Monte Alfeo
Moderator: Moderatori
Re: Monte Alfeo
Ciao. Si tratta del Pra' di Co', ampio pascolo che incontri salendo da Ottone-Campi, a quota 1230
pace e bene
Re: Monte Alfeo
teo-85 wrote:Chapeuuna vetta dietro l'altra, e poi che vetta! Alfeo in gran spolvero, con un panorama strepitoso (a parte quelle "insidiose" velature
verso le Alpi...)
Una curiosità: nella foto che indica la val Trebbia, c'è un sorta di pianoroben distinguibile perchè c'è una radura nel bosco, però non mi viene in mente che zona potrebbe essere



Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Monte Alfeo
La sterrata c'è ma l'itinerario è quasi tutto su mulattiera che incrocia un paio di volte la strada stessa. Superato Pra' di Co' si può scegliere tra due vie per arrivare in cima, entrambe segnalate con le bandierine biancorosse Cai. L'oretta indicata da Daniele ci sta. Ciao
pace e bene
Re: Monte Alfeo

"Un uomo va al di là di ciò che può afferrare" (N. Tesla)
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
Re: Monte Alfeo
Rieccomi . Dopo 6 anni ritorno sull' Alfeo , ma per un altro itinerario . Domenica 24 settembre mi avvio con calma verso Casa del Romano . Un paio di volte mi fermo anche ad osservare i daini ed i caprioli che pascolano tranquillamente nei prati a bordo strada , persino davanti al distributore di Torriglia .

Così quando arrivo a Capanne di Carrega sono quasi le 8,30 , il tempo è molto bello ma la temperatura è ancora freschina , sui 10° . Quando esco dall' auto 4 o 5 cagnoni di razza mista mi corrono incontro abbaiando . Io subito credo che sia un' accoglienza festosa ma non è così ... Uno prova anche un paio di volte a prendere le misure del mio polpaccio con la sua bocca , fortunatamente senza stringere .
Per fortuna dall' agriturismo esce il proprietario che li chiama a sè . Comunque è meglio se mi allontano alla svelta , sperando di non incontrarne altri , visto che più sù si sentono i campanacci dei bovini al pascolo .... Il giorno prima è piovuto ben bene , il bosco è umido ed il tracciato nella faggeta piuttosto fangoso . Funghi pochi , brutti e cattivi .

Prima di arrivare al Carmo imbocco una deviazione a destra che scende verso la dorsale che devo seguire . I segnavia in giro ( triangoli gialli e bandiera biancorossa ) però sono pochi , vecchi e stinti . E sarà così per tutto il tracciato , con l' aggravante dell' erba alta e di sentieri poco frequentati in questa stagione . Quando si esce dal bosco il terreno è più asciutto e si comincia a vedere qualche panorama della zona .



Il tracciato prosegue sulla dorsale perdendo quota e riguadagnandone un po' con la risalita al Passo della Maddalena ( 1407 m. ) , dove incontro la carrabile Gorreto - Suzzi , e poi al prativo Monte Busasca , più o meno a metà percorso . Dalla sua piatta sommità ( 1536 m. ) si godono già bei panorami tutto attorno .




Il tracciato ufficiale scenderebbe direttamente al successivo colletto ma io preferisco proseguire sulla dorsale nella faggeta e raggiungere la vetta del monte Ronconovo ( 1523 m. ) , che offre una bella visuale ravvicinata sull' Alfeo .

Per raggiungere il sottostante colletto devo adesso affrontare una ripidissima discesa per prati scivolosi senza sentiero , ma sopravvivo alla prova ...

Mi reinserisco qui nel sentiero , proprio all' incrocio con il tracciato per Pizzonero . Non mi resta che proseguire in falsopiano nel boschetto ed individuare ( subito dopo una cappelletta ) la poco evidente deviazione a sinistra verso la cima dell' Alfeo . Il percorso è sottile ed inerbito ma non difficile . Raggiungendo la ripida dorsale prativa , si aprono poi belle visuali .



