L’egoismo di chi va in montagna
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- skeno
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L’egoismo di chi va in montagna
Solo due parole sull’egoismo di chi va in montagna, accennato in altro post.
C’è l’altro lato della medaglia.
Vogliamo parlare anche dell’egoismo di chi impone al proprio compagno/a di snaturare la propria esistenza facendogli seppellire le proprie passioni o rinunciare ai propri sogni, sogni e passioni che magari aveva già al momento in cui i due si sono conosciuti?
Io senza la montagna (e altre mie passioni) non sarei la stessa persona e chi mi vuole, deve prendersi il "pacchetto completo", non solo le parti che le interessano. Ed, ovviamente, viceversa.
Ciao
Skeno
C’è l’altro lato della medaglia.
Vogliamo parlare anche dell’egoismo di chi impone al proprio compagno/a di snaturare la propria esistenza facendogli seppellire le proprie passioni o rinunciare ai propri sogni, sogni e passioni che magari aveva già al momento in cui i due si sono conosciuti?
Io senza la montagna (e altre mie passioni) non sarei la stessa persona e chi mi vuole, deve prendersi il "pacchetto completo", non solo le parti che le interessano. Ed, ovviamente, viceversa.
Ciao
Skeno
- Pazzaura
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Povera donna... la vuoi mandare in autobus??Fabio/5 wrote:Sono d'accordo con ogni singola parola di Skeno.
E aggiungo quella che può sembrare una provocazione ma in realtà non lo è:
Sono più egoista io che continuo ad andare in montagna o mia moglie che continua a scorazzare per la città con il suo scooter?
Fabio
E poi tu attualmente non scorazzi per i monti... ma per le spiagge

Comunque quanto dice skeno è un "problema" che credo sia spesso presente. Magari non sempre così "estremo" da essere giudicato egoismo, ma se non si hanno le stesse passioni, è difficile trovare dei compromessi.
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
Intendevo dire che secondo me si rischia la vita di più guidando uno scooter in città che andando in montagna.Pazzaura wrote:Povera donna... la vuoi mandare in autobus??
Mi sembrava che l'osservazione di Skeno scaturisse da un topic in cui si parla di egoismo riferendosi a chi rischia la vita in montagna pur avendo moglie e figli, ma posso sbagliare.
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l'alpinista non è egoista, perchè andando in montagna arricchisce se stesso e di conseguenza arricchire anche le persone che gli stanno accanto. 

"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
- Pazzaura
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Era una battuta... su belin un po di umorismo. Sembri ColsubFabio/5 wrote:Intendevo dire che secondo me si rischia la vita di più guidando uno scooter in città che andando in montagna.Pazzaura wrote:Povera donna... la vuoi mandare in autobus??
Mi sembrava che l'osservazione di Skeno scaturisse da un topic in cui si parla di egoismo riferendosi a chi rischia la vita in montagna pur avendo moglie e figli, ma posso sbagliare.

Certo che si rischia più in scooter che in montagna... statistiche alla mano.

"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
hai i capelli lunghi, posso trascinarti benescinty wrote:E se unolascia fare all'altro ciò che vuole, ciò nonostante viene trascinato per i capelli sugli alti picchi?
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Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Beh, esistono molte altre attività umane che arrichiscono l'Uomo senza per questo dover rischiare la vita: le Arti, le Scienze, la Medicina, la Ricerca Spirituale, la Solidarietà. Francamente penso che se domani sparissero tutti gli alpinisti dalla faccia della terra gli unici ad accorgersene sarebbero: i gestori dei rifugi sulle Alpi, gli sherpa in Nepal e i produttori di attrezzaturel'alpinista non è egoista, perchè andando in montagna arricchisce se stesso e di conseguenza arricchire anche le persone che gli stanno accanto

