Partecipanti: soundofsilence.
Lunghezza: 12 Km circa.
Dislivello: 1130 circa.
Difficoltà: Tutto E con un minimo di attenzione alla Cima Baban, senza sentiero e con un minimo di esposizione se la si va a cercare. Le difficoltà maggiori sono comunque nel reperimento dei sentieri, non sempre tracciati e non sempre segnati, in caso di nebbia, se non si ha un gps con la traccia, le cose si complicano assai, meglio non provarci.
Percorso in macchina: Da Genova a Savona sull’A10 e quindi sullla Savona-Torino fino all’uscita di Mondovì. Da Mondovì si segue per Cuneo e 1 Km prima di arrivarci si svolta a sinistra per Boves e, poi, subito prima di Borgo San Dalmazzo si svolta a sinistra per Limone Piemonte. Giunti a Limone si prende a sinistra Corso Torino (all’ingresso dell’abitato, indicazioni per gli impianti con cartelli marroni), quindi, giunti in Piazza Risorgimento, si prosegue dritti in Viale Valleggia e quindi via Almellina, che si percorre fino ad un cartello blu con intestazione bianca San Giovanni e scritte con freccia a sinistra: Barat, Almellina, Cros. Qui prendiamo appunto a sinistra e parcheggiamo dopo pochi metri prima dell’inizio dello sterrato.
Percorso a a piedi: dal parcheggio si continua sulla sterrata per circa 300 metri, quindi la si lascia per girare a destra e quindi a sinistra (qui dovrebbe arrivare, sulla destra, il sentiero in discesa dalla Capanna Chiara), dopo ulteriori 100 metri. Si continua quindi su una, mi pare, carrareccia. Si seguono in ogni caso i segnavia del sentiero L11 per il Colle del Carbone e anche altre località indicate nei cartelli. Dopo 400 metri circa lasciamo la carrareccia, prendendo bruscamente a destra un sentierino (sempre segnato) che inizia a salire più ripidamente nel bosco. Dopo quasi un Km. di sentiero, a quota 1410 circa, in località Maire Gavel (alcune baracche presenti) torniamo sulla sterrata che avevamo abbandonato all’inizio, e la imbocchiamo verso sinistra in discesa. Dopo 130 metri circa, e una ventina di discesa, lasciamo la sterrata per salire a destra per prati su vaghe tracce. Saliamo quindi in direzione sud-est dritti per circa 180 metri, quindi pieghiamo a destra in corrispondeza della fine del boschetto alla nostra destra appunto, raggiungendo così in breve un crinale, che seguiamo in direzione est per poco meno di 300 metri, raggiungendo così dei cartelli indicatori a quota 1530 circa. Qui prendiamo il sentiero a sinistra seguendo le segnalazioni per Colle del Carbone, Monte jurin e Rifugio Garelli. Il nuovo sentiero traversa ripidamente a mezza costa le pendici del Bec Rosso; qui esistono varie tracce parallele una sopra all’altra ed occorre un minimo di attenzione per seguire quella segnata, anche se, comunque, anche le altre portano nella stessa direzione. Aggirate quindi le pendici ovest del Bec Rosso, con un’ampia curva a destra del sentiero ci inoltriamo nella valle del Torrente Gorgiassa, sotto le pendici del Bec Rosso e del Monte Jurin sulla destra. Qui, a quota 1860 circa, in corrispondenza di un paletto segnaletico dipinto di bianco e rosso, abbandoniamo il sentiero segnato per prendere a sinistra una vaga traccia; ogni tanto troviamo qualche sbiadito segno rosso o ometto, ma non è facilissimo seguire il percorso, in questo ci aiuta anche un tubo di gomma che seguiamo fino ad una sorgente. In ogni caso si tratta di procedere costantemente in direzione nord, piegando verso destra poco prima di raggiungere il crinale, onde raggiungerlo prima. Raggiunto il crinale imbocchiamo verso destra il sentiero segnato in biancorosso ivi presente. Dopo circa 300 metri pressochè in piano ci troviamo ad un trivio, dove proseguiamo dritti, lasciando a destra il sentiero per il Gias Vaccarile e a destra quello che useremo per tornare. Poco oltre 300 metri dal bivio iniziamo a traversare sotto le precipiti pareti occidentali della Cima Baban, per giungere quindi ad un colletto da cui in breve e abbastanza facilmente si può risalirne la cresta, cosa che ho fatto al ritorno. Dal colletto sotto la Cima Baban ho continuato quindi sul sentiero segnato per circa 130 metri, per poi prendere a destra (ovest) senza sentiero per raggiungere il crinale del Monte Jurin. Raggiunto il crinale si piega a sinistra per seguirlo fino alla vetta. Dalla vetta torniamo sui nostri passi fino al Colletto sotto la Cima di Baban e quindi la saliamo per la cresta, continuando poi sul crinale fino ad essere in vista del sottostante sentiero percorso all’andata, che raggiungiamo piegando a sinistra (attenzione a non piegare a sinistra troppo presto, che il sentiero è sì vicino, ma le pareti della Cima Baban verso ovest sono abbastanza verticali…). Torniamo quindi nuovamente sui nostri passi fino al trivio nominato in precedenza, dove prendiamo a sinistra. Seguiamo quindi i segni biancorossi che ci guidano attraverso prati prima, e una bella zona carsica poi, a ricongiungerci presso un paletto segnaletico al sentiero dell’andata. Qui ripercorriamo a ritroso il sentiero fatto all’andata fino ai cartelli indicatori di quota 1530. Qui prendiamo una carrareccia sulla sinistra e la seguiamo finche raggiunge una sterrata a quota 1465 circa. Qui imbocchiamo la sterrata verso destra (in realtà è possiibile imboccarla anche verso sinistra, giungendo così alla Capanna Chiara e quindi proseguire per sentiero fino ad immettersi sulla carrareccia dell’andata poco prima della partenza, come citato nella parte iniziale di questa descrizione) e dopo poco meno di 400 metri giungiamo a Maire Gavel, dove imbocchiamo sulla sinistra il sentiero dell’andata e lo percorriamo fino al parcheggio.
