Qualcuno vorrebbe chiudere il CAI

Montagna a 360 gradi: pensieri, notizie, meteo...

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Fed7
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Qualcuno vorrebbe chiudere il CAI

Post by Fed7 »

martedì c'era un articolo sulla Gazzetta ... però se ne parla poco ...
Il Cai non è un ente inutile: il Club alpino italiano non vuole essere soppresso

Il Club alpino italiano ha solo 25 dipendenti e - non raggiungendo la soglia dei 50 - andrebbe considerato un ente inutile da sopprimere secondo quanto annunciato da Giulio Tremonti Hood. Non è però del tutto d’accordo con questa previsione il presidente del Cai, che ha scritto una lunga lettera ai ministri e alle alte cariche dello Stato per chiedere di rivedere il parametro del numero dei dipendenti come discrimine per gli enti pubblici da eliminare.

Dal Cai fanno presente al governo che il Club conta sì su 25 dipendenti stipendiati, ma al tempo stesso attiva 305 mila soci che operano in regime di totale volontariato. Il bilancio del Cai è coperto solo al 30% dai fondi pubblici, inoltre i responsabili locali non prendono un euro, ma i soci del Club fanno risparmiare un bel po’ di soldi all’Erario occupandosi di soccorso alpino, gestendo 761 rifugi e bivacchi (con 22.681 posti letto), tenendo in efficienza 72 mila chilometri di sentieri, formando istruttori, accompagnatori e operatori scientifici, sostenendo il Museo Nazionale della Montagna al Monte di Cappuccini, la Biblioteca Nazionale a Torino, il Centro di formazione per la montagna…
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Ago
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Post by Ago »

Beh un bel modo per valutare l'inutile.
Allora, per non chiudere il governo, dovrebbero portare i ministri immediatamente a più di 25! (ma loro ci aggiungono sicuramente sottosegretari, portaborse ecc. ecc.)
Sento il tuo passo sincrono col mio

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Fed7
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Post by Fed7 »

spero che sia solo una bufala ... non potrei pensare ad una cosa simile .... e il CNSAS dove lo mettiamo?
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Alexander
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...

Post by Alexander »

...anche io ne ho sentito parlare ieri nel meeting. c'era gente che lavora con i vari CAI... mi parlavano del discorso di Salsa... è follia pensare di chiudere il CAI enza contare quanto c'è di legato dietro al CAI... nella storia d'italia ed anche nella storia politica d'Italia.


...se poi contiamo che lo 0,5% della popolazione italiana è scritto al cai... vuol dire che circa ogni 50 famiglie c'è un socio Cai...

Facciamo una rivolta... siamo fra di voi solo che ancora non ve ne siete resi conto... vediamo se provate a farci saltare... :twisted:
Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
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Pazzaura
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Post by Pazzaura »

Bah.... mi sembra strano. :roll:
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Conte Ugolino
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Post by Conte Ugolino »

Sta succedendo una cosa similare anche se ad altri livelli in Liguria
vogliono espropriare Cai e Fie dei Vari sentieri , dell'alta via ed altro e affidare il tutto a coperative varie o a asociazioni varie.
La lotta sarà dura!
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Se l'è fassile m'angusciu, se l'è diffisile tribullu!
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Conte Ugolino
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Post by Conte Ugolino »

comunque
non è che si vuole chiudere il Cai ma sopprimere gli emolumenti statali. Il Cai non è che lo chiudi così!
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geomarco
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Post by geomarco »

eh no eh?.. proprio ora che mi sono iscritto da quest'anno?!..
e il ritmo dei passi c'accompagnerà....
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mahler
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Post by mahler »

Vorrei far ricordare che il CAI non è un ente pubblico ma un'associazione alpinistica, per cui autonoma nelle scelte sia culturali che econimoche. come dice il conte il governo vorrebbe solo diminuire o addirittura eliminare i contributi statali al club. La cosa personalmente non mi turba affatto, so però che per alcuni, pochi, che all'interno del CAI su questi soldi ci si sdraiano, la cosa potebbe far un certo "effetto". Io da parte di chi all'interno del CAI svolge un'opera piuttosto qualificante, posso dire che di soldi dal vertice manco l'ombra ne abbiam mai visti. Come istruttori dobbiamo per esempio comprarci con soldi nostri le giacche e tutto quanto. Spero che tolgano al più presto i finanziamenti al CAi, così da vederlo di nuovo ritornare un club "all'inglese" con tutti i crismi, dove si ritorni a fare più montagna in montagna e non in decine e decine di convegni inutili e costosissimi. altro è meglio che non dica.
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FRANKIE@
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Post by FRANKIE@ »

Dal sito CAI

L’Associazione è costituita da Soci riuniti liberamente in Sezioni, coordinate in raggruppamenti regionali: al 31.12.2006 i Soci del CAI risultano essere 304.070, che partecipano alle attività di 487 Sezioni e 312 Sottosezioni appartenenti a 21 gruppi regionali di cui 2 raggruppamenti provinciali (Trentino e Alto Adige).

