domanda da ignoranta..
Moderators: Moderatori, Moderatori di sezione (Corsa in montagna)
domanda da ignoranta..
ciao
premetto che, come facilmente immaginabile per chi mi conosce, non intendo minimamente cimentarmi nella corsa in montagna, dato che gia' muoio camminando
pero' siccome mi imbatto nei vostri argomenti, in gare ecc ho alcune domande
anzi fondamentalmente una
ma come funziona una gara?
vedo che voi non dite sono arrivato primo o 158mo, ma mettete i tempi
e a volte vedo immagini di gente in fila indiana che corre in cresta, e ovviamente non ci si puo' sorpassare, se non si vuole rotolare a valle, quindi a grandi linee come funziona?
si prendono i tempi? si sommano le tappe? oppure no vale la posizione di arrivo e sul finale ci sono punti in cui vale il sorpasso selvaggio, quindi l'educata fila indiana in cresta (sempreche' non ci sia qualcuno che sbatta giu' dai crepacci gli avversari..)e' solo una fase?
premetto che, come facilmente immaginabile per chi mi conosce, non intendo minimamente cimentarmi nella corsa in montagna, dato che gia' muoio camminando
pero' siccome mi imbatto nei vostri argomenti, in gare ecc ho alcune domande
anzi fondamentalmente una
ma come funziona una gara?
vedo che voi non dite sono arrivato primo o 158mo, ma mettete i tempi
e a volte vedo immagini di gente in fila indiana che corre in cresta, e ovviamente non ci si puo' sorpassare, se non si vuole rotolare a valle, quindi a grandi linee come funziona?
si prendono i tempi? si sommano le tappe? oppure no vale la posizione di arrivo e sul finale ci sono punti in cui vale il sorpasso selvaggio, quindi l'educata fila indiana in cresta (sempreche' non ci sia qualcuno che sbatta giu' dai crepacci gli avversari..)e' solo una fase?
Re: domanda da ignoranta..
beh qui il clan incomincia ad avere una età media rilevante, fortunatamente hanno spostato la soglia dell'anzianità un po' più avanti ( ), quindi lottiamo con noi stessi sui tempi che ci piacerebbe fare e quelli che vengono fuori perchè dire sono arrivato 158mo su 160 diventa imbarazzante
Anche se qualcuno più figo c'è rimasto hanno molto rispetto e ci pensiamo noi ad onorarli.
In genere le corse sono su singola tappa, per cu si parte tutti insieme e si calcola il tempo all'arrivo. Buona parte delle corse sono organizzate con arrivo che coincide con la partenza, altre come point-to-point (quelle più lunghe in genere).
Poi più o meno funziona che se hai ambizioni di classifica parti davanti e tiri fino in fondo, i punti per superare li trovi, non sono tutte creste o single track, se sei uno tranquillo (o che l'età ha ammansito) ti metti in coda fino a che non trovi il gruppo che ha più o meno il tuo ritmo, fai due parole, ogni tanto superi, spesso vieni superato, ma soprattutto nei percorsi lunghi non esiste il problema di non trovare un posto per superare. Poi se ci sono punti prolungati di single track in cui vuoi andare avanti chiedi permesso e in genere ti fanno passare, qualche anima gentile si sposta se ti sente arrivare a palla, ogni tanto trovi gente un po' rognosa che non si dimentica le buone manieri e allora spingi!
Se sei uno che si gioca un buon posto in classifica probabilmente la cosa può diventare tosta ma non ho mai avuto esperienza
Anche se qualcuno più figo c'è rimasto hanno molto rispetto e ci pensiamo noi ad onorarli.
In genere le corse sono su singola tappa, per cu si parte tutti insieme e si calcola il tempo all'arrivo. Buona parte delle corse sono organizzate con arrivo che coincide con la partenza, altre come point-to-point (quelle più lunghe in genere).
Poi più o meno funziona che se hai ambizioni di classifica parti davanti e tiri fino in fondo, i punti per superare li trovi, non sono tutte creste o single track, se sei uno tranquillo (o che l'età ha ammansito) ti metti in coda fino a che non trovi il gruppo che ha più o meno il tuo ritmo, fai due parole, ogni tanto superi, spesso vieni superato, ma soprattutto nei percorsi lunghi non esiste il problema di non trovare un posto per superare. Poi se ci sono punti prolungati di single track in cui vuoi andare avanti chiedi permesso e in genere ti fanno passare, qualche anima gentile si sposta se ti sente arrivare a palla, ogni tanto trovi gente un po' rognosa che non si dimentica le buone manieri e allora spingi!
