

...a voi la parola..
Moderator: Moderatori
guido wrote:si anke io sono d'accordo che salire un 8000 senza ossigeno sia molto più difficile, ma nn trovo giusta questa condanna a priori del o2, anke xchè sicuramente aiuta ma nn credo che sia solo quella che ti fa andare in vetta e tornare giù, secondo me la cosa importante è che uno sia onesto del dire se è salito con o senza...ci sono rogne più grosse di questa sugli 8000..
.....eccomi,personalmente la vetta + alta che ho calpestato è stata di 6.400mt, quindi ben + bassa di un 8.000, ma per quel poco che ho potuto sperimentare, in quota , 6.000 non sono certo gli 8.000, posso affermare che se non si ha un buon "bagaglio" di allenamento e di esperienza in montagna (freddo, quota, fatica) che porti dentro di te, nella mente e nel fisico (frutto del tempo che ti ha fatto maturare l'esperienza nelle ns montagne) e se non si fa un buon acclimatamento, vi posso assicurare che si "boccheggia" anche a 6.000, quindi lascio a voi immaginare a 8.000!!!Vorrei però fare un'altra importante considerazione:il tempo.Nelle spedizioni commerciali spesso e volentieri vi partecipano alpinisti non professionisti, ma che pagano tanti soldi, oltre che per il permesso (e costa circa, ad esempio , e solo vie "normali" per un Everst dal colle Sud 20.000,00.= euro), per portatori ...logistica etc...quindi una volta arrivati al CB tentano il possibile di salire in vetta...è un 'investimento.Quindi tenendo conto del fattore Tempo (anche atmosferico) è fondamentale per queste persone aiutarsi con ossigeno, corde fisse etc. Per un buon acclimatamento il fattore tempo è importantissimo (si sale si ridiscende, si perdono giorni,magari anche per il meteo) il tempo è una voce importante per il budget investito....Conosco un mio amico guida nepalese Tika Tamang (gli faccio un pò di pubblicità) che è stato sul Cho You e sull'Everest con ossigeno e naturalmente corde fisse, e mi ha confermato tutto ciò che ho scritto sopra. Si tratta sempre di persone che pagano perchè devono raggiungere la vetta, mi ha anche confessato che molte di queste non hanno una grande esperienza alpinistica, hanno semplicemente tanti tanti tanti soldi, quindi tante tante tante bombole di ossigeno.....personalmente , confesso , anche con ossigeno mi piacerebbe arrivare su un 8.000, anche se, eticamente parlando, lo considero dopping, come sono certa che tante persone , anche per vette + basse utilizzano farmaci. Nel mio piccollissimo mondo dell'alta quota mi aiuto anch'io con farmaci , il motivo è sempre lo stesso: il budget, il tempo a disposizione e la voglia di vetta ...Marco S. wrote:..io mi chiedo se possa parlarne anche chi, come me, non ha mai salito un 8000...
mi è venuto in mente automaticamente perché, tempo fa, ho letto un commento di Amadablam nel topic sul genovese che voleva scalare l'Everest.. sul pianoforte del cielo, se ricordo bene.., che diceva: ma hanno mai sentito il cuore in gola e la fame d'ossigeno nei polmoni perché erano veramente in alto?
Bene, a me non è mai successo, la vetta più alta su cui sono stato finora è la Zumstein e respiravo tranquillamente. Per questo non so immaginarmi cosa voglia dire boccheggiare in apnea.
se vogliamo essere talebani anche le corde fisse sono dopingskeno wrote:Io arrivo dove le mie gambe ed il mio cuore mi consentono.
Se una cosa non sono in grado di farla, non la faccio o, al massimo la provo e torno indietro.
Secondo me l'ossigeno è doping bello e buono. E i farmaci, se presi in maniera sistematica, anche. (Non sto parlando della pastiglia per farti passare un po' di mal di testa, ovviamente).
Ciao
Skeno
..ho visto "carovane" di spedizioni commerciali...gruppi di gente comune non alpinisti di fama mondiale... li ho anche "intervistati": la maggior parte, se vogliamo mettere sul piatto della bilancia le cose, sono gente +con denaro che con esperienza, con le dovute eccezioni, naturalmente....nel "mucchio" trovi anche il l'alpinista sconosciuto manico da 8.000. Forse mi sono espressa male, quando ho scritto che DEVONO raggiungere la cima anche per me l'importante è portare a casa la pelle, ma se ascolti i loro pensieri, il loro scopo è la vetta e basta..sono con la guida, non devono fare nulla ..tutto viene fatto dai portatori da alta quota..e come ripeto, nemmeno io credevo , ma dopo averli intervistati, mi sono resa veramente conto che , purtroppo, il mondo è pieno di gente facilona..anche nell'aria sottile ed a quote + basse.Per quel che riguarda il dopping l'ossigeno se sei a pochi metri dalla cima di un 8.000 e "arranchi"secondo me si usa eccome!!!Poi per onestà dichiari che hai usato ossigeno. Per i farmaci è un'altro discorso..a parte il Diamox che ti aiuta per l'acclimatamento....cose piu+ pesanti è dopping...ho visto anche quello in persone comunissime, eppure non erano sponsorizzati e neppure dovevano dimostrare al mondo chissà che cosa, secondo il mio modesto parere tutto sta diventando commercio..tutto deve essere venduto anche l'illusione di un 8.000formato "tascabile".Se volete vi segnalo qualche agenzia nepalese per la salita dal colle sud dell'Everest...guido wrote:Se proprio vogliamo considero di più doping i farmaci che nn l'ossigeno, solo che nessuno ne parla, xchè una bombola è difficile da nascosere mentre una scatola di pastiglie nn la vede nessuno..
...e poi nn sono a favore del fatto che queste persone DEVONO arrivare in vetta...principalmente DEVONO tornare a casa, anke a me piacerebbe salire gli 8000 (magari tutti) e sicuramente lo farei con l'ossigeno almeno le prime volte, ma cmq usare o2 o pagare 30.000 euro per una spedizione nn sono garanzie di successo, poi è chiaro che ognuno da tutto se stesso per arrivare in vetta, ma nn è obbligatorio, è a causa di questi ragionamenti che ormai gli 8000(soprattutto l'everest) sono diventati,in alcune occasioni, il fulcro di numerosi dibattimenti, la gente pensa di pagare una guida per farsi portare in vetta..invece la guida si paga per fargli prendere le decisini giuste, poi ovvio c'è anke il fattore meteo ma nn c'entra con l'utilizzo di o2...
..belin ..se mi trovo a poche ore dalla cima mi ubriaco di ossigenoguido wrote:si anke io sono d'accordo che salire un 8000 senza ossigeno sia molto più difficile, ma nn trovo giusta questa condanna a priori del o2, anke xchè sicuramente aiuta ma nn credo che sia solo quella che ti fa andare in vetta e tornare giù, secondo me la cosa importante è che uno sia onesto del dire se è salito con o senza...ci sono rogne più grosse di questa sugli 8000..
Ovviamente sì.Sub-Comandante wrote: se vogliamo essere talebani anche le corde fisse sono doping
non sei un po' troppo "duro"? Seguendo il tuo modo di pensare alla lettera ogni ascensione portata a termine non da primo e con l'ausilio di qualche aiuto esterno trovato in loco perde il suo significato.skeno wrote:Purtroppo la verità è che conta più (anzi conta solo) arrivare in cima di come si arriva in cima... che sia un 8000 o la collina dietro casa, e non solo per i grandi alpinisti.
Del resto si sa che il doping è entrato anche nel mondo degli amatori (ciclisti, corridori, calciatori, ecc ecc)... è evidente che il problema è culturale (e irreversibile).
Ciao
Skeno
giusto! E ricordiamo che chi si può permettere di non usare ossigeno sono i professionisti che hanno la possibilità di allenarsi duramente tutto l'anno, per un comune mortale è dura...guido wrote:forse mi sono spiegato male...io sono il primo che rinuncia alla vetta se nn cè la faccio, ma nn condanno a prioro l'uso di o2, soltanto xchè uno usa ossigeno nn vuol dire che nn sia preparato x fare un 8000 ma magari vuole prevenire qualche problema che può saltar fuori..preferisco condannare chi affronta certe montagne senza essere allenato come si deve e nn è una qustione di ossigeno oppure no,è proprio certe gente che è così, l'o2 nn ti salva la vita e nn ti fa neanche tornare a casa e lo dimostra il fatto che la maggiro parte dei morti sugli 8000 usavano ossigeno, se uno nn è allenato e preparato, può anke avere 200 bombole ma è difficile che torni a casa vivo..