Con un po' di fatica giungo infine sulla piatta cima dell' Alfeo ( 1651 m. ) , con la sua bella statua della Madonna . E' quasi mezzogiorno e mi fermo a lungo sotto il sole a godermi le viste e a consumare il mio lauto pasto ...
Nel frattempo comincia ad arrivare altra gente , a piccoli gruppi , tutti saliti da Bertone . Alla fine conterò 16 escursionisti di varia età , con un paio di cani al seguito .




Fatte due chiacchiere con alcuni dei nuovi arrivati e scambiate alcune foto , mi decido a ritornare sui miei passi . Essì , perchè questo è un tracciato che prevede andata e ritorno sulla stessa via ( fatte salve alcune deviazioni pe toccare le mie solite , ambitissime cimette...
) . Oltretutto anche il rientro prevede un discreto dislivello ed io non amo le salite sulla strada del ritorno , quando mi sono già rilassato per aver raggiunto la vetta .
Ad ogni modo , con calma , affronto il bel sentiero nel bosco con i suoi scorci panoramici ed in un tempo ragionevole sono sotto al Carmo .


Qui non azzecco la traccia dell' andata e mi costringo ad un' ulteriore risalita verso questo monte . Per mia fortuna il sentiero è chiuso da un lunghissimo cavo elettrificato ( forse ? ) , altrimenti sull' abbrivio sarei arrivato anche in vetta al Carmo ...
Costeggio verso sinistra questo grande , improvvisato recinto e raggiungo la fangosissima stradella del mattino . Qui incontro due giovani pastori , uno veneto e l' altro apparentemente indiano . Mi dicono che gestiscono la vicina malga con circa 35 capi bovini . L' italiano mi mostra un cestino mezzo pieno di funghi di vari tipi ma sinceramente io non ne avrei raccolto nemmeno uno di quelli ...
Ancora pochi minuti di discesa e mi ritrovo all' agriturismo , dove fortunatamente i cani sono spariti ed in compenso ci sono parecchi avventori . Stanco ma soddisfatto , termino a mia escursione , che è stata di circa 18 km per oltre 1000 metri di dislivello complessivo .

Così quando arrivo a Capanne di Carrega sono quasi le 8,30 , il tempo è molto bello ma la temperatura è ancora freschina , sui 10° . Quando esco dall' auto 4 o 5 cagnoni di razza mista mi corrono incontro abbaiando . Io subito credo che sia un' accoglienza festosa ma non è così ... Uno prova anche un paio di volte a prendere le misure del mio polpaccio con la sua bocca , fortunatamente senza stringere .

Prima di arrivare al Carmo imbocco una deviazione a destra che scende verso la dorsale che devo seguire . I segnavia in giro ( triangoli gialli e bandiera biancorossa ) però sono pochi , vecchi e stinti . E sarà così per tutto il tracciato , con l' aggravante dell' erba alta e di sentieri poco frequentati in questa stagione . Quando si esce dal bosco il terreno è più asciutto e si comincia a vedere qualche panorama della zona .
Il tracciato prosegue sulla dorsale perdendo quota e riguadagnandone un po' con la risalita al Passo della Maddalena ( 1407 m. ) , dove incontro la carrabile Gorreto - Suzzi , e poi al prativo Monte Busasca , più o meno a metà percorso . Dalla sua piatta sommità ( 1536 m. ) si godono già bei panorami tutto attorno .

Il tracciato ufficiale scenderebbe direttamente al successivo colletto ma io preferisco proseguire sulla dorsale nella faggeta e raggiungere la vetta del monte Ronconovo ( 1523 m. ) , che offre una bella visuale ravvicinata sull' Alfeo .
Per raggiungere il sottostante colletto devo adesso affrontare una ripidissima discesa per prati scivolosi senza sentiero , ma sopravvivo alla prova ...

