Cima della Scandeiera-Colletto O della Charnassere
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Cima della Scandeiera-Colletto O della Charnassere
Domenica 2 luglio: dopo alcuni giorni piuttosto grigi e poco invitanti finalmente il sole torna ad affacciarsi sulle nostre montagne. Sono solo e decido quindi di recarmi nella zona di Casterino, che dista solo un'ora e mezza di macchina da casa; giunto nel bel paesino continuo sulla stretta strada che risale la valle sino ad un bivio a quota 1719 m, dove inizia la carrareccia per il Refuge de Valmasque. Sono le 7: 30, ancora qualche nube ristagna a bassa quota, ma già si intravedono ampi squarci di cielo azzurro.
Percorro la strada sterrata per due km scarsi, per prendere poi una diramazione a destra che mi permette di superare il torrente e raggiungere i bei prati della Vacherie de Valmasque. Qui il sentiero inizia a risalire sul fianco idrografico della valle, diretto verso il Lac de l'Agnel e l'omonimo colle; dopo una decina di minuti, poco prima di un tratto protetto da un bel muretto a secco, incontro la deviazione verso il Colle del Sabbione. Abbandonato il sentiero principale, imbocco questa traccia, non molto evidente e piuttosto ripida, che mi porta nel Vallon du Sabion. Dopo una breve discesa raggiungo un'ampia conca erbosa e poco dopo, superato un dosso, vedo stendersi gli ampi pascoli che occupano la parte superiore del vallone; il sole finalmente ha spazzato via il grigiore del mattino e gli unici rumori che si sentono sono i fischi delle marmotte e il fragore delle acque del torrente: un vero paradiso!
Ormai sono in vista del Colle, dietro il quale si nota il Punto nodale del Vei del Bouc.
Dal Colle (2328 m) si può vedere il sottostante Lago della Vacca e la prima parte del luuuuuungo Vallone del Sabbione (quello italiano) seguendo il quale si dovrebbe raggiungere Entracque in quattro o cinque ore
Fortunatamente la mia meta è più vicina: dal passo risalgo le pendici orientali della Cima della Scandeira (2705 m), sfruttando un'inaspettata e comoda traccia; qui trovo l'ottima compagnia di una famiglia di stambecchi, che mi "scortano" quasi sino in vetta.
La Cima è un anonimo dorso di roccette; davvero meritevole è però il panorama che si può godere:
verso est la Cima del Sabbione e dietro di essa la Rocca dell'Abisso, la prima vetta delle Alpi Marittime, e il bel Monte Frisson alla sua sinistra
Verso sud la Baisse de Valmasque, con il Bego sulla sinistra e il Gran Capelet sulla destra
Infine verso ovest la selvaggia conca del Lac de l'Agnel e le "loro maestà": Clapier, Maledia e Gelas
A questo punto la mia idea è quella di percorrere la "facile e panoramica" (cit. Guida dei Monti d'Italia) cresta che dalla Scandeiera raggiunge le Cime del Lac de l'Agnel, superando Cima Vernasca; sulla panoramicità nessun dubbio, sulla facilità invece... Il tratto di cresta che va dalla Scandeiera alla Vernasca infatti non mi sembra proprio così "facile": non c'è l'ombra di una traccia e pare che l'unica possibilità sia quella di traversare a mezza costa un ripidissimo pendio erboso inframmezzato da placche rocciose non proprio salutari: insomma, da solo e con la mamma a casa "leggermente" in ansia decido di rinunciare al mio "ambizioso" progetto
Visto che è ancora abbastanza presto (non sono ancora le 10) non ritorno sulla via di salita, ma scendendo un ripido canalone di erba e detriti (povere ginocchia!) mi ricollego al sentiero che sale al Lac de l'Agnel poca prima della bastonata rocciosa che precede il lago. In breve raggiungo il vasto specchio d'acqua (2430 m), uno dei più estesi delle Marittime, e ne percorro tutta la sponda settentrionale sino al Colle dell'Agnel (2565 m);
davvero bella è la vista sulla Cima Cossato, che domina il lago
e sulla conca della Charnassere, ancora in gran parte coperta di neve
Dietro il Colle intanto si scorge il "Re di pietra"
Dal Colle risalgo i nevai che incombono sulla sponda meridionale del lago fino a raggiungere il Colleto ovest della Charnassere (2727 m), punto di passaggio tra la Valle de l'Agnel e la Valmasque;
dall'altra parte del valico si stendono il Lac Gele e il Lac de la Lusiere, in gran parte occupati del ghiaccio
Dai due laghi una traccia (ma forse il nome di traccia è fin troppo onorevole) permette di perdere quota in direzione del Lac Vert e del Refuge de Valmasque (2220 m)
La fatica della ripida e scomoda discesa è in gran parte ripagata dalla splendida visione dei tre laghi dell'alta Valmasque, a mio parere una delle più splendide meravglie delle nostre montagne
e dagli scorci "marini" sul Lac Vert
La ripida discesa termina in prossimità del rifugio; da qui prendo il comodo e frequentatissimo sentiero che mi riporta al bivio a quota 1719; prima di lasciare il Lac Vert però mi volto e ammiro le eleganti piramidi del Chamineyes e della Lusiere, probabile meta di una futura gita in zona.
