Punta Martin (1001m)

Via normale da Acquasanta (escursionistica)
Salita da Pegli (escursionistica)
Via Federici-Picasso (cresta sud) (alpinistica)
Salita da Case Giutte (escursionistica)

Via normale da Acquasanta
Salita da Acquasanta vista dalla vettaSiamo saliti più volte alla Punta Martìn, qualche volta anche per la via normale che parte dalla stazione di Acquasanta, sopra Voltri. Di buon passo in due ore si può raggiungere la vetta. La prima parte del percorso risale la valle del Rio Baiardetta sul lato sinistro orografico, poi il sentiero raggiunge il corso d'acqua e lo attraversa. Da questo punto in poi il percorso è decisamente impegnativo per la forte pendenza. Inoltre nella parte finale c'è anche qualche passaggio un pò articolato che rende tale via alla Punta Martìn un pò più impegnativa rispetto a quelle che arrivano da Pegli e Prà. E' consigliabile fare una simile gita in periodo primavera/autunno, cercando di evitare soprattutto l'estate quando il caldo è davvero soffocante.
Punta Martin dalle colline sopra Acquasanta               Croce di vetta della Punta Martin
Salita da Pegli
Punta Martin arrivando da Pegli - PràNoi partiamo sempre dalla Torre Cambiaso e ci colleghiamo al percorso FIE per la Punta Martìn risalendo il ripido salitone di cemento che risale la collina. In alternativa si può lasciare l'auto alla Vetta sopra Pegli e seguire il percorso segnato E1. Si passa il Pian delle Monache, si passa la gola del Colombo e si arriva infine al Cian de Figge dove ci si congiunge con il sentiero che parte da Prà (1,15h dalla partenza). Si segue sempre il segnavia pallino rosso e dopo poco si lascia il sentiero che in piano va verso la cappelletta della Baiarda e si sale a destra. Dopo circa due ore dalla partenza si arriva al fontanino e da lì in 20 minuti si raggiunge la vetta della Punta Martìn. Vista magnifica, nelle giornate limpide si vede la Corsica. Da evitare il caldo estivo.
Cian de Figge (salendo da Pegli e Prà)                 Il fontanino
Via Federici-Picasso
Il Corno Stella e la via Federici per la Punta MartinE' una via alpinistica per salire sulla Punta Martìn. Enrico, Francesco e Giancarlo (Giancaffè) sono i protagonisti della salita. Per raggiungere l'attacco del percorso siamo partiti da Acquasanta (stazione) e abbiamo seguito il primo tratto di via normale per la Punta. Poi prima di passare il fiume (un centinaio di metri prima) in corrispondenza di un paletto metallico siamo saliti a destra. Il sentiero ci ha portati sul rio Baiardetta in un punto più alto della valle, vicino al Masso Ferrante. Da qui speravamo di trovare uno sbiadito segnavia azzurro che ci indicasse la traiettoria da seguire sul lato destro idrografico...invece niente segni.
Via FedericiIn pratica bisogna seguire il letto del Rio Baiardetta fino a quando questo non si divide in due rami. Si abbandona il principale e si prende il ramo sulla sinistra, che punta a salire il lato destro idrografico. Raggiunta una buona quota si abbandona anche questo ramo e si tira a destra mirando a raggiungere il grande sperone roccioso detto "Corno Stella". Raggiuntolo lo si aggira da sotto e sul suo fianco destro (faccia al monte) inizia la via Federici che risale l'evidente contrafforte sud della Punta Martìn. Il percorso alterna tratti su erba a tratti in cui si arrampica. Non si supera mai comunque il terzo grado (ci sono due passaggi di III) e la salita è protetta con alcuni spit. Si sbuca in prossimità della vetta. Evitare il caldo estivo!
Passaggio divertente sulla via Federici               Dito Mondini...ormai siamo quasi in cima
Salita da Case Giutte
Valle del rio Martino immersa dalla nevePartecipanti alla gita: Enrico, Francesco, Fabio e Gianca. Decidiamo di provare questo nuovo itinerario in pjeno inverno...e proprio in uno dei pochi giorni in cui sta nevicando! L'ambiente è davvero stupendo...si parte da case giutte sopra Acquasanta e si prende una stradina (che poi diventa sentiero) che piega sul lato destro idrografico del vallone del rio Martino. Ci si attacca poi ad una mulattiera (non prendere bivio che scende verso torrente) che avanza nel bosco, passa un ponte e poi continua per costa. Si segue questa traccia fino a che non si arriva ad incontrare il rio Giazzi. Poi si passa dall'altro lato e si continua a seguire il sentiero...si sale...e quando ormai in quota si vede che il sentiero prosegue verso un colletto...lo si abbandona.
Punta Martin nella bufera vista dal rio GiazziA questo punto non resta che puntare verso la cima e raggiungerla. Noi abbiamo fatto questo giro in pjeno inverno e con nevicata in corso...il tutto è stato molto suggestivo ma c'è anche da dire che in condizioni simili è cosigliabile essere provvisti, oltre che di ghette e scarponi, anche si racchette da neve. Inoltre noi al ritorno siamo andati al Passo del Veleno e da lì, invece di scendere (come giusto) di nuovo verso Case Giutte compiendo un anello col percorso di salita, abbiamo tirato verso il Turchino dovendo così poi scendere a piedi la strada delle Giutte (molto lunga!). Nel complesso in condizioni normali ci vorranno 2 ore a salire (di buon passo) e un'ora e mezza per scendere passando dal Veleno.
Fave               Dal Passo del Veleno verso il passo del Turchino
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