Ritengo invece l'Alpinismo una splendida manifestazione dell'egoismo occidentale. Mi pare che la Sua storia sia abbastanza indicativa al riguardo.
Sui rapporti di coppia non approfondisco più di tanto, del resto certe dinamiche si osservano anche in altri "ambienti", mica solo nel nostro............
Mi chiedo davvero, ma davvero, credetemi, come vivano i grandi alpinisti che lasciano a casa tre figli per morire su pareti di ghiaccio (ma potrei citarvi altri esempi come quelli di grandi preti caduti in montagna). Ecco, qualcuno potrebbe parlare di Amore per la Vita che si manifesta sia nell'avere una grande Famiglia sia nello scalare grandi montange per le pareti più difficili.
Scusate, senza mancare di rispetto per nessuno, io non ci credo..................
Quello che vedo è un grande Conflitto. Un desiderio Enorme, che rende schiavi, che fa perdere la ragione. Fine solo alle nostre terribili dinamiche interne.
Siamo lacerati..............
Alpinismo come elevazione spirituale ? Ho letto qualcosa sullo scarpone di Spiro Dalla Porta. Scusate, sono un ignorante, non ho studiato, ma queste idee non mi convincono per niente.
Nelle guglie non vedo la terra che tende al Cielo. Sono semplici movimenti della crosta terrestre, con il tempo ci sopravviveranno certo, ma poi spariranno anche loro consumate dal vento e dall'acqua.
Quello che vedo è uno splendido palcoscienico (visibile a tutti, ripeto, visibile a tutti

