C.A.I. parliamone un pò
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Re: C.A.I. parliamone un pò
giusto per aggiungere un bit di informazione a chi non lo sapesse nel CAI esiste una realtà chiamata Alpinismo Giovanile che opera con i ragazzi e collabora con le scuole.
Franz
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sento il cuore che pulsa,
sento i muscoli indurirsi,
sento la fatica,
mai stato cosi bene...
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Re: C.A.I. parliamone un pò
Risulta anche a me. E porta perfino ragazzini ad arrampicare.
Andare per montagne selvagge -- e' una via alla liberazione. (Milarepa)
http://www.trekitalia.it/ - http://www.trekitalia.wordpress.com - https://www.facebook.com/Trekitalia
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Re: C.A.I. parliamone un pò
Anche "giovane montagna" fà attività giovanile. Anche molte società di arrampicata sportiva. Eppoi molte altre realtà........
A me va bene che ci siano i professionisti e anche i volontari però voglio che mi sia lasciata la libertà di scegliere.
Ciao.
A me va bene che ci siano i professionisti e anche i volontari però voglio che mi sia lasciata la libertà di scegliere.
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Belin !
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Re: C.A.I. parliamone un pò
Da questa interessanter discussione mi è nata la cauriosità di documentarmi meglio sul discorso CAI - scuola ed aspetti correlati.
In ogni caso, direi che non è il caso di porre in contrapposizione professionisti e CAI - a parte che si tratta certamente di ruoli in qualche modo complementari, non dimentichiamo che i professionisti (se lo desiderano) si iscrivono a un'apposita sezione del CAI (AGAI).
In ogni caso, direi che non è il caso di porre in contrapposizione professionisti e CAI - a parte che si tratta certamente di ruoli in qualche modo complementari, non dimentichiamo che i professionisti (se lo desiderano) si iscrivono a un'apposita sezione del CAI (AGAI).
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Re: C.A.I. parliamone un pò
la mia esperienza nel cai
mi sono iscritto nel 1982 a Savona partecipando ad un corso per la protezione della natura alpina tenuto da A.Salsa (che poi ne è diventato molti anni dopo presidente,ed anche per lungo tempo)...avevo 22anni
poi 3 corsi di sci-alpinismo e 1 corso roccia,uscendone formato e in grado di andare in montagna per conto mio...li ho conosciuto il mio storico compagno di gite con cui ci siamo tolti tante soddisfazioni...ed anche tanti istruttori in gamba...
dopo una proposta per entrare nella scuola come aiuto-istruttore ed alcune gite di sezione di prova ho preferito rinunciare......non so ..non mi sentivo a mio agio,non mi era chiaro che responsabilità avevo...in particolare ricordo una gita in cui avrei voluto tornare indietro perchè non mi sembrava sicura la situazione neve,ma essendo col gruppone si doveva proseguire e seguire le decisioni dei "capi"
di quegli anni ricorderò sempre le partenze all'alba con la corriera stracarica da Savona,tutti insieme..verso i monti
le ammucchiate nei rifugi di notte e in vetta
i canti di montagna un pò brilli al ritorno
le braghe di felpa alla zuava e le ghette
in cima mi fumavo sempre una sana sigaretta ,fra gli sguardi di disapprovazione dei duri e puri..
tutte cose che mi sono piaciute
poi non ho più frequentato,ma il bollino l'ho sempre appiccicato tutti gli anni
quando ho ritirato l'aquila d'oro per i 25 anni d'iscrizione,praticamente non mi conosceva quasi più nessuno
ma non mi importava più di tanto
ho continuato ad iscrivermi per le riviste,l'assicurazione eccc... certamente
ma anche perchè per me è importante sostenere una associazione che,pur con i suoi problemi e le sue contraddizioni, ha tra le sue priorità la salvaguardia dell'ambiente e si è sempre schierata a sua difesa
,in particolare dei monti,in cui a me piace tanto muovermi...