Conclusioni: giro fuori stagione, sconsigliabile in effetti l’estate per il caldo e la nebbia frequentissima, fatto a causa della stanchezza rimasta dalla gita precedente all’Emilius e date le previsioni incerte per azzardare giri più lunghi e più in alto. Data la stanchezza ho anche ridotto il giro che avrebbe previsto di continuare dalla Cima Jurin verso il Colle del Carbone e poi salire alla Capanna Morgantini e alla Cima della Fascia per il crinale e infine scendere per il Vallone del Cros. Nonostante questo, e la nebbia, il giro, pur non straordinario, è risultato più interessante del previsto grazie alle dolomitiche pareti del Bec Rosso e alle belle zone carsiche attraversate al ritorno; interessante sarebbe dovuta anche essere la vista di vetta sui torrioni del Cros, ma non ho avuto la fortuna di goderne. Resta il fatto che è molto meglio andarci in primavera per le magnifiche fioriture o in autuno per il cielo terso e i magnifici colori.
Rocce dolomitiche salendo da Casali Barat
Vallone del Cros in controluce più da vicino
Vallone del Cros in controluce
Bec Rosso nella nebbia in controluce
Bec Rosso nella nebbia in controluce
Bec Rosso nella nebbia in controluce più da vicino
Bec Rosso nella nebbia in controluce
Torrioni a sinistra Bec Rosso
Bec Rosso nella nebbia in controluce più da vicino
Torrioni a sinistra Bec Rosso più da lontano
Limone da pendici Bec Rosso
Torrioni a destra Bec Rosso
Pendici Punta Mirauda nella nebbia
Sentiero e vallone verso crinale Mirauda-Jurin
Paletto segnaletico in bivio per anello verso cresta Mirauda-Jurin
Guglie in cresta andando verso crinale Mirauda-Jurin più da vicino
Cresta con guglie andando verso crinale Mirauda-Jurin
Guglie in cresta andando verso crinale Mirauda-Jurin più da vicino
Guglie rocciose andando verso crinale Mirauda-Jurin
Guglie rocciose andando verso crinale Mirauda-Jurin
Guglie rocciose andando verso crinale Mirauda-Jurin
Guglie rocciose andando verso crinale Mirauda-Jurin più da lontano
Guglie rocciose andando verso crinale Mirauda-Jurin viste da dietro
Guglie rocciose andando verso crinale Mirauda-Jurin viste da dietro più da vicino
Guglie rocciose andando verso crinale Mirauda-Jurin viste da dietro più da lontano
Balze calcaree sotto il crinale andando al Jurin
Cime Baban e Jurin nella nebbia
Sentiero sotto parete ovest Cima Baban
Cresta per Cima Baban
Crinale Jurin percorrendolo
Torrione Cros nella nebbia arrivando al Jurin
Torrione Cros e Cima della Fascia dal Jurin
Torrione Cros e Cima della Fascia dal Jurin più da lontano
Torrione Cros e Cima della Fascia dal Jurin
Crinale Jurin dalla vetta
Cresta Cima Baban dalla vetta
Monte Jurin nella nebbia scendendo
Monte Jurin nella nebbia scendendo più da vicino
Scendendo verso zona carsica
Zona carsica e Monte Jurin sullo sfondo
Campi solcati in zona carsica scendendo
Campi solcati e Cima Jurin sullo sfondo
Sentiero attraversa zona carsica
Sentiero uscendo da zona carsica
Bec Rosso e torrioni scendendo
Bec Rosso e Vallone del Cros scendendo
Maire Gavel