Baiarda - crestone settentrionale
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Baiarda - crestone settentrionale
Oggi ho fatto un giro da solo per andare a vedere la cresta settentrionale della baiarda. Avevo letto sul libro di Parodi (il piu' recente che ne parla) che c'era sia una possibilita' piu' impegnativa che una meno difficile...con passi mai oltre il III. Ho voluto vedere con i miei occhi..per poi magari tornarci con qualcuno e farla.
Avvicinamento: si va fino al masso Ferrante...si avanza per sentiero come per andare alla Federici....si sta sul lato destro orografico...poi quando si arriva in corrispondenza della cresta si attraversa il rio baiardetta e si punta alla roccia (non si parte dal rio ma un po' sopra...).
Ho notato che effettivamente c'e' modo di divertirsi facendo passaggi non troppo difficili...e ci sono tratti davvero spettacolari e aerei...
Avvicinamento: si va fino al masso Ferrante...si avanza per sentiero come per andare alla Federici....si sta sul lato destro orografico...poi quando si arriva in corrispondenza della cresta si attraversa il rio baiardetta e si punta alla roccia (non si parte dal rio ma un po' sopra...).
Ho notato che effettivamente c'e' modo di divertirsi facendo passaggi non troppo difficili...e ci sono tratti davvero spettacolari e aerei...
Re: Baiarda - crestone settentrionale
volevo farla, comè la temperatura ?bade wrote:Oggi ho fatto un giro da solo per andare a vedere la cresta settentrionale della baiarda. Avevo letto sul libro di Parodi (il piu' recente che ne parla) che c'era sia una possibilita' piu' impegnativa che una meno difficile...con passi mai oltre il III. Ho voluto vedere con i miei occhi..per poi magari tornarci con qualcuno e farla.
Avvicinamento: si va fino al masso Ferrante...si avanza per sentiero come per andare alla Federici....si sta sul lato destro orografico...poi quando si arriva in corrispondenza della cresta si attraversa il rio baiardetta e si punta alla roccia (non si parte dal rio ma un po' sopra...).
Ho notato che effettivamente c'e' modo di divertirsi facendo passaggi non troppo difficili...e ci sono tratti davvero spettacolari e aerei...
in questa stagione la baiarda non vede mai il sole ....
vista della cresta da sotto...
punti davvero aerei salendo per la cresta..
altre foto
http://www.quotazero.com/gallery/catego ... cat_id=129
punti davvero aerei salendo per la cresta..
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- Conte Ugolino
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Certo che non esserci mai andato è grave tra le vie facili della Baiarda è una delle più belle, ci sono un sacco di varianti. Una volta era la prima via d'assaggio quando uno iniziava ad arrampicare Durante la naia ci portai un amico ufficiale di complemento in una giornata di vento patagonico, Sul primo tiro era un pò in crisi appunto per l'esposizione e io mi ero cercatao qualche passaggetto.
Ne usciì con ( pensatervi l'accento siciliano marcato) " ******, mi sto cagando addosso"!
però vale davvero la pena.
Lassa sta la guida di A. P. c'è ne sono due che trattano la cresta. Non ti dico quali sono, ma pur essendo un pochino datate sono attualissime e precise ameno di improbabilissimi eventi geologici dell'altro ieri.
Ne usciì con ( pensatervi l'accento siciliano marcato) " ******, mi sto cagando addosso"!
però vale davvero la pena.
Lassa sta la guida di A. P. c'è ne sono due che trattano la cresta. Non ti dico quali sono, ma pur essendo un pochino datate sono attualissime e precise ameno di improbabilissimi eventi geologici dell'altro ieri.
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- Conte Ugolino
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Conte Ugolino wrote:Certo che non esserci mai andato è grave tra le vie facili della Baiarda è una delle più belle, ci sono un sacco di varianti. Una volta era la prima via d'assaggio quando uno iniziava ad arrampicare Durante la naia ci portai un amico ufficiale di complemento in una giornata di vento patagonico, Sul primo tiro era un pò in crisi appunto per l'esposizione e io mi ero cercatao qualche passaggetto.
Ne usciì con ( pensatervi l'accento siciliano marcato) " mi***ia, mi sto cagando addosso"!
però vale davvero la pena.
