MpT wrote: Ci sono tornato giovedì scorso Wink
PArtenza da casa ore 4. Alle 6.30, dopo aver parcheggiato e preso il caffè, partiamo da Pila .... si "partiamo" xchè questa volta non sono solo.
Con me il mittico Luigi.
Di buon passo raggiungiamo l'eremo di San Grato (il cartello diceva 20' noi solo 10').
Di qui zero indicazioni Neutral
A monte dell'eremo c'è una stalla. Prendiamo la strada che dalla stalla va verso monte (guardando la stalla a dx).
Percorriamo tutta questa strada ... a tratti anche bella ripida.
Mazza che lavorone che stanno facendo ... e che è? .. chi ci deve mai venire ad abitare Confused
Incontriamo parecchie deviazioni, ma tenendo presente che il col Plan Fenetrè è vs est non mi lascio ingannare!
Ad un certo p.to incontriamo qualche segno!
E dopo un po' ... ecco!! .. sentiero 20!!
Il sentiero è bello ripido ed in breve ci porta ai 2250 mt del colle.
Poco prima abbiamo incontrato il sentiero 20A che porta in cresta, la stessa cresta che per sbaglio mi ero fatto tutta l'anno scorso!
Dal colle si deve scendere fino ai 1950 mt del pianoro di Comboè. Attraversato l'alpeggio si prosegue verso il fondo valle fino ad incontrare il sentiero 16.
Questo risale il ripido versante del Becco di Nona. Già da qui si può scorgere il ponte tibetano.
Risaliamo molto velocemente i 900 mt di dislivello che ci portano al col Carrel: 1 ore e mezzo circa!
Breve sosta.
Ci imbraghiamo anche se sappiamo già che l'attrezzatura non ci servirà a molto.
Questa volta salgo con un po' + di calma e cerco di evitare il cavo della ferrata, arrampicando!
Si!! Proprio bella!! Il panorama è splendido!
Il primo tratto scivola via velocemente.
Verso la fine cmq, un po' di fatica si fa sentire. Ultimo passaggio duro e poi per facile cresta in vetta: solo le 12.45!
Sosta pranzo .. forse un po' lunghina Razz ... mangio 8 panini Wink .. e per questo mi verrà un mal di testa folle Sad
Nonostante tutto ora bisogna scendere!
Alle 15 siamo all'Arbolle. In giro non c'è quais nessuno.
Altra sosta .. non abbiamo fretta!
Risaliamo fino al colle di Chamolè e poi per il lago giù fino a Pila. Nel mentre il tempo sta cambiando, ma ci grazierà Smile
Un po' prima delle 17 siamo a Pila.
È sempre un bel giro .. un pelo lungo .. se l'altimetro non ha dato di matto sono 2600 mt di dislivello dall'auto fino alla vetta!
M.te Emilius - Ferrata della cresta NordOvest
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per la cresta NO ora via ferrata "nonricordopiùinmemoriadichi".
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toh ... redivivaimbranapsy wrote:Cavoli, complimenti io l'ho fatta la scorsa estate e sono ritornata a Pila a mezzanotte Siamo arrivati in vetta intorno alle cinque del pomeriggio ed ero letteralmente stremata,
com'è?
l'amico geometra e il mitico avvocato mi han detto che bazzichi sempre più spesso dalle loro parti
imbranapsy wrote: è proprio vero che quando non c'è il fisico.
scusa se è poco
non ho ancora avuto il tempo di relazionare, ma:
- 5 gg dopo ho fatto il m.te Gelè (con variante della ferrata) sempre in giornata!
- 3 gg dopo sono (causa pacco dell'ex amico Tullio ) fino al colle del Castore (solo ed in giornata ... primi 1000 mt di dislivello fatti in un'ora ) dalla val d'Ayas
- un tentativo fallito alla Dent'Herens
- un altro bel tentativo fallito al Polluce dalla val d'Ayas. 1800 mt di dislivello x 5 ore di tormenta .. non male
- salita del Monviso in condizioni invernali (vedi relazione)
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Ciao, purtroppo sono stata assente perchè ho dovuto lavorare.
Io quest'estate non ho concluso molto per il mal tempo, spero di rifarmi in questi pochi giorni.
Salutami l'Amelotti e il Barberis. Si pensava di organizzare una cena conclusiva corso alphard, Fede, si riesce a fare una lista dei partecipanti e degli istruttori e a dare avvio alle telefonate, soprattutto non tirare il pacco come al solito non c'è mica solo la montagna.
