bella sintesi della discussione ...bade wrote: ......
Se uno ti manda a quel paese mentre ti passa col trattore o ti tratta male in un bar etc...è un maleducato, lo è sia se abita in città sia se abita in un paesino di montagna.
Io penso che Brun, Black etc non stiano difendendo quegli episodi ma la globalità di un mondo che, magari involontariamente, hai finito per etichettare.
Secondo me è solo questo il punto![]()
a mio modo di vedere le cose è necessaria un po' meno di prevenzione nei confronti del pensiero altrui ed un po' piu' di tolleranza "mentale" nei confronti delle opinioni espresse da altri su luoghi che amiamo particolarmente perchè nati/vissuti, frequentati fin da piccoli, o per questioni sportive, associazionistiche, ecc .....
se trovo una persona in valle o dentro ad un bar che non mi tratta bene ( credo sia successo a tutti ) "ci faccio la croce" su quel posto specifico ma automaticamente mi predispongo già a cercarne un altro di bar, od un altro di luogo dove interagire con i "locals", questo mi permette di trovare dei locali dove essere ben trattato e considerato ( credo anche questo sia successo a tutti ) ..... insieme alle brutte esperienze ho dei bei ricordi ( anche recenti ) di bar e trattorie nelle vallate del cuneese dove ritornerei molto volentieri ...
... non sono nato e vissuto in montagna, pur essendo originario ( come ceppo familiare ) di Sanfront, ed ho sempre vissuto nella "piana" alla base delle vallate, frequentandole fin da piccolo e continuando poi nel tempo, già mio padre da giovane risaliva la valmaira in bicicletta con i poveri mezzi disponibili nel dopo-guerra o sul cassone aperto di un camion su strada sterrata ......bade wrote: Altro discorso è il tema del film, dove direi che da quanto ho sentito non si parla di maleducazione ma di atteggiamenti diversi, più complessi e che secondo me dovrebbero portare ad un giudizio che non sia di parte, ma semplicemente ad una riflessione su come la vita in certi ambienti "difficili" porti con se paura, chiusura, etc...e un'altra riflessione su come uno "straniero" possa non capire tali meccanismi e inevitabilmente fallire il suo tentativo di integrazione.
credo che per i piccoli centri della campagna il discorso sia equivalente a quelli di montagna ( aldilà che ci siano baite o cascine, oppure capre anzichè mucche ) ..... per ragioni affettive e per motivi contingenti e necessari ho dovuto trasferirmi una decina d'anni fa in una piccola frazione rurale, inizialmente con entusiasmo e tanta voglia di fare e di lanciarmi ed integrarmi nella "nuova vita", passando il tempo mi sono pero' ricreduto ed anzi il rapporto con la persona cara ha cominciato ad incrinarsi proprio per questioni ambientali dovute al luogo dove abitavamo, per farla breve ci siamo trasferiti ( anche se non molto lontano per non "troncare" con i parenti ) e presi le dovute distanze ed ora va decisamente meglio ....
ora io penso " ma chi gliel'ha fatto fare al francese di andarsi a ficcare li'", se uno cerca la natura, la montagna, un futuro diverso per i figli .... deve cercarsi altre alternative