All’interno dell’ordinamento italiano, la struttura centrale del Club Alpino Italiano si configura come un Ente pubblico non economico, mentre tutte le sue strutture periferiche (Sezioni, raggruppamenti regionali e provinciali) sono soggetti di diritto privato.

Bah! capirci qualcosa! :cry:
"Perché con uno (occhio) tu guardi il mondo, con l'altro guardi in te stesso".

Amedeo Modigliani
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Conte Ugolino
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Post by Conte Ugolino »

da quel che si deduce i soldi li leverebbero alla struttura centrale
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FRANKIE@
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Post by FRANKIE@ »

Conte Ugolino wrote:da quel che si deduce i soldi li leverebbero alla struttura centrale
Penso che sia proprio così. :cry:
"Perché con uno (occhio) tu guardi il mondo, con l'altro guardi in te stesso".

Amedeo Modigliani
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MountainMaso
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Post by MountainMaso »

Roba da matti.... :shock:
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Post by rockice »

mahler: "Vorrei far ricordare che il CAI non è un ente pubblico ma un'associazione alpinistica, per cui autonoma nelle scelte sia culturali che economiche. come dice il conte il governo vorrebbe solo diminuire o addirittura eliminare i contributi statali al club. La cosa personalmente non mi turba affatto, so però che per alcuni, pochi, che all'interno del CAI su questi soldi ci si sdraiano, la cosa potebbe far un certo "effetto". Io da parte di chi all'interno del CAI svolge un'opera piuttosto qualificante, posso dire che di soldi dal vertice manco l'ombra ne abbiam mai visti. Come istruttori dobbiamo per esempio comprarci con soldi nostri le giacche e tutto quanto. Spero che tolgano al più presto i finanziamenti al CAI, così da vederlo di nuovo ritornare un club "all'inglese" con tutti i crismi, dove si ritorni a fare più montagna in montagna e non in decine e decine di convegni inutili e costosissimi. altro è meglio che non dica.

si dice quoto? uso un linguaggio da antico: CONDIVIDO IN PIENO!!
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De-fender06
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Post by De-fender06 »

mahler wrote:Vorrei far ricordare che il CAI non è un ente pubblico ma un'associazione alpinistica, per cui autonoma nelle scelte sia culturali che econimoche. come dice il conte il governo vorrebbe solo diminuire o addirittura eliminare i contributi statali al club. La cosa personalmente non mi turba affatto, so però che per alcuni, pochi, che all'interno del CAI su questi soldi ci si sdraiano, la cosa potebbe far un certo "effetto". Io da parte di chi all'interno del CAI svolge un'opera piuttosto qualificante, posso dire che di soldi dal vertice manco l'ombra ne abbiam mai visti. Come istruttori dobbiamo per esempio comprarci con soldi nostri le giacche e tutto quanto. Spero che tolgano al più presto i finanziamenti al CAi, così da vederlo di nuovo ritornare un club "all'inglese" con tutti i crismi, dove si ritorni a fare più montagna in montagna e non in decine e decine di convegni inutili e costosissimi. altro è meglio che non dica.
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gabriamicodimaher
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Post by gabriamicodimaher »

Grande cesare!

Non posso far altro che applaudire, e non aggiungere altro!

Il canale a destra della punta Tino Prato si chiama "canale dei pancioni" e come ben sai e' una dedica precisa a quei personaggi che si sdraiano sui soldi!