Lassa sta la guida di A. P. c'è ne sono due che trattano la cresta. Non ti dico quali sono, ma pur essendo un pochino datate sono attualissime e precise ameno di improbabilissimi eventi geologici dell'altro ieri.
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se sono quelle che penso non credo si trovino +bade wrote:si ma conte, se lascio stare quella guida...devi dirmi i nomi delle altre due!
Comunque mi confermi che volendo si può salire senza mai superare il III?
Da quello che ho visto mi pare verosimile...del resto mi pare non ci sia nulla di davvero obbligato
Baiarda di Mauro de Cesare
Monti del mare di Pastine e PICCO !!!!
Non ci sono mai passaggi obbligati...anzi a volte te li devi quasi andare a cercare.bade wrote:si ma conte, se lascio stare quella guida...devi dirmi i nomi delle altre due!
Comunque mi confermi che volendo si può salire senza mai superare il III?
Da quello che ho visto mi pare verosimile...del resto mi pare non ci sia nulla di davvero obbligato
Non è male, anche se non posso dire che mi ha fatto proprio impazzire... Divertente anche se uno vuole improvvisare piazzando delle protezioni!
Fatta con la mia ragazza con temperatura quasi polare (l'unico giorno dell'inverno?!?)
Cervoz!
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Ieri pomeriggio con Colsub siamo andati a provare questo crestone... era da tempo che lo avevo in mente, mi piace molto il clima montano che si respira in Baiarda.
Siamo partiti dalla Colla di prà per evitare i "blocchi" di Acquasanta e per risparmiare dislivello, abbiamo fatto il sentiero a mezzacosta che guadando il torrentello porta ad un colletto e poi alle cave. Da li, per il masso ferrante. Sapendo che il tempo era poco, siamo andati come treni.... dalla macchina al masso ferrante meno di 50 minuti
Giunti al masso, ho tirato fuori la relazione di parodi... che ci ha guidato chiaramente fino ad una cascatella cha si aggira sulla sinistra. A quel punto parodi parla di due rami del crestone, e consiglia di prendere il sinistro per far la via più facile. Noi però ne vediamo solo uno unico... e sulla sinistra vediamo qualche roccia ma più in alto. Pensiamo un po, e alla fine decidiamo di raggiungere quelle roccie sulla sinistra. Le raggiungiamo, ed il primo risalto non sembra banale. Allora ci leghiamo, tiriamo fuori nuts, friend, fettucce, ecc..... facciamo 4 metri di roccia, usciamo dal risalto e.... siamo su un prato
A quel punto ci rendiamo conto che il crestone era quello che avevamo visto all'inizio, che rimaneva sulla nostra destra. Non riusciamo a capire a cosa si riferisca parodi col "ramo di sinistra".... boh. Comunque a quel punto per non buttare via tutto, traversiamo a destra e ci infiliamo in un colletto del vero crestone. Però abbiamo quindi saltato una buona parte iniziale di arrampicata... beh, dal colletto con un passo molto esposto proseguiamo sulla vera cresta, facendo sicura su spuntoni. In breve però, con passi sempre più facili, siamo in cima....
Praticamente senza volerlo abbiamo saltato una buona parte del crestone.... Beh comunque è stato divertente, mi piacciono da matti le gite dove bisgona cavarsela da soli, si fa esperienza e comunque si ha la tranquillità di essere dietro casa, in luoghi che si conoscono.
Il tratto esposto dopo che siamo "rientrati" nella vera cresta, non era difficile ma molto "scenico" come solo la Baiarda se essere... un bel pò sotto di noi si vedeva il sentiero a corfe fisse... li senza corda credo che avrei avuto paura, perchè bastava un niente. Però mettendo qualche fettuccia ci siamo sentiti più tranquilli e abbiamo proseguito.
Dalla cappellina si stava benissimo... il sole tiepido e l'arietta fresca... poi c'è un tavolo con panche che è stato aggiunto molto di recente credo... Ce ne siamo stati li più di mezzora a goderci la pace.
Siamo poi scesi verso la Colla compiendo un bell'anello.
Bella esperienza! grazie a Colsub, alla prossima.
Qualche foto:
Il crestone visto da poco sopra il masso ferrante
durante la salita... l'esposizione tipica della baiarda si fa sentire...
