[align=center]Eccomi qua. Scusate il ritardo ma ero impegnato nelle sedute di defaticamento con l'elettrostimolatore (funziona veramente), ma torniamo a bomba.
Era il caso di sacrificare una domenica estiva potenzialmente dedicata la riposo o al semplice divetimento, di costringersi ad una levataccia notturna (la mia sveglia ha suonato alle 03.30), di distruggersi muscoli, articolazioni e soprattutto piedi per percorrere chilometri di salite (molte) e discese (per fortuna poche ma micidiali) per i monti dell'entroterra genovese ? Io dico
SI, nonostante i fastidi sopraindicati e le pioggie dei giorni precedenti che hanno trasformato il terreno in un'ammasso informe di fango mischiato a fogliame (sembrava di camminare nel chewingum). A dispetto di tutto ciò io ribadisco
SI. E' stata un'esperienza gratificante che ha messo a dura prova le capacità psicofisiche dei partecipanti, a prescindere che l'abbiano corsa o soltanto camminata.
Probabilmente
[font=Comic Sans MS]i duri del Forum[/font], quelli che abituati a ben altre imprese lo avrebbero considerato un semplice allenamento, ma per noi poveri tapascioni è stata una grande soddisfazione.
Cronaca: Ore 4.30 piazzale della funicolare, non è facile risconoscersi in mezzo a tutto il bailamme di persone impegnate a ritirare il pettorale. Inoltre dobbiamo anche fare attenzione alle macchine dei giovinastri che dopo il solito sabato rave, stanno tornando a casa ovviamente non molto in bolla. Con un po di difficoltà ci raduniamo (Trigi, Luca, Wolf41, Lorenza, Paolo59, Topo, Scinty, e due simpatici amici di Wolf41 di cui purtroppo non conosco il nome). Dopo la foto di rito ore 4.49 si parte. Mentre noi cerchiamo di svegliarci del tutto, Trigi e Wolf41 allungano subito inghiottiti dalla nebbia, facendo capire subito le loro intenzioni. A nulla valgono i richiami verbali, l'agonismo prevale. Dopo circa un'oretta di cammino (valico di Trensasco?) Luca abbandona. Speriamo sia solo un problema di benzina, facci sapere (ci rifaremo il prossimo anno). Da li in poi il gruppo si divide in due tronconi, Lorenza e i due amici avanti e il quartetto Cetra

(Scinty, Topo, Paolo59 e il sottoscritto) leggermente dietro. Alla cappelletta di Sella, il destino beffardo si accanisce su Trigi. Non conoscendo bene il percorso (se stavi con noi non succedeva

) si lancia in discesa sull'asfalto che lo porterà al controllo di Pratogrande passando per Acquafredda e Montoggio. Peccato che la gara prevedesse tutt'altro percorso. Risultato 3-4 km. in più del dovuto (le ginocchia ringrazieranno

). Dopo una ripida discesa nel bosco si arriva finalmente ad Avosso. Siamo a metà circa, ma soprattutto vediamo finalmente all'opera il Conte Ugolino in versione sbandieratore. Il tempo di fare una foto, e via sull'altra sponda dello Scrivia. Fino a qui è stato uno scherzo, da adesso in poi comincia la salita (anzi le salite

) all'Antola.Chilometro dopo chilometro, chiacchera dopo chiacchera le ore passano. Nel frattempo veniamo raggiunti dai primi trial-runner seri che sono partiti alle 9.00 da Avosso per la gara competitiva. Ogni volta che ne vedo sfrecciare uno provo un misto di invidia per l'abilità nel riuscire a correre in posti simili e paura che nella foga mi scontrino facendomi ruzzolare. Poco prima del ristoro di Crosi, complice una vescica

nel piede destro che mi fa vedere le stelle e due cavalli che mi accerchiano sul sentiero, decido di accelerare il passo (prima arrivo alla fine meglio è mi dico). Sopra Pentema riesco anche a perdere il sentiero (non sono il solo, purtroppo i segnali sono spariti), ma dopo aver vagato alla cieca per una mezz'oretta reincrocio il segnavia. Il paesaggio è molto fantasy. Avvolto dalla nebbia mi aspetto di veder spuntare da un cespuglio un elfo o di calpestare uno gnomo. Purtroppo la fantasia deve lasciare spazio alla fatica che comincia a farsi sentire. Le gambe sono appesantite dai continui strappi in salita, ma fortunatamente appare in lontananza la croce dell'Antola. Le mie fatiche sono quasi finite. C'è ancora da percorrere 4-5 km.. ma le condizioni meteo diventano difficili. Pioviggina e il vento e la nebbia fanno il resto. Cercando di rimanere in piedi, scendo lentamente nei prati che contornano la cima. Finalmente dopo 8 ore e 58 minuti l'agognato ingresso in quel di Caprile, dove è stato predisposto un salone per ristorarsi, chiaccherare con gli amici e perfino fare la doccia.
Che dire ancora, complimenti a chi anno dopo anno (ormai sono otto), continua con impegno ed entusiasmo ad organizzare una manifestazione simile.
Grazie a tutti gli amici del Forum che hanno condiviso con il sottoscritto questa faticaccia, ma soprattutto.............ARRIVEDERCI ALL'ANNO PROSSIMO

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P.S. O.T. Bade puoi crearmi una cartella personale nella Gallery così metto le foto. Grazie

"Se un uomo non è disposto battersi per le proprie idee, o le sue idee non valgono nulla, o non vale niente lui"