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Ogni vita dovrebbe avere almeno sette gatti!
La vita è una trappola mortale, non ne usciremo vivi.
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Re: domanda da ignoranta..
Bellissima !!o che l'età ha ammansito
Aggiungerei, da "EX", che di solito la battaglia vera è con se stessi e con quei "quattro" disgraziati che ti stanno intorno, poco più avanti o poco più indietro.
Argento era uno di quelli ! ma sempre poco più avanti
“L’acqua esiste per la sopravvivenza del corpo. Il deserto esiste per la sopravvivenza dell’anima”
Proverbio Tuareg
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Re: domanda da ignoranta..
ah ok capito, grazie
quindi a parte per i primi o chi vuole arrivare primo vige anche una certa educazione e sportivita'? bella sta cosa
quindi a parte per i primi o chi vuole arrivare primo vige anche una certa educazione e sportivita'? bella sta cosa
Re: domanda da ignoranta..
Allora anch'io da "ignoranta" chiedo qlc
cioè un anello?? cos'è un point- to- point??argento wrote:….In genere le corse sono su singola tappa, per cu si parte tutti insieme e si calcola il tempo all'arrivo. Buona parte delle corse sono organizzate con arrivo che coincide con la partenza, altre come point-to-point (quelle più lunghe in genere).
cos'è un single track?argento wrote: …. i punti per superare li trovi, non sono tutte creste o single track, ....
Re: domanda da ignoranta..
ptp presumo parti da un punto A e arrivi a un punto B quindi non anello
single track suppongo sia la mia fila indiana
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Re: domanda da ignoranta..
beh, io non ho mai corso se non per andare al bagno , ma mi augurerei che la sportività sopravviva da qualche parte, e se non qui, dove ?steop wrote:vige anche una certa educazione e sportivita'? bella sta cosa
...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
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- Utente di Quotazero
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Re: domanda da ignoranta..
Illusione!!!!
Provate a non cedere il passo a qualcuno che stia arrivando di corsa alle vostre spalle in discesa .......
Bene tutte le considerazioni, ma ho la sgradevole sensazione che la componente commerciale stia sempre più prevaricando i contenuti prettamente sportivi.
Le più recenti megamanifestazioni hanno accorciato di molto la distanza che le separa dalla assurda fila indiana vista sull'Everest.
saluti. zac
Provate a non cedere il passo a qualcuno che stia arrivando di corsa alle vostre spalle in discesa .......
Bene tutte le considerazioni, ma ho la sgradevole sensazione che la componente commerciale stia sempre più prevaricando i contenuti prettamente sportivi.
Le più recenti megamanifestazioni hanno accorciato di molto la distanza che le separa dalla assurda fila indiana vista sull'Everest.
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Re: domanda da ignoranta..
.....in effetti la tendenza pare un po' quella verso l'assurdità....claudio zaccagnino wrote:Le più recenti megamanifestazioni hanno accorciato di molto la distanza che le separa dalla assurda fila indiana vista sull'Everest
io mi riferivo più che altro al forum, dove mi sembra che l'andazzo sia ancora abbastanza "umano".....poi per carità, non conoscendo magari mi sbaglio, ma comunque degustibus......
tanto per dire, giusto ieri sono capitato in una pagina dove si parlava del tour del Monte Bianco e c'era una foto che ritraeva una processione infinita di gente che manco sul cammino di Santiago, mi sa.........oopps....ho detto Santiago !
...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
Re: domanda da ignoranta..
ptp okay, single track, vedi foto, cioè sentieri veri e propri in cui generalmente ci sta una persona (ma con tutte le varianti che ci possono essere), per me la parte più bella di un percorso e la parte più bella da correre!steop wrote:ptp presumo parti da un punto A e arrivi a un punto B quindi non anello
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Re: domanda da ignoranta..
claudio zaccagnino wrote:Illusione!!!!
Provate a non cedere il passo a qualcuno che stia arrivando di corsa alle vostre spalle in discesa .......
Bene tutte le considerazioni, ma ho la sgradevole sensazione che la componente commerciale stia sempre più prevaricando i contenuti prettamente sportivi.
Le più recenti megamanifestazioni hanno accorciato di molto la distanza che le separa dalla assurda fila indiana vista sull'Everest.
saluti. zac
Un po' eccessivo sulla fila!