come diceva prima Sub,il cai è un ente dello stato e pùò dire la sua con il peso dei suoi iscritti
mi sono iscritto nel 1982 a Savona partecipando ad un corso per la protezione della natura alpina tenuto da A.Salsa (che poi ne è diventato molti anni dopo presidente,ed anche per lungo tempo)...avevo 22anni
poi 3 corsi di sci-alpinismo e 1 corso roccia,uscendone formato e in grado di andare in montagna per conto mio...li ho conosciuto il mio storico compagno di gite con cui ci siamo tolti tante soddisfazioni...ed anche tanti istruttori in gamba...
dopo una proposta per entrare nella scuola come aiuto-istruttore ed alcune gite di sezione di prova ho preferito rinunciare......non so ..non mi sentivo a mio agio,non mi era chiaro che responsabilità avevo...in particolare ricordo una gita in cui avrei voluto tornare indietro perchè non mi sembrava sicura la situazione neve,ma essendo col gruppone si doveva proseguire e seguire le decisioni dei "capi"
di quegli anni ricorderò sempre le partenze all'alba con la corriera stracarica da Savona,tutti insieme..verso i monti
le ammucchiate nei rifugi di notte e in vetta
i canti di montagna un pò brilli al ritorno
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in cima mi fumavo sempre una sana sigaretta ,fra gli sguardi di disapprovazione dei duri e puri..
tutte cose che mi sono piaciute
poi non ho più frequentato,ma il bollino l'ho sempre appiccicato tutti gli anni
quando ho ritirato l'aquila d'oro per i 25 anni d'iscrizione,praticamente non mi conosceva quasi più nessuno


ma non mi importava più di tanto
ho continuato ad iscrivermi per le riviste,l'assicurazione eccc... certamente
ma anche perchè per me è importante sostenere una associazione che,pur con i suoi problemi e le sue contraddizioni, ha tra le sue priorità la salvaguardia dell'ambiente e si è sempre schierata a sua difesa
,in particolare dei monti,in cui a me piace tanto muovermi...
come diceva prima Sub,il cai è un ente dello stato e pùò dire la sua con il peso dei suoi iscritti
...montagna vissuta,tempo per respirare... (Reinhard Karl)
"Quando le luci si spegneranno per sempre il mio popolo sarà ancora qui.Noi abbiamo le nostre antiche usanze.Sopravviveremo."
(Nuvola Rossa,capo Sioux)
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Re: C.A.I. parliamone un pò
si si la conosco......FranzMTB wrote:giusto per aggiungere un bit di informazione a chi non lo sapesse nel CAI esiste una realtà chiamata Alpinismo Giovanile che opera con i ragazzi e collabora con le scuole.
Franz

Namaste
"Non esiste una via per la pace, la Pace è la Via"
Tenzin Gyatso (Dalai Lama)
Tibet libero!!!
"...ognuno di noi, da qualche parte ha il suo Everest da scalare, qualunque nome esso porti (Wanda Rutkiewicz)
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Re: C.A.I. parliamone un pò
L'esperienza di lupo della steppa e' la stessa di tanti altri e della mia.
Dopo un po' entra quel meccanismo di "disaffezione" pero' non posso che riconoscere dei meriti all'associazione perché mi ha insegnato a praticare l'attività in montagna cosciente dei pericoli, delle manovre di base, di come si pianifica una gita, etc etc.
Mi permette di conoscere persone con cui condividere questa passione e tante relazioni e informazioni su gite e situazioni pericolose.
Ora non frequento assiduamente ma passo di tanto in tanto, se riesco do una mano.
Nella mia sezione si fa anche una buona attività culturale, dal salone del libro alla fotografia di montagna al museo.
Trovo giusta l'idea dell'associazione anche per un attività che solitamente si pratica in gruppetti, 1, 2 cordate.
L'idea del club "elitario" e' stata molto ridimensionata negli anni. Ma e' anche vero che in generale in passato non e' stato cosi'.
Franz
Dopo un po' entra quel meccanismo di "disaffezione" pero' non posso che riconoscere dei meriti all'associazione perché mi ha insegnato a praticare l'attività in montagna cosciente dei pericoli, delle manovre di base, di come si pianifica una gita, etc etc.