Opinione personale.................
Ciao.
Last edited by granpasso on Wed Sep 10, 2008 20:57, edited 1 time in total.
Belin !
Mettere su famiglia e non esserci mai perchè si è sempre in montagna, al mare, in moto, in macchina, al bar, allo stadio (e chi più ne più ne metta) mi pare poco saggio.
Un conto è la "compagna" un conto sono i figli, la compagna si prende quello che LEI HA SCELTO DI PRENDERSI e quindi non vedo il problema, i figli hanno bisogno di molto di più ed chiaro che le priorità, come le abitudini, si adattano.
Il problema è quando l'egoismo supera la ragione e diventa "droga", bisogno ossessivo.
Opinione personalissima, sia chiaro.
Saluti
Un conto è la "compagna" un conto sono i figli, la compagna si prende quello che LEI HA SCELTO DI PRENDERSI e quindi non vedo il problema, i figli hanno bisogno di molto di più ed chiaro che le priorità, come le abitudini, si adattano.
Il problema è quando l'egoismo supera la ragione e diventa "droga", bisogno ossessivo.
Opinione personalissima, sia chiaro.
Saluti
"...legni secchi e ghiande nascondo le tracce di furtivi ospiti.."
- skeno
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D'accordissimo con la distinzione fra compagna e figli (che non ho), sono su due piani diversi.
Il mio discorso iniziale era riferito ai comuni mortali che vanno in montagna nel tempo libero e non ai professionisti himalaiani, per cui sicuramente entrano altri fattori quali ambizione, professionismo, protagonismo, ecc ecc ecc.
Ovviamente nel mio iniziale discorso c'era un che di provocatorio, è lapalissiano che anche secondo me ovunque si creino i Grandi Conflitti, questi si dovrebbero risolvere coi Grandi Compromessi.
Quelle che non sopporto sono le "rese senza condizioni" a cui mi è toccato assistere in tanti anni.
Poi, io non penso di essere migliore o, più "elevato" solo perchè faccio certe cose. Di sicuro se non le facessi sarei diverso, più annoiato, meno appassionato, più triste, più omologato.
Dell'intervento di Gianluca non ho capito bene cosa intenda con il passaggio dedicato alle "coppie storpie".
Ciao
Skeno
Il mio discorso iniziale era riferito ai comuni mortali che vanno in montagna nel tempo libero e non ai professionisti himalaiani, per cui sicuramente entrano altri fattori quali ambizione, professionismo, protagonismo, ecc ecc ecc.
Ovviamente nel mio iniziale discorso c'era un che di provocatorio, è lapalissiano che anche secondo me ovunque si creino i Grandi Conflitti, questi si dovrebbero risolvere coi Grandi Compromessi.
Quelle che non sopporto sono le "rese senza condizioni" a cui mi è toccato assistere in tanti anni.
Poi, io non penso di essere migliore o, più "elevato" solo perchè faccio certe cose. Di sicuro se non le facessi sarei diverso, più annoiato, meno appassionato, più triste, più omologato.
Dell'intervento di Gianluca non ho capito bene cosa intenda con il passaggio dedicato alle "coppie storpie".
Ciao
Skeno
D'accordissimo, aggiungo che la "resa incondizionata" è comunque una scelta, è la scelta di un uomo che forse rischia di perdere se stesso e col tempo perderà pure la moglie (perchè si stuferà di stare con un simile uomo) e si troverà così senza se stesso e senza moglie...Quelle che non sopporto sono le "rese senza condizioni" a cui mi è toccato assistere in tanti anni.
Perdonatemi un'altra distinzione: una cosa è "lasciare" per magari trovare altre strade non meno dignitose, una cosa è mollare per l'illusione della certezza.
Ad ogni modo sono convinto che la "resa" la leggi negli occhi non tanto in quello che fai.
Saluti
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Sono convinto che una persona normale possa praticare la passione per la montagna rimanendo un ottimo padre e un ottimo marito. Un giorno potrà trasmettere la sua passione ai figli e stare intere giornate con loro più di quanto fa un genitore che alla domenica si guarda il gran premio o la partita. Ovviamente non potrà andare in Montagna tutti i fine settimana e non fare vie piene di pericoli oggettivi (bisogna pensare che non si è più soli ma ci sono persone che dipendono da te) ma qualche soddisfazione si potrà prendere.
Per quanto riguarda l'alpinismo di alto livello il discorso è diverso, perchè per gente come Messner la montagna è la vita, e impedirgli di andare sarebbe come ucciderlo, come svuotarlo. Sicuramente sua moglie lo amerà per come è, come uomo e come alpinista.
Per quanto riguarda l'alpinismo di alto livello il discorso è diverso, perchè per gente come Messner la montagna è la vita, e impedirgli di andare sarebbe come ucciderlo, come svuotarlo. Sicuramente sua moglie lo amerà per come è, come uomo e come alpinista.
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
bel topic skeno
!
mi piacciono molto le considerazioni fatte sin qui..
anch'io come detto da grampasso non so proprio come facciano quelli delle grandi imprese
a puntare tutto sulla propria riuscita
tutto, anche gli affetti
!
mi trovo in sintonia con quanto detto da Ursus
e non piacciono neppure a me le "rese incondizionate" ai desideri degli altri
mi viene da dire che in tutto ciò,
in questo grande interrogativo che ognuno prova a rispondere come meglio riesce ...
si rifletta più ciò che uno vuol essere che ciò che uno è
siamo anche qui come mille altre volte a una scelta che dipende da ciò che vogliamo essere
e non "pilotata" da ciò che siamo, come non potessimo far nulla difronte alla nostra "natura" ....
ciò che c'è di più umano in noi è proprio l'onore e l'onere delle scelte
...
pensavo tutto questo perché leggendovi mi veniva in mente ciò che ha fatto mio papà,
o meglio cosa non ha fatto
e pensavo che non l'avevo mai vista così chiaramente questa sua scelta ...


mi piacciono molto le considerazioni fatte sin qui..
anch'io come detto da grampasso non so proprio come facciano quelli delle grandi imprese
a puntare tutto sulla propria riuscita
tutto, anche gli affetti

mi trovo in sintonia con quanto detto da Ursus
e non piacciono neppure a me le "rese incondizionate" ai desideri degli altri

mi viene da dire che in tutto ciò,
in questo grande interrogativo che ognuno prova a rispondere come meglio riesce ...
si rifletta più ciò che uno vuol essere che ciò che uno è
siamo anche qui come mille altre volte a una scelta che dipende da ciò che vogliamo essere
e non "pilotata" da ciò che siamo, come non potessimo far nulla difronte alla nostra "natura" ....
ciò che c'è di più umano in noi è proprio l'onore e l'onere delle scelte

