontarla: se vuoi spendere, hai solo che da chiedere, oramai c'è di tutto e di più; ma se quello che cerchi sono due ore di svago, allora con un paio di scarpe, un pantaloncino ed una maglietta sei a posto: i sentieri, fino a prova contraria, sono aperti a tutti.

Scusa se te lo dico, ma queste storie di sport "da ricchi" puzzano di ipocrisia lontano 100 chilometri: ma cosa significa?

L'arrampicata è uno sport da ricchi? Boh, se vado a Canepa con i soldi delle scarpette ed un imbrago, se un amico ha corda e rinvii mi diverto un pomeriggio con poco o niente. Se vado a fare il Dente prendo la macchina, vado in Valle, pago la società funivie di Courma e se non sono velocissimo anche una notte al Torino. E'da ricchi? Ne valeva la pena? Qualcuno qui ha il coraggio di dire di no?
Sciare è da ricchi? Boh, vado a Santo Stefano d'Aveto, metto le pelli e faccio cinque discese e risalite e con la benzina me la cavo. Vado ad Artesina, faccio il giornaliero, mangio qualcosa e ritorno, già spendo qualcosa di più. Vado a Courma, faccio un mutuo per l'autostrada, impegno un rene per la funivia e poi faccio tre volte il Toula. E'da ricchi? Ne valeva la pena? Qualcuno ha il coraggio di dire di no?

Non facciamo i radical chic... Qui abbiamo tutti le nostre passioni, ci investiamo tempo, energie e anche denaro, è vero.
Non sono momenti facili per nessuno, ma ciascuno fa le sue scelte. Buona parte dei soldi che guadagno li metto nelle mie passioni e nel viaggiare per farlo: qualcuno dice che sono buttati nel cesso, qualcuno dice che sono un pazzo e mi chiede cosa farò quando sarò vecchio, mia cugina di 19 anni pensa che sono un grande, alla maggior parte della gente non gliene frega niente, valuta la persona e non che scarpe ha, che gare ha fatto o quanto ha speso per iscriversi ad una gara... e per fortuna.
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Re: PETZL SOUTH DOWNS WAY 100 [15-Giugno-2013]

Post by same »

BlackMagic wrote:Non facciamo (i) radical chic...
magari...sarebbe il mio sogno :risataGrassa:

Scherzi a parte... "ricchi" era virgolettato, ovviamente.

Da assoluto profano quale sono ho sempre pensato alla corsa come lo sport povero per eccellenza... poi vedo che per iscriversi ad una gara bisogna cacciare 150 euro... La mia impressione è che qualcosa stia cambiando, ma siccome sono estraneo all'ambiente la mollo qui
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Re: PETZL SOUTH DOWNS WAY 100 [15-Giugno-2013]

Post by BlackMagic »

same wrote: Da assoluto profano quale sono ho sempre pensato alla corsa come lo sport povero per eccellenza... poi vedo che per iscriversi ad una gara bisogna cacciare 150 euro... La mia impressione è che qualcosa stia cambiando, ma siccome sono estraneo all'ambiente la mollo qui
150 euro per una gara su sentiero o in montagna con assistenza su 160 km a volte in linea, non stiamo parlando di Vivicittà. Sta li la differenza, questo cercavo di spiegare nel primo post.

Hai ragione che le cose cambiano, è innegabile. C'è più interesse per il trail come attività outdoor, le ditte ci sguazzano e siamo tutti un po'intossicati dal materiale che "bisogna" avere. Che l'atmosfera sia diversa me ne accorgo anche io che comunque non sono un veterano. Ma, paradossalmente, certi costi non crescono, anzi.