Io tuttavia sono d'accordo sul fatto che lo stile di salita dovrebbe contare molto, il "valore" di una salita cambia parecchio se ho usato o no ossigeno su un 8000, se ho usato o no portatori d'alta quota, corde fisse etc.Sub-Comandante wrote:non sei un po' troppo "duro"? Seguendo il tuo modo di pensare alla lettera ogni ascensione portata a termine non da primo e con l'ausilio di qualche aiuto esterno trovato in loco perde il suo significato.skeno wrote:Purtroppo la verità è che conta più (anzi conta solo) arrivare in cima di come si arriva in cima... che sia un 8000 o la collina dietro casa, e non solo per i grandi alpinisti.
Del resto si sa che il doping è entrato anche nel mondo degli amatori (ciclisti, corridori, calciatori, ecc ecc)... è evidente che il problema è culturale (e irreversibile).
Ciao
Skeno
Nelle cordate c'è il primo ma ci deve essere anche il secondo, il quale se fa il suo sporco lavoro di portarsi il più del materiale la salita se la guadagna lo stesso. Su certe montagne arrivare in cima conta, eccome se conta!
che tristezza!amadablam wrote:..ho visto "carovane" di spedizioni commerciali...gruppi di gente comune non alpinisti di fama mondiale... li ho anche "intervistati": la maggior parte, se vogliamo mettere sul piatto della bilancia le cose, sono gente +con denaro che con esperienza, con le dovute eccezioni, naturalmente....nel "mucchio" trovi anche il l'alpinista sconosciuto manico da 8.000. Forse mi sono espressa male, quando ho scritto che DEVONO raggiungere la cima anche per me l'importante è portare a casa la pelle, ma se ascolti i loro pensieri, il loro scopo è la vetta e basta..
amadablam wrote:..Per i farmaci è un'altro discorso..a parte il Diamox che ti aiuta per l'acclimatamento....cose piu+ pesanti è dopping...ho visto anche quello in persone comunissime, eppure non erano sponsorizzati e neppure dovevano dimostrare al mondo chissà che cosa, secondo il mio modesto parere tutto sta diventando commercio..tutto deve essere venduto anche l'illusione di un 8.000formato "tascabile".Se volete vi segnalo qualche agenzia nepalese per la salita dal colle sud dell'Everest....è un commercio, diventa, purtoppo un banalissimo commercio, quindi ossigeno, corde fisse, guide e rifiuti ai vari CB e campi alti (per i rifiuti che devi portare a valle e paghi una tassa, ma c'è sempre una sporcizia incredibile) e farmaci da vero "dopping". E non inizio il discorso dei tanti soccorsi conm elicottero sennò non la finisco più..
pienamente d'accordo!skeno wrote: In fin dei conti 8000 o 7000 o 6000... cosa cambia?
Quello che conta per me è raggiungere il proprio obiettivo e farlo onestamente.
elenapollo wrote: che tristezza!![]()
oddio....conosco gente che pure qui, sulle alpi, se non arrivano in vetta è una tragedia....vero che arrivare in cima piace a tutti.....ma se i soci non ce la fanno, se le condizioni meteo cambiano...si torna indietro! le ns alpi son vicine....ci torni quando vuoi!
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vero che lì agli 8000 cambia la sonata.... però...mah.....![]()
la zona everest, te la lascio....non mi attira proprio! troppo commerciale!sembra solo un grande lunapark.... e anche se uno la vedesse come un'avventura....vede poi intorno cos'è e dov'è e cosa capita, e gli spariscono tutte le velleità di "grande avventura"!
preferisco vette "minori", senza caos o traffico... saranno poco conosciute, ma danno soddisfazioni, per me, maggiori!
pienamente d'accordo!skeno wrote: In fin dei conti 8000 o 7000 o 6000... cosa cambia?
Quello che conta per me è raggiungere il proprio obiettivo e farlo onestamente.
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e stiamo preparando la spedizione 2011 con questi presupposti!
amadablam wrote:
elenapollo wrote:![]()
basterà cercare cime meno note!