Salutami il buon Tullio
Bacioni
Alla prossima
Debora
Io quest'estate non ho concluso molto per il mal tempo, spero di rifarmi in questi pochi giorni.
Salutami l'Amelotti e il Barberis. Si pensava di organizzare una cena conclusiva corso alphard, Fede, si riesce a fare una lista dei partecipanti e degli istruttori e a dare avvio alle telefonate, soprattutto non tirare il pacco come al solito non c'è mica solo la montagna.
Salutami il buon Tullio
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mai sentito parlare di DL 196/03?imbranapsy wrote:Ciao, purtroppo sono stata assente perchè ho dovuto lavorare.
Io quest'estate non ho concluso molto per il mal tempo, spero di rifarmi in questi pochi giorni.
Salutami l'Amelotti e il Barberis. Si pensava di organizzare una cena conclusiva corso alphard, Fede, si riesce a fare una lista dei partecipanti e degli istruttori e a dare avvio alle telefonate, soprattutto non tirare il pacco come al solito non c'è mica solo la montagna.
Salutami il buon Tullio
Bacioni
Alla prossima
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prova ad inoltrare formale richiesta all'indirizzo segretieria@scuoalaphard.it
ROTFL
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Ciao Fede, conosco benissimo la legge sulla privacy da te eruditamente citata, ma non voglio la lista per usi personali, lanciavo solo l'idea di organizzare una cena, ma a tempo debito, si farà. E tu perchè non vuoi venire, dai, non sei mica un orso
Ieri ho provato a fare Punta Gastaldi con Roberto del cai di Acqui e altri due ragazzini, ma abbiamo rinuciato per la lunghezza dell'avvicinamento: siamo partiti da Pian del Re e ci siamo inerpicati fino al Passo Giacoletti dopodichè, speranzosi abbiamo deciso di seguire i segni della nord, naturalmente in libera, giunti sull'anticima, non so come mai, abbiamo stabilito, assolutamente arbitriamente, che eravamo arrivati, quindi come dei babbi siamo scesi. Roberto poi, è sceso a vedere com'era la Ovest, ma a quel punto era troppo tardi per provare a buttarci di là. Va bè, sarà per un'altra volta
In compenso, per allenarmi, sabato sono salita fino alle guide d'Ayas con il buon Bosi.
Salutoni a tutti
Alla prossima
Debora
Ieri ho provato a fare Punta Gastaldi con Roberto del cai di Acqui e altri due ragazzini, ma abbiamo rinuciato per la lunghezza dell'avvicinamento: siamo partiti da Pian del Re e ci siamo inerpicati fino al Passo Giacoletti dopodichè, speranzosi abbiamo deciso di seguire i segni della nord, naturalmente in libera, giunti sull'anticima, non so come mai, abbiamo stabilito, assolutamente arbitriamente, che eravamo arrivati, quindi come dei babbi siamo scesi. Roberto poi, è sceso a vedere com'era la Ovest, ma a quel punto era troppo tardi per provare a buttarci di là. Va bè, sarà per un'altra volta
In compenso, per allenarmi, sabato sono salita fino alle guide d'Ayas con il buon Bosi.
Salutoni a tutti
Alla prossima
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qui di orso c'è solo il griimbranapsy wrote:Ciao Fede, conosco benissimo la legge sulla privacy da te eruditamente citata, ma non voglio la lista per usi personali, lanciavo solo l'idea di organizzare una cena, ma a tempo debito, si farà. E tu perchè non vuoi venire, dai, non sei mica un orso
"passo Giacoletti"??????imbranapsy wrote: Ieri ho provato a fare Punta Gastaldi con Roberto del cai di Acqui e altri due ragazzini, ma abbiamo rinuciato per la lunghezza dell'avvicinamento: siamo partiti da Pian del Re e ci siamo inerpicati fino al Passo Giacoletti dopodichè, speranzosi abbiamo deciso di seguire i segni della nord, naturalmente in libera, giunti sull'anticima, non so come mai, abbiamo stabilito, assolutamente arbitriamente, che eravamo arrivati, quindi come dei babbi siamo scesi. Roberto poi, è sceso a vedere com'era la Ovest, ma a quel punto era troppo tardi per provare a buttarci di là. Va bè, sarà per un'altra volta
volevi dire "passo del colonnello"!