Un bel passo
si prosegue...
Ecco il tratto finale della cresta, appena percorso
meritato relax
Siamo partiti dalla Colla di prà per evitare i "blocchi" di Acquasanta e per risparmiare dislivello, abbiamo fatto il sentiero a mezzacosta che guadando il torrentello porta ad un colletto e poi alle cave. Da li, per il masso ferrante. Sapendo che il tempo era poco, siamo andati come treni.... dalla macchina al masso ferrante meno di 50 minuti
Giunti al masso, ho tirato fuori la relazione di parodi... che ci ha guidato chiaramente fino ad una cascatella cha si aggira sulla sinistra. A quel punto parodi parla di due rami del crestone, e consiglia di prendere il sinistro per far la via più facile. Noi però ne vediamo solo uno unico... e sulla sinistra vediamo qualche roccia ma più in alto. Pensiamo un po, e alla fine decidiamo di raggiungere quelle roccie sulla sinistra. Le raggiungiamo, ed il primo risalto non sembra banale. Allora ci leghiamo, tiriamo fuori nuts, friend, fettucce, ecc..... facciamo 4 metri di roccia, usciamo dal risalto e.... siamo su un prato
A quel punto ci rendiamo conto che il crestone era quello che avevamo visto all'inizio, che rimaneva sulla nostra destra. Non riusciamo a capire a cosa si riferisca parodi col "ramo di sinistra".... boh. Comunque a quel punto per non buttare via tutto, traversiamo a destra e ci infiliamo in un colletto del vero crestone. Però abbiamo quindi saltato una buona parte iniziale di arrampicata... beh, dal colletto con un passo molto esposto proseguiamo sulla vera cresta, facendo sicura su spuntoni. In breve però, con passi sempre più facili, siamo in cima....
Praticamente senza volerlo abbiamo saltato una buona parte del crestone.... Beh comunque è stato divertente, mi piacciono da matti le gite dove bisgona cavarsela da soli, si fa esperienza e comunque si ha la tranquillità di essere dietro casa, in luoghi che si conoscono.
Il tratto esposto dopo che siamo "rientrati" nella vera cresta, non era difficile ma molto "scenico" come solo la Baiarda se essere... un bel pò sotto di noi si vedeva il sentiero a corfe fisse... li senza corda credo che avrei avuto paura, perchè bastava un niente. Però mettendo qualche fettuccia ci siamo sentiti più tranquilli e abbiamo proseguito.
Dalla cappellina si stava benissimo... il sole tiepido e l'arietta fresca... poi c'è un tavolo con panche che è stato aggiunto molto di recente credo... Ce ne siamo stati li più di mezzora a goderci la pace.
Siamo poi scesi verso la Colla compiendo un bell'anello.
Bella esperienza! grazie a Colsub, alla prossima.
Qualche foto:
Il crestone visto da poco sopra il masso ferrante
durante la salita... l'esposizione tipica della baiarda si fa sentire...
Un bel passo
si prosegue...
Ecco il tratto finale della cresta, appena percorso
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Last edited by Pazzaura on Fri Sep 26, 2008 14:36, edited 2 times in total.
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Peccato aver saltato il primo pezzo della cresta...ma Paz ed io abbiamo seguito le indicazioni del mitico Parodi
Comunque abbiamo toccato un po' di roccia e ci siamo divertiti
Qui http://www.quotazero.com/gallery/catego ... cat_id=129 trovate la cartella delle foto della gita.
Ciaoo
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Video e foto panoramiche a 360° in Montagna e non solo --> Colsub.it
Colsub TV in onda 24 ore su 24
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Do you speak English?
Belandi!