Mi permette di conoscere persone con cui condividere questa passione e tante relazioni e informazioni su gite e situazioni pericolose.
Ora non frequento assiduamente ma passo di tanto in tanto, se riesco do una mano.
Nella mia sezione si fa anche una buona attività culturale, dal salone del libro alla fotografia di montagna al museo.
Trovo giusta l'idea dell'associazione anche per un attività che solitamente si pratica in gruppetti, 1, 2 cordate.
L'idea del club "elitario" e' stata molto ridimensionata negli anni. Ma e' anche vero che in generale in passato non e' stato cosi'.
Franz
sento il cuore che pulsa,
sento i muscoli indurirsi,
sento la fatica,
mai stato cosi bene...
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- Sub-Comandante
- Sub-Titano Valdostano
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Re: C.A.I. parliamone un pò
parto dal presupposto che in ogni associazione c'è chi vuole approfittarsene portando l'acqua al suo mulino, ma andarsene o lasciar fare non è mai la strada giusta, solo partecipando si può contribuire al miglioramento o quanto meno a mettere un freno al malcostume. Capisco anche che spesso si creino situazioni così al limite che possano portare un socio ad andarsene.
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Re: C.A.I. parliamone un pò
Anch'io ho vissuto un'esperienza simile a quella di Lupo della steppa e sono nella fase della disaffezione.
Vado in sezione a pagare il bollino, faccio due chiacchere con quelli che conosco (non sempre) e torno l'anno dopo.
Le sezioni sono fatte di persone e non sempre se ne condividono le idee, dopo avere provato a proporre le mie come consigliere senza ottenere alcun risultato ho tirato progressivamente i remi in barca.
A livello nazionale il CAI difende il mio modo di concepire la montagna quindi sono sempre "abbonato a Montagne 360°".
Vado in sezione a pagare il bollino, faccio due chiacchere con quelli che conosco (non sempre) e torno l'anno dopo.
Le sezioni sono fatte di persone e non sempre se ne condividono le idee, dopo avere provato a proporre le mie come consigliere senza ottenere alcun risultato ho tirato progressivamente i remi in barca.
A livello nazionale il CAI difende il mio modo di concepire la montagna quindi sono sempre "abbonato a Montagne 360°".

- amadablam
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Re: C.A.I. parliamone un pò
..sembri me...........comunque con Roby abbiamo frequentato, da gitanti , le Orobie e parlando con gestori (volontari e non ) dei vari rif CAI Bergamo e sottosezioni, abbiamo avuto l'impressione che vi sia un ambiente ben diverso da quello che ho incontrato nelle due maggiori (e sottosezioni) in Liguria, un bel modo di vivere la montagna e un bel coinvolgimento dei soci e NON anche in attività apparentemente banali, quali , ad esempio, le "cene in quota " c/o i loro rif. , una montagna "sociale" vera....una mentalità "aggregante" delle persone ..sempre idee, attività... (quasi le stesse che proponevo ,ma da noi si fa fatica, diciamocelo, noi liguri - e piemontesi/VdAostani - siamo chiusi e simili, il gestore del if. A. Corte BG, me lo ha fatto capire portando esempi nelle varie assemblee dei delegati) .....C.A.I. BERGHEM!!!!!!!!!!!!!!!!!!!ghibli wrote:Anch'io ho vissuto un'esperienza simile a quella di Lupo della steppa e sono nella fase della disaffezione.
Vado in sezione a pagare il bollino, faccio due chiacchere con quelli che conosco (non sempre) e torno l'anno dopo.
Le sezioni sono fatte di persone e non sempre se ne condividono le idee, dopo avere provato a proporre le mie come consigliere senza ottenere alcun risultato ho tirato progressivamente i remi in barca.
A livello nazionale il CAI difende il mio modo di concepire la montagna quindi sono sempre "abbonato a Montagne 360°".

Namaste
"Non esiste una via per la pace, la Pace è la Via"
Tenzin Gyatso (Dalai Lama)
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