Sarme wrote:Questa domenica 1 aprile ( ma non è un pesce ) andremo a fare la Ferrata Degli Artisti io e un mio amico che l'ha già fatta.
Se qualcuno si volesse unire è benvenuto.
In auto un paio di posti ci sono. Fatemi sapere. Sarme

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Sarme wrote:Questa domenica 1 aprile ( ma non è un pesce ) andremo a fare la Ferrata Degli Artisti io e un mio amico che l'ha già fatta.
Se qualcuno si volesse unire è benvenuto.
In auto un paio di posti ci sono. Fatemi sapere. Sarme
Il sentiero di avvicinamento da dove si lascia l'auto è ben segnalato anche quando s'inerpica fino all'attacco della ferrata. Sono presenti i cartelli delle due vie di fuga sulla sinistra del percorso e anche quello che indica la scelta tra il ponte tibetano e quello che lo evita. Qualche cavo sfilacciato sui morsetti che lo tengono e qualche paletto d'acciaio conficcato sul terreno traballante ma su punti facili; dopo il ponte e dopo il pilastro successivo manca un fittone perchè si nota il cavo d'acciaio che forma uno "O" con morsetto ma non è fissato in parete ( nulla comunque di pericoloso ). Questo per la cronacaPazzaura wrote:Hai notato anomalie o cartelli? So che per un periodo era stata chiusa.
Grande sarme......attendo le foto...........una domanda:ma dopo la prima ferrata non vedi l'ora di farne un'altra??????????Sarme wrote:Eccomi di ritorno dalla ferrata degli Artisti - La mia prima ferrata -.
Giornata primaverile non eccessivamente calda.
In compagnia di Matteo siamo partiti volutamente sul tardi (alle 13) dal piccolo piazzale sterrato dove abbiamo lasciato l'auto.
Il primo tratto di sentiero è un avvicinamento all'attacco della via attraverso il bosco.
Pausa rifocillatoria e si va all'attacco delle pareti. Bello e suggestivo il primo tratto verticale. Presa dimestichezza con i passaggi da compiere mi sembra subito divertente, anche se da affrontare con la giusta attenzione a cio che si fa. Il caldo diminuisce perchè molti tratti della cresta est sono all'ombra - Bene così - .
Non siamo particolarmente veloci, ma mi trovo a mio agio, anzi guardo ed ammiro man mano che salgo lo sviluppo della salita. Niente male
La difficoltà è sempre la stessa. Arriviamo al fatidico ponte stile Tibetano era quello che temevo di più; lo vedo dall'alto superato l'ennesimo speroncino e decido di petto di farlo.
Non mi fa paura. Stranamente non c'è vento in questa gola rimbombante.
Penso che sia una cosa mai provata e quindi da provare in virtù di queste condizioni favorevoli.
Va prima Matteo gli faccio anche un paio di foto poi quando lo vedo dall'altro capo, parto io. Un pò muove ma è bellissimo. Mi faccio fare la foto - eh si si, ci vuole-.
Bello il successivo lungo pilastro molto esposto ma non ci sono difficoltà.
Ancora le ultime pareti sommitali e siamo in cima al Bric Agnellino. Soddisfatti entrambi della performance. Sono le 17,00. Ve l'ho scritto l'abbiamo fatta con calma. La discesa per il bosco è durata 1 h 40 min circa con qualche tratto molto ripido in discesa - presenza di cavi d'acciaio per tenersi ed evitare culate -.
Giunti in macchina pizza a Magliolo - fantastica - e ritorno a Zena.
Presto le foto
roby71 wrote:Grande sarme......attendo le foto...........una domanda:ma dopo la prima ferrata non vedi l'ora di farne un'altra??????????Sarme wrote:Eccomi di ritorno dalla ferrata degli Artisti - La mia prima ferrata -.
Giornata primaverile non eccessivamente calda.
In compagnia di Matteo siamo partiti volutamente sul tardi (alle 13) dal piccolo piazzale sterrato dove abbiamo lasciato l'auto.
Il primo tratto di sentiero è un avvicinamento all'attacco della via attraverso il bosco.
Pausa rifocillatoria e si va all'attacco delle pareti. Bello e suggestivo il primo tratto verticale. Presa dimestichezza con i passaggi da compiere mi sembra subito divertente, anche se da affrontare con la giusta attenzione a cio che si fa. Il caldo diminuisce perchè molti tratti della cresta est sono all'ombra - Bene così - .
Non siamo particolarmente veloci, ma mi trovo a mio agio, anzi guardo ed ammiro man mano che salgo lo sviluppo della salita. Niente male
La difficoltà è sempre la stessa. Arriviamo al fatidico ponte stile Tibetano era quello che temevo di più; lo vedo dall'alto superato l'ennesimo speroncino e decido di petto di farlo.
Non mi fa paura. Stranamente non c'è vento in questa gola rimbombante.
Penso che sia una cosa mai provata e quindi da provare in virtù di queste condizioni favorevoli.
Va prima Matteo gli faccio anche un paio di foto poi quando lo vedo dall'altro capo, parto io. Un pò muove ma è bellissimo. Mi faccio fare la foto - eh si si, ci vuole-.
Bello il successivo lungo pilastro molto esposto ma non ci sono difficoltà.
Ancora le ultime pareti sommitali e siamo in cima al Bric Agnellino. Soddisfatti entrambi della performance. Sono le 17,00. Ve l'ho scritto l'abbiamo fatta con calma. La discesa per il bosco è durata 1 h 40 min circa con qualche tratto molto ripido in discesa - presenza di cavi d'acciaio per tenersi ed evitare culate -.
Giunti in macchina pizza a Magliolo - fantastica - e ritorno a Zena.
Presto le foto
io non avevo mai avuto nulla a che fare con il vuoto .......non ero mai stata appesa a niente..mai usato ne una corda ne un cordino.....Pazzaura wrote:Addirittura?? E' tranquilla dai... tecnicamente direi molto facile (è una scalinata)... un po' esposto il ponte e la parte successiva (spigolo), ma nulla di che. L'ambiente è abbastanza "rigido", forse è quello che incute timore![]()
In ogni caso, a parer mio, nulla c'entra l'arrampicata con le ferrate.
si, il traverso è a sx all'uscita del ponte e precede lo spigolo finale. Non è aggirabile ma molto breve e ben protetto. Capisco anche che se uno non ha mai avuto a che fare col vuoto (no arrampicata, no ferrate) può generare un pò di timore, ma in compagnia passa tutto. Di puù facile di questa c'è la ferrata del Procinto sulle Apuane, anche mooolto più breve. L'unico inconveniente è che è andata/ritorno sullo stesso tracciato, quindio in caso di folla (mai vista) c'è un pochetto da manovrare.serena wrote:io non avevo mai avuto nulla a che fare con il vuoto .......non ero mai stata appesa a niente..mai usato ne una corda ne un cordino.....Pazzaura wrote:Addirittura?? E' tranquilla dai... tecnicamente direi molto facile (è una scalinata)... un po' esposto il ponte e la parte successiva (spigolo), ma nulla di che. L'ambiente è abbastanza "rigido", forse è quello che incute timore![]()
In ogni caso, a parer mio, nulla c'entra l'arrampicata con le ferrate.
Mi ci hanno portata dicendomi che era facile e io mi sono fidata ......
la ferrata degli artisti è facile, è una scala e forse c'è anche troppo ferrro...
Però..qualche tratto esposto c'è....
Ricordo anche un traverso.......prima dello spigolo...
L'arrampicata è un'altra cosa (e secondo me è anche un'attività più sicura).
A me è servita per prendere confidenza col vuoto, con i materiali .....e per farmi passare la paura. All'inizio ne avevo tanta tanta tanta....e un pò ce l'ho anche ora ma ci convivo.....
Confermo la risposta di Adrian. Organizzatevi in macchina. Vedrete che stradina stretta con dossetti e buchisonia57 wrote:visto che ci sei stato vorrei sapere se è possibile arrivare alla sbarra con il bus della gita. grazie 1 bacione
Gheroppa wrote:
dags1972 wrote:2 cose rapidissime ...
per la ferrata degli artisti... non dovreste trovare neve... se non in pochi punti in ombra...
Niente male come idea!dani&le wrote:Vorrei suggerire un'alternativa che permette di evitare il sentiero di discesa, abbastanza accidentato e ultimamente, (luglio 2013), interessato dalla presenza di diversi tronchi caduti qui e là.
Se si è in gruppo e si dispone di due auto una potrebbe essere lasciata al Melogno, dopo il forte centrale, davanti al ristorante, e con l'altra si potrebbe andare all'attacco.
Questa soluzione, una volta giunti in cima e orientatisi a destra, permette di attraversare la sempre splendida faggetta della Barbottina lungo una strada prima in discesa e poi quasi in piano, passando attraverso la casetta del Corpo Forestale.
Daniele
dani&le wrote:Vorrei suggerire un'alternativa che permette di evitare il sentiero di discesa, abbastanza accidentato e ultimamente, (luglio 2013), interessato dalla presenza di diversi tronchi caduti qui e là.
Se si è in gruppo e si dispone di due auto una potrebbe essere lasciata al Melogno, dopo il forte centrale, davanti al ristorante, e con l'altra si potrebbe andare all'attacco.
Questa soluzione, una volta giunti in cima e orientatisi a destra, permette di attraversare la sempre splendida faggetta della Barbottina lungo una strada prima in discesa e poi quasi in piano, passando attraverso la casetta del Corpo Forestale.
Daniele
prossima settimana sono in ferie...alessandro961 wrote:![]()
c'è qualcuno interessato a farla la prossima settimana?