WILDERNESS CINEMA

Montagna a 360 gradi: pensieri, notizie, meteo...

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psiconauta
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Re: WILDERNESS CINEMA

Post by psiconauta »

DESCENDING THE MOUNTAINS, di Maartje Nevejan (Svizzera, 2021)

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Un neuroscienziato e un maestro zen conducono un esperimento in doppio cieco su una montagna simile a una sfinge in Svizzera



Come dicevano i Monty Python......"E ora qualcosa di completamente diverso !"

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Sapete cos'è il "doppio cieco"?
Beh, dovreste, dopo la PLANdemia, no?
Qualcuno suggerisce "un cieco guida un altro cieco" ?
Beh, beh...fuochino...
Ma in questo caso la vista non è l'unico senso coinvolto.

Un documentario che mi è piaciuto molto, perchè si addentra tra i misteri della psiche, della natura, e dell'esistenza umana, il tutto immerso nello scenario del Monte Rigi, in Svizzera, terra che la sa lunga, in fatto di natura, medicina e conoscenza.



La Rigi, detta anche forse un po' presuntuosamente la «regina delle montagne», si erge tra il Lago di Lucerna, lo Zugersee e il Lauerzersee. Il suo punto più alto è sul Rigi-Kulm (1797 metri), dove si apre uno splendido panorama sul Lago di Lucerna e sulle vicine Alpi, come pure verso nord sull’Altipiano.

Già nel XVIII secolo, grazie alla sua posizione straordinaria, la Rigi era famosa in tutta Europa come destinazione di vacanza. Senza dubbio è stata una pioniera del turismo alpino: persino la regina Vittoria si fece portare su questa montagna in lettiga. Nel XIX secolo furono aperti sempre più stabilimenti di cura e hotel mondani, dapprima a Kaltbad, Rigi Kulm e sullo Scheidegg, poi anche al di sopra del Klösterli e sullo Staffelhöhe. Nel 1871, con la costruzione della ferrovia Vitznau-Rigi, passata alla storia come la prima ferrovia di montagna d’Europa, e della ferrovia Arth-Rigi, nel 1875, si aprì la strada al moderno turismo.

Qualcuno di quei primi treni circola ancora oggi in occasione dei viaggi di locomotiva a vapore, nei fine settimana da luglio a settembre. Insieme alla moderna funivia panoramica che parte da Weggis, le ferrovie della Rigi ogni anno portano sulla montagna 600 000 passeggeri.


Il film non è poi così "profondo", ed è pieno di aneddoti di vita vissuta (anche "spericolata"), ma regala diverse "perle di saggezza", o spunti di riflessione...cito quello che ho preferito :


Sai che vuoi andare sulla cima di una montagna.
E abbiamo libri di testo che seguiamo, abbiamo mappe di altri ricercatori.
Ma non ci sei mai stato e non lo sai davvero: "devo seguire di più questa descrizione oppure ..."
Ma poi, in realtà, per un piccolo momento, le nuvole si aprono.
E vedi effettivamente la montagna.
Con sostanze psichedeliche o con una profonda esperienza mistica o in qualsiasi altro modo in cui la ottieni...vedi effettivamente la montagna.
La nebbia in cui cammini scompare e ammiri la cima della montagna, la vedi davvero.
Non è una descrizione, non è una sua immagine, non è...
La vedi davvero e sai che è lì.


...e siccome come ben sapete dalla montagna bisogna anche scendere, ecco che il titolo del documentario diventa davvero illuminante, a modo suo.
Presenti anche alcune sequenze in computer grafica davvero belle che "mescolano montagne", e "matrioske" di affreschi in stile cyberdelico.
Da vedere sino alla fine, per la suora in Vespa. 8)
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psiconauta
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Re: WILDERNESS CINEMA

Post by psiconauta »

A PASSO D'UOMO (SUR LES CHEMINS NOIRS), di Denis Imbert - Francia, 2023



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L'argomento si basa sugli scritti e sulla collaborazione di Sylvain Tesson (nato il 26 aprile 1972), scrittore e viaggiatore francese.
È stato coinvolto in una serie di viaggi e spedizioni insolite che costituiscono la base dei suoi libri.
Nel 1991, ha attraversato l'Islanda centrale in motocicletta e in seguito ha partecipato all'esplorazione di una grotta nel Borneo.
Nel 1993 e nel 1994, ha viaggiato per il mondo in bicicletta con Alexandre Poussin, che conosceva dai tempi del liceo.
Sempre con Poussin, nel 1997 ha attraversato a piedi l'Himalaya, un viaggio di 5000 chilometri in cinque mesi dal Bhutan al Tagikistan.
Nel 1999 e nel 2000, lui e la fotografa Priscilla Telmon hanno attraversato a cavallo le steppe dell'Asia centrale dal Kazakistan all'Uzbekistan.
Nel 2001 e nel 2002 ha partecipato a spedizioni archeologiche in Pakistan e Afghanistan.
Dal maggio 2003 al gennaio 2004 ha viaggiato a piedi da Yakutsk in Siberia a Calcutta in India (il percorso presumibilmente utilizzato da Slawomir Rawicz per fuggire dal gulag, 1955).
Poi sei mesi sulle rive del Lago Baikal in una baita rustica durante l'inverno.

Nella notte tra il 21 e il 22 agosto 2014, Tesson è caduto dal tetto di uno chalet a Chamonix, provocandosi quattro fratture al cranio e andando in coma.
È sopravvissuto e si è svegliato, ma è rimasto paralizzato nella metà destra del viso.
L'incidente gli ha fatto decidere di attraversare la Francia a piedi, cosa che è diventata il soggetto del suo libro e di questo film


Abbiamo già incontrato Sylvain Tesson, per la precisione nel primo post del topic ! :shock: , ma essendo uno scrittore di viaggi, non c'è da stupirsi.
Stupisce invece la sua biografia, di cui non sapevo nulla.
Questo film, basato quindi su una storia vera (...) ripercorre le sue ultimi vicissitudini, alla luce degli accadimenti più recenti.
Sinceramente l'ho trovato un po' noioso, perfettamente prevedibile, nel suo alternarsi di bei paesaggi, lacrime, dolore, risate, pensieri vaganti e filosofia tanto al kilo.
Mi ha fatto quasi rimpiangere quella roba con Houllebecq di qualche post fa. :roll:
Ma chi non ha troppe pretese può gustarselo, e scoprire insieme a me la "Diagonale du vide", la Diagonale del Vuoto.
L'espressione è apparsa per la prima volta nel 1986, nel libro "Les Ruraux Français" , del geografo Robert Chapuis. Designa un asse che attraversa la Francia da un lato all'altro, da Nord-Est a Sud-Ovest, e sul quale le densità di popolazione sono inferiori alla media del paese.
https://fr.wikipedia.org/wiki/Diagonale_du_vide
Qualcosa che può ricordare "La leggenda dei monti naviganti", di Paolo Rumiz, che certo meriterebbe un film, ma chevvelodicoaffà. :smt102
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daniele64
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Re: WILDERNESS CINEMA

Post by daniele64 »

:offTopic: : Sorry! :
Mi inserisco con una breve notazione fuori tema ma che rigurda il post di Psico sul film " Descending the mountains " . Questo ad uso e consumo dei foresti , perchè credo che i genovesi lo sappiano bene ... :risata: Il famoso Monte Rigi , presso Lucerna in Svizzera , a fine Ottocento era così celebre che pare abbia pure dato il nome alla zona del Righi di Genova .... :shock: dato che tra i patrocinatori della funicolare genovese c' era un imprenditore svizzero , tale F. J. Bucher ....
:smt006
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
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Re: WILDERNESS CINEMA

Post by psiconauta »

daniele64 wrote:
Sun Feb 23, 2025 16:24
:offTopic: : Sorry! :
Mi inserisco con una breve notazione fuori tema ma che rigurda il post di Psico sul film " Descending the mountains " . Questo ad uso e consumo dei foresti , perchè credo che i genovesi lo sappiano bene ... :risata: Il famoso Monte Rigi , presso Lucerna in Svizzera , a fine Ottocento era così celebre che pare abbia pure dato il nome alla zona del Righi di Genova .... :shock: dato che tra i patrocinatori della funicolare genovese c' era un imprenditore svizzero , tale F. J. Bucher ....
:smt006
Ma dai!
Interessante questa notazione....mi era passata per la mente una rapida associazione, ma evidentemente non sono abbastanza genovese :smt022
un imprenditore svizzero , tale F. J. Bucher ....
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Re: WILDERNESS CINEMA

Post by daniele64 »

psiconauta wrote:
Mon Feb 24, 2025 11:03
un imprenditore svizzero , tale F. J. Bucher ....
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8)
:risataGrassa: :risataGrassa: Pure io l' avevo associato subito a Frau Blucher .... :strizzaOcchio:: :smt006
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Re: WILDERNESS CINEMA

Post by psiconauta »

LOOP TRACK, di Tom Sainsbury - Nuova Zelanda, 2023

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Ian, uomo ansioso sull'orlo di una pesante crisi di nervi, decide di allontanarsi il più possibile dall'umanità e si ritira nei boschi più remoti della Nuova Zelanda per quattro giorni di completa solitudine. Qui, però, incontrerà altri vagabondi come lui e il suo viaggio per combattere l'ansia si trasformerà in un'esperienza da incubo.


"Questo film è nato da una singola immagine: qualcuno in una passeggiata isolata nella boscaglia vede una figura in lontananza. Non riesce a distinguere esattamente cosa sta guardando, ma la presenza della figura sembra malevola."

Tom Sainsbury



Ho riflettuto un po' dopo la visione e ho deciso di catalogare il suddetto film nel genere "commedie horror" (come? si dice "dark comedy"? vabbè :roll: ).
Non saprei dove altrimenti metterlo, sennò. :smt102
Del protagonista (interpretato dal regista stesso, comico teatrale, televisivo e "instagrammico" :roll: ) sappiamo ben poco se non nulla, e molto poco (quasi niente) ci viene rivelato durante la visione, lasciandoci, per metà film almeno, ad aspettare un colpo di scena sulla sua storia personale; colpo di scena che non arriverà mai.
Ne arriverà invece un altro che mi farà optare definitivamente per il genere "commedia" (anche se sarebbe "horror" :risataGrassa: ), per una sorta di autoumorismo estremo neozelandese che in effetti, non mi aspettavo.

Le scene di trekking sono girate nel Waitakere Ranges Regional Park, Waitakere, Auckland Region, Nuova Zelanda

Gli attori non sono malaccio, specialmente il compagno di gita autoinvitatosi (questa sì che è una paranoia che a volte si materializza!), che all'inizio non capisci bene se ci fa o ci è.
Un film con un sacco di difetti, troppi, forse, ma che riesce a mantenere un'atmosfera di tensione e paranoia sino alla fine.
Ci sono pure un paio di cosiddetti jump-scares :angry1: , e il film termina bruscamente e inspiegabilmente com'era iniziato.
Appena sufficiente, anche se simpatico.

Edit : ho letto solo ora un'intervista al regista dove a un certo punto dice : ""C'è una scena in cui corro per salvarmi la vita in mutande e tutto il pubblico scoppia a ridere", dice. "È stata una vera chiamata al risveglio per me. Ho pensato, 'Ok, ho fatto una specie di commedia dark'".

Dammi il 5, Tom ! =; :risataGrassa:
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