I limiti si spostano allo stesso modo. Trent'anni fa mio padre faceva le cento km su strada e nel mondo della corsa erano dei sovversivi, lo guardavano come un reietto. Adesso sulla Gazzetta leggi del Tor o di Kilian ed il tuo vicino di casa ti chiede se anche tu fai quelle cose lì.
Da parte mia va bene così, abbiamo delle opportunità che prima non avevamo: da appassionato di montagna, non avrei mai pensato di poter fare il giro del Bianco in 32 ore, eppure l'ho realizzato. Mi è costato 160 euro: ho ricevuto indietro un servizio all'altezza. Se andavo a sciare un weekend con la mia compagna spendevo uguale, e sicuramente ne sarebbe valsa la pena lo stesso. Magari non vado a sciare tutti i weekend; allo stesso modo faccio due gare così l'anno. Non mi sembra esoso, ne come richiesta da parte dell'organizzazione, ne come spesa in se stessa.

L'importante è che anche il giro con i tuoi amici dopo il lavoro continui a metterti di buonumore e farti svegliare contento... Se poi dal Richelieu ti metti a sognare di fare l'Hardrock, Spartathlon o anche solo il Gorrei... E' il carburante che tiene accesa la fiamma, non mettiamoci sopra un prezzo.
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Re: PETZL SOUTH DOWNS WAY 100 [15-Giugno-2013]

Post by stea74 »

...e poi se si vogliono fare le cose in economia prendi lo zaino, lo riempi di "roba" e vai............ purtroppo organizzare trail ha costi reali sopratutto per la sicurezza, i "volontari " spesso costano veramente un botto!
Ritengo che spesso fare dei lunghissimi in proprio a volte sia più affascinante di partecipare ad una gara..
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Re: PETZL SOUTH DOWNS WAY 100 [15-Giugno-2013]

Post by granpasso »

Di cosa stiamo parlando ? Trail o corsa ? I "lunghissimi", come li chiamate voi, per me non sono nè allenamenti, nè corsa, forse trail, di sicuro lunghe gite :wink:
Poi è veramente tutto molto relativo. Questa gara per esempio cos'è ? Che posti attraversa ? Qual'è il suo fascino ? La lunghezza forse ? Quindi un numero........Son posti selvaggi ? Oltre alla distanza difficoltà ? Siamo più forse nell'ultrarunning che nel trail........
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Re: PETZL SOUTH DOWNS WAY 100 [15-Giugno-2013]

Post by BlackMagic »

granpasso wrote:Di cosa stiamo parlando ? Trail o corsa ? I "lunghissimi", come li chiamate voi, per me non sono nè allenamenti, nè corsa, forse trail, di sicuro lunghe gite :wink:
Poi è veramente tutto molto relativo. Questa gara per esempio cos'è ? Che posti attraversa ? Qual'è il suo fascino ? La lunghezza forse ? Quindi un numero........Son posti selvaggi ? Oltre alla distanza difficoltà ? Siamo più forse nell'ultrarunning che nel trail........
Ti giro un po'la questione: ma qual'è la definizione di trail? Per me corsa in natura... Ma è difficile darne un interpretazione univoca, è abbastanza soggettivo, sono d'accordo con te.
Siamo sicuri che il trail sia solo montagna e dislivelli? In giro per il mondo è così dappertutto?

I lunghissimi solo lunghe gite? Non so, se fai 50/60 km in sei/sette/otto ore ore quanto ha di gita? Credo che si entri in un campo diverso. Un viaggio forse, ecco quello si. Ma la gita... secondo me richiede un impegno diverso da quello che intendiamo noi con queste uscite.

Per la gara in questione ti dico che attraversa per intero il parco nazionale dei South Downs, è un sentiero già esistente ed abbastanza famoso (come sai gli inglesi ci tengono abbastanza). Se ti piace l'ambiente della campagna inglese, è molto affascinante. Se cerchi l'alta montagna, no.
Il numero? Si, sicuramente c'entra, per me hanno un magnetismo le "100 miglia", è una distanza che fa parte della cultura del trail. Come certe vie di arrampicata creano un mito anche per il grado, ci sta anche nella corsa.
Difficoltà? Cento miglia non sono una passeggiata, le difficoltà sono in ogni passo: se intendi per me, perchè ci vado, è perchè non sono nato corridore e voglio vedere fino dove arrivo in una gara "corribile", pur con i suoi 4000 metri di dislivello. Perchè ho scoperto che correre sui sentieri è emozionante come salire mani sulle ginocchia verso una cima. Mi vanno a genio entrambi.
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Re: PETZL SOUTH DOWNS WAY 100 [15-Giugno-2013]