E , a giudicare dalla data della prima salita, e quindi della dedica, il problema e' storia antica!!!!
..hai nascosto queste cose ai dotti e ai savi, e le hai rivelate ai Semplici... perche' cosi' a Te piacque...
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blacksheep77
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Post by blacksheep77 »

vorrei capire perchè i tagli li farebbero da certe parti... ed in altre no! :evil:
quanti enti inutili ci sono? ogni tanto vengono fuori degli elenchi, con strutture mezze fantasma (pensiamo anche a certi servizi di striscia la notizia)... pensiamo alle schiere di portaborse ed a tutto il magnamagna. :smt074
...e poi invece andrebbero subito a tagliare le Comunità Montane, il CAI... :shock:
certo, perchè in montagna c'è poca gente... ma se togliamo anche quei pochi enti che ascoltano ed aiutano la montagna, mi sa che andrà a finire male :cry:
…Vedi un pastore che passa con il suo gregge e senti un desiderio di liberarti di tutto quello che di artificioso ti circonda e di partire e di andare per strade polverose...
http://pascolovagante.splinder.com
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Colsub
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Post by Colsub »

LA REGIONE CANCELLA 7 COMUNITA' MONTANE, DA 19 A 12 :?

Fonte: http://www.primocanale.it/viewvideo.php?id=18676
Image

Video e foto panoramiche a 360° in Montagna e non solo --> Colsub.it

Colsub TV in onda 24 ore su 24
-----------------------------
Do you speak English?
Belandi!
(by Origone)
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mazzysan
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Post by mazzysan »

FRANKIE@ wrote:Dal sito CAI

L’Associazione è costituita da Soci riuniti liberamente in Sezioni, coordinate in raggruppamenti regionali: al 31.12.2006 i Soci del CAI risultano essere 304.070, che partecipano alle attività di 487 Sezioni e 312 Sottosezioni appartenenti a 21 gruppi regionali di cui 2 raggruppamenti provinciali (Trentino e Alto Adige).

All’interno dell’ordinamento italiano, la struttura centrale del Club Alpino Italiano si configura come un Ente pubblico non economico, mentre tutte le sue strutture periferiche (Sezioni, raggruppamenti regionali e provinciali) sono soggetti di diritto privato.

Bah! capirci qualcosa! :cry:
Riprendo il topic al volo, tanto per dire la mia.
Credo che occorra tenere ben distinti [e distanti] i ruoli, le funzioni e le prerogative del CAI centrale e delle singole sezioni.
Ogni sezione contribuisce in denaro [leggi parte della quota associativa] al mantenimento della struttura centrale, composta da un direttore generale, dirigenti, funzionari, impiegati, messi e commessi [le famose "risorse umane"], che tutti contribuiscono a determinare un fabbisogno di denaro [leggi ancora: stipendi], per mantenere in vita la struttura c.d. amministrativa del CAI, definito giuridicamente come ente pubblico non economico (tipo le Camere di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura, oppure come l'INPS, per esempio].
Inoltre il CAI centrale ha una pletora di Commissioni, Organi centrali e pseudo-periferici a livello regionale. Lo Stato finanzia e mantiene solo il CAI centrale, con la sua bella, funzionale e modernissima sede. Soldi alle sezioni non provengono dall'amministrazione centrale, ma solo dalla parte di quota che i soci versano e che rimane nelle casse delle sezioni medesime.
Risulta quindi evidente che, anche in questo caso, esiste una netta distanza tra "quei pancioni che stanno a Roma", per riprendere il calzante esempio di gabriamicoetc, e le sezioni che lavorano sul territorio con fatica ed impegno.
Penso che il male del CAI sia stata la spiccata "burocratizzazione", tanto per usare un termine bestiale.
Questo fenomeno lo si riscontra anche nel tentativo delle sezioni di agganciarsi alla normativa delle ONLUS, organizzazioni di volontariato senza scopo di lucro. Molte sezioni sono passate ONLUS, altre invece hanno preferito mantenere personalità giuridica di infimo livello [intesa questa affermazione in senso strettamente etimologico n.d.a.], perchè non hanno le potenzialità e le risorse all'interno per amministrarne la difficile gestione contabile, finanziaria, fiscale ed addirittura giuslavoratoristica [ossia assumere addirittura dipendenti per far funzionare la segreteria, sempre per esempio].
E' una situazione molto complessa e sedimentata, quasi come una barriera corallina, che si crea negli anni e nei decenni e che è difficile rimuovere e/o migliorare.
Sarebbe sicuramente auspicabile mandare tutte le formalità a ramengo e ritornare esclusivamente ad andare in montagna.
Snellire la burocrazia è progetto ed obiettivo finale. Nel CAI come in altri settori.
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Post by em »

Se i dipendenti sono solo 25 tanto "burocratizzato" il CAI centrale non lo deve essere.
Quanto alle commissioni tecniche nazionali e regionali mi risulta che si basino sul volontariato dei membri provenienti dalle sezioni e non credo si possa negare la loro utilita`.
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mazzysan
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Post by mazzysan »

em wrote:Se i dipendenti sono solo 25 tanto "burocratizzato" il CAI centrale non lo deve essere.
Quanto alle commissioni tecniche nazionali e regionali mi risulta che si basino sul volontariato dei membri provenienti dalle sezioni e non credo si possa negare la loro utilita`.
Per "burocratizzazione" intendo, oltre ovviamente all'apparato amministrativo del personale, anche e soprattutto l'insieme delle procedure necessarie al buon funzionamento delle strutture centrali e periferiche, nonchè la pressione [l'oppressione?] del potere centrale sulla periferia.
Esempio: per trasmettere il flusso di informazioni per il rinnovo delle iscrizioni annuali, viene attivata una complicata procedura mista [informatica e cartacea], che richiede tempo , impegno ed un minimo di conoscenze. E' ovvio che, all'interno delle singole sezioni, non sempre esiste il mix richiesto. Ciò determina ritardi, inesattezze, disguidi e quant'altro di negativo, magari con la conseguenza che soci singoli - o gruppi di soci - risultino non iscritti e quindi, sempre ad esempio, non coperti dall'assicurazione.
Altro esempio. Il CAI centrale ha imposto alle sezioni l'acquisto di interi set di cartine, che devono essere messe in vendita presso i soci affinchè le sezioni stesse rientrino dalle spese.
Altro esempio ancora. Sempre il CAI centrale impone l'acquisto delle guide grigie. Se siamo a Genova, ok per i volumi delle Marittime, Cozie etc. etc. Magari a qualcuno può interessare il gruppo del Sella o le Alpi Giulie. Ma credo siano ben pochi, a parte gli incalliti collezionisti, quelli interessati - sempre a Genova - all'acquisto del volume sulla Sicilia. Eppure le singole sezioni devono comprare dal CAI centrale un numero minimo di copie di tutti i volumi, indipendentemente dall'utilizzo e dall'interesse presso il corpo sociale.
L'analisi potrebbe essere ancora più precisa e puntuale, ma penso che ormai si siano addormentati tutti quelli che stavano leggendo...
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federico67
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Post by federico67 »

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skeno
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Post by skeno »

Sicuramente nel CAI c'è moltissimo da fare per snellire, modernizzare, rendere meno pesante il costo della struttura centrale (circa metà delle quote dei soci sono girate a livello centrale dalle sezioni), ed in generale per parlare/scrivere/celebrare meno e fare più MONTAGNA (in tutte le sue forme).
Di certo 25 dipendenti per 305.000 soci sono molto pochi e testimoniano una struttura che, anche con i difetti sopraindicati, è comunque sana.

Pensate per chi va in montagna a che risorsa sono i rifugi, al ruolo di protezione ambientale che sempre più spesso è svolto dal CAI, dei lavori relativi alla sentieristica (qua dipende molto dalle diverse realtà locali).
E poi ci sono le scuole, importantissima risorsa, sicuramente da valorizzare ulteriormente.

Inoltre non sottovaluterei l'importanza di un certo approccio culturale alla montagna... è vero forse certi ampollosi convegni si potrebbero risparmiare o certa letteratura sempre uguale a se stessa ha un po' stufato, ma eventi come il Trento Film Festival ed in generale approcci non superficiali alla montagna restano una ricchezza che non è facile trovare fuori dal CAI.

Il succo del mio discorso è che augurarsi che il CAI centrale non riceva più fondi mi sembra un po' buttare via il bambino insieme all'acqua sporca.

Proviamo a cambiare le cose, prima di decidere di eliminarle!

Ciao
Skeno
Un vero capo comincia col disobbedire (Tinlè, nel film: "Hymalaya")

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Post by mazzysan »

skeno wrote:Sicuramente nel CAI c'è moltissimo da fare per snellire, modernizzare, rendere meno pesante il costo della struttura centrale (circa metà delle quote dei soci sono girate a livello centrale dalle sezioni), ed in generale per parlare/scrivere/celebrare meno e fare più MONTAGNA (in tutte le sue forme).
Di certo 25 dipendenti per 305.000 soci sono molto pochi e testimoniano una struttura che, anche con i difetti sopraindicati, è comunque sana.