...
pensavo tutto questo perché leggendovi mi veniva in mente ciò che ha fatto mio papà,
o meglio cosa non ha fatto

e pensavo che non l'avevo mai vista così chiaramente questa sua scelta ...

appuntoSub-Comandante wrote:Sono convinto che una persona normale possa praticare la passione per la montagna rimanendo un ottimo padre e un ottimo marito. Un giorno potrà trasmettere la sua passione ai figli e stare intere giornate con loro più di quanto fa un genitore che alla domenica si guarda il gran premio o la partita. Ovviamente non potrà andare in Montagna tutti i fine settimana e non fare vie piene di pericoli oggettivi (bisogna pensare che non si è più soli ma ci sono persone che dipendono da te) ma qualche soddisfazione si potrà prendere

Dell'intervento di Gianluca non ho capito bene cosa intenda con il passaggio dedicato alle "coppie storpie".
Hai ragione. La frase è talmente orrenda che l'ho pure cancellata

I rapporti di coppia mi sembrano una questione marginale ma siccome se ne è parlato vedo di spiegare meglio le mie idee in proposito.
Francamente le passioni, condivise o meno che siano, non penso siano un problema, almeno fintanto che si è una coppia. Uno va per funghi e l'altro a raccogliere margherite, che problema c'è...................
La questione vera si pone nel momento in cui si vuole metter su una famiglia. Non è sano costringere la propria compagna a rinunciare al proprio ruolo di madre e questo indipendentemente dalle questioni che determinano una simile scelta.
In un ambiente come il nostro è facile incontrare coppie del genere. Generalmente i maschietti continuano a fare i **** in giro per monti e valli e le femminucce li seguono buone, buone, scodinzolando..........A volte mi è parso di vedere un velo di malinconia nei loro occhi

Spero tanto di sbagliarmi.............
Ciao.
Belin !
Non vorrei fare del qualunquismo, ma quello che Tu giustamente dici vale in tutti gli ambienti non solo in montagna. Anzi credo che "l'altra metà del cielo" abbia gli occhi più tristi quando segue, o peggio è costretta a seguire il marito/compagno allo stadio ovvero sopportarlo seduto in catalessi davanti al televisore, urlante insieme ad altri rincogl....ti come lui.granpasso wrote: I rapporti di coppia mi sembrano una questione marginale ma siccome se ne è parlato vedo di spiegare meglio le mie idee in proposito.
Francamente le passioni, condivise o meno che siano, non penso siano un problema, almeno fintanto che si è una coppia. Uno va per funghi e l'altro a raccogliere margherite, che problema c'è...................
La questione vera si pone nel momento in cui si vuole metter su una famiglia. Non è sano costringere la propria compagna a rinunciare al proprio ruolo di madre e questo indipendentemente dalle questioni che determinano una simile scelta.
In un ambiente come il nostro è facile incontrare coppie del genere. Generalmente i maschietti continuano a fare i **** in giro per monti e valli e le femminucce li seguono buone, buone, scodinzolando..........A volte mi è parso di vedere un velo di malinconia nei loro occhi![]()
Spero tanto di sbagliarmi.............
Ciao.
Io personalmente in montagna vedo famiglie che liberamente scelgono di condividere un passatempo che oltre che far bene al fisico e arricchire la mente, le unisce ancora di più.



"Se un uomo non è disposto battersi per le proprie idee, o le sue idee non valgono nulla, o non vale niente lui"
- arietina
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Re: L’egoismo di chi va in montagna
Intendendola nel senso ironico, ti dico il primo pensiero che è fiorito nella mia testa appena ho letto queste tue parole...skeno wrote:Solo due parole sull’egoismo di chi va in montagna, accennato in altro post.
C’è l’altro lato della medaglia.
Vogliamo parlare anche dell’egoismo di chi impone al proprio compagno/a di snaturare la propria esistenza facendogli seppellire le proprie passioni o rinunciare ai propri sogni, sogni e passioni che magari aveva già al momento in cui i due si sono conosciuti?
Io senza la montagna (e altre mie passioni) non sarei la stessa persona e chi mi vuole, deve prendersi il "pacchetto completo", non solo le parti che le interessano. Ed, ovviamente, viceversa.
Ciao
Skeno
Perchè non ci fidanziamo io e te?



Scherzi a perte...Questo è stato un mio grosso problema...io non riesco ad essere diversa da come sono, ma per molti ho solo storie per la testa. Io, come dici anche tu, li chiamo sogni...
Ciao!!

Re: L’egoismo di chi va in montagna
l'arietina va benissimo così!arietina wrote:io non riesco ad essere diversa da come sono, ma per molti ho solo storie per la testa. Io, come dici anche tu, li chiamo sogni...


solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
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Re: L’egoismo di chi va in montagna
non ti credere di essere l'unica a pensarla cosìarietina wrote:...io non riesco ad essere diversa da come sono, ma per molti ho solo storie per la testa. Io, come dici anche tu, li chiamo sogni...

«They call me the breeze, I keep blowing down the road - I ain't got me nobody, .......»
- skeno
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Re: L’egoismo di chi va in montagna
Wow, sono lusingato, ma sono a posto così,arietina wrote: Intendendola nel senso ironico, ti dico il primo pensiero che è fiorito nella mia testa appena ho letto queste tue parole...
Perchè non ci fidanziamo io e te?![]()
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Scherzi a perte...Questo è stato un mio grosso problema...io non riesco ad essere diversa da come sono, ma per molti ho solo storie per la testa. Io, come dici anche tu, li chiamo sogni...
Ciao!!

Comunque, nella vita ci sarà sempre qualcuno che si vanterà di essere più normale di noi (o anche più alternativo).
Ognuno deve essere semplicemente quel che è.
Secondo me chi violenta la propria natura o fa una vita di mer... oppure, presto o tardi, esplode.
Ciao
Skeno
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Gran bel post ragazzi!
Secondo me .. come in molte cose della vita... è una questione di equilibri tra le importanze della nostra vita e quello che è l'onestà del nostro essere.. l'essere veri.
Ognuno di noi ha delle esigenze, delle priorità importanti.. e tra queste qualcuno ha la mnotagna.
Insieme a questa ce ne sono altre... per qualcuno anche la famiglia... la vita di coppia.. ma non solo.. ci possono essere tante cose.
Forse non è evidente e dichiarata .. ma dentro di noi ognuno mette in fila queste cose con una priorità, perchè la vita può portarti a dover scegliere, uno o l'altro.E uno sceglie secondo le proprie priorità.
Chi sceglie la famiglia non è migliore di chi sceglie la montagna.. o viceversa.
Però ci vuole onestà.
Se fai una promessa devi mantenerla.. se no non fare la promessa..
se fai un bambino ti sei preso un impegno... devi mantenerlo a discapito di te stesso... se non prenderti l'impegno.
se fai intendere alla tua ragazza che starai con lei.. e poi non ci stai mai perchè PREFERISCI la montagna.. non è onesto.
Patti chiari e amicizia lunga.. dico io.
A parte questo...esistono molti gradi intermedi per cui uno risesce a fare tutto se vuole.. non ad alti livelli.. ma riesce.
Si tratta di capire che peso ha una cosa e l'altra!
Credo.
Ciao ciao
Secondo me .. come in molte cose della vita... è una questione di equilibri tra le importanze della nostra vita e quello che è l'onestà del nostro essere.. l'essere veri.
Ognuno di noi ha delle esigenze, delle priorità importanti.. e tra queste qualcuno ha la mnotagna.
Insieme a questa ce ne sono altre... per qualcuno anche la famiglia... la vita di coppia.. ma non solo.. ci possono essere tante cose.
Forse non è evidente e dichiarata .. ma dentro di noi ognuno mette in fila queste cose con una priorità, perchè la vita può portarti a dover scegliere, uno o l'altro.E uno sceglie secondo le proprie priorità.
Chi sceglie la famiglia non è migliore di chi sceglie la montagna.. o viceversa.
Però ci vuole onestà.
Se fai una promessa devi mantenerla.. se no non fare la promessa..
se fai un bambino ti sei preso un impegno... devi mantenerlo a discapito di te stesso... se non prenderti l'impegno.
se fai intendere alla tua ragazza che starai con lei.. e poi non ci stai mai perchè PREFERISCI la montagna.. non è onesto.
Patti chiari e amicizia lunga.. dico io.
A parte questo...esistono molti gradi intermedi per cui uno risesce a fare tutto se vuole.. non ad alti livelli.. ma riesce.
Si tratta di capire che peso ha una cosa e l'altra!
Credo.
Ciao ciao
Quoto.mikesangui wrote:Gran bel post ragazzi!...
... Però ci vuole onestà.
Se fai una promessa devi mantenerla.. se no non fare la promessa..
se fai un bambino ti sei preso un impegno... devi mantenerlo a discapito di te stesso... se non prenderti l'impegno.
se fai intendere alla tua ragazza che starai con lei.. e poi non ci stai mai perchè PREFERISCI la montagna.. non è onesto.
Patti chiari e amicizia lunga.. dico io.
A parte questo...esistono molti gradi intermedi per cui uno risesce a fare tutto se vuole.. non ad alti livelli.. ma riesce.
Si tratta di capire che peso ha una cosa e l'altra!
Credo.
Ciao ciao
Per quanto riguarda me, senza peraltro entrare nel dettaglio personale, non posso che essere d'accordo.
In una coppia occorre veramente un mix di buon senso, di buona volontà, di rispetto reciproco e di reciproca fiducia.
Il tutto va rivisto, corretto ed aggiustato quando ci sono dei figli.
A mio parere, le priorità sono evidenti. La famiglia ha comunque la precedenza; ciò non toglie che si riesca anche ad avere una seppur modesta attività in montagna [qualunque essa sia], magari puntando più sulla qualità [relativa, ovviamente] che sulla quantità.
Ciò comporta sacrifici e rinunce. I sacrifici, ad esempio, si riscontrano nel fatto che magari uno si sciroppa una cascata di ghiaccio in giornata sul tragitto Genova-Cogne-Genova per passare la sera prima a giocare con i Gormiti. Oppure, dopo una giornata di mare, si parte alla sera tardi per salire la Ovest del Viso, rientrando direttamente lunedì mattina per andare in ufficio

Le rinunce sono quelle che, come dice la parola stessa, si devono fare per quella scala di priorità sopra accennata. In tal caso, non si va in montagna e basta, anche se il meteo è perfetto, le condizioni sono strepitose, i compagni ci sono e sono pronti a partire.
- arietina
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Re: L’egoismo di chi va in montagna
Io sono convinta che nella giusta misura si possa fare tutto..io non sono per le cose estreme, sono per passare dei bei momenti a contatto con la natura aggiungendo un pizzico di adrenalina..skeno wrote:Wow, sono lusingato, ma sono a posto così,arietina wrote: Intendendola nel senso ironico, ti dico il primo pensiero che è fiorito nella mia testa appena ho letto queste tue parole...
Perchè non ci fidanziamo io e te?![]()
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Scherzi a perte...Questo è stato un mio grosso problema...io non riesco ad essere diversa da come sono, ma per molti ho solo storie per la testa. Io, come dici anche tu, li chiamo sogni...
Ciao!!sono stato fortunato con Sara!
Comunque, nella vita ci sarà sempre qualcuno che si vanterà di essere più normale di noi (o anche più alternativo).
Ognuno deve essere semplicemente quel che è.
Secondo me chi violenta la propria natura o fa una vita di mer... oppure, presto o tardi, esplode.
Ciao
Skeno

Sarebbe fantastico riuscire a trovare qualcuno che condivide le tue stesse passioni, ma se così non è...volere è potere...il compromesso si trova...credo


Un piccolo anedoto personale...

Nel lontano 1996 qualcuno mi aveva promesso che mi avrebbe portato a 'buco viso'..nel 2002 c'è stata 'l'esplosione'...
Qualcuno di voi c'è stato? Com'è il panorama da lassù?