Post by argento »

granpasso wrote:Di cosa stiamo parlando ? Trail o corsa ? I "lunghissimi", come li chiamate voi, per me non sono nè allenamenti, nè corsa, forse trail, di sicuro lunghe gite :wink:
Ah..... quei due fulmini si sono fatti Righi-Scoffera-Righi in meno di 5 ore, chiamala gita. Alla fine quando lo faccio io diventa una gita.... :risataGrassa:
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Re: PETZL SOUTH DOWNS WAY 100 [15-Giugno-2013]

Post by giobibo »

Mi piace come Black sta difendendo, o meglio, spiegando, illustrando questa gara.
Lo vedo motivato, convinto, sicuro di se. Buona base di partenza per un impegno di questo tipo.
Se il suo fisico regge, e non ho dubbi, credo che si prospetti per lui una bella avventura.
E poi, é in buona compagnia, no !
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Re: PETZL SOUTH DOWNS WAY 100 [15-Giugno-2013]

Post by granpasso »

BlackMagic wrote:
granpasso wrote:Di cosa stiamo parlando ? Trail o corsa ? I "lunghissimi", come li chiamate voi, per me non sono nè allenamenti, nè corsa, forse trail, di sicuro lunghe gite :wink:
Poi è veramente tutto molto relativo. Questa gara per esempio cos'è ? Che posti attraversa ? Qual'è il suo fascino ? La lunghezza forse ? Quindi un numero........Son posti selvaggi ? Oltre alla distanza difficoltà ? Siamo più forse nell'ultrarunning che nel trail........
Ti giro un po'la questione: ma qual'è la definizione di trail? Per me corsa in natura... Ma è difficile darne un interpretazione univoca, è abbastanza soggettivo, sono d'accordo con te.
Siamo sicuri che il trail sia solo montagna e dislivelli? In giro per il mondo è così dappertutto?

I lunghissimi solo lunghe gite? Non so, se fai 50/60 km in sei/sette/otto ore ore quanto ha di gita? Credo che si entri in un campo diverso. Un viaggio forse, ecco quello si. Ma la gita... secondo me richiede un impegno diverso da quello che intendiamo noi con queste uscite.

Per la gara in questione ti dico che attraversa per intero il parco nazionale dei South Downs, è un sentiero già esistente ed abbastanza famoso (come sai gli inglesi ci tengono abbastanza). Se ti piace l'ambiente della campagna inglese, è molto affascinante. Se cerchi l'alta montagna, no.
Il numero? Si, sicuramente c'entra, per me hanno un magnetismo le "100 miglia", è una distanza che fa parte della cultura del trail. Come certe vie di arrampicata creano un mito anche per il grado, ci sta anche nella corsa.
Difficoltà? Cento miglia non sono una passeggiata, le difficoltà sono in ogni passo: se intendi per me, perchè ci vado, è perchè non sono nato corridore e voglio vedere fino dove arrivo in una gara "corribile", pur con i suoi 4000 metri di dislivello. Perchè ho scoperto che correre sui sentieri è emozionante come salire mani sulle ginocchia verso una cima. Mi vanno a genio entrambi.
Se volessi fare dell'ultrarunning farei il Passatore. Per il trailrunning, che non deve essere necessariamente ultra, ho l'imbarazzo della scelta senza andare troppo lontano ma cmq dovessi prendere un aereo lo farei per la Reunion. A me, te lo dico con il massimo rispetto :D essendo Italiano, le miglia non dicono proprio nulla, che siano 10, 100 o altro.
E mai andrei a fare 160km. nelle campagne inglesi con tutto quello che c'è in giro.
Con il massimo rispetto :D
Ciao.
Belin !
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Re: PETZL SOUTH DOWNS WAY 100 [15-Giugno-2013]

