mahler wrote:si vabbè, ma quande'è che si può cominciare a parlare di arrampicare su i veri paradisi dell'arrampicata, non so,tanto per esempio, a 23 anni mi son buttato coi compari Piccinini (morto sul Cougurda) Vesalici e uno di milano che chiamavamo Jesus che lavorava alla Star (quella dei dadi da brodo ) sull'Americana ai Dru, eppure eravamo un gruppo di deficenti però ad oggi mi sembra che l'arrampicata per la totalità sia un qualcosa di diverso. Non voglio assoolutamnte disminuire le intenzioni o i risultati, è che vorrei capire dove sta la differenza
tra quelli che dicono cosa è l'arrampicata per loro e tra quello che è la vera arrampicta.
Per dire negli '80 si facevano i massi (bouldering) e i monotiri tipo la Via di La a Cucco di 6b solo attrazzata a chiodi, o Dancing dalla sempre a chiodi a Capo Noli, primo 7a della zona (con tanto di poster della S. Marco). Io lodo i giovani che si sparano i gradi qualunque essi siano ( anche se ai tempi miei la media era il 7a), però cerchiamo di fare cultura e di portare la gente sulla roccia!
Giustissimo fare cultura e portare gente sulla roccia. Ma alla fine dove siamo approdati? Qui è stato approfondito moltissimo il quesito posto con la domanda d'apertura del topic. E' stato analizzato e scomposto il termine arrampicare ed ognuno ha espresso le proprie ragioni. Alcuni, tra cui te mahler, hanno persino dato una loro versione personale del termine arrampicare analizzando la parola in senso letterario. Ad esempio hai detto che "
arrampicare significa tirarsi su, nel lavoro nella vita nell'arte, per sopravvivere e tanto altro." Io ero intervenuto dicendo che l'indoor non è l'ambiente che prediligo, amo la roccia e la montagna, ma non per questo se mi invitassero ad andare su pannello rifiuterei... capisci cosa intendo? E' corretto dire che l'arrampicata è sinonimo di roccia e non di resina, essa non è nata su pannello mi pare, bensì in montagna, dico bene? Pensare che l'indoor sia meglio di un'arrampicata su roccia è un modo di vedere le cose tutto da verificare secondo me. Ad ogni modo c'è a chi piace e preferisce l'ambiente artificiale a quello naturale: AFFARI SUOI! Il CAI attraverso le sue discipline, i suoi corsi ecc. promuove un certo tipo di arrampicata che non è quella su pannello, ampio spazio all'ambiente di montagna è dato anche sul web da numerosissimi siti di regione e provincia, in forum come il nostro quotazero, nei blog ed in molto altro ancora. Addirittura, come avevo già detto su questo argomento, l'arrampicata è stata trattata in tesi di laurea e, il panello e l'artificiale oggi esistono perchè esistono le montagne. Ben venga se l'arrampicata sportiva nata dall'attività alpinistica oggi si esprime anche in altri modi, anche quella è una bella pubblicità.
Infine ragazzi wikipedia parla chiaro: "Il termine arrampicata sportiva oggi indica l'insieme delle discipline sportive -
discendenti dell'alpinismo - nate a partire dagli anni settanta. Se l'alpinismo classico aveva (
ed ha) come scopo quello di ascendere avventurosamente una montagna (per vie tracciate o nuove), l'arrampicata sportiva ha come scopo il puro divertimento o la competizione sportiva, anche lontano da ambienti montani, su vie dove le protezioni (come i chiodi) sono normalmente già presenti,
ponendo enfasi sulle abilità ginniche."