Mi reinserisco qui nel sentiero , proprio all' incrocio con il tracciato per Pizzonero . Non mi resta che proseguire in falsopiano nel boschetto ed individuare ( subito dopo una cappelletta ) la poco evidente deviazione a sinistra verso la cima dell' Alfeo . Il percorso è sottile ed inerbito ma non difficile . Raggiungendo la ripida dorsale prativa , si aprono poi belle visuali .

Con un po' di fatica giungo infine sulla piatta cima dell' Alfeo ( 1651 m. ) , con la sua bella statua della Madonna . E' quasi mezzogiorno e mi fermo a lungo sotto il sole a godermi le viste e a consumare il mio lauto pasto ...

Fatte due chiacchiere con alcuni dei nuovi arrivati e scambiate alcune foto , mi decido a ritornare sui miei passi . Essì , perchè questo è un tracciato che prevede andata e ritorno sulla stessa via ( fatte salve alcune deviazioni pe toccare le mie solite , ambitissime cimette...


Qui non azzecco la traccia dell' andata e mi costringo ad un' ulteriore risalita verso questo monte . Per mia fortuna il sentiero è chiuso da un lunghissimo cavo elettrificato ( forse ? ) , altrimenti sull' abbrivio sarei arrivato anche in vetta al Carmo ...



Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Monte Alfeo
Ed ora l' immancabile traccia dellla mia escursione , come registrata da Strava ....


Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
- awretus
- Quotazerino
- Posts: 514
- Joined: Wed Jan 04, 2017 21:35
- Location: Regno del Prete Gianni
- Contact:
Re: Monte Alfeo
Aggiungo due cose su questa montagna.
* Durante i lavori di scavo per la statua della Madonna sulla vetta, fu trovata la statuetta di una persona in atto di preghiera, del periodo romano, a indicare che la cima doveva già allora avere una sua sacralità. Qualche anno fa provai a chiederne una foto al museo che l'ha in custodia, ma mi risposero che il reperto non era mai stato fotografato. In rete trovai una foto-francobollo risalente a qualche esposizione
* Nella cartina sarda del 1850 circa (quella che riporta la strada di Annibale citata anche dal Bosazza/Orofilo), a Pra di Coo c'è un lago
* Durante i lavori di scavo per la statua della Madonna sulla vetta, fu trovata la statuetta di una persona in atto di preghiera, del periodo romano, a indicare che la cima doveva già allora avere una sua sacralità. Qualche anno fa provai a chiederne una foto al museo che l'ha in custodia, ma mi risposero che il reperto non era mai stato fotografato. In rete trovai una foto-francobollo risalente a qualche esposizione
* Nella cartina sarda del 1850 circa (quella che riporta la strada di Annibale citata anche dal Bosazza/Orofilo), a Pra di Coo c'è un lago
ma che colpa io posso avere se la montagna presenta tanto di bello, che lo scritto ed il discorso diventano prolissi per accennare solo di volo ciò ch'essa porge d'interessante all'osservazione
M. Baretti, “Per rupi e ghiacci: frammenti alpini”, 1875
M. Baretti, “Per rupi e ghiacci: frammenti alpini”, 1875
Re: Monte Alfeo
Sei sempre una miniera di notizie interessanti , Sergio .




Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Monte Alfeo
A me risulta che sia stato trovato un bronzetto nel 1954 che rappresenta la "figura di un giovane offerente di tipo apollineo, dalla cui spalla cade un breve clamide, il braccio destro proteso in avanti regge una patera ombelicata da sacrificante, il braccio sinistro si leva in alto come per reggere un asta"
(fonte Culti naturalistici della Liguria antica di Italo Pucci - edizioni Luna Editore)
(fonte Culti naturalistici della Liguria antica di Italo Pucci - edizioni Luna Editore)
Re: Monte Alfeo
In effetti ho visto che anche sul sito "altavaltrebbia.net" c'è un bell' articolo del 2018 , con foto , che conferma quello che hai detto tu con una certa dovizia di interessanti particolari . Grazie .



Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]