Post by Manu81 »

Mi prudono le mani, anzi le dita sulla tastiera, e lo dico anche io con il massimo rispetto di tutte le opinioni fin qui espresse, per quanto leggo in questa discussione. Premesso che secondo me, essendo il QZ un forum pubblico e dunque aperto anche a chi non mastica per forza di teoria o economia dell'ultramaratona, in una discussione dedicata ad una manifestazione si dovrebbe appunto parlare della manifestazione medesima (percorso, storia, ambiente, cultura, ecc...), ecco premesso questo: io mi trovo sinceramente nella difficoltà "ideologica" di accettare questa apparente eterna tendenza a suddividere il mondo, ciò che ci circonda e pure noi stessi in categorie. Una suddivisione quest'ultima, che porta giocoforza ad esprimere giudizi di merito, di principio e pure di qualità, che francamente non credo possano far bene a qualunque discussione si attivi tra due o più persone, ancor più se l'oggetto di discussione è comunque una passione comune, che si esprime poi appunto in ciascuno di noi attraverso pensieri, stati emotivi, sogni.

"Se volessi fare dell'ultrarunning farei il Passatore". Prendo a puro esempio questa frase, e mi scuso in anticipo con chi l'ha scritta: non ne conosco l'autore e non voglio discuterne il pensiero, vorrei però qui esprimere una mia opinione. Bene, secondo me questa affermazione si presenta come fortemente connotata di un giudizio di valore, poi condivisibile o meno, che però a mio avviso fa male alla discussione in quanto tale. Lo sport che più è praticato al mondo, ovvero "vivere", essere persone, ci insegna che universalizzare una propria opinione, nata quindi dalle proprie convinzioni personali, può essere piuttosto pericoloso. Mi spiego: perché in sostanza bisogna stabilire che “ultrarunning” così, a priori, è quello che noi stessi si pensa essere tale? Chi l’ha detto che “ultrarunning è fare il Passatore”? Certo, mi verrà risposto magari che si tratta di un’affermazione carica di facce e sfumature, ribadisco di averne colto certamente questo aspetto. Però, e vengo dunque al mio pensiero: “ultrarunning”, “ultratrail”, “corsa in natura”: secondo la mia opinione, si tratta di concetti e categorie la cui collocazione è estremamente individuale. Quello che per te non è ultrarunning, per un altro può esserlo: e va assolutamente rispettato. Tempo fa su un forum venne chiesto: “quale distanza secondo voi è da considerarsi ultra”. Ecco, io risposi brevemente che secondo me, è “ultra” tutto ciò che ti porta un passo fuori dalla porta. Dalla porta che hai dentro, quella che magari per anni ti tiene chiuso nelle tue paure, nei tuoi dubbi, insomma in una sorta di casa dell’anima ancor prima che del corpo. E’ “ultra” tutto ciò che può aiutarti a scoprire il tuo posto nel mondo, e tutto sommato in questi tempi non mi sembra neppure tanto un regalo da sottovalutare. Non ho bisogno di rendermi protagonista di “celodurismo chilometrico” e cercare