Appennino Ligure e piacentino ----> Corso CAI Bolzaneto EA-2006/2007
E' facile parlare o fare del qualunquismo a buon mercato quando non si hanno responsabilità dentro un'associazione o quando si è battitori liberi "per indole" (indole rispettabilissima, sia chiaro!).
Non conosco il caso specifico (in cui comunque nessuno poteva vietare all'allieva di farsi una passeggiata da sola, magari dopo che era partita la gita del corso, come scrive anche Dani80), parlo in generale.
In linea di principio gli istruttori hanno fatto bene a non accettare la via di mezzo.
Proprio perchè sono volontari e non sono professionisti.
Chi glielo fa fare di fare una scelta contro il regolamento che, in caso malaugurato di incidente, li metterebbe nelle canne sia dal punto di vista penale che civile?
Nota: i regolamenti sono il bello ed il brutto delle associazioni: non possono vivere senza regole chiare (e condivise) ma per queste regole a volte si tagliano le gambe.
Poi va considerato il malcostume tutto italiano che prevede che l'allievo infortunato tenti di "spellare" il malcapitato istruttore (o la sua assicurazione) che lo ha accompagnato a fare un'attività in cui si è fatto male, magari senza alcuna colpa dell'istruttore stesso.
Storia vera: un mio amico istruttore a 4 anni di distanza è ancora sotto causa civile intentata da un'allieva che si era rotta una gamba durante un corso (inutile dire che non era stata nè bastonata o nè investita in auto dall'istruttore). E faccio notare che l'allieva aveva fatto partire anche un procedimento PENALE, fortunatamente archiviato pochi mesi fa, e che l'allieva era coperta da assicurazione personale infortuni di cui ha rifiutato il risarcimento cercando il risarcimento per Responsabilità Civile dell'istruttore.
Tutte le volte che si forma un gruppo, che sia o non sia un'uscita ufficiale di un'associazione o club o che sia una gita fra amici, il componente più esperto è il responsabile (nel senso che è quello che finisce sotto inchiesta, da cui poi può uscire indenne) in caso di incidente.
Inoltre l'assicurazione può coprire i danni "monetari", ma se scatta il procedimento PENALE te lo sciorbi fino alla fine, e l'avvocato te lo devi pagare anche se ti assolvono.
Sappiate che, tanto per fare un esempio (toccatevi pure!), se durante il raduno QUOTAZERO di domenica scorsa qualcuno (un principiante) volava giù da una via sul rama, qualcun altro (un giudice istruttore) sarebbe andato a cercare il capo gita (che esiste sempre, è quello considerato il più esperto del gruppo) e gli avrebbe chiesto cosa ci faceva la vittima su una via alpinistica senza assicurazione.
Lo so, è terrorismo, ma è la dura realtà.
L'unico modo per stare tranquilli in caso di incidente è andare sempre con le stesse persone e che possibilmente siano tutti dello stesso livello.
Nella nostra associazione spendiamo migliaia di euro per un'assicurazione coi controcxxx, ogni istruttore ha un'assicurazione personale (che copre anche le spese legali) e continuiamo a fare corsi e proselitismo, consapevoli dei rischi legali connessi.
Ripeto, è molto facile parlare male delle associazioni e degli istruttori.
E se mi è consentito aggiungo uno SGRUNT.