(by Origone)
Diciamo che delle descrizioni di Parodi ho "tanti ricordi" e ho sentito "tanti commenti" di chi, seguendo fedelmente le indicazioni dei suoi libri, facilmente sbaglia sentieroalec wrote:brutti ricordi?Colsub wrote:Peccato aver saltato il primo pezzo della cresta...ma Paz ed io abbiamo seguito le indicazioni del mitico Parodi
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....ahimè confermo la guida di M. De Cesari mi è stata di aiuto per comprendere dove partiva il crestone, fatto sotto la pioggia questa primaveraColsub wrote:Diciamo che delle descrizioni di Parodi ho "tanti ricordi" e ho sentito "tanti commenti" di chi, seguendo fedelmente le indicazioni dei suoi libri, facilmente sbaglia sentieroalec wrote:brutti ricordi?Colsub wrote:Peccato aver saltato il primo pezzo della cresta...ma Paz ed io abbiamo seguito le indicazioni del mitico Parodi
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
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Beh
Baiarda di Mauro de Cesare
Monti del mare di Pastine e Picco
Direi che quà ci siamo anche se detesto autocitarmi, però la descrixione è ben fatta non come ll'altra di A.P.
D'altronde andare in Baiarda senza avere la guida del grande amico Mauro DeCesare nonchè profeta della Baiarda, nonchè mio magister nella chiodatura del Pennone, è grave, diciamo che Mauro conosce ogni pietra di lassù.
Sulla mia son descritte alcune cosucce e anche se un pò datata è descritta precisa, con le possibili varianti, quella di mauro è un pochino più vecchia ma affidabilissima!
Voi avete scelto la guida più imprecisa che ci sia e lo avete sperimentato de manu
Baiarda di Mauro de Cesare
Monti del mare di Pastine e Picco
Direi che quà ci siamo anche se detesto autocitarmi, però la descrixione è ben fatta non come ll'altra di A.P.
D'altronde andare in Baiarda senza avere la guida del grande amico Mauro DeCesare nonchè profeta della Baiarda, nonchè mio magister nella chiodatura del Pennone, è grave, diciamo che Mauro conosce ogni pietra di lassù.
Sulla mia son descritte alcune cosucce e anche se un pò datata è descritta precisa, con le possibili varianti, quella di mauro è un pochino più vecchia ma affidabilissima!
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ma no, dai cosa diciColsub wrote:Diciamo che delle descrizioni di Parodi ho "tanti ricordi" e ho sentito "tanti commenti" di chi, seguendo fedelmente le indicazioni dei suoi libri, facilmente sbaglia sentieroalec wrote:brutti ricordi?Colsub wrote:Peccato aver saltato il primo pezzo della cresta...ma Paz ed io abbiamo seguito le indicazioni del mitico Parodi
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Con dei miei amici dovrei aver salito proprio la cresta che si alza sulla sinistra della foto. Era molto discontinua, tratti in cui si camminava intervallati da passaggi di arrampicata. Dove siamo passati noi le difficoltà superavano il III. Ricordo un piccolo diedro (di 3 metri) con uscita finale appena strapiombante valutabile sul IV e poi una placca con due vie: una con un solo chiodo malconcio di almeno IV e un'altra con spit sul 5+. Chissà quindi dove siamo passati, sarei curioso di rifarla con un "esperto" del luogo per vedere bene dove cercare le difficoltà limitate al III grado. In ogni caso l'esposizione è da capogiro, sembra di essere in alta montagna!bade wrote:vista della cresta da sotto...
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
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vedi la guida di Decesare e ti accorgerai che hai ne più ne meno che la Cresta settentrionale. Quelle che nomini sono appunto piccole variantiSub-Comandante wrote:Con dei miei amici dovrei aver salito proprio la cresta che si alza sulla sinistra della foto. Era molto discontinua, tratti in cui si camminava intervallati da passaggi di arrampicata. Dove siamo passati noi le difficoltà superavano il III. Ricordo un piccolo diedro (di 3 metri) con uscita finale appena strapiombante valutabile sul IV e poi una placca con due vie: una con un solo chiodo malconcio di almeno IV e un'altra con spit sul 5+. Chissà quindi dove siamo passati, sarei curioso di rifarla con un "esperto" del luogo per vedere bene dove cercare le difficoltà limitate al III grado. In ogni caso l'esposizione è da capogiro, sembra di essere in alta montagna!bade wrote:vista della cresta da sotto...