tanto in silenzio quanto però con arroganza di affermare una presunta superiorità morale oltrechè atletica, per il solo fatto che “io faccio quello invece che quell’altro”. Se io in questo caso mi trovo a leggere di un amico, di un uomo ancor prima che di un runner, che mi racconta del suo prossimo viaggio, di quello che sogna o dei suoi pensieri, caspita: io pendo letteralmente dalle sue labbra, voglio sapere tutto, voglio essere idealmente “portato con lui” in questo suo viaggio, fosse anche per andare a fare 10 km sul Ben Nevis (vabeh scusate, qui “pesa” il mio amore per la Gran Bretagna). E soprattutto, lo ringrazio per tutto questo: perché comunque la sua idea, il suo sogno, può ispirarne un altro dentro di me. Tempo fa, in una stupenda puntata di “Che Tempo che fa”, intervennero Walter Bonatti e Reinhold Messner. Quest’ultimo, affrontando il tema (peraltro in voga anche in questi giorni per un fatto di ricorrenze) delle folle sempre più numerose che intraprendono l’ascensione all’Everest ormai puntellato di sentieri e piste preparate dagli sherpa con mesi di anticipo, diede secondo me una definizione illuminante del concetto di “estremo”. O meglio, ebbe a dire che non serve in realtà andare sull’Everest oggi (premettendo le considerazioni fatte poc’anzi) per affrontare qualcosa di estremo. Anche un Cervino (attenzione: da considerare ovviamente la relatività del paragone con l’Everest), se fatto con preparazione, allenamento, avvicinamento…amore insomma, può regalare emozioni molto più “estreme” appunto di quelle che può darti un Everest ridotto a promenade per turisti. Questo parere espresso da Messner (che definirei piuttosto attendibile come opinionista in materia) è secondo me perfettamente sovrapponibile al nostro discorso su cosa sia “ultra”. Quando ho iniziato con i trail, un paio di anni fa, mi ritrovai a fare i 25 km del Laigueglia come prima avventura. Avevo deciso di fare trail da ben…tre settimane, e mi ero letteralmente buttato in questo cammino. 25 km di bighi e rebighi sul Mar Ligure, eppure mai e poi mai mi sono immaginato di pensare “si vabeh, se voglio fare dell’ultratrail però vado sul Bianco o a casa-di-Cristo. E mai lo penserei oggi. Quel giorno, la sofferenza fisica patita, le sudate, i chilometri polverosi e fangosi di quella Domenica, la festa con gli organizzatori che poi col tempo sono divenuti cari amici, perfino le giornate seguenti trascorse a camminare con una certa fatica: tutto questo e molto altro, mi fanno credere, anzi mi fanno sapere, che quel giorno per me sia stato “ultra”, in tutti i sensi. E ogni volta che conquisto un chilometro in più, un metro di dislivello in più: fosse un tempo nella mia amata Liguria, o adesso sulle colline dietro casa, o un giorno chissà insieme ad altri matti in qualche foresta sparsa per il mondo, questo resta il mio pensiero. Non ho bisogno di “fare xx per fare ultra”. Perché “ultra” è già dentro di me.


Perdonate ancora il piccolo sfogo. Quanto espresso è solo frutto di opinioni personali, e come tali scritte nel vento.

Buoni trail a tutti.

Manu
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Re: PETZL SOUTH DOWNS WAY 100 [15-Giugno-2013]

Post by BlackMagic »

granpasso wrote: Se volessi fare dell'ultrarunning farei il Passatore. Per il trailrunning, che non deve essere necessariamente ultra, ho l'imbarazzo della scelta senza andare troppo lontano ma cmq dovessi prendere un aereo lo farei per la Reunion. A me, te lo dico con il massimo rispetto :D essendo Italiano, le miglia non dicono proprio nulla, che siano 10, 100 o altro.
E mai andrei a fare 160km. nelle campagne inglesi con tutto quello che c'è in giro.
Con il massimo rispetto :D
Ciao.
Gian, è chiaro, ma siamo nell'ambito dei gusti.
D'accordissimo che il trail non significa necessariamente ultra, d'accordissimo che non bisogna necessariamente andare lontano. Però non è neache male vedere posti nuovi, gare nuove, culture (trailistiche) diverse. Personalmente è pura curiosità, me ne porto a casa un esperienza e quello che mi piace cerco di riportarmelo nel mio quotidiano (trailistico).

Le miglia sono un unità di misura: che si chiami 5.10 o 6a cambia la durezza della via in arrampicata? Ti dico solo che è una distanza che nella storia del trail significa qualcosa. Come la Passatore che hai citato è famosa per essere una "cento". Non mi faccio certo problemi di distanze, non misurano il corridore; sennò vai, tutti al Tor che invece è una manifestazione che ammiro, ma che non farei mai perchè non mi interessa l'endurance.
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Re: PETZL SOUTH DOWNS WAY 100 [15-Giugno-2013]

Post by argento »

Si va un pò OT ma spero che non sia un problema.
Rispondendo ad alcuni punti di manu (ma non solo) io tendo ad essere più pragmatico sulle definizioni:
Running vuol dire correre, trail running è la corsa su sentiero, se ci aggiungiamo ultra diventa un percorso superiore alla maratona.
Messner è un furbacchione, quando era giovane gli alpinisti come lui si facevano chiamare estremi e non avevano niente a che fare con la maggior parte degli altri alpinisti. Sia beninteso ho un amore sconfinato per lui e Bonatti.
Poi ognuno di noi ha il suo Everest, il suo estremo e cerca di viverlo se e come vuole però tenderei a cercare delle definizioni più oggettive, anche se magari non ė sempre facile.
Ho aperto il 3D per dare risalto alla sua partecipazione da parte di un QZ ma ė anche bello parlare del significato che queste distanze possono avere per ognuno di noi........
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Re: PETZL SOUTH DOWNS WAY 100 [15-Giugno-2013]

Post by Manu81 »

Ti rispondo @Argento, visto che hai avuto la gentilezza di rispondere tu a me.

Che fossimo OT, ben prima del mio intervento, l'ho premesso anche io.

Certo che le definizioni che hai proposto tu calzano perfettamente. Il mio intervento era motivato semplicemente dalla diffidenza verso questi giudizi di valore del tipo "il vero ultra è andare a Paperopoli invece che a Topolinia", oppure "io a Plutolandia non ci andrei mai, l'aereo lo prenderei solo per andare a Gotham City", ecc...

Ovvio che "ultra" sia tutto ciò che è oltre la distanza di maratona, da un punto di vista oggettivo. Rivendico però il diritto di contestare una posizione che esprime un giudizio di valore su una manifestazione, per il solo fatto che "si tiene lì invece che là" o perchè "il terreno è così invece che cosà". Porca miseria, @Blackmagic è pronto a questa avventura, e Marmaio con lui: realizzano un sogno, vanno a bere della gran birra e a mangiare fango nella campagna inglese, esploreranno una cultura di corsa e di "ultra", nuova, diversa. Caspita, facciamo il tifo per loro (come ho detto: ascoltiamone piuttosto impressioni e aspettative) e non cerchiamo in tutti i modi di "giudicare" la bellezza e l'importanza dei loro sogni.


Passo e chiudo e mi scuso ancora per l'OT.

Manu
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Re: PETZL SOUTH DOWNS WAY 100 [15-Giugno-2013]

Post by same »

...
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Re: PETZL SOUTH DOWNS WAY 100 [15-Giugno-2013]

Post by argento »

Sì alla fine la penso come te, non per niente ho aperto il 3D. Ma è anche lecito chiedere perchė vai fare qualla gara, io ne farei un'altra anche se può sembrare polemica. Io non ho cultura di gare su queste distanze e un pò mi incuriosisce anche sapere che ci possono essere tante motivazioni che ti spingono a farne una piuttosto che un'altra. Alla fine come dice giustamente Black è questione di gusti......
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Re: PETZL SOUTH DOWNS WAY 100 [15-Giugno-2013]

Post by Manu81 »

argento wrote:Sì alla fine la penso come te, non per niente ho aperto il 3D. Ma è anche lecito chiedere perchė vai fare qualla gara, io ne farei un'altra anche se può sembrare polemica. Io non ho cultura di gare su queste distanze e un pò mi incuriosisce anche sapere che ci possono essere tante motivazioni che ti spingono a farne una piuttosto che un'altra. Alla fine come dice giustamente Black è questione di gusti......