Beh, dal pian del Re sono solo 1200 mt di dislivello .. ma sulla N non c'era neve/ghiaccio?
Io conto di andar a rifare il Visolotto .. in giornata, ovviamente.
in??? 3 ore?imbranapsy wrote: In compenso, per allenarmi, sabato sono salita fino alle guide d'Ayas con il buon Bosi.
Debora
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Da passo colonello in poi come avte trovato la cresta?? difficoltà? "qualità" della roccia?imbranapsy wrote: Ieri ho provato a fare Punta Gastaldi con Roberto del cai di Acqui e altri due ragazzini, ma abbiamo rinuciato per la lunghezza dell'avvicinamento: siamo partiti da Pian del Re e ci siamo inerpicati fino al Passo Giacoletti dopodichè, speranzosi abbiamo deciso di seguire i segni della nord, naturalmente in libera, giunti sull'anticima, non so come mai, abbiamo stabilito, assolutamente arbitriamente, che eravamo arrivati, quindi come dei babbi siamo scesi.
Io ho fatto la la cresta sud della punta roma da quel colle e la salita mi ha divertito molto (un pò lunga se fatta tutta a tiri (la roccia non è il massimo e gli appigli non sono tutti sicuri) solo una trentina di metri impegnativi (IV - IV+)
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Ciao, la nord della Gastaldi non è nè difficile nè presenta ghiaccio, è sufficiente andare sulla sx prima di arrivare al passo. Come arrampicata non è niente di eccezionale, è solo aerea perchè fa il fil di cresta. La ovest invece è più interessante: si svalica il passo e si arriva in Val Varaita, si seguono i segnavia Cai, cerchi rossi e bianchi, si arriva ad un punto in cui si avvista il Vallanta, si scende per quasi cento mt per poi risalire un vallone ghiaioso, precisamente non so dove si attacchi la via perchè l'ha avvicinata il mio compagno ma non penso sia difficile individuarla.stemanto wrote: Da passo colonello in poi come avte trovato la cresta?? difficoltà? "qualità" della roccia?
Io ho fatto la la cresta sud della punta roma da quel colle e la salita mi ha divertito molto (un pò lunga se fatta tutta a tiri (la roccia non è il massimo e gli appigli non sono tutti sicuri) solo una trentina di metri impegnativi (IV - IV+)
Anche noi abbiamo fatto Punta Roma, in libera, salendo da Passo Giacoletti, se non erro. Intressante anche l'altro versante, volevamo provarci domenica ma era tardi anche per quello.
In compenso la settimana prima abbiamo fatto la est di Punta Udine: carina e facile per me che ero seconda, per il primo un pò meno perchè spittata lunga.
Buona montagna a tutti
Debora
senza carta alla mano sto facendo un pò di confusione purtroppo conosco poco la zona (quando mi chiarisco le idee ti faccio ancora un pò di domande )imbranapsy wrote:Ciao, la nord della Gastaldi non è nè difficile nè presenta ghiaccio, è sufficiente andare sulla sx prima di arrivare al passo. Come arrampicata non è niente di eccezionale, è solo aerea perchè fa il fil di cresta. La ovest invece è più interessante: si svalica il passo e si arriva in Val Varaita, si seguono i segnavia Cai, cerchi rossi e bianchi, si arriva ad un punto in cui si avvista il Vallanta, si scende per quasi cento mt per poi risalire un vallone ghiaioso, precisamente non so dove si attacchi la via perchè l'ha avvicinata il mio compagno ma non penso sia difficile individuarla.stemanto wrote: Da passo colonello in poi come avte trovato la cresta?? difficoltà? "qualità" della roccia?
Io ho fatto la la cresta sud della punta roma da quel colle e la salita mi ha divertito molto (un pò lunga se fatta tutta a tiri (la roccia non è il massimo e gli appigli non sono tutti sicuri) solo una trentina di metri impegnativi (IV - IV+)
Anche noi abbiamo fatto Punta Roma, in libera, salendo da Passo Giacoletti, se non erro. Intressante anche l'altro versante, volevamo provarci domenica ma era tardi anche per quello.
In compenso la settimana prima abbiamo fatto la est di Punta Udine: carina e facile per me che ero seconda, per il primo un pò meno perchè spittata lunga.