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esattamente è la paretina dei due chiodi. A e attizzerebbe anche clo spigolo del Secchio ma il traverso mi spaventa alquanto, chiederò a MauroPazzaura wrote:La placca col chiodo credo che sia appunto la "paretina dei due chiodi" descritta nelle relazioni
Devo tornarci
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Capito, credevamo di rimanere fedeli al filo e fare l'unica via possibile invece siamo finiti in qualche variante. Esattamente questa paretina dei due chiodi (che poi ne ho visto solo uno... ) quanto è valutata? Si parla anche della variante spittata?Conte Ugolino wrote:esattamente è la paretina dei due chiodi. A e attizzerebbe anche clo spigolo del Secchio ma il traverso mi spaventa alquanto, chiederò a MauroPazzaura wrote:La placca col chiodo credo che sia appunto la "paretina dei due chiodi" descritta nelle relazioni
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Per salire lo spigolo del Secchio, sempre prendendo a piene mani dalla guida di De Cesare, è molto bella questa combinazione.Conte Ugolino wrote:esattamente è la paretina dei due chiodi. A e attizzerebbe anche clo spigolo del Secchio ma il traverso mi spaventa alquanto, chiederò a MauroPazzaura wrote:La placca col chiodo credo che sia appunto la "paretina dei due chiodi" descritta nelle relazioni
Devo tornarci
Giunti sul pianoro da cui si attacca la paretina dei due chiodi (ci sono, ci sono...), si scende verso valle, perdendo quota sul sentiro attrezzato. Una cinquantina di metri sotto il pianoro, in prossimità di un tornante della traccia, si abbandona il sentiero, traversando decisamente a destra. Si transita sotto la c.d. placca D'Angelo (o volo d'Angelo, in maiuscolo perchè fa riferimento all'apritore n.d.r.), fino a raggiungere l'attacco di un diedro svasato. Questo è il diedro della rivincita, che si risale con arampicata astuta (!) fino ad una sosta, una ventina di metri sopra. Fin qui un buon IV con qualcosina di più. Da lì si disarrampica in diagonale verso sinistra, raggiungendo un'esile cengia, parallela e sottostante a quella del famigerato traverso del Secchio (onesto IV, delicato, aereo, proteggibile con nuts; mi pare che ci sia anche uno spit a metà). Si arriva così alla sosta originale dello spigolo del Secchio, da cui si prosegue come da relazione (traverso ascendente da sinistra verso destra, V, fino a prendere lo spigolo vero e proprio che, con un entusiasmante tratto di III, sbuca nuovamente sotto la paretina dei due chiodi).
Credo sia uno dei tratti più affascinanti della Baiarda, ricco di storia e dove bisogna masticare un po' anche di tecnica.
Si può lasciare lo zaino sul pianoro per arrampicare più liberi.
Claudio mi parlava di un buon IV...tu l'hai salita?mazzysan wrote:Si transita sotto la c.d. placca D'Angelo (o volo d'Angelo, in maiuscolo perchè fa riferimento all'apritore n.d.r.)
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Sì, il IV ci sta tutto. E' su placca, quindi non è richiesta molta forza. Certo che, per quelli alti, il tutto risulta più facile .alec wrote:Claudio mi parlava di un buon IV...tu l'hai salita?mazzysan wrote:Si transita sotto la c.d. placca D'Angelo (o volo d'Angelo, in maiuscolo perchè fa riferimento all'apritore n.d.r.)
Il tiro sbuca sul pianoro sotto la paretina dei due chiodi, alla sosta dalla quale si fanno le calate nel vuoto con il corso alp.
mazzysan wrote:Sì, il IV ci sta tutto. E' su placca, quindi non è richiesta molta forza. Certo che, per quelli alti, il tutto risulta più facilealec wrote:Claudio mi parlava di un buon IV...tu l'hai salita?mazzysan wrote:Si transita sotto la c.d. placca D'Angelo (o volo d'Angelo, in maiuscolo perchè fa riferimento all'apritore n.d.r.)
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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finalmente ho trovato la relazione di Andrea Parodi sulla cresta settentrionale. Ci avevo visto giusto infatti il secondo diedro è dato IV con uscita IV+ e la paretina dei due chiodi subito IV+ e poi IV. Inoltre abbiamo affrontato anche il primo diedro, che sta proprio alla base, dato III+.