Certo caro. Però "...essendo Italiano, le miglia non dicono proprio nulla, che siano 10, 100 o altro.
E mai andrei a fare 160km. nelle campagne inglesi con tutto quello che c'è in giro"... NON è "perchè vai a fare quella gara". E' questione di sfumature, chiamale come vuoi, e magari con la scrittura è difficile far trasparire il tono con il quale si dicono le cose, però...
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Re: PETZL SOUTH DOWNS WAY 100 [15-Giugno-2013]

Post by BlackMagic »

Ciao Manu

Conoscendo bene Granpasso (è stato ed è uno dei miei grandi maestri con Trigi e Trailmaker) so bene che non c'è nessuna polemica in quello che dice. Ha i suoi gusti e anche se non sembra, abbiamo visioni simili su molti aspetti.

Come ha detto Argento, è uno scambio di idee che ci sta, a me piace l'idea che da un topic escano argomenti generali, e Granpasso è da sempre bravissimo a gettare domande come spunti di riflessione.

Ti dico che condivido molto l'idea generale che hai fatto uscire, e cioè che certe definizioni esistono, ma vanno poi rapportate al singolo e al suo modo di approcciarsi. Per quello mi piace di più l'idea di viaggio invece che gita, e non mi sentirete mai parlare di "allenamenti": per me una corsa è una corsa, che siano 45 minuti rubati intorno ad un albergo in una zona industriale che 10 ore sull'Appennino sperso per sentieri.
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Re: PETZL SOUTH DOWNS WAY 100 [15-Giugno-2013]

Post by Manu81 »

Come sempre hai dato la risposta più esaustiva. : Thumbup :
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Pazzaura
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Re: PETZL SOUTH DOWNS WAY 100 [15-Giugno-2013]

Post by Pazzaura »

In effetti siete OT... ma questo argomento è molto interessante... e si son lette belle cose. Quindi va bene così.

Forza ragazzi!

Black non è nuovo a queste esperienze... e son sicuro che andrà fortissimo come sempre. Comunque "l'inboccaallupo" glielo farò di persona domani. :wink:
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argento
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Re: PETZL SOUTH DOWNS WAY 100 [15-Giugno-2013]

Post by argento »

Il lungo chiamatelo giro, corsa, allenamento, viaggio ma non gita please.... :risataGrassa:
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granpasso
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Re: PETZL SOUTH DOWNS WAY 100 [15-Giugno-2013]

Post by granpasso »

"Se volessi fare dell'ultrarunning (IO) farei il passatore". Più chiaro di così ! La frase esprime chiaramente una mia opinione senza volerla assolutamente "universalizzare". La cosa pare(va) evidente.
Buone corse a tutti ovunque andiate :wink:
Belin !
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Re: PETZL SOUTH DOWNS WAY 100 [15-Giugno-2013]

Post by Fish67 »

In bocca al lupo a Black ed al suo amico. Se vi piace correre in campagna ti consiglio di programmare il trail del Marenchetto.
Ciao, Fabrizio P.
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argento
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Re: PETZL SOUTH DOWNS WAY 100 [15-Giugno-2013]

Post by argento »

Per problemi con l'aereo i ragazzi si sono messi in viaggi stanotte in macchina........
Questo WE c'è da fare il tifo.........
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Re: PETZL SOUTH DOWNS WAY 100 [15-Giugno-2013]

Post by eziopode »

=D> =D> =D> =D> =D> =D>
forza ragazzi
:uahuah: :uahuah: :uahuah: :uahuah: :uahuah:
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argento
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Re: PETZL SOUTH DOWNS WAY 100 [15-Giugno-2013]

Post by argento »

Ecco i partecipanti:
http://www.centurionrunning.com/south-d ... /entrants/" onclick="window.open(this.href);return false;

Black 230
Il cinghiale 108

:uahuah: :uahuah: :uahuah:
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Re: PETZL SOUTH DOWNS WAY 100 [15-Giugno-2013]

Post by serena »

argento wrote:Ecco i partecipanti:
http://www.centurionrunning.com/south-d ... /entrants/" onclick="window.open(this.href);return false;

Black 230
Il cinghiale 108

:uahuah: :uahuah: :uahuah:
: Groupwave : : Groupwave :
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
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grigualosca
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Re: PETZL SOUTH DOWNS WAY 100 [15-Giugno-2013]

Post by grigualosca »

Grandi. =D>
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