Vero che quando fai partire 1500 persone te le trovi imbottigliate al primo collo di bottiglia (bastano anche meno sia beninteso) e si forma una coda assurda, anche vero che dopo qualche ora tutto si normalizza "abbastanza" e ti trovi alla fine che puoi anche farti anche dei pezzi quasi solo!
A me impressiona di più l'esplosione di questo tipo di manifestazioni e la necessità per quelle più gettonate di dover prenotare con mesi di anticipo segno che c'è grande richiesta.
Alcune belle corse hanno avuto difficoltà ad adattarsi a standard sempre più elevati o a raccogliere numeri sufficienti per sopravvivere.
Ma giustamente tutto evolve con tutti pro e contro che ci sono nella popolarità!
Mi fa piacere ancora partecipare quando posso per incontrare qualche amico, correre un po' e sperare di arrivare in fondo! La maggior parte delle corse me le faccio per conto mio in realtà!
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Re: domanda da ignoranta..
D’abitudine esprimo qui mie considerazioni ma non necessariamente ritengo di replicare ogni volta.
In questo caso sì.
Non si parla di 1.500 runners accodati lungo un qualche sentiero, ma di 230 pseudo alpinisti che al costo di 60 / 80.000 dollari hanno comprato la possibilità (non la certezza) di essere accompagnati sulla vetta del monte Everest.
La coda creatasi su un ghiacciaio ad oltre ottomila metri di quota ha provocato un contesto che ha indotto un alpinista esperto come Fabrizio Moro a rinunciare e tornare indietro.
Il motivo è facilmente intuibile da chi abbia esperienza di ascensioni in alta quota: chi procede con l’aiuto delle bombole (vedi gli “accodati”) può anche farsi un picnic a quelle quote (estremizzo il concetto) mentre chi avanza essendone privo ha poco margine.
Deve salire e scendere, senza tentennamenti e all’interno di uno spazio temporale vitale.
L’immagine di incolonnamenti in montagna è contraria anche alle regole base dell’alpinismo, improntate a concetti di sicurezza, prudenza, rispetto per gli altri, autodeterminazione.
Al riguardo non cito mie esperienze vissute più volte.
Posso aggiungere che la fila indiana di cui si scrive è stata unanimemente condannata dal mondo dell’alpinismo e dell’ambientalismo, con una ampia gamma di aggettivazioni: se non piace assurda, se ne può scegliere un’altra.
saluti. zac
In questo caso sì.
Non si parla di 1.500 runners accodati lungo un qualche sentiero, ma di 230 pseudo alpinisti che al costo di 60 / 80.000 dollari hanno comprato la possibilità (non la certezza) di essere accompagnati sulla vetta del monte Everest.
La coda creatasi su un ghiacciaio ad oltre ottomila metri di quota ha provocato un contesto che ha indotto un alpinista esperto come Fabrizio Moro a rinunciare e tornare indietro.
Il motivo è facilmente intuibile da chi abbia esperienza di ascensioni in alta quota: chi procede con l’aiuto delle bombole (vedi gli “accodati”) può anche farsi un picnic a quelle quote (estremizzo il concetto) mentre chi avanza essendone privo ha poco margine.
Deve salire e scendere, senza tentennamenti e all’interno di uno spazio temporale vitale.
L’immagine di incolonnamenti in montagna è contraria anche alle regole base dell’alpinismo, improntate a concetti di sicurezza, prudenza, rispetto per gli altri, autodeterminazione.
Al riguardo non cito mie esperienze vissute più volte.
Posso aggiungere che la fila indiana di cui si scrive è stata unanimemente condannata dal mondo dell’alpinismo e dell’ambientalismo, con una ampia gamma di aggettivazioni: se non piace assurda, se ne può scegliere un’altra.
saluti. zac
Re: domanda da ignoranta..
Solo per chiarirci ritenevo eccessivo i il paragone tra le due situazioni (se ho capito ma magari ho frainteso), quella alpinistica, con tutte le caratteristiche che hai menzionato, e quella di qualche corsa molto gettonata che ho descritto.
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Re: domanda da ignoranta..
Ciao! Argomento interessante. Ma qui si sta scrivendo di corsa in natura, corsa in montagna, trail running: l'alpinismo è ben altro 'affare'.claudio zaccagnino wrote:saluti. zac
Re: domanda da ignoranta..
L'argomento è interessante e provo a scrivere due righe.