Buona montagna a tutti
Debora
La est di punta udine l'ho fatta pure io un mesetto fa... bella vietta
Grazie delle info
vedendo questo:stemanto wrote: (quando mi chiarisco le idee ti faccio ancora un pò di domande )
ho capito che vi siete fatti tutta il tratto che ho fatto io + altri 200 metri buoni... in totale saranno almeno 600-650 metri di cresta complimenti! (pure per il tratto di IV - IV+ in libera)
per quello che riguarda le creste della gastaldi appena trovo un socio ci faccio un pensierino
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ho capito che vi siete fatti tutta il tratto che ho fatto io + altri 200 metri buoni... in totale saranno almeno 600-650 metri di cresta complimenti! (pure per il tratto di IV - IV+ in libera)
per quello che riguarda le creste della gastaldi appena trovo un socio ci faccio un pensierino
Con la foto hai colto in pieno , siamo risaliti per il passo Giacoletti, cannando completamente, siamo arrivati fino alla prima crestina e come degli ingenui pensavamo di essere giunti.......
Comunque, anche a noi piacerebbe risalirvi, penso sia fattibilissima in giornata, partendo presto e ben consapevoli della strada, se la ritentiamo prima della fine di Sett, ci si può accordare.
Ieri sono anadata a provare le vie nuove di Ca' del Piaggio vicino a Gavi: non ho parole, sono molto ma molto dure. C'erano anche il mitico Gianpaolo Rivara e l'amico Carlo Cabella di cui ho potuto rimirare l'abilità arrampicatoria: in parete è sublime, un vero ballerino!
Buona giornata a tutti
Debora
Ben volentieri ammesso che non sia un we di vendemmia il periodo è quelloimbranapsy wrote: Comunque, anche a noi piacerebbe risalirvi, penso sia fattibilissima in giornata, partendo presto e ben consapevoli della strada, se la ritentiamo prima della fine di Sett, ci si può accordare.
Ieri sono anadata a provare le vie nuove di Ca' del Piaggio vicino a Gavi: .
Non sapevo nemmeno esistessero buon da sapersi .
a be ok andrò solo a guardarlenon ho parole, sono molto ma molto dure
Monte Emilius ( mt. 3559, Valle d’Aosta)
Monte Emilius ( mt. 3559, Valle d’Aosta)
Ciao a tutti, volevo raccontare e condividere con voi la mia esperienza sul Monte Emilius.
Sono partito Lunedì, intorno alle 12,00, in compagnia di 7 amici, con l’intenzione di raggiungere la vetta del Monte Emilius, nonostante le avverse previsioni metereologiche. Intorno alle 14,30 ci ha accolto Pila con un tempo bello e soleggiato che ha, ovviamente, contribuito ad aumentare l’entusiasmo e l’energia, di cui eravamo già carichi.
Abbiamo quindi preso prima l’ovovia, poi la seggiovia che ci ha portato, dopo circa mezz’ora, a Chamolè 2300 mt.di altitudine.
Da qui è iniziata la nostra avventura: sistemati gli zaini iniziamo a camminare, per raggiungere il rifugio Arbolle (mt. 2496) in compagnia di simpaticissime marmotte, con la speranza, invana, da parte di tutti noi, di poter avvistare il “famoso” stambecco bianco. Dopo un’ora arriviamo al colle, dove si presenta alla nostra vista una valle aperta, molto verdeggiante, circondata da splendide pareti rocciose, da cui si vede il rifugio con, di fronte, un grande lago verde.
Dopo una discesa della durata di mezz’ora, giungiamo al nostro rifugio, molto curato sia esternamente che internamente, e soprattutto accogliente. Dopo una breve chiacchierata con il gestore, ci sistemiamo nelle camere, ci godiamo la cena e il dopocena giocando a carte, bevendo grappe e poi …..tutti a nanna.
Il giorno dopo la sveglia squilla alle 6,30, seguita da abbondante colazione e partenza dal rifugio alle 7,20. La mattinata si presenta con nuvole alte, stratificate ma, verso le 09,00, con nostra grande gioia, le nuvole spariscono e lasciano il posto ad un cielo terso, azzurro. Arriviamo al famoso lago Gelato (mt. 2956) e da lì si presenta un panorama mozzafiato del Gran Paradiso, della Grivola e del Monte Emilius, nostra agognata meta.
Continuiamo la nostra camminata, passando ai piedi di alcuni roccioni, per poi affrontare il tratto terminale su pietraia che porta ad un intaglio a nord dei Trois Capucins (mt.3241), da cui si vede la catena del Monte Rosa e, nel contempo, si avvicinano nuvole minacciose, plumbee e, soprattutto, inaspettate.