Pensate per chi va in montagna a che risorsa sono i rifugi, al ruolo di protezione ambientale che sempre più spesso è svolto dal CAI, dei lavori relativi alla sentieristica (qua dipende molto dalle diverse realtà locali).
E poi ci sono le scuole, importantissima risorsa, sicuramente da valorizzare ulteriormente.

Inoltre non sottovaluterei l'importanza di un certo approccio culturale alla montagna... è vero forse certi ampollosi convegni si potrebbero risparmiare o certa letteratura sempre uguale a se stessa ha un po' stufato, ma eventi come il Trento Film Festival ed in generale approcci non superficiali alla montagna restano una ricchezza che non è facile trovare fuori dal CAI.

Il succo del mio discorso è che augurarsi che il CAI centrale non riceva più fondi mi sembra un po' buttare via il bambino insieme all'acqua sporca.

Proviamo a cambiare le cose, prima di decidere di eliminarle!

Ciao
Skeno
Tutto giusto. Il discorso andrebbe inquadrato nell'ambito dell'associazionismo in senso lato.
Per restare al CAI [detto da uno che vive dal di dentro la realtà "caiana"]: accanto a situazioni sane, come quelle citate da Skeno, coesistono purtroppo elementi negativi, prorpi peraltro di ogni struttura mista.
Mi spiego meglio.
Le sezioni CAI sono gestite in maniera volontaria; se uno ne ha la volontà, partecipa a riunioni, gite, escursioni, congressi, convegni e simili. Impiega parte del suo tempo per fornire un apporto positivo alla vita sociale.
Il CAI centrale invece, ha regole giuridiche ben precise, come già scritto di natura giuslavoratoristica [ossia di diritto del lavoro] e di natura amministrativo-contabile-fiscale.
Ecco quindi una discrepanza palese ed evidente fra la sede centrale e la periferia. Ci sono cioè professionisti [nel senso che lo fanno di mestiere] che organizzano, dirigono ed indirizzano l'attività di volontari [che oggi ci sono e che domani potrebbero non esserci].
E' quindi una situazione anomala, che nelle sezoni è spesso sentita come imposizione e non come effetto positivo.
Ben vengano quindi i contributi statali, purchè siano mirati ad obiettivi definiti.
In ultimo: il bilancio del CAI prevede grossa parte delle uscite per mantenere [inteso in senso positivo] la struttura centrale. E questo anche se i freddi numeri dicono che il rapporto fra "impiegati" del CAI centrale e numero di iscritti è bassissimo.
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Post by em »

A me risulta che anche i dirigenti centrali siano volontari.
I "professionisti" dovrebbero essere solo i dipendenti (amministrativi) della sede centrale, cosi` come sono "professionisti" gli eventuali dipendenti delle sezioni.
Quindi la discrepanza di cui parli in realta` non esiste.
Questo non significa che non ci siano divergenze di opinione rispetto a quanto deciso a livello centrale (cosi` come accade anche all'interno della singola sezione) ma si tratta di decisioni prese da rappresentanti eletti democraticamente.
Sei sicuro che il bilancio del CAI a cui ti riferisci non sia quello della sola struttura centrale (ogni sezione ha poi il suo bilancio separato)? Comunque di questa struttura fanno parte le varie commissioni e scuole nazionali i cui membri sono volontari provenienti dalle sezioni.
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mazzysan
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Post by mazzysan »

em wrote:A me risulta che anche i dirigenti centrali siano volontari.
Non so cosa tu intenda per "dirigenti centrali". In diritto amministrativo i diirigenti sono dipendenti, magari con contratto a tempo determinato, ma rappresentano l'ente [con definizione leguleia, si tratta di "immedesimaziome organica"].
Se per dirigenti centrali invece intendi i componenti del consiglio di presidenza, del consiglio centrale, delle commissioni centrali, allora è vero, almeno in parte, che sono volontari. A parte il fatto che incassano gettoni di presenza commisurati al ruolo ed alle funzioni, nonchè rimborsi spese per viaggi, trasferte etc., nonchè ancora sussidi monetari per l'espletamento dei loro incarichi. Ossia: il presidente generale Salsa, peraltro docente universitario qui a Genova, lavora a tempo pressochè pieno per il CAI, esattamente come i vice presidenti generali, molti consiglieri centrali con deleghe particolari [come per esempio la gestione dei rifugi, lo studio delle terre alte etc. etc.]. Non essendoci incompatibilità con altri incarichi, tutti questi incassano più stipendi e più gettoni.
Per cui chiamarli professionisti mi sembra appropriato.
em wrote:I "professionisti" dovrebbero essere solo i dipendenti (amministrativi) della sede centrale, cosi` come sono "professionisti" gli eventuali dipendenti delle sezioni.
Quindi la discrepanza di cui parli in realta` non esiste.
Non so a quale realtà tu ti riferisca, parlando di professionisti retribuiti nelle sezioni. Qui a Genova credo che la Ligure abbia un dipendente a libro paga, mentre l'ULE si fonda principalmente sul volontariato, così come S.P.D'Arena, Bolzaneto, Arenzano e così via.
em wrote:Sei sicuro che il bilancio del CAI a cui ti riferisci non sia quello della sola struttura centrale (ogni sezione ha poi il suo bilancio separato)? Comunque di questa struttura fanno parte le varie commissioni e scuole nazionali i cui membri sono volontari provenienti dalle sezioni.
Mi riferivo ovviamente al bilancio del CAI centrale che, come tutti i bilanci di enti pubblici, economici e non, trova la maggior parte delle sue uscite negli oneri del personale [stipendi, indennità, pensioni].
Le varie commissioni a cui ti riferisci hanno bilanci separati, che poi confluiscono nel bilancio c.d. "consolidato" del CAI come ente pubblico non economico.
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DGM
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Post by DGM »

Anche se un po in ritardo aggiungo il mio piccolo coontributo sulla questione.

In veste di membro effettivo del consiglio direttivo del CAI Valle d'Aosta, ho avuto occasione di discutere sull'argomento e posso confermarvi che purtroppo la storia è tutta vera (il CAI è un Ente Pubblico e come tale ha rischiato di essere cancellato).

Però le buone notizie (fresche di un paio di giorni fa) sono che a seguito di incontri diretti tra rappresentanti del governo italiano e la dirigenza del CAI sembra si sia raggiunto un accordo per superare questa spiacevole situazione. Non è stato ancora deciso come ma il governo si è impegnato a risolvere al più presto la questione.

Speriamo in bene ...

:oops:
RobyValgrana
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Post by RobyValgrana »

Premesso che io sono uno che detesta un po' le etichette, le cose istituzionalizzate dove non è necessario, e non vedo nel CAI tutta questa utilità alla montagna; ma questa è una posizione assolutamente personale.
Il mio intervento qui non è per discutere sull'attività, delle sezioni, fatte da volontari che credono in quello che fanno e si impegnano, ma su certi atteggiamenti di una parte del cai, che spesso sceglie alcuni personaggi come cavalli di battaglia e un po' politicamente li sostiene. In tal caso vi cito solo la vergognosa vicenda Bonatti al k2, che a oltre mezzo secolo di distanza fatica ad essere portata alla luce della verità, o alla posizione quantomeno prezzemolesca di da Polenza su tutti i media, quando in Italia c'è gente di livello ben superiore nel campo rispetto a lui.
In questo senso il cai un po' di revisione su se stesso, sui senatori, dovrebbe farla. Non per questo un ministro imbecille deve sentirsi autorizzato a colpire una struttura privata che funzionante o meno rappresenta una schiera di persone di un certo tipo.
Ripeto, questo è un fatto che va oltre le mie considerazioni personali sul cai, e che pur condividendo poche cose delle sue attività sento il dovere di difendere questa istituzione.
Il coraggio non è mai stato non avere paura,gli uomini coraggiosi affrontano le loro incertezze e le ribaltano a loro vantaggio per diventare ancora più forti
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sir artur
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Post by sir artur »

un ente ingessato nei suoi riti e nelle sue tradizioni ,da abolire senza dubbio
lo so cosa è la montagna ,quella piu alta del bosco(il piccinin)
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Vivaldi
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Post by Vivaldi »

Ora vedrete tutto l'odio di cui Vivaldi è capace...
se i moderatori vorranno, potranno cancellare questo topic.
Sono partito con l'essere un patriota, tanti anni fa, poi, a furia di delusioni, sono diventato acido e cattivo.
Alcune persone che io stimo e contineurò a stimare hanno dimostrato la loro sottocultura, hanno dimostrato di far parte di quei trenta milioni di odiosossimi e stupidissimi italiani che hanno votato questo governo di pazzi.
Gli italiani sono sempre stati un popolo con le pezze al c**o, un popolo che ora usa gli immigrati per tre motivi: a)farli prostituire b)sfruttarli c)utilizzarli come capri espiatori. Tutto ciò dimenticandosi di quando i nostri nonni andavano in America per non morir di fame.
Gli italiani sono dunque un popolo senza memoria, che ha lasciato ai suoi figli un'unica opportunità:emigrare. Chi ha le palle, da questo paese, va via.
Nella loro incommensurabile e profonda ignoranza (e invidia) molti italiani hanno attaccato l'amministrazione pubbica in una sorta di furia autolesionistica... con la scusa di innovare, snellire, modernizzare essi sono addirittura pronti a rinunciare ai fondi pubblici che sostengono il club alpino... e perchè sorprendersi allora??
Visto che le stesse persone stanno rinunciando alla scuola pubblica, agli ospedali, agli enti locali... se una cosa non funziona la soluzione giusta è sottrarre risorse.... magari per dirottarle verso i debiti di chissà quale azienda!!
Non vedo l'ora di vedervi piangere, quando vi sarete indebitati fino al collo per mandare i vostri figli nella vostra scuola più snella ed efficiente (a pagamento perchè privatizzata), non vedo l'ora di vedervi arrivare all'ospedale con un qualsiasi coccolone perchè non vi cureranno una volta che si saranno accorti che non avetela carta di credito (come negli USA)! Impedirete ai vostri figli di studiare, di curarsi, di fare la vita sezionale nei CAI. Avete venduto il vostro piccolo cervello a mediaset che vi fa vedere solo i comici di zelig e le veline... tutte le sere si impossessa di voi un riso stolto, stupido, noncurante, che non ha valore dirompente, ma che è funzionale al potere degli energumeni tascabili! I vostri portavoce sono Berlusconi e Brunetta!
Vergognatevi!
Siete una generazione povera di cuore, malvagia, adulta!!!!

L'unico problema è che anche quelli come me dovranno subire la vostra stupidità... per mezzo delle decisioni del governo che avete votato e sostenuto!!

Avete tutta la mia riprovazione, amarezza, tristezza!
Abbiamo la mafia che ci divora e mandiamo l'esercito contro un branco di quattro immigrati facinorosi! Vogliamo ingrassare le cosche con il ponte sullo stretto e rinunciamo ai fondi che il CAI riceve solo perchè c'è qualcuno che secondo voi ci si sdraia sopra!
Ma che persone siete?! Perchè siamo giunti a questo segno??
Chiedete di risparmiare su CAI, scuole, ospedali e università e poi vi gardate tranquillamente il Tg5, senza pensare minimamente all'enorme conflitto di interessi che in esso manifesta!
Io non voglio vivere in paese così... io e tanti altri non ce lo meritiamo!!!

Solo le montagne mi consolano... nel loro immutabile e indifferente esistere.
Lo avete votato... bene, ora ve lo tenete, tanto a quanto pare vi piace visto che nei sondaggi il governo pare andare bene... il problema è che devo sorbirmelo anch'io!

Se pazzaura deciderà di cancellare questo topic capirò... ma almeno qualcuno leggerà tutto il mio dolore.

Una nota stonata dal vostro
A. Vivaldi :-({|=
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mahler
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Post by mahler »

E tu Vivaldi,

La nostra madre terra
è impregnata del sangue
dei suoi fedeli,
giacciono gorgoglianti
nel suo sacro cuore
mentre li scrutano le legioni
dai bastioni.
Leggi i volti inumati
di feriti e vittime,
raccontaci di noi onestamente,
di come massacriamo il bene comune
e rasiamo le teste
degli infami,
di come la dea inghiotta
il nostro amore e il terrore.

da una libera interpretazione di Mahler evocata da Seamus Heaney.

dedicata a Vivaldi e soprattutto a tutti quelli che pansano che la montagna sia tutto ma anche l'opposto del tutto, ovvero il niente, ma, tutto sommato, in senso generale, anche a quelli che pensano, per quanto riguarda le cose della vita quotidiana, che il tutto sia il tutto, o che perlomeno credono questo tutto possa essere tutto o il meno di tutto.
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Vivaldi
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Post by Vivaldi »

mahler wrote:E tu Vivaldi,

La nostra madre terra
è impregnata del sangue
dei suoi fedeli,
giacciono gorgoglianti
nel suo sacro cuore
mentre li scrutano le legioni
dai bastioni.
Leggi i volti inumati
di feriti e vittime,
raccontaci di noi onestamente,
di come massacriamo il bene comune
e rasiamo le teste
degli infami,
di come la dea inghiotta
il nostro amore e il terrore.

da una libera interpretazione di Mahler evocata da Seamus Heaney.
Tempi passati! Ora preferiamo andare a rasare al suolo i bambini dei popoli che non possono reagire (Iraq Afghanistan)... combattiamo guerre sproporzionate contro nemici lillipuziani... guerre che non possiamo non vincere nella nostra schiacciante e arrogante potenza. Sono finite le guerre per la libertà, le guerre tra pari... ora si fanno le guerre per la pace (?) e per l'impero.
Mi permetto di indicarvi un libro...

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Non sono un estremista come credi, non voglio uccidere nessuno. Voglio solo manifestare il mio più profondo disprezzo per chi ci ha condotti fino a qui e per quello che state consegnando ai vostri figli dopo aver lavorato una vita (a cosa è servito, allora?).
Al vostro lavoro va tutto il mio rispetto... alle vostre scelte va tutto quello che non posso dire per non offendere.
A. Vivaldi :-({|=
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Vivaldi
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Post by Vivaldi »

Conte Ugolino wrote:Sta succedendo una cosa similare anche se ad altri livelli in Liguria
vogliono espropriare Cai e Fie dei Vari sentieri , dell'alta via ed altro e affidare il tutto a coperative varie o a asociazioni varie.
La lotta sarà dura!
Ma no!! E' bellissimo invece! Così daremo un po' di lavoro a cococo, stagionali e precari vari (possibilmente stranieri, così li sfruttiamo meglio)... chissà, magari per coprire le spese faranno pagare il pedaggio per camminare su bellissimi sentierini... magari ci metteranno qualche panchina e la segnaletica nuova!!
Vi sta solo bene! A voi che lo avete votato sta solo bene... come si suol dire: la maggioranza vince, no?
Pagherò volentieri il pedaggio per salire al Remondino... soprattutto pensando che lo pagheranno anche gli elettori responsabili di tutto questo!
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Giancarla
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Post by Giancarla »

Vivaldi wrote: L'unico problema è che anche quelli come me dovranno subire la vostra stupidità... per mezzo delle decisioni del governo che avete votato e sostenuto!!
Curiosità da chi, come male minore, e sottolineo come male minore, sta sempre e comunque a destra... Senza polemica, oggettivamente: cos'hanno saputo fare quando è stato il loro turno, cosa saprebbero fare se il loro turno fosse adesso, quelli che stanno "dall'altra parte"? Sarebbe come minimo il Paradiso Terrestre, immagino...
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mahler
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Post by mahler »

Secondo me la discussione andrebbe messa in Liberi di parlare, col CAI centra ormai poco. PS: mi sa che la mia verve poeticofilosofica non sia stata interpretata in maniera corretta, ma questo lo sapevo già.
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Pazzaura
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Post by Pazzaura »

Ragazzi fin'ora abbiamo tralasciato la cosa (anche se l'intervento di Vivaldi è contro le regole del forum), ma vi prego di non addentrarvi nel discorso "cosa avrebbero fatto gli altri" che, a prescindere dalle idee politiche di ognuno di noi, inevitabilmente sfocerebbe in una discussione antipatica ed infinita.

Per di più siamo anche OT.

Lasciamo morire qui la cosa. Grazie.
Last edited by Pazzaura on Tue Oct 28, 2008 14:14, edited 1 time in total.
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
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mahler
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Post by mahler »

Giusto e super giusto, bravo Pazzaura!
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em
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Post by em »

La notizia di una possibile "chiusura" del CAI e` stata smentita sull'ultimo numero dello Scarpone.
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mahler
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Post by mahler »

Si confermo da notizie in ambiente CAI, tralatro per il 2009 vi saranno novità riguardanti i soci e le coperture assicurative, novità che fanno fare un bel balzo in avanti alla struttura, modernizzandola e portandola al livello degli altri club alpini stranieri e delle associazioni outdoor.
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Post by paolo59 »

em wrote:La notizia di una possibile "chiusura" del CAI e` stata smentita sull'ultimo numero dello Scarpone.
Meno male! Io ci credevo - anche perchè a livello politico molti, e trasversalmente, parlamentari italiani frequentano la montagna e conoscono il CAI e il suo operato. :wink:
Paolo

Il silenzio è il grido più forte.
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