Che dire... giornata bellissima, in ambienti suggestivi e oltremodo vari: dagli ameni e riposanti pascoli del Colle del Sabbione alla selvaggia conca della Charnassere, dai remoti laghi Gele e Lusiere al frequentato sentiero della Valmasque... Forse proprio questo mi ha colpito di più, il contrasto tra i trafficati sentieri del fondovalle e le selvagge zone più in alto; sebbene vi sia appena un'ora di cammino da un posto all'altro sembrano due mondi completamente diversi...
Percorro la strada sterrata per due km scarsi, per prendere poi una diramazione a destra che mi permette di superare il torrente e raggiungere i bei prati della Vacherie de Valmasque. Qui il sentiero inizia a risalire sul fianco idrografico della valle, diretto verso il Lac de l'Agnel e l'omonimo colle; dopo una decina di minuti, poco prima di un tratto protetto da un bel muretto a secco, incontro la deviazione verso il Colle del Sabbione. Abbandonato il sentiero principale, imbocco questa traccia, non molto evidente e piuttosto ripida, che mi porta nel Vallon du Sabion. Dopo una breve discesa raggiungo un'ampia conca erbosa e poco dopo, superato un dosso, vedo stendersi gli ampi pascoli che occupano la parte superiore del vallone; il sole finalmente ha spazzato via il grigiore del mattino e gli unici rumori che si sentono sono i fischi delle marmotte e il fragore delle acque del torrente: un vero paradiso!
Ormai sono in vista del Colle, dietro il quale si nota il Punto nodale del Vei del Bouc.
Dal Colle (2328 m) si può vedere il sottostante Lago della Vacca e la prima parte del luuuuuungo Vallone del Sabbione (quello italiano) seguendo il quale si dovrebbe raggiungere Entracque in quattro o cinque ore
Fortunatamente la mia meta è più vicina: dal passo risalgo le pendici orientali della Cima della Scandeira (2705 m), sfruttando un'inaspettata e comoda traccia; qui trovo l'ottima compagnia di una famiglia di stambecchi, che mi "scortano" quasi sino in vetta.
La Cima è un anonimo dorso di roccette; davvero meritevole è però il panorama che si può godere:
verso est la Cima del Sabbione e dietro di essa la Rocca dell'Abisso, la prima vetta delle Alpi Marittime, e il bel Monte Frisson alla sua sinistra
Verso sud la Baisse de Valmasque, con il Bego sulla sinistra e il Gran Capelet sulla destra
Infine verso ovest la selvaggia conca del Lac de l'Agnel e le "loro maestà": Clapier, Maledia e Gelas
A questo punto la mia idea è quella di percorrere la "facile e panoramica" (cit. Guida dei Monti d'Italia) cresta che dalla Scandeiera raggiunge le Cime del Lac de l'Agnel, superando Cima Vernasca; sulla panoramicità nessun dubbio, sulla facilità invece... Il tratto di cresta che va dalla Scandeiera alla Vernasca infatti non mi sembra proprio così "facile": non c'è l'ombra di una traccia e pare che l'unica possibilità sia quella di traversare a mezza costa un ripidissimo pendio erboso inframmezzato da placche rocciose non proprio salutari: insomma, da solo e con la mamma a casa "leggermente" in ansia decido di rinunciare al mio "ambizioso" progetto
Visto che è ancora abbastanza presto (non sono ancora le 10) non ritorno sulla via di salita, ma scendendo un ripido canalone di erba e detriti (povere ginocchia!) mi ricollego al sentiero che sale al Lac de l'Agnel poca prima della bastonata rocciosa che precede il lago. In breve raggiungo il vasto specchio d'acqua (2430 m), uno dei più estesi delle Marittime, e ne percorro tutta la sponda settentrionale sino al Colle dell'Agnel (2565 m);
davvero bella è la vista sulla Cima Cossato, che domina il lago
e sulla conca della Charnassere, ancora in gran parte coperta di neve
Dietro il Colle intanto si scorge il "Re di pietra"
Dal Colle risalgo i nevai che incombono sulla sponda meridionale del lago fino a raggiungere il Colleto ovest della Charnassere (2727 m), punto di passaggio tra la Valle de l'Agnel e la Valmasque;
dall'altra parte del valico si stendono il Lac Gele e il Lac de la Lusiere, in gran parte occupati del ghiaccio
Dai due laghi una traccia (ma forse il nome di traccia è fin troppo onorevole) permette di perdere quota in direzione del Lac Vert e del Refuge de Valmasque (2220 m)
La fatica della ripida e scomoda discesa è in gran parte ripagata dalla splendida visione dei tre laghi dell'alta Valmasque, a mio parere una delle più splendide meravglie delle nostre montagne
e dagli scorci "marini" sul Lac Vert
La ripida discesa termina in prossimità del rifugio; da qui prendo il comodo e frequentatissimo sentiero che mi riporta al bivio a quota 1719; prima di lasciare il Lac Vert però mi volto e ammiro le eleganti piramidi del Chamineyes e della Lusiere, probabile meta di una futura gita in zona.
