Strudelkopf (Monte Specie) da Carbonin in invernale
Sabato 14 Settembre 2024: Carbonin (1455) – Rifugio Vallandro (2040) – Strudelkopsattel (2211) – Strudelkopf (2309) e ritorno.*
Partecipanti: Leonardo, Laura e soundofsilence.
Lunghezza: 14,9 Km.
Dislivello: 900 m. circa.
Difficoltà: La seconda e terza scorciatoia sono EE, per escursionisti esperti, entrambe molto ripide e la seconda anche senza chiara traccia, a parte questo tutto il resto è E, per escursionisti medi. In condizioni invernali, come lo abbiamo trovato noi, diventa EAI, per escursionisti medi con attrezzatura invernale, attrezzatura che può limitarsi a ghette e ramponcini, i ramponi possono essere eccessivi sulle limitate pendenze del percorso; noi, in ogni caso, non abbiamo usato niente nell’occasione.
Percorso in macchina: da Arabba, dove eravamo alloggiati, scendiamo per il Livinallongo, quindi saliamo al Passo Falzarego, da dove continuiamo verso Cortina. Raggiunta Cortina prendiamo la strada statale di Alemagna per Dobbiaco, che dobbiamo percorrere per più di una quindicina di Km. fino alla località Carbonin. In realtà dobbiamo parcheggiare poco prima delle case di Carbonin, circa 360 metri prima, in un ampio slargo sulla destra, subito successivo ad una strada forestale sulla sinistra, dove è presente anche una fontana in pietra.
Percorso a piedi: dal parcheggio torniamo indietro su strada asfaltata per una cinquantina di metri, quindi imbocchiamo la strada forestale a sinistra. Giunti in vista del primo tornante, possiamo scorciarlo con una breve scorciatoia. Quindi, dopo poco meno di 200 metri, possiamo prendere una nuova scorciatoia, lunga e ripida, per tagliare il secondo e lungo tornante (si risparmiano circa 800 metri, ma ignorando la scorciatoia se ne trova un’altra più avanti, più corta e probabilmente più semplice). Giunti nuovamente sulla strada, dopo la seconda scorciatoia, l’abbiamo attraversata e risalita la ripa soprastante, per scorciare nuovamente la strada, stavolta senza traccia e sempre molto ripidamente. Dopo 80 metri di difficile scorciatoia torniamo sulla strada. Dopo 230 metri circa troviamo un bivio, a sinistra continua la strada, mentre a destra imbocchiamo il sentiero segnato che la scorcia, saltandone un paio di tornanti. Da qui in avanti non tocchiamo più la strada, se non per pochi metri, fino a raggiungere il Rifugio Vallandro. Dal Rifugio continuiamo dritti sul sentiero 34, comunque una carrareccia, ignorando sulla destra l’altavia 3, che in condizioni estive è la via più breve per salire alla vetta. Continuiamo quindi sulla carrareccia, passando sulla sinistra di una grotta scavata, quindi saliamo con alcuni tornanti, seguendo le indicazioni per lo Strudelkopf, per raggiungere poi dei ruderi di Caserme in corrispondenza della Strudelkopfsattel, dalla quale saliamo senza difficoltà alla croce di vetta. Il ritorno avviene sulla stessa via, magari saltando le scorciatoie più ripide.
Conclusioni: gita che in condizioni estive non consiglio, il panorama di vetta, almeno per quello che è lo standard dolomitico, in effetti non mi ha entusiasmato, può venir bene in condizioni invernali quando non si può accedere a vette più alte o più difficili.