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Credo che tu ti riferisca al c.d. Diedro del torrente, non chiodato ma proteggibile.Sub-Comandante wrote:finalmente ho trovato la relazione di Andrea Parodi sulla cresta settentrionale. Ci avevo visto giusto infatti il secondo diedro è dato IV con uscita IV+ e la paretina dei due chiodi subito IV+ e poi IV. Inoltre abbiamo affrontato anche il primo diedro, che sta proprio alla base, dato III+.
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Si mi riferisco a quello! Ci si può proteggere su spuntoni e/o con l'ausilio di nut.mazzysan wrote:Credo che tu ti riferisca al c.d. Diedro del torrente, non chiodato ma proteggibile.Sub-Comandante wrote:finalmente ho trovato la relazione di Andrea Parodi sulla cresta settentrionale. Ci avevo visto giusto infatti il secondo diedro è dato IV con uscita IV+ e la paretina dei due chiodi subito IV+ e poi IV. Inoltre abbiamo affrontato anche il primo diedro, che sta proprio alla base, dato III+.
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E csecondo te la relazione e gli schizzi di A Parodi da cosa li ha presi, se li è inventati di sana pianta o pur chiedendo lecitamente ha fatto copia incolla da qualcosa?Sub-Comandante wrote:finalmente ho trovato la relazione di Andrea Parodi sulla cresta settentrionale. Ci avevo visto giusto infatti il secondo diedro è dato IV con uscita IV+ e la paretina dei due chiodi subito IV+ e poi IV. Inoltre abbiamo affrontato anche il primo diedro, che sta proprio alla base, dato III+.
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Chi lo sa, l'importante è che fornisca una relazione accurata. In biblioteca ho trovato Sulle Alpi del sole, e su quello ho cercato.Conte Ugolino wrote:E csecondo te la relazione e gli schizzi di A Parodi da cosa li ha presi, se li è inventati di sana pianta o pur chiedendo lecitamente ha fatto copia incolla da qualcosa?Sub-Comandante wrote:finalmente ho trovato la relazione di Andrea Parodi sulla cresta settentrionale. Ci avevo visto giusto infatti il secondo diedro è dato IV con uscita IV+ e la paretina dei due chiodi subito IV+ e poi IV. Inoltre abbiamo affrontato anche il primo diedro, che sta proprio alla base, dato III+.
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Rinuncio a seguirti e a rispondere mi sembri Dags in preda ai fumi dell'enigmistica con un npò di polvere di altri forumisti stile ipse dixitSub-Comandante wrote:Chi lo sa, l'importante è che fornisca una relazione accurata. In biblioteca ho trovato Sulle Alpi del sole, e su quello ho cercato.Conte Ugolino wrote:E csecondo te la relazione e gli schizzi di A Parodi da cosa li ha presi, se li è inventati di sana pianta o pur chiedendo lecitamente ha fatto copia incolla da qualcosa?Sub-Comandante wrote:finalmente ho trovato la relazione di Andrea Parodi sulla cresta settentrionale. Ci avevo visto giusto infatti il secondo diedro è dato IV con uscita IV+ e la paretina dei due chiodi subito IV+ e poi IV. Inoltre abbiamo affrontato anche il primo diedro, che sta proprio alla base, dato III+.
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Se l'è fassile m'angusciu, se l'è diffisile tribullu!
"Ogni civetta ha la sua casa l'albero, ma il barbagianni invece no" Punkreas Paranoia e potere
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Conte Ugolino wrote:Rinuncio a seguirti e a rispondere mi sembri Dags in preda ai fumi dell'enigmistica con un npò di polvere di altri forumisti stile ipse dixitSub-Comandante wrote:Chi lo sa, l'importante è che fornisca una relazione accurata. In biblioteca ho trovato Sulle Alpi del sole, e su quello ho cercato.Conte Ugolino wrote:E csecondo te la relazione e gli schizzi di A Parodi da cosa li ha presi, se li è inventati di sana pianta o pur chiedendo lecitamente ha fatto copia incolla da qualcosa?Sub-Comandante wrote:finalmente ho trovato la relazione di Andrea Parodi sulla cresta settentrionale. Ci avevo visto giusto infatti il secondo diedro è dato IV con uscita IV+ e la paretina dei due chiodi subito IV+ e poi IV. Inoltre abbiamo affrontato anche il primo diedro, che sta proprio alla base, dato III+.
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser