granpasso wrote: Ok, d'accordo ..................
Tu che dici ?
mah, di cose da dire me ne vengono in mente diverse, prima pero' vorrei fare una considerazione, questo è un forum dove gli argomenti trattati, anche quelli piu' caldi, mantengono sempre un certo "tono" a differenza di altre comunità della rete di cui non si puo' sicuramente dire la stessa cosa, in questo contesto sovente le tue risposte mi sembrano ( anche se è difficile giudicare da messaggi digitati sulla tastiera ) perlomeno indisponenti .....
in questo stesso topic ci sono stati degli interventi che non condivido nè come contenuto, nè come forma, nè come atteggiamento di fondo .... beh, pazienza, se lo ritengo opportuno rispondo cercando di esprimere le mie giuste motivazioni, altrimenti va bene cosi' ..... forse mi sono allargato troppo, in funzioni delegate ad altri, in ogni caso quelle che seguono sono alcune cose che ho da dire espresse nella maniera, almeno nelle intenzioni, piu' pacata e ragionevole possibile ..
a fronte di un'argomentazione che non dovrebbe riscontrare un grosso interesse sono comunque stati eseguiti una quarantina di interventi, non mi sembrano pochi .....
piu' sopra ho scritto
ed è stato rispostoa fronte di tutto questo io non credo che uno debba spararsi un colpo o passare le giornate a flagellarsi e sicuramente cercherà dalle proprie risorse di tirare fuori sempre qualcosa di positivo ed incoraggiante per il proprio futuro, ciononostante
non si puo' negare che in termini di attività montana ( cosi' come di qualsiasi altra attività nei termini delle problematiche sollevate ) sia una gran bella rottura .......
a parte l'utilizzo dei diversi vocaboli il concetto espresso è lo stessoNon sò, l'unica cosa che mi viene in mente è che non potendo più andare in montagna una persona viene privata di un grande sebatoio di sogni ma non volgio credere che la capacità di sognare di una persona termini dove termina la propria carriera alpinistica.
( anzi a voler essere precisi ho espresso un concetto che è stato ripreso successivamente )
quindi quanto è stato scritto sembrerebbe dare un senso di validità alla questione, non di inutilità ....
inoltre altri hanno riportato
Beh insoma il tema soldi non lo escluderei a priori.
Quando devi fare quadrare il bilancio e dici vorrei prendermi un tot di chiodi da ghiaccio o la giacca da montagna o passarmi la settimana di ferie in dolomiti...In somma io non lo escluderei totalmente; poi certo magari si va sempre in giro con le stesse cose alquanto logore e ce ne ( me ne) frego-freghiamo di tutto, però anche fare uscite ogni settimana con magari 200 km di autostrada e benza, beh non direi che non incidano, pur con tutta la buona volontà
anche questi approfondimenti sembrerebbero aumentare il senso di validità dell'argomentazione ....Evidentemente non riguarda solo l'alpinismo ma la società tutta. Gli alpinisti, fino a prova contraria, fanno parte della società ergo l'alpinismo è un fenomeno che è influenzato da fenomeni di massificazione.
inoltre c'è un altro aspetto che non è stato considerato, di carattere piu' globale, la crisi economica che investe determinate fasce sociali va ad incidere direttamente sulla fruizione e sull'acquisto di beni e servizi, nel caso dell'ambiente montano materiale ed attrezzatura specialistica, pernottamenti e servizi pasto nei rifugi e similari, testate e riviste di settore, se i problemi dovessero aggravarsi ed estendersi ulteriormente ad altre categorie sociali, queste stesse attività di vendita articoli e/o forniture servizi potrebbero essere a loro volta essere messe in crisi ed in buona sostanza l'orizzonte dell'ambiente montagna come siamo abituati a vederlo e considerarlo potrebbe mutare, non è il caso di fare dell'inutile catastrofismo o di lanciare eccessivi allarmismi, pero' puo' essere un argomento di riflessione .....
questi sono alcuni argomenti trattati in varie parti del forum in ordine casuale :
antropizzazione nelle montagne bene o male ?
viewtopic.php?t=3291
legislazione guide naturalistiche
viewtopic.php?t=3130
il vento fa ilsuo giro
viewtopic.php?t=1988
gli ospitalieri e la guerra nel medioevo
viewtopic.php?t=3062
da leggere molto attentamente tutto l'articolo
viewtopic.php?t=3003
quota 450
viewtopic.php?t=1863&postdays=0&postorder=asc&start=0
il tipico falesista
viewtopic.php?t=2606&postdays=0&postorder=asc&start=40
2africa4love solidarietà
viewtopic.php?t=2569
li ho seguiti con interesse, in alcuni di questi sono anche intervenuto con piccoli contributi,
alla stessa maniera l'argomento di questo topic cosi' come di altri credo meriti altrettanto interesse ....
questa estate ho avuto a che fare con i "fighetti" della montagna, che magari si limitassero solo ad essere tali per l'abbigliamento ...... , in una due giorni coronata dall'arrivo in vetta, come unica nota stonata devo registrare l'aver dovuto condividere con un certo fastidio parte dell'ascensione e purtroppo del pernottamento al bivacco con certi personaggi ....
lo stesso fastidio che ho provato nel leggere alcune risposte che sono state date ..... dopo aver parlato della donazione di sangue, dei problemi dell'africa, dei cavalieri medioevali, dello spopolamento della montagna e delle tendenze affettive dei falesisti si potrebbe anche affrontare magari quello dell'alpinismo dei fighetti e della loro incidenza nei forum specializzati oppure in particolare in questo .....
infine nei confronti dei famosi alpinisti super-sponsorizzati in genere cerco di trovare degli equivalenti che hanno fatto delle decisioni alternative, piu' consone al mio modo d'intendere la montagna
uno di questi avrebbe potuto avere forse castelli e musei, presenza su televisioni e riviste, maggiori guadagni, invece ha deciso di defilarsi dall'ambiente e di effettuare dei viaggi per conoscere nuovi territori e popolazioni, raccontando il tutto in articoli e libri ..... è W.Bonatti
un altro potrebbe essere con le sue buone sponsorizzazioni nei vari campi base dei colossi himalayani in svariate attività, invece lo vedi arrivare alla chetichella alle serate in cui è il protagonista, l'abbigliamento un po' naif e senza sponsor, la voce montagna nei suoi racconti è un corollario per parlare dei problemi della gente, sopratutto di natura ambientale e per parlare dei problemi di alcune popolazioni asiatiche per quanto riguarda il loro stato di miseria, problemi nei quali è impegnato in prima persona ..... ed è F.DeStefani
mi piace anche un fuoriclasse francese che in trent'anni di attività alpinistica ha passato tutte le mode e scalato con tutti i migliori rappresentanti, negli ultimi anni ha tracciato anche diverse vie di roccia nelle Marittime, stupisce vederlo presentarsi alle serate con fare semplice ed alla buona, ma sopratutto sentirlo parlare ( prima ancora delle sue imprese ) del rapporto handicappati-montagna e sentirsi spiegare della soluzione adottata da lui ed altri colleghi francesi per far assaporare ai diversamente abili le gioie e le sensazioni dello sciare in ambiente alpino ...... è P.Gabarrou
cosa mi colpisce di questi personaggi è il loro messaggio nel parlare, nello scrivere e sopratutto nel fare che non è orientato al lasciamo stare e parliamo di montagna, ma invita sempre ad andare aldilà per vedere altre situazioni e fare altre considerazioni e poi dopo .... parlare anche di montagna
