Pazzaura wrote:Domenica avevo il pranzo per i 60 anni di mio padre...
Però al mattino dovevo inventarmi qualcosa da fare... così ho deciso di andare a provare questa "famosa" guidovia che sale alla Guardia...
E Claudia ha voluto provare a venire pure lei, dopo anni senza andare in bici (ci andava da ragazzina e basta...).
Così siamo andati. Abbiamo preso la cosa molto alla leggera, siamo andati in macchina fino a Gaiazza. Paolo è venuto con noi, così abbiamo usato la panda "ufficiale"![]()
Siamo partiti, le abbiamo insegnato qualche nozione base, e via. Mi aspettavo molto peggio!!![]()
Claudia è salita benissimo, aveva fiato e andava bene. Abbiamo fatto qualche frequene sosta per il classico problema dei neofiti (il dolore "sotto"), però siamo saliti con un discreto ritmo, con calma, ma in modo continuo. In 1 ora e 39 minuti.
Finita la guidovia siamo saliti al santuario tramite la classica rampa ciottolata... e lei si è PRESA IL LUSSO DI SUPERARMI mentre io stavo morendo![]()
Poi siamo scesi, con calma, le abbiamo insegnato a stare in piedi sui pedali ecc. e se l'è cavata bene, nonostante usasse una delle mie bici, che sono di taglia grande.
Alla fine era contenta, e si era molto divertita... anche se il giretto è stato modesto, 440 mt di dislivello per la prima volta secondo me non sono male.
Magari adesso faremo qualche altro facile giretto insieme..![]()
A me la Guidovia è piaciuta molto, è tranquilla, costante, ombraggiata, ottima per un giretto rilassante e per imparare. Si sale senza fatica e ci sono vari punti di sosta con tavoli e panorami. Davvero un ottimo percorso...
rikkytikkytavi wrote:Evidentemente questa è una gita gettonata, io ci sono andata domenica 9,mentre voi eravate sul Caucaso.
Eravamo in due,io e un mio amico:siamo partiti da Arenzano in treno e siamo scesi a Sampierdarena
Scesi dal treno abbiamo risalito la Val Polcevera fino al bivio dove credevamo cominciasse lo sterrato,che poi abbiamo tristemente scoperto essere ben più in su...Il sito da cui avevamo preso la descrizione della salita faceva un po' di confusione fra chilometri parziali e chilometri totali,così agli 8 km pianeggianti che eravamo convinti di affrontare abbiamo dovuto aggiungercene 5 di salita per arrivare alla Gaiazza.
Alla Gaiazza abbiamo incontrato il famoso arco che segna l'inizio dello sterrato e i pannelli storico-informativi.
Lo sterrato è bello largo,sale in maniera costante e anche il fondo sembrerebbe essere buono; dico sembrerebbe perchè noi lo abbiamo trovato imbibito a livelli incredibili,ok che erano due settimane che pioveva però sembrava di essere su un bagnasciuga:quasi impossibile salire,l'unico modo era passare sul basamente si cemento su cui è fissato il vecchio binario,l'unico problema era che quando si dovevano evitare dei ricci di castagne o delle pietre bisognava stare attenti a non finire sul binario,bagnato,altrimenti si rischiava di cadere.
Molto belle le due brevi gallerie.
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Siamo arrivati in cima in circa 1h e 15',facendo più fatica di quel che pensavo,un po' per il fondo un po' perchè l'abbiamo presa troppo forte
. L'ultima rampa dall'Apparizione al piazzale dove ci sono i giochi è stata ovviamente fatale
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img]https://www.quotazero.com/gallery/data/m ... CN4487.JPG[/img]
Dopo un'adeguata sosta nella Sala del Pellegrino,in cima faceva veramente freddo,siamo scesi lungo la strada che porta a Lencisa e a San Carlo,arrivando apegli in 28 minuti,dopo aver superato due macchine ed essermi divertito come non mi succedeva da tempo
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Da Pegli siamo tornati ad Arenzano lungo l'Aurelia,finendo per fare 50 km giusti giusti.
Bello!!![]()
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