Affrontiamo quindi la cresta che porta verso la vetta dell’Emilius (mt. 3559), dove troviamo una Madonnina, alla quale riusciamo ad arrivare solo in quattro, dopo tre ore e mezza di cammino; lasciamo la nostra firma sul libro delle ascensioni e decidiamo di scendere velocemente, a seguito di una improvvisa nevicata. Ci ricompattiamo con i quattro rinunciatari e iniziamo la nostra discesa, per riprendere, a malincuore, la strada di casa, ma soddisfatti e molto sereni per le intense emozioni che la montagna ci ha lasciato, indelebile, nel cuore.
Ciao a tutti, volevo raccontare e condividere con voi la mia esperienza sul Monte Emilius.
Sono partito Lunedì, intorno alle 12,00, in compagnia di 7 amici, con l’intenzione di raggiungere la vetta del Monte Emilius, nonostante le avverse previsioni metereologiche. Intorno alle 14,30 ci ha accolto Pila con un tempo bello e soleggiato che ha, ovviamente, contribuito ad aumentare l’entusiasmo e l’energia, di cui eravamo già carichi.
Abbiamo quindi preso prima l’ovovia, poi la seggiovia che ci ha portato, dopo circa mezz’ora, a Chamolè 2300 mt.di altitudine.
Da qui è iniziata la nostra avventura: sistemati gli zaini iniziamo a camminare, per raggiungere il rifugio Arbolle (mt. 2496) in compagnia di simpaticissime marmotte, con la speranza, invana, da parte di tutti noi, di poter avvistare il “famoso” stambecco bianco. Dopo un’ora arriviamo al colle, dove si presenta alla nostra vista una valle aperta, molto verdeggiante, circondata da splendide pareti rocciose, da cui si vede il rifugio con, di fronte, un grande lago verde.
Dopo una discesa della durata di mezz’ora, giungiamo al nostro rifugio, molto curato sia esternamente che internamente, e soprattutto accogliente. Dopo una breve chiacchierata con il gestore, ci sistemiamo nelle camere, ci godiamo la cena e il dopocena giocando a carte, bevendo grappe e poi …..tutti a nanna.
Il giorno dopo la sveglia squilla alle 6,30, seguita da abbondante colazione e partenza dal rifugio alle 7,20. La mattinata si presenta con nuvole alte, stratificate ma, verso le 09,00, con nostra grande gioia, le nuvole spariscono e lasciano il posto ad un cielo terso, azzurro. Arriviamo al famoso lago Gelato (mt. 2956) e da lì si presenta un panorama mozzafiato del Gran Paradiso, della Grivola e del Monte Emilius, nostra agognata meta.
Continuiamo la nostra camminata, passando ai piedi di alcuni roccioni, per poi affrontare il tratto terminale su pietraia che porta ad un intaglio a nord dei Trois Capucins (mt.3241), da cui si vede la catena del Monte Rosa e, nel contempo, si avvicinano nuvole minacciose, plumbee e, soprattutto, inaspettate.
Affrontiamo quindi la cresta che porta verso la vetta dell’Emilius (mt. 3559), dove troviamo una Madonnina, alla quale riusciamo ad arrivare solo in quattro, dopo tre ore e mezza di cammino; lasciamo la nostra firma sul libro delle ascensioni e decidiamo di scendere velocemente, a seguito di una improvvisa nevicata. Ci ricompattiamo con i quattro rinunciatari e iniziamo la nostra discesa, per riprendere, a malincuore, la strada di casa, ma soddisfatti e molto sereni per le intense emozioni che la montagna ci ha lasciato, indelebile, nel cuore.
Le vette sono alte ma non irraggiungibili
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Quale problema riscontri?ENZO67 wrote:Le foto non riesco a metterle
Prova a metterle qui http://www.quotazero.com/gallery/catego ... cat_id=236 e poi dimmi.
Ciaoo
Video e foto panoramiche a 360° in Montagna e non solo --> Colsub.it
Colsub TV in onda 24 ore su 24
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Belandi!
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Bravo! Bel giro!!
Vi consiglio la salita per la cresta NO (via ferrata) viewtopic.php?t=700&highlight=emilius
Io ad agosto ci torno sicuro, se qualcuno volesse aggregarsi ha solo da dirlo!