Che dire... giornata bellissima, in ambienti suggestivi e oltremodo vari: dagli ameni e riposanti pascoli del Colle del Sabbione alla selvaggia conca della Charnassere, dai remoti laghi Gele e Lusiere al frequentato sentiero della Valmasque... Forse proprio questo mi ha colpito di più, il contrasto tra i trafficati sentieri del fondovalle e le selvagge zone più in alto; sebbene vi sia appena un'ora di cammino da un posto all'altro sembrano due mondi completamente diversi...
Una discesa vista dal basso assomiglia molto ad una salita.
Re: Cima della Scandeiera-Colletto O della Charnassere
Che bei posti!!
Lungi i pensieri foschi! Se non verrà l'amore
che importa? Giunge al cuore il buon odor dei boschi.
Di quali aromi opimo odore non si sa:
di resina? di timo? o di serenità?... (G.Gozzano, Le due strade)
che importa? Giunge al cuore il buon odor dei boschi.
Di quali aromi opimo odore non si sa:
di resina? di timo? o di serenità?... (G.Gozzano, Le due strade)
- Maury76
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Re: Cima della Scandeiera-Colletto O della Charnassere
Complimenti , bel giro in posti meravigliosi
Un 'unica nota in alcuni foto mi sembra di vedere tipo una ditata in alto sulla sinistra...la vedo solo io ?
A parte questo piccolo particolare ,molto belle le foto
Un 'unica nota in alcuni foto mi sembra di vedere tipo una ditata in alto sulla sinistra...la vedo solo io ?
A parte questo piccolo particolare ,molto belle le foto
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Re: Cima della Scandeiera-Colletto O della Charnassere
Posti veramente meravigliosi, complimenti per il giro molto originale
Ho diverse idee in zona, a parte il classico Chamineyes un'idea (lunga) sarebbe salire da Entracque nel vallone del Sabbione e poi fin sulla cima di Vernasca.
Ho diverse idee in zona, a parte il classico Chamineyes un'idea (lunga) sarebbe salire da Entracque nel vallone del Sabbione e poi fin sulla cima di Vernasca.
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Re: Cima della Scandeiera-Colletto O della Charnassere
Molto bello davvero!
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: Cima della Scandeiera-Colletto O della Charnassere
Complimenti, gran bel giro!
Molto bella questa zona, la foto della Maledia e del Gelas mi ricorda una certa traversata rimasta incompiuta..
Molto bella questa zona, la foto della Maledia e del Gelas mi ricorda una certa traversata rimasta incompiuta..
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
Re: Cima della Scandeiera-Colletto O della Charnassere
Grazie mille per i primi complimenti che ho ricevuto dalla comunità di Quotazero
Una discesa vista dal basso assomiglia molto ad una salita.
Re: Cima della Scandeiera-Colletto O della Charnassere
Sembra quasi di esser dalle nostre parti a picco sul mare
molto saggio.ZD91 wrote:... da solo e con la mamma a casa "leggermente" in ansia decido di rinunciare al mio "ambizioso" progetto
.......
Re: Cima della Scandeiera-Colletto O della Charnassere
Oggi ho risposto di corsa dal lavoro ma ci tengo a dire ancora due cose
1) bellissima gita in posti magnifici, sicuramente da prendere come esempio, alec ed io abbiamo gusti che si avvicinano molto a questa tua descrizione!
2) complimenti per la bella relazione dettagliata, si vede che conosci e ami i posti e che ti sei goduto appieno questa gita!
1) bellissima gita in posti magnifici, sicuramente da prendere come esempio, alec ed io abbiamo gusti che si avvicinano molto a questa tua descrizione!
2) complimenti per la bella relazione dettagliata, si vede che conosci e ami i posti e che ti sei goduto appieno questa gita!
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: Cima della Scandeiera-Colletto O della Charnassere
I tre laghi sono una vera opera d'arte della natura!
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
Lao Tse (VI sec a.C.)
Re: Cima della Scandeiera-Colletto O della Charnassere
Complimenti gran bel giro e belle foto.
Pur avendo girato in lungo ed in largo queste zone, specie nei primi anni della mia esperienza in montagna, quando vedo foto fatte da altri resto comunque affascinato.
Ritengo che da un punto di vista escursionistico, naturalistico e storico la zona delle Meraviglie non abbia pari.
Ciao
Pur avendo girato in lungo ed in largo queste zone, specie nei primi anni della mia esperienza in montagna, quando vedo foto fatte da altri resto comunque affascinato.
Ritengo che da un punto di vista escursionistico, naturalistico e storico la zona delle Meraviglie non abbia pari.
Ciao
"Perché con uno (occhio) tu guardi il mondo, con l'altro guardi in te stesso".
Amedeo Modigliani
Amedeo Modigliani
Re: Cima della Scandeiera-Colletto O della Charnassere
Mi sorprende de sapere che esiste gente a chi piace andare da sola!!!non sono 1 alien,allora.
Grazie per tutte le informazioni, ma c'è 1 libro che parle di questo settore e delle vette
"selvatiche"?ciao,ci vediamo
Grazie per tutte le informazioni, ma c'è 1 libro che parle di questo settore e delle vette
"selvatiche"?ciao,ci vediamo
Re: Cima della Scandeiera-Colletto O della Charnassere
FRANKIE@ wrote: Complimenti gran bel giro e belle foto.
Pur avendo girato in lungo ed in largo queste zone, specie nei primi anni della mia esperienza in montagna, quando vedo foto fatte da altri resto comunque affascinato.
Ritengo che da un punto di vista escursionistico, naturalistico e storico la zona delle Meraviglie non abbia pari.
Ciao
Assolutamente d'accordo!
Devo tornarci ....quando ci sono stata ho preso una settimana di pioggia ....
Erano le primissime volte che andavamo in montagna...che ricordi....
Ho percorso l'intera valle delle Meraviglie schiacciata sotto ad uno zaino più grande di me pieno di cose per lo più inutili che senz'altro oggi non porterei....
Un mazzo esagerato
Al Colletto O.de la Charnassère incontrai due ragazzi francesi che fumavano ...e non erano sigarette
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Re: Cima della Scandeiera-Colletto O della Charnassere
margherite?serena wrote:Ho percorso l'intera valle delle Meraviglie ....
Un mazzo esagerato
Al Colletto O.de la Charnassère incontrai due ragazzi francesi che fumavano ...e non erano sigarette
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
Re: Cima della Scandeiera-Colletto O della Charnassere
eh ...nemmenoRamingo wrote:margherite?serena wrote:Ho percorso l'intera valle delle Meraviglie ....
Un mazzo esagerato
Al Colletto O.de la Charnassère incontrai due ragazzi francesi che fumavano ...e non erano sigarette
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Re: Cima della Scandeiera-Colletto O della Charnassere
La guida di riferimento per quelle zone è il noto volume Alpi marittime - volume 1, edito dal CAI-TCI; si tratta di un testo imprenscindibile per tutti quelli che frequentano quelle zone, poiché descrive in modo rigoroso e completo il settore alpino compreso tra il Colle di Tenda e il Colle Ghigliè, nei pressi dell'Argentera. Tuttavia, data l'estensione dell'opera, le relazioni sono in generale piuttosto vaghe; perciò io mi servo spesso di altri libri più specifici e precisi, come il volume Val Roya di Ivano e Danila Ferrando, edizione l'Arciere, o i classici testi di Andrea Parodi. Veramente ben fatto è anche un vecchio libro di Michelangelo Bruno, Nodo Clapier-Maldedia-Gelàs, che comprende anche una parte della zona di Casterino.Mi sorprende de sapere che esiste gente a chi piace andare da sola!!!non sono 1 alien,allora.
Grazie per tutte le informazioni, ma c'è 1 libro che parle di questo settore e delle vette
"selvatiche"?ciao,ci vediamo
I libri di Parodi si dovrebbero trovare in libreria; quello del CAI-TCI penso sia disponibile nelle sezioni CAI, mentre non so se dove potresti trovare i testi di Bruno e dei Ferrando
Una discesa vista dal basso assomiglia molto ad una salita.