Non sò se sono riuscita a spiegarmi...comunque condivido a pieno ciò che altri di voi hanno scritto..



e brava arietina (ma deriva da ariete?). Ho compreso molto bene quello che hai detto, e detto da mahler... sempre preso da faccende alpinistiche ed in lotta perenne con un sacco di cose. Ho visto che vuoi fare la est della Udine, bene, se capito per la stramillionesima volta su di lì e ci sei, e ti vuoi aggregare, penso e ne sono convito potresti tranquillamente salirla. PS: secondo me tutte le squadre dovrebbero andare in B, anzi in Z profonda, per quanto riguarda la formula 1 non mi esprimo sennò gli amministratori del forum mi castigano. ps2: anche mahler è umano, ed ha pure una figlia che ama più di ogni cosa al mondo. Ciao arietina, pensa alla est... che prima o poi ti cucco in cordata!
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Inizio OTmahler wrote:PS: secondo me tutte le squadre dovrebbero andare in B, anzi in Z profonda, per quanto riguarda la formula 1 non mi esprimo sennò gli amministratori del forum mi castigano.
....questi anti calcio!!!


Il calcio, se vissuto con misura ed intelligenza, è un bellissimo sport di squadra oserei dire anche molto educativo (come tutti gli sport di squadra) ed anche un bel modo di passarsi una domenica pomeriggio, sia giocandolo in prima persona, sia andando allo stadio. Io lo faccio da 35 anni e per ora ne sono uscito bene, senza causare danni nè alla mia nè alla altrui psiche (penso

Non facciamo l'errore di pensare al calcio come alla sua rappresentazione televisiva, quella sì che è insopportabile.
Concentriamoci sui gesti atletici, sulla tecnica, sulla tattica, sull'agonismo, sul gioco di squadra. Il motivo per cui nel calcio il doping finora ha avuto un ruolo marginale non è certo la sua intoccabilità, ma piuttosto il fatto che per essere un grande calciatore non basta avere doti fisiche straordinarie, non basta allenarsi come dei muli, non basta neanche essere un fenomeno tecnicamente. Ci vogliono i tre elementi uniti ed anche la capacità di giocare insieme ad altri 10 compagni. E se a questo ci si aggiunge l'intelligenza, esce fuori il campione in grado di dare un'immagine positiva del calcio.
Per rivalutare il calcio consiglio di "leggerlo" nelle righe di grandi giornalisti e scrittori come Darwin Pastorin, Gianni Mura, Osvaldo Soriano, Vazquez Montalban.
Ciao
Skeno
- skeno
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E' stato indubbiamente un grande innovatore, ma non mi piaceva troppo. Allora dico anche Beppe Viola.bonsai wrote:excuse-moi ..... nn possiamo dimenticare il grande "Gianni Brera"skeno wrote:.....................
Per rivalutare il calcio consiglio di "leggerlo" nelle righe di grandi giornalisti e scrittori come Darwin Pastorin, Gianni Mura, Osvaldo Soriano, Vazquez Montalban.
Ciao
Skeno(
)
..
Ciao
Skeno
Continuiamo OTskeno wrote: ....questi anti calcio!!!![]()
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Il calcio, se vissuto con misura ed intelligenza, è un bellissimo sport di squadra oserei dire anche molto educativo (come tutti gli sport di squadra) ed anche un bel modo di passarsi una domenica pomeriggio, sia giocandolo in prima persona, sia andando allo stadio. Io lo faccio da 35 anni e per ora ne sono uscito bene, senza causare danni nè alla mia nè alla altrui psiche (penso).
Non facciamo l'errore di pensare al calcio come alla sua rappresentazione televisiva, quella sì che è insopportabile.
Concentriamoci sui gesti atletici, sulla tecnica, sulla tattica, sull'agonismo, sul gioco di squadra. Il motivo per cui nel calcio il doping finora ha avuto un ruolo marginale non è certo la sua intoccabilità, ma piuttosto il fatto che per essere un grande calciatore non basta avere doti fisiche straordinarie, non basta allenarsi come dei muli, non basta neanche essere un fenomeno tecnicamente. Ci vogliono i tre elementi uniti ed anