
Dunque……meteofrance…Tenda: sole pieno, o meglio cielo stellato nella notte e sole pieno il giorno dopo…buono…mi sposto su Isola 2000…idem come sopra…bene, anzi perfetto!!!!

Le ultime volte il meteo francese mi ha regalato la possibilità di gite davvero spettacolari…solo lui infatti prevedeva bel sole dove gli altri prevedevano pioggia…ma si sa che spesso, quello che succede in quota, è diverso da quello che avviene in bassa valle.
Così puntata la sveglia per le 5:30 (oggi si poltrisce più del solito) mi addormento beato…
Un tuono forte, vicino e per nulla rassicurante, mi da il buongiorno…bhè, considerando che la meta odierna è a quasi 100 km di distanza da casa (in realtà in linea d’aria sono molti meno!!), non sto a preoccuparmi più di tanto e poi ho le previsioni dalla mia a rassicurarmi.
Risaliamo la valle stura in direzione di Vinadio prima e del Santuario di sant’Anna poi…qua in linea d’aria siamo vicinissimi alla meta ed il fatto che diluvi non è per nulla divertente…
Lasciamo a destra la deviazione che porta al santuario e ci portiamo in direzione del colle della Lombarda…
Quanti bei ricordi di gioventù…dopo pochi tornanti sulla sinistra si stacca un sentiero che è quello che porta alla cima della Maladecia. Poco più a monte della strada, in una zona al riparo da occhi indiscreti ed in posizione davvero meravigliosa, un gruppo di miei compaesani trascorreva lì buona parte delle vacanze estive..gruppi di famiglie che, con il permesso del malgaro, piazzavano il loro campo base.
Ricordo davvero con piacere i momenti trascorsi quassù, in compagnia di Stefano, della sua famiglia, di tanti amici e conoscenti…i primi temporali vissuti all’interno di una tenda, le serate sotto miliardi di stelle, i pranzi e le cene succolenti…lo stare a non far nulla pur facendo un sacco di cose…
Sembra ieri…eppure è passato già parecchio tempo davvero…Sabato prossimo Stefano si sposa


Arriviamo dove dobbiamo abbandonare l’auto senza che nemmeno una goccia scenda dal cielo…anzi, dai segni per terra, pare proprio che non sia mai piovuto!!
Bene, ottimo, grazie meteofrance!!!!!…

Carichiamo gli zaini ed osserviamo già dal parcheggio la sinuosa linea della cresta da percorrere.
C’è anche un altro ragazzo probabilmente diretto lì, anche perché è attrezzato di tutto punto…
Risaliamo il sentiero che porta alla base dell’attacco…inizia a gocciolare…

Bene, ottimo, grazie meteofrance!!!!!...

Pensiamo comunque di avvicinarci e di andare a vedere come si presenta la roccia.
L’avvicinamento è davvero molto breve, ideale per compiere questo tipo di gita con tempi contati.
Una volta giunti all’attacco un po’ di sole comincia a fare capolino dalla coltre di nuvole…è uno spettacolo…verso il colle della Maddalena sta diluviando, verso la Francia nuvole nere stanno avanzando, ma sopra la nostra testa il peggio sembra essere passato.
Risaliamo abbastanza agevolmente i primi tratti, i passaggi sono tutti al di sotto del III° grado, e giungiamo così al piano che precede il primo vero e proprio risalto. Optiamo quindi per imbragarci e procedere in conserva corta finchè si può, proprio per essere il più veloci possibili (la mia fiducia nelle previsioni meteo è alta, ma visto che il sereno predetto latita, meglio non rischiare!!)
D’accordo con Fabrizio optiamo per lasciar passare il ragazzo in solitaria, lui sicuramente è più veloce di noi e non vogliamo essergli d’intralcio.
Ci raggiunge e scambiamo due parole..
<<Quelli di meteo France darebbero bello anche in presenza di un uragano!!!!!>>
Evidentemente anche lui ha fatto affidamento sulle mie stesse previsioni…

Bene, ottimo…!!!!!

Iniziamo così a salire il primo risalto…la relazione parla di un passaggio di III..il ragazzo che ci precede si porta deciso verso destra e verso la cresta, ma quello che supera è ben oltre il passo previsto. Noi ci teniamo leggermente più a sinistra, superiamo il muretto di III e sbuchiamo in cresta poco più in alto.
Nuovamente la cresta, comunque sempre aerea, spiana leggermente e ci porta alla base del secondo risalto dove vi è un passaggio di III+ piuttosto esposto da superare.
Il nostro compagno involontario è già alle prese con le “difficoltà”, che non sono di per se nel superamento o meno di un tratto, quanto piuttosto nella presenza di roccia instabile…qualunque cosa uno tocchi, muove.
Per evitare di essere sulla direzione di caduta massi dall’alto, ci spostiamo più a sinistra di dove si è tenuto lui e non appena è fuori, proviamo ad avanzare…
Qualche difficoltà nel trovare i migliori appigli stabili ed anche noi arriviamo in cima al secondo torrione (qua abbiamo preferito fare un tiro, per evitarci problemi).
Nel frattempo alle nostre spalle un’ altra cordata fa capolino…non avrei mai pensato di incontrare così tanta gente, con questo meteo, su questa cresta..
Da qui in avanti è un continuo susseguirsi di tratti con bella roccia e tratti con ennesimi enormi blocchi instabili, comunque superato anche l’ultimo torrione giungiamo finalmente sulla cima Occidentale.
Il nostro amico solitario ha già raggiunto anche la seconda cima e sta puntando verso l’Orientale.
Mi piace il fatto che abbia dato uno sguardo verso il basso, come per capire se era tutto ok..credo sia una delle cose più apprezzabili e non scritte tra chi frequenta la montagna…un cenno di saluto ed ognuno punta alla meta successiva, per noi la cima Centrale.
Oramai siamo fuori dalle difficoltà, solamente qualche passaggio più o meno esposto di II, ma cosa più conta il tempo ha tenuto, ed abbiamo evitato una bella doccia in cresta!!
Giustamente dopo aver “conquistato” la cima centrale, perché farci mancare anche l’Orientale, punto di arrivo dell’altra bella cresta, che magari si potrà mettere in preventivo più avanti.
Tutto sommato, pur non essendo stata una bella giornata dal punto di vista meteorologico, ci è andata meglio rispetto ad altri in altre zone..nè troppo caldo, né troppo freddo…un po’ d’aria fastidiosa, soprattutto quando sei sul filo di cresta, ma che ha tenuto lontano i nuvoloni neri che giravano intorno a noi…
Un saluto voglio farlo quindi al nostro amico solitario, che ho scoperto poi, non essere altro che Andreino, per lui sarà stata una cresta banale ed un ripiego visto il pacco del socio ed il suo bagaglio di esperienza, ma per me e Fabry, è stata davvero una bella traversata che ha ulteriormente rafforzato la cordata, in previsione di altre e nuove conquiste…
e…per non dimenticare…Bene, ottimo, grazie meteofrance!!!!!…

la parte di cresta piu facile e la cordata che ci segue

il santuario di Sant'Anna

Dopo il secondo torrione

L'ultimo risalto:

Testa Gias dei Laghi

Autoscatto sulla Cima Occidentale

Dalla cima Centrale verso l'Orientale

e verso l'Occidentale

L'intera cresta dalla cima orientale

Verso la Paur,Matto e gruppo Argentera

La cresta integrale vista dal parcheggio