Vi consiglio la salita per la cresta NO (via ferrata) viewtopic.php?t=700&highlight=emilius
Io ad agosto ci torno sicuro, se qualcuno volesse aggregarsi ha solo da dirlo!
«They call me the breeze, I keep blowing down the road - I ain't got me nobody, .......»
Interessante...ma sarà difficile per me...Fed7 wrote:Bravo! Bel giro!!
Vi consiglio la salita per la cresta NO (via ferrata) viewtopic.php?t=700&highlight=emilius
Io ad agosto ci torno sicuro, se qualcuno volesse aggregarsi ha solo da dirlo!
Ora che da EE voglio fare qualcosa di più, per prendere confidenza con la montagna mi imbibino di vie ferrate...ma sono appena all'inizio...
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
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e tecnicamente molto ma molto + facile della Sacra ... è però molto ma molto più lunga!scinty wrote:Interessante...ma sarà difficile per me...Fed7 wrote:Bravo! Bel giro!!
Vi consiglio la salita per la cresta NO (via ferrata) viewtopic.php?t=700&highlight=emilius
Io ad agosto ci torno sicuro, se qualcuno volesse aggregarsi ha solo da dirlo!
Ora che da EE voglio fare qualcosa di più, per prendere confidenza con la montagna mi imbibino di vie ferrate...ma sono appena all'inizio...
fai una cosa ... vedi come ti trovi sulla Sacra (magari ci sono anch'io ) e poi decidi ... tanto a mio parere il periodo migliore per l'emilius è agosto!
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... se accetti la zavorra ...... prenotatoFed7 wrote:Bravo! Bel giro!!
Vi consiglio la salita per la cresta NO (via ferrata) viewtopic.php?t=700&highlight=emilius
Io ad agosto ci torno sicuro, se qualcuno volesse aggregarsi ha solo da dirlo!
Fed7 wrote: e tecnicamente molto ma molto + facile della Sacra ... è però molto ma molto più lunga!
fai una cosa ... vedi come ti trovi sulla Sacra (magari ci sono anch'io ) e poi decidi ... tanto a mio parere il periodo migliore per l'emilius è agosto!
Facile, lunga!!! benissimo!!!
Ri-grazie!!!
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Magari mi unisco alla zavorra... vi prego però non a metà agosto...bonsai wrote:... se accetti la zavorra ...... prenotatoFed7 wrote:Bravo! Bel giro!!
Vi consiglio la salita per la cresta NO (via ferrata) viewtopic.php?t=700&highlight=emilius
Io ad agosto ci torno sicuro, se qualcuno volesse aggregarsi ha solo da dirlo!
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
non puoi caricare foto dal tuo hard disk...devi prima caricarle nella galleryENZO67 wrote:[img]://Chttp:\Documents%20and%20Settings\Goduri\Desktop[/img]Panorama Emilius
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Dicono che la cosa più bella dell'Emilius sia il panorama a 360° che hai dalla vetta. Io non l'ho salito perchè quando l'ha fatto Paolo soffrivo di un'anemia da carenza di ferro spaventosa e non riuscivo a salire sopra i 2000m. senza farmi venire il mal di montagna. Ho però fatto la Becca di Nona che è di fronte, una vetta decisamente molto più facile ma anch'essa con un panorame imponente e una vista eccezionale proprio sull'Emilius.
Una cosa da ricordare dell' Emilius è che, come il Monte Bego nella Valle delle Meraviglie, è ricchissimo di minerali ferrosi e quindi da evitare in caso di temporali previsti.
A presto e complimenti a Enzo per il bel racconto e la bella gita
Una cosa da ricordare dell' Emilius è che, come il Monte Bego nella Valle delle Meraviglie, è ricchissimo di minerali ferrosi e quindi da evitare in caso di temporali previsti.
A presto e complimenti a Enzo per il bel racconto e la bella gita
Paola
"La democrazia sono due lupi e un agnello che votano su cosa mangiare a pranzo. La libertà è un agnello ben armato che contesta il voto." Benjamin Franklin
"La democrazia sono due lupi e un agnello che votano su cosa mangiare a pranzo. La libertà è un agnello ben armato che contesta il voto." Benjamin Franklin
Emiliuuuuuuussssss!!!!!!!
buonasera a tutti....quantè che non scrivo qui...cmq ogni tanto passavo sempre...non mi sono dimenticato!!!!!!! sono appena tornato con ektor da un giro di 4 giorni in Valle d Aosta...dal Prarayer al Rebulaz, passando per il Perrucca e il Barmasse...posti stupendi in Valtournanche...e ora vorrei tornare per salire sull Emilius...vorrei avere qualche dritta da voi, innanzitutto sul tempo (non vorrei trovare 18 metri di neve insomma visto il mio scarso equipaggiamento) e poi sulla bellezza del tragitto...(cioè se ne vale la pena di passare 2 giorni e spendere qualche eurino per quato monte, visto che ho sentito pareri contrastanti...) Attendo delucidazioni da voi....!!!!!!
Splendida montagna che merita sicuramente.
Nella mia esperienza:
da Pila, seggiovia, poi il sentiero molto frequentato sale al lago ed al colle Chamolé, scende al lago Arbolle dove si trova l'omonimo rifugio, recente e molto accogliente.
L'indomani salita (lunga), verso il colle dei 3 cappuccini, e poi per cresta (EE, segnalato e molto frequentato) alla madonnina di vetta.
Panorama superbo salvo frequenti foschie pomeridiane (in questi giorni data la trasparenza sarà stato meraviglioso - ieri ho visto nitidamente Rosa e Cervino dal Fasce!) Sembra di essere in aereo sopra Aosta!
Ci sono anche altre vie di salita (più difficili), c'è anche chi sale in giornata da Genova (peraltro senza prendere la seggiovia )... qualcuno lo trovi qui sul forum.
Splendida la discesa nel vallone di Comboè, sotto il rif. Arbolle, in un paradiso incontaminato in cui si vuole aprire una strada (l'hanno già aperta spero di no ), che ti riporta (allungando un po') al parcheggio della seggiovia.
Per la neve info al rifugio, pochi anni fa di questa stagione NON CE N'ERA TRACCIA... ma qualcheduno è salito e sceso abbastanza recentemente sci ai piedi...
ciao e buona gita
Nella mia esperienza:
da Pila, seggiovia, poi il sentiero molto frequentato sale al lago ed al colle Chamolé, scende al lago Arbolle dove si trova l'omonimo rifugio, recente e molto accogliente.
L'indomani salita (lunga), verso il colle dei 3 cappuccini, e poi per cresta (EE, segnalato e molto frequentato) alla madonnina di vetta.
Panorama superbo salvo frequenti foschie pomeridiane (in questi giorni data la trasparenza sarà stato meraviglioso - ieri ho visto nitidamente Rosa e Cervino dal Fasce!) Sembra di essere in aereo sopra Aosta!
Ci sono anche altre vie di salita (più difficili), c'è anche chi sale in giornata da Genova (peraltro senza prendere la seggiovia )... qualcuno lo trovi qui sul forum.
Splendida la discesa nel vallone di Comboè, sotto il rif. Arbolle, in un paradiso incontaminato in cui si vuole aprire una strada (l'hanno già aperta spero di no ), che ti riporta (allungando un po') al parcheggio della seggiovia.
Per la neve info al rifugio, pochi anni fa di questa stagione NON CE N'ERA TRACCIA... ma qualcheduno è salito e sceso abbastanza recentemente sci ai piedi...
ciao e buona gita
.
.
...a predicar la pace
ed a bandir la guerra
la pace tra gli oppressi
la guerra all'oppressor
.
...a predicar la pace
ed a bandir la guerra
la pace tra gli oppressi
la guerra all'oppressor
Ahimè alpinisticamente parlando non posso darti nessuna dritta ma geologicamente parlando lo conosco come le mie tasche! Anni fà feci la tesi proprio sulle rocce del Monte Emilius senza averlo mai visto sigh ripromettendomi di andarci ma è una promessa che a quanto pare non riesco a mentenere per ora. Spero che tu riesca ad andare e a postare qualche foto!!!
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
Lao Tse (VI sec a.C.)
una tesi intera senza nemmeno un'uscita...gecko wrote:Ahimè alpinisticamente parlando non posso darti nessuna dritta ma geologicamente parlando lo conosco come le mie tasche! Anni fà feci la tesi proprio sulle rocce del Monte Emilius senza averlo mai visto sigh ripromettendomi di andarci ma è una promessa che a quanto pare non riesco a mentenere per ora. Spero che tu riesca ad andare e a postare qualche foto!!!
On bended knee is no way to be free (Eddie Vedder)