paul wrote:
U nostru amigu Pria ha evidentemente la paura del lupo nel DNA,come dimostrano anche i post precedenti. Tranquillo ti basterà leggere,se vuoi, qualche articolo di Biologi di tutto il mondo o di prestigiose riviste di Scienza a proposito della sovrapopolazione, del consumo delle risorse del pianeta e conseguente inquinamento ambientale che la NOSTRA di specie (Homo Sapiens) ha causato negli ultimi 100 anni e credo proprio che ti distrarrai subito dalla presunta pericolosità della specie Canis Lupus.
Non so cosa dire, mi sono riletto i post e non mi sembra che evidenzino una mia esagerata paura per il lupo.
Se ho un contatto diretto lo temo ne piu' ne meno di un maremmano, anzi forse il maremmano e' piu' pericoloso.
Per quanto riguarda invece la sua reintroduzione e cura, sono favorevole.
Cordialmente,
Cappuccetto Rotto
skeno wrote:
DA PIU' DI 100 ANNI NON SI HANNO NOTIZIE DI AGGRESSIONI DI LUPI ALL'UOMO.
Meno male
Io il lupo l'ho visto davvero ...meno di un mese fa (non in Liguria).
Era a meno di 100 metri da me ..
Un po' di paura mi è venuta...dopo....
Lì per lì ero talmente sorpresa che non ho fatto nemmeno in tempo a spaventarmi, perché so che vedere un lupo e per di più di giorno è un evento rarissimo......
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Sui lupi ho trovato questo articolo, è lunghissimo ma offre un interessante seconda chiave di lettura. http://www.casacapuzzola.it/varie/det_willupo.html" onclick="window.open(this.href);return false;
Lo scorso febbraio, proprio 1 km prima di Cabanne, in fondo a un prato a ovest della strada, passando in macchina al tramonto avevamo visto un lupo.... il tempo di inchiodare, fare retromarcia e tirare fuori la fotocamera e si è infilato nel bosco....
"tra 'l quinto cì e 'l sesto; ond' io mi diedi
parlare e lagrimar vedrai inseme"
pria wrote:Sui lupi ho trovato questo articolo, è lunghissimo ma offre un interessante seconda chiave di lettura. http://www.casacapuzzola.it/varie/det_willupo.html" onclick="window.open(this.href);return false;
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Qualche anno fa in Val Maira sotto alla Rocca Provenzale ho visto con i miei occhi decine di pecore sbranate dai lupi (decine .....in una sola notte )
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
skeno wrote:Mi chiedo come possano sopravvivere tutti gli altri allevatori d'Italia.
Probabilmente lo fanno per passione.
Ciao
Skeno
Boh...non conosco abbastanza la materia per esprimere un'opinione...
Ho sempre pensato che ci fosse un ente preposto a rimborsare eventuali allevatori depredati dai lupi........e ho anche sempre pensato che i lupi fossero troppo pochi per costituire un problema .......
Però magari sbaglio...non so ...non ho idea di quanti siano in effetti questi animali in Liguria....
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
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F. NIETZSCHE
skeno wrote:Mi chiedo come possano sopravvivere tutti gli altri allevatori d'Italia.
Probabilmente lo fanno per passione.
Ciao
Skeno
Vivono d'aria...che e' un po' il pensiero riportato qui sotto.
"La ricercatrice Elisa Avanzinelli tranquillizza gli animi: “Non c’è rischio di invasioni, ma non è abbattendo i lupi che si risolvono i problemi della pastorizia. Solo la prevenzione può tutelare gli allevatori: installando recinzioni elettrificate, non lasciando incustoditi le greggi, e rinforzando la sorveglianza con guardiani e cani”.
skeno wrote:Mi chiedo come possano sopravvivere tutti gli altri allevatori d'Italia.
Probabilmente lo fanno per passione.
Ciao
Skeno
Vivono d'aria...che e' un po' il pensiero riportato qui sotto.
"La ricercatrice Elisa Avanzinelli tranquillizza gli animi: “Non c’è rischio di invasioni, ma non è abbattendo i lupi che si risolvono i problemi della pastorizia. Solo la prevenzione può tutelare gli allevatori: installando recinzioni elettrificate, non lasciando incustoditi le greggi, e rinforzando la sorveglianza con guardiani e cani”.
I soldi chi li mette?
Accidenti però...
Tanti lupi ...pensavo molti di meno....
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Mah, siamo certi che siano lupi?
Qui attorno quando se gridato attenti al lupo perchè tutti vedevanoq uello che credevano fossero lupi. casualmente, hanno iniziato a trovare cani gatti pecore uccise sbranate da tutte le parti, poi se scoperto che c'erano 3 cani (abbattuti da dei cacciatori per difesa dei proprio cani) che giravano in branco e che facevano massacri....i lupi non uccidono per divertimento, ucccidno per mangiare ... non ha senso per loro sbranare decine di capi e lasciarli mezzi li, inoltre non ci sono mai state foto video di lupi che attaccano pecore, non si son trvate fatte li vicino, ne le tipiche osse spaccate che lasciano sui loro cadaveri...mah...fatemi esprimere i miei dubbi.
"Quando l’ultimo albero sarà stato abbattuto...l’ultimo pesce pescato....l'ultimo frutto raccolto e mangiato...solo allora ci accorgeremo che non si potrà mangiare il denaro, ma sarà troppo tardi"
PIEDE DI CORVO – SIKSIKA PIEDINERI
Qua numeri attendibili per quanto riguarda la Liguria.
Lo studio è di pochi anni fa e da quello che so la situazione non è cambiata molto, se non nel fatto che al Secolo XIX da qualche mese c'è qualche redattore che ha gioco a presentare la val d'Aveto come se fosse il parco di Yellowstone.
Sono un viandante, un valicatore di monti.
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F. NIETZSCHE
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Ecco, in anteprima per voi amici, il pezzo che esce domani su Repubblica Genova. Ovviamente vi prego di farvi partecipi di un piccolo pezzo del mio stipendio e di andare a comprare il giornale, perchè la paginotta con le foto e altre cosine scritte vale la pena vedersela. Noterete che ho evitato di dare maggiori indicazioni geografiche su ubicazioni di luoghi o persone perchè non vorrei che qualcuno andasse lì a rompere le scatole.
Buona lettura....
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«CAMMINAVO tra la Gola di Sisa e il Monte Lago, dopo il tramonto. Tutto scuro, che più scuro non si può: ho acceso la lampadina frontale per seguire il sentiero. All’improvviso strani rumori nel buio, poi degli ululati che rimbombavano tra le vallette. Ho pensato che fossero i cani dell’allevamento del Val Noci ma...». Ma Enrico Pelos, scrittore e fotografo ambientale, giorni fa, in un tratto di Alta via dei monti liguri a ridosso di Genova, probabilmente ha incrociato i lupi.
Lupi a due passi da una zona abitata come San Martino di Struppa? Quasi certamente sì. Ed è questa la notizia per chi riteneva che il Canis lupus italicus dalle nostre parti si aggirasse solo in Val d’Aveto o sui massicci dell’Antola e del Beigua. Ecco la testimonianza di Fabio, altro camminatore: «Maggio scorso, crinale Sud Est dell’Alpesisa. Salivo verso il pianoro sommitale quando, tra l’erba e i sassi, ho notato degli escrementi. Né di ovini né di bovini o cavalli, mi son detto. Infatti li ho fotografati e mostrati a chi se ne intende: quasi sicuramente di lupo, è stata la risposta».
Su questi antichi sentieri, quotidiane vie di collegamento tra i piccoli centri dell’entroterra che l’emigrazione e l’urbanesimo hanno svuotato tra gli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso, ora si avventurano solo gli amanti dell’escursionismo, i patiti delle immagini e delle sensazioni più schiette della natura, i ricercatori di una cultura contadina che solo dentro case o stalle cadenti si può ancora ritrovare. Oppure chi ha deciso di vivere in solitudine, senza energia elettrica, acqua corrente, gas. Solo con un asinello, capre e galline, da cui trae nutrimento insieme ai prodotti dell’orto.
Come Francesco. Un’ora di cammino lungo le rive di un torrente, tre guadi e 1217 scalini su per un monte separano la sua dimora dal fondo valle, oppure uno scivolossimo sentierino a zig zag se si passa dall’alto. È quasi il tramonto quando lo incontriamo, davanti a casa. Ha fatto uscire dai recinti gli animali; accarezza sul capo Zucchero, l’asinello che contraccambia mordicchiandoli il braccio. L’accoglienza di sempre: un caffè o un bicchiere di vino. Poi il suo sguardo sale verso il crinale della montagna. «Ma lo sai cosa è accaduto dall’ultima volta che ci siamo visti? — dice — Per me ci sono i lupi, lassù. Mi sono sparite alcune galline, un paio di caprette le hanno sbranate. Non li ho mai visti, però non mi sbaglio. Al crepuscolo ogni tanto li sento ululare. Saranno una coppia e penso che abbiano anche figliato». Mastica amaro, Francesco: «Qua tutti vogliono fare i Piero Angela, diventare naturalisti... Ma ripopolare di lupi questo territorio è assurdo, intanto io ci rimetto perdendo le mie bestie».
Ma non si tratta di ripopolamento, bensì di spostamento. Già qualche mese fa un altro solitario dei nostri monti, un pastore ultraottantenne che da sempre abita con la sorella quasi coetanea in una casa in mezzo ai boschi e sarà sceso a valle in tutta la vita meno volte delle dita delle sue mani, ci aveva confidato il suo sospetto («Quassù sono arrivati i lupi, ne sono certo»). Ma era difficile pensare che il branco dell’Antola avesse lasciato i crinali del Monte Buio o della Val Terenzone per avvicinarsi così tanto alla costa. E, per farlo, dovendo scendere di quota e attraversare zone abitate, quando i lupi (e, con questo, cancelliamo subito qualsiasi tipo di allarmismo) aborriscono dall’incontro con gli umani.
«Invece è sicuramente avvenuto e ci sta che i lupi abbiano raggiunto una zona molto vicina a Genova». A parlare è la dottoressa Desirée Signorelli, ricercatrice del “Progetto lupo” creato nel 2007 dalla Regione Liguria, che subito sottolinea: «È un segno di benessere ambientale, di una catena alimentare (dall’erbivoro al predatore) che non si spezza». Lei, da anni, va per monti in cerca di segnali di presenza dei lupi: «E non più tardi di due-tre settimane fa ho trovato loro escrementi vicino alla Scoffera». Niente di più facile, quindi, che gli animali si spostino sulla dorsale che dal passo sale al Monte Spina e, al Candelozzo, si divide: da una parte in direzione del Monte Bano e della Valle Scrivia, dall’altra verso i monti Lago e Alpesisa e la Val Bisagno. Un branco? Un esemplare solitario che lo ha abbandonato? O una coppia magari con i cuccioli come ritiene Francesco l’eremita? «Solo con un’analisi genetica potrei rispondere. Ma servirebbe una fatta (l’escremento; ndr) fresca. E potrei dire anche il sesso dell’esemplare che l’ha lasciata».
«Non escluderei un animale “in dispersione” — interviene Pietro Milanesi, altro ricercatore del “Progetto lupo” — che magari ha lasciato la colonia di cui le principali segnalazioni arrivano tra Val Brevenna, Val Borbera e Val Brugneto. Cinghiali, caprioli e daini sono le loro prede preferite, ma certo possono anche puntare ad animali da allevamento, tanto che la Regione Liguria viene incontro a chi subisce dei danni». Una querelle infinita con i contadini che lamentano razzie tra stie e pascoli e l’ente territoriale pronto a rimborsare o anche a fornire a richiesta recinti elettrificati o altri presidi per evitare le incursioni.
Di certo nessun escursionista o semplice viandante sull’Appennino deve temerne l’assalto (negli ultimi 200 anni, in tutta Italia, non esiste una notizia del genere). «Io, che per lavoro percorro il territorio quasi tutti i giorni, in sette anni ne ho avvistato soltanto uno» sottolinea Desirée Signorelli. E la documentazione visiva è quasi sempre frutto degli scatti delle “fototrappole”. Tant’è... Se ai lupi i cinghiali non dispiacciono e se i cinghiali sono diventati talmente domestici da essere arrivati al Righi, chissà che un giorno non si trovino tracce di Canis lupus italicus dalle parti dei forti...
Non sempre il bianco e' bianco e il nero e' nero.
Ci vorrebbe un poco di elasticita' mentale.
I lupi stanno diventando un problema per gli allevatori, o meglio il problema non sono i lupi ma lo Stato che volendoli proteggere, non paga i danni, o meglio si inventa un sacco di scuse (come quella dei cani randagi) per non pagarli.
Mi diceva l'amico pastore che al limite viene risarcito malamente del capo trovato sgozzato ma assolutamente non si prendono in cosiderazione tutte le bestie che a causa della paura si vanno ad ammazzare nei burroni.
Io sono un agricoltore e quindi i pastori sono miei colleghi e li difendo perche' so del sacrificio che fanno in montagna e certi ragionamenti a senso unico non li posso ascoltare.
Invece di essere solidali con loro e spronare le istituzioni a fare di meglio, c'e la prendiamo con l'anello debole della situazione: e' bello e facile.
A questo punto mi vien da difendere chi (come in Francia) si fa giustizia da se.
Si e' anche parlato di misure che non sono efficaci al 100% (RETI elettrificate e guardia)
I lupi attaccano il gregge anche di giorno specie nelle giornate nebbiose e non solo (un giorno sul Fronte' ho assistito ad un attacco a mezzogiorno con un sole splendido ad un gregge protetto da cani).
Ormai per la notte gli allevatori si sono attrezzati.
Quelli che dicono: "si vede che lavorano per passione" li obbligherei con la frusta a fare quel lavoro solo per un anno cosi' si levano da rompere i ******** magari seduti sulla loro bella poltrona di pelle.
Di tutte le cose sicure la più certa è il dubbio.
(Bertolt Brecht)
Piervi wrote:
Quelli che dicono: "si vede che lavorano per passione" li obbligherei con la frusta a fare quel lavoro solo per un anno cosi' si levano da rompere i ******** magari seduti sulla loro bella poltrona di pelle.
Evidentemente non capisci le battute. La mia era riferita all'articolo pubblicato. (Per inciso, basta cercare un po' su internt per capire chi è l'autore...)
Non sono così idiota da pensare che uno faccia il pastore per passione o che i lupi non siano un problema per l'allevatore, ma evidentemente ti piace pensarmi su una poltrona (ovviamente di pelle) a sparare sentenze.
Ribadisco che questo non è un post di discussione sui pro o i contro del lupo, ma era nato originariamente per inserire semplicemente foto.
Sarebbe un contributo anche qualche immagine di tutti i lupi che pullulano sui nostri appennini e continuamente attaccano uomini e greggi. Lo specifico, è una battuta.
Scusami!
Devo ammettere che non ho letto bene tutto il 3D a causa del poco tempo a disposizione.
Ho preso subito fuoco perche' tanta gente dice queste cose sul serio.
Abbi pazienza!
Di tutte le cose sicure la più certa è il dubbio.
(Bertolt Brecht)
Ciao a tutti. Sull'argomento lupi (non "in Liguria" ma in generale) vi segnalo questa corposa inchiesta sul sito nazionale di Repubblica. Non solo foto, anche video. Per quanto, in senso stretto, off topic, mi sembra materiale interessante:
Oggi sul secolo XIX la foto di un lupo stirato da una macchina in Val Bormida.... poverinoooo!!!!...
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
Ciao
Su incoraggiamento di Paul pubblico il "servizio fotografico" completo sullo scheletro rinvenuto ieri tra Bertone e il crinale Alfeo-Carmo .. A detta di paul è certamente preda di lupi. Se qualcuno può aiutare ad identificare di che animale si tratti è il benvenuto
MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
L'ultima foto mi sembra la mandibola di un cinghiale, e anche la seconda foto mi pare coerente con questa ipotesi, ma la zoologia non è il mio argomento forte.
Ciao,
F.
L'esperienza della marcia decentra da sé e ripristina il mondo,
inscrivendo l'uomo nei limiti che lo richiamano alla sua fragilità e alla sua forza. (DLB)
Credo anch'io si tratti di cinghiale.
E' comunque la preda piu' facile da prendere ed e' per questo che i cinghiali ad alta quota sono sempre piu' rari e di conseguenza i lupi tendono ad abbassarsi....
Di tutte le cose sicure la più certa è il dubbio.
(Bertolt Brecht)
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Ok, non facciamo diventare l'avvistamento del lupo una psicosi, ma questa ve la devo raccontare per avere un riscontro.
Ieri sera scendendo dalla Valbrevenna... vedo un movimento sulla strada.. "Ale guarda... accelera!" (va bene non si fa, non si spaventano gli animali ma a volte è la curiosità morbosa...) da subito mi sembrava ovvio che fosse una volpe... stava correndo verso il basso quindi abbiamo potuto vedere l'animale solo da dietro. Tuttavia entrambi non abbiamo scorto un minimo del colore rossiccio della volpe sull'animaletto che sembrava essere completamente grigio. La coda lunga grigia e sottile (pelosa ma sottile insomma!). La corsa un po' impacciata come quella di un cucciolo... un attimo di disorientamento prima di buttarsi giù nel bosco, e la considerazione che una volpe adulta difficilmente è grande come quello che stavamo vedendo... e che ci sembrava un cucciolo!!!
Fra l'altro da lì a poco ne abbiamo vista una e la macchina ha illuminato tutto il suo colore rossiccio e la sua dimensione minuta!!!
Allora: visione, cucciolo di lupo o cucciolo di cane disperso/abbandonato?
Purtroppo ho potuto vederlo solo da dietro, una visione di lato o davanti avrebbe potuto chiarire molte cose...
so che fra l'altro la zona non è proprio tipica per l'avvistamento del lupo ma mi devo dare una spiegazione..
Scusate il ritardo nel rispondere ma è colpa della mail che non mi avvisa dell'aggiornamento sul forum!
1 complimenti ad Antolino per i colpacci. Quella del Gottero e dell'Alfeo sono zone storiche in quanto a presenza del lupo ma trovare "fatte" lupesche nell'erba alta non è semplice. Direi che lo scheletro appartiene ad un Cinghiale,ma non è sicuro che sia morto a causa del lupo,solo molto probabile.
2 per piervi: " (un giorno sul Fronte' ho assistito ad un attacco a mezzogiorno con un sole splendido ad un gregge protetto da cani) "
Volevo chiederti come è andato a finire l'attacco e in quanti erano i lupi,grazie. Non è sadismo ma curiosità
grazie a scinty per il racconto dell'avvistamento
e se qualcuno vuole vedere un po di lupi dal vivo (in foto pubblicizzo la mostra del sottoscritto e di Nicola Rebora:
Ecomuseo di Cascina Moglioni – Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo
Scatti sull’Appennino tra Liguria e
Piemonte : “il ritorno del lupo” con foto di Nicola Rebora e Paolo
Rossi
Parco Capanne – link sulla mostra
- dal 6 aprile al 28 settembre dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 19.00 tutte le domeniche e i giorni festivi;
– dal 2 giugno al 31 agosto dalle ore 14.00 alle ore 19.00 tutti i sabati;
– al di fuori di questi orari è sempre possibile visitare l’Ecomuseo su appuntamento, previo accordo con il personale gestore (tel. 0143684777).
interessante questo topic!! dopo leggo con calma tutto
scinty, ma non ho capito: alla fine quanto era alto sto 'coso' che hai visto?
non so se si possa fare un parallelo, dato che questi sono nati 'in cattivita'' e con altro clima, ma i lupi nati nell'oasi di civitella alfedena, al PNALM sono piu' o meno grandi cosi'.. http://www.parcoabruzzo.it/dettaglio.php?id=27153" onclick="window.open(this.href);return false;
steop wrote:pero' mi deludi..da te mi aspettavo una foto!!!
eh belandi!! guarda, da pirla non sono nemmeno riuscita a farla ai cinghialini che tempo fa stavano sulla strada a bisticciarsi un pezzo di pane... perchè la macchina era chiusa accuratamente nel bagagliaio
paul wrote:
2 per piervi: " (un giorno sul Fronte' ho assistito ad un attacco a mezzogiorno con un sole splendido ad un gregge protetto da cani) "
Volevo chiederti come è andato a finire l'attacco e in quanti erano i lupi,grazie. Non è sadismo ma curiosità
Ovviamente ero molto distante; precisamente al passo di Garlenda.
Immagino che l'attacco sia finito male per il lupo (che mi pareva anziano) perche' l'ho visto ridiscendere poco dopo verso Monesi, tra irododendri.
Unico danno che puo' aver dato, (ed e' il danno piu' grave, come dicono i pastori) la dispersione del gregge con conseguente smarrimento di capi di bestiame.
Di tutte le cose sicure la più certa è il dubbio.
(Bertolt Brecht)
scinty wrote:
eh belandi!! guarda, da pirla non sono nemmeno riuscita a farla ai cinghialini che tempo fa stavano sulla strada a bisticciarsi un pezzo di pane... perchè la macchina era chiusa accuratamente nel bagagliaio