"Non esiste un unico tipo di crampo muscolare, ed allo stesso modo non esiste un'unica causa.
I tipi di crampo muscolare che intercorrono in assenza di alterazioni patologiche del muscolo possono essere grossolamente suddivisi in "contratture fisiologiche" e "crampi muscolari idiopatici". La causa dei primi (i cosiddetti "crampi da sforzo") è relativamente ben conosciuta e consiste in una deplezione dell'ATP muscolare che non consente il distacco dei filamenti di actina e miosina. Tale condizione si verifica quando la richiesta metabolica supera le capacità del sistema di irrorazione, che garantisce lo svolgimento dei processi metabolici che conducono alla sintesi di ATP; quindi essa si verifica per sforzi muscolari strenui, o quando, come nel soggetto arteriopatico, il flusso ematico sia ridotto per ragioni patologiche.
La causa dei crampi muscolari idiopatici è, come il termine stesso esprime, praticamente sconosciuta. E' tuttavia quasi certo che essi rappresentino un fenomeno neurologico, non muscolare. Per cause ignote, un ramo nervoso che innerva il muscolo comincia autonomamente a scaricare impulsi. In questo gruppo rientrerebbe il fenomeno da Lei sperimentato, così come i crampi notturni. La pretesa secondo la quale questi ultimi sarebbero provocati (o favoriti) dalla presenza di vene varicose è una credenza senza alcun supporto teorico o osservazionale.
Negli Stati Uniti dagli anni Trenta è invalso l'uso di trattare, con ottimi risultati, i crampi idiopatici con chinino, venduto senza bisogno di prescrizione medica; tale pratica è stata praticamente abbandonata nel 1995 anno in cui la FDA ha vietato la libera vendita di prodotti a base di chinino, in ragione degli effetti collaterali. Dal 1999 è stato reintrodotto (Cox Pharmaceuticals), ma il suo utilizzo non è stato più così frequente. Probabilmente, per cause analoghe, tale prodotto non è mai stato usato (a questo scopo) in Italia.
A prescindere dalle cause, tutte le condizioni che determinino un incremento dell'eccitabilità della membrana cellulare dei neuroni possono favorire l'insorgenza del crampo; pertanto i crampi, a parità di (sconosciuta) condizione di base, possono avere un'aumentata o diminuita probabilità di insorgenza, nello stesso individuo, dipendentemente dalla presenza delle succitate condizioni.
Tra di esse, i livelli di elettroliti (in particolare calcio, potassio, magnesio) hanno sicuramente un ruolo. Ad esempio, l'uso di Calcio-antagonisti riduce l'insorgenza dei crampi (viene ridotta l'eccitabilità di membrana); mentre un aumento (e non una diminuzione, come spesso si sente) del potassio favorirebbe l'insorgenza del fenomeno.
Anche i fenomeni locali, che possono agire come "spina irritativa" (ad es., compressione) sono in grado di favorire l'insorgenza dei crampi; la particolare frequenza con la quale Lei li sperimenta sulla gamba sn evocherebbe proprio una simile situazione.
Credo che nulla possa dirsi riguardo all'attività sportiva, se non che forse è in grado di agire sulle già citate condizioni; ma personalmente non credo che sia attinente.
Riguardo ai rimedi,essendo ignote le cause, non possono esisterne di radicali. Nella mia esperienza comunque un supplemento di sodio e magnesio e l'uso di sostanze con attività di tipo calcio-antagonista (ad es. flunarizina) si sono spesso rivelati validi. Niente effetti miracolosi, ovviamente, ma molti pazienti hanno risolto il problema."
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