La gara di trail è "gara vera" soprattutto per chi ha ambizioni di classifica.
Per chi non ne ha (cioè la maggior parte dei partecipanti), le motivazioni sono altre.
La condivisione di una esperienza sportiva con gli amici.
Nel caso di gare lunghe, fare un viaggio che, in assenza di una organizzazione, sarebbe difficilmente realizzabile nelle stesse condizioni.
La presenza di una organizzazione semplifica di un bel pò innanzitutto i rifornimenti idrici ed alimentari ed inoltre garantisce un supporto in caso di problemi. Se devi essere autosufficiente, devi portare più cose (da mangiare, da bere, per coprirsi) e se vuoi correre il peso non è di aiuto.
Per quanto riguarda la questione della fila indiana.....io penso questo. Se ci iscriviamo ad una gara di corsa sappiamo che ci saranno altre persone. Se non vogliamo trovarci in una situazione affollata.......non ci iscriviamo ad una gara di corsa e la montagna è, fortunatamente, ancora ricca di posti dove non c'è quasi nessuno.
Concordo con argento sull'osservazione in merito alla necessità di iscriversi alle gare con mesi di anticipo. A volte quasi un anno. In sostanza, siamo tutti costretti a programmare la nostra stagione sportiva con un anticipo che è forse eccessivo per noi che siamo "atleti" amatoriali e che dobbiamo conciliare l'attività sportiva con una quotidianità da persone normali con le relative problematiche lavorative e/ o familiari.
Per quanto riguarda l'alpinismo....senza scomodare l'Everest..basta andare sui nostri 4000 per vedere delle file indiane di un certo rispetto. Basta provare a prenotare un rifugio sul Rosa per il sabato sera, o per il Gran Paradiso (dove peraltro per evitare ingorghi è stato istituito un senso di marcia obbligatorio per la salita in vetta). Basta andare sul Monviso di domenica. Nel caso dell'alpinismo, il sovraffollamento può sicuramente procurare gravi problemi di sicurezza anche perché buona parte delle persone presenti non è adeguatamente preparata dal punto di vista fisico e/o tecnico. E'reso tutto troppo facile dagli impianti e dai rifugi in alta quota.
Quando ho fatto la via normale italiana del Bianco al Gonella....non c'era tanta gente
L'ultima volta che ho cenato alla Capanna Gnifetti sembrava di essere in pizzeria in centro a Genova di sabato sera.....
La gara di trail è "gara vera" soprattutto per chi ha ambizioni di classifica.
Per chi non ne ha (cioè la maggior parte dei partecipanti), le motivazioni sono altre.
La condivisione di una esperienza sportiva con gli amici.
Nel caso di gare lunghe, fare un viaggio che, in assenza di una organizzazione, sarebbe difficilmente realizzabile nelle stesse condizioni.
La presenza di una organizzazione semplifica di un bel pò innanzitutto i rifornimenti idrici ed alimentari ed inoltre garantisce un supporto in caso di problemi. Se devi essere autosufficiente, devi portare più cose (da mangiare, da bere, per coprirsi) e se vuoi correre il peso non è di aiuto.
Per quanto riguarda la questione della fila indiana.....io penso questo. Se ci iscriviamo ad una gara di corsa sappiamo che ci saranno altre persone. Se non vogliamo trovarci in una situazione affollata.......non ci iscriviamo ad una gara di corsa e la montagna è, fortunatamente, ancora ricca di posti dove non c'è quasi nessuno.
Concordo con argento sull'osservazione in merito alla necessità di iscriversi alle gare con mesi di anticipo. A volte quasi un anno. In sostanza, siamo tutti costretti a programmare la nostra stagione sportiva con un anticipo che è forse eccessivo per noi che siamo "atleti" amatoriali e che dobbiamo conciliare l'attività sportiva con una quotidianità da persone normali con le relative problematiche lavorative e/ o familiari.
Per quanto riguarda l'alpinismo....senza scomodare l'Everest..basta andare sui nostri 4000 per vedere delle file indiane di un certo rispetto. Basta provare a prenotare un rifugio sul Rosa per il sabato sera, o per il Gran Paradiso (dove peraltro per evitare ingorghi è stato istituito un senso di marcia obbligatorio per la salita in vetta). Basta andare sul Monviso di domenica. Nel caso dell'alpinismo, il sovraffollamento può sicuramente procurare gravi problemi di sicurezza anche perché buona parte delle persone presenti non è adeguatamente preparata dal punto di vista fisico e/o tecnico. E'reso tutto troppo facile dagli impianti e dai rifugi in alta quota.
Quando ho fatto la via normale italiana del Bianco al Gonella....non c'era tanta gente
L'ultima volta che ho cenato alla Capanna Gnifetti sembrava di essere in pizzeria in centro a Genova di sabato sera.....
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
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Re: domanda da ignoranta..
NO! nel senso che è vero che non fai la gara per il *qui si parla bene!* posto ma quello che dai quel giorno li in quella situazione non lo daresti mai se non in quel contesto quindi è tutto vero!La gara di trail è "gara vera" soprattutto per chi ha ambizioni di classifica.
Esattamente il modo in cui la penso io e come me credo tanti qui sopra...La condivisione di una esperienza sportiva con gli amici.
Nel caso di gare lunghe, fare un viaggio che, in assenza di una organizzazione, sarebbe difficilmente realizzabile nelle stesse condizioni.
La presenza di una organizzazione semplifica di un bel pò innanzitutto i rifornimenti idrici ed alimentari ed inoltre garantisce un supporto in caso di problemi. Se devi essere autosufficiente, devi portare più cose (da mangiare, da bere, per coprirsi) e se vuoi correre il peso non è di aiuto.
Tornado indietro di qualche post anche io trovo difficile paragonare le file alpinistiche ai tappi da gara trail...
vero è che l'outdoor è diventato di moda con tutti i suoi pro e i suoi contro ma fortunatamente per ora il mondo (delle gare e quello vero) è ancora abbastanza grande per ritagliaesi il proprio spazio senza code o confusione...
Re: domanda da ignoranta..
ah interessante sta cosa che alcune non sono recepite come gare nel senso stretto del termine di competizione, ma come una base logistica (ovviamente immagino per le persone che fanno la cosa per passione, senza pensare alla classifica)
essendo proprio fuori da questo mondo, non l' avrei mai immaginato
essendo proprio fuori da questo mondo, non l' avrei mai immaginato
Re: domanda da ignoranta..
mah, magari non troppe ambizioni di classifica ma un bel po' di sana competizione per me ce la teniamo!!!
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La vita è una trappola mortale, non ne usciremo vivi.
Re: domanda da ignoranta..
Per "gara vera" intendevo gara "per vincere qualcosa" ....Immagino che una persona al di fuori dell'ambiente delle competizioni sportive amatoriali possa essere portata a pensare che ognuno partecipi nella speranza di vincere qualcosa. Mentre in realtà in molti casi specialmente nelle gare blasonate....si sa già in partenza di non portare a casa niente più della medaglia da finisher.
La competizione ha altre forme che però per chi è al di fuori di questo mondo possono essere di non immediata comprensione........
La competizione ha altre forme che però per chi è al di fuori di questo mondo possono essere di non immediata comprensione........
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
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- Dariogrizzly_1981
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Re: domanda da ignoranta..
Ciao a tutti,
vorrei provare a rispondere alla domanda : "come mai non dite sono arrivato 158°, 200° ecc ecc"....
Secondo me, per gli amatoriali (che non arrivano fra i primi), non ha molto senso dire quanto sei arrivato in classifica ma ha molto più senso parlare di tempo impiegato a percorrere un certo chilometraggio con un certo dislivello.
Tutti noi che facciamo trail , dal più scarso al più forte, abbiamo abbastanza la sensibilità di valutare il livello di un "atleta" a seconda del tempo che ha impiegato a percorrere un certo tracciato, quindi penso che proprio per questo motivo si senta parlare spesso di tempo impiegato e non di classifica.
Inoltre la classifica può dipendere molto dal livello dei partecipanti.
In una gara con 1000 partecipanti io posso arrivare 200° ma magari sono più scarso di un altro che in un'altra gara simile è arrivato 500° sempre su 1000 partecipanti.
E' anche vero che 2 gare con chilometraggio e dislivello simile possono richiedere tempi abbastanza diversi di percorrenza a causa del percorso se è tecnico o meno.
Inoltre per quello che riguarda il correre in fila indiana sui single track ha già detto tutto Argento. Nelle gare metterei solo come regola il divieto di usare le cuffiette con musica. Spesso mi è capitato di arrivare dietro a qualcuno che non ti sente e continua a correre beato.....senza contare che in montagna non sentire alcuni rumori potrebbe essere pericoloso (esempio frane/slavine). Inoltre uno che sente la musica potrebbe non sentire la richiesta di aiuto di un'altra persona in zona che magari si è fatta male (esperienza alla quale ho assistito direttamente).
Ciao,
Dario
vorrei provare a rispondere alla domanda : "come mai non dite sono arrivato 158°, 200° ecc ecc"....
Secondo me, per gli amatoriali (che non arrivano fra i primi), non ha molto senso dire quanto sei arrivato in classifica ma ha molto più senso parlare di tempo impiegato a percorrere un certo chilometraggio con un certo dislivello.
Tutti noi che facciamo trail , dal più scarso al più forte, abbiamo abbastanza la sensibilità di valutare il livello di un "atleta" a seconda del tempo che ha impiegato a percorrere un certo tracciato, quindi penso che proprio per questo motivo si senta parlare spesso di tempo impiegato e non di classifica.
Inoltre la classifica può dipendere molto dal livello dei partecipanti.
In una gara con 1000 partecipanti io posso arrivare 200° ma magari sono più scarso di un altro che in un'altra gara simile è arrivato 500° sempre su 1000 partecipanti.
E' anche vero che 2 gare con chilometraggio e dislivello simile possono richiedere tempi abbastanza diversi di percorrenza a causa del percorso se è tecnico o meno.
Inoltre per quello che riguarda il correre in fila indiana sui single track ha già detto tutto Argento. Nelle gare metterei solo come regola il divieto di usare le cuffiette con musica. Spesso mi è capitato di arrivare dietro a qualcuno che non ti sente e continua a correre beato.....senza contare che in montagna non sentire alcuni rumori potrebbe essere pericoloso (esempio frane/slavine). Inoltre uno che sente la musica potrebbe non sentire la richiesta di aiuto di un'altra persona in zona che magari si è fatta male (esperienza alla quale ho assistito direttamente).
Ciao,
Dario
Re: domanda da ignoranta..
in gara con le cuffie?? vabe' posso capire che uno o si concentri o se lo faccia solo per mettere alla prova se stesso quindi se ne sta con la musica, pero' appunto puo' essere d'intralcio per se' e per gli altri, come dici tu
che poi vabe' in citta' posso capire, ma in montagna cosa ascolti la musica? goditi il suono della natura (e il fiatone di quelli dietro, se e' una gara )
che poi vabe' in citta' posso capire, ma in montagna cosa ascolti la musica? goditi il suono della natura (e il fiatone di quelli dietro, se e' una gara )
- Dariogrizzly_1981
- Utente di Quotazero
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Re: domanda da ignoranta..
Appunto bravissima! Goditi il suono della natura!
Re: domanda da ignoranta..
steop wrote:in gara con le cuffie?? vabe' posso capire che uno o si concentri o se lo faccia solo per mettere alla prova se stesso quindi se ne sta con la musica, pero' appunto puo' essere d'intralcio per se' e per gli altri, come dici tu
che poi vabe' in citta' posso capire, ma in montagna cosa ascolti la musica? goditi il suono della natura (e il fiatone di quelli dietro, se e' una gara )
Pensa che invece fino a qualche anno fa la musica era vietata proprio nelle gare su strada.....
Io personalmente ho visto squalificare una persona perché le aveva.....
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Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
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Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
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Re: domanda da ignoranta..
bhe ma francamente a me sembra contro ogni logica avere le cuffie in una gara (io intendevo quando uno si allena per fatti suoi per strada, non nelle gare)
gia' mi faccio dei problemi io, che non ho nulla di agonistico, quando mi faccio un giro in ciclabile, perche' comunque macchine, gente che ti dice qualcosa (in genere mi dicono sempre che ho lo gomme a terra ) ecc
se riesco metto gli auricolari vecchio stile, con cui si sentono suoni esterni, ma quelle senza filo non li ho trovati cosi' e ho questi che ti si appiccicano all'orecchio e lo isolano (e li odio perche' li trovo scomodissimi)
gia' mi faccio dei problemi io, che non ho nulla di agonistico, quando mi faccio un giro in ciclabile, perche' comunque macchine, gente che ti dice qualcosa (in genere mi dicono sempre che ho lo gomme a terra ) ecc
se riesco metto gli auricolari vecchio stile, con cui si sentono suoni esterni, ma quelle senza filo non li ho trovati cosi' e ho questi che ti si appiccicano all'orecchio e lo isolano (e li odio perche' li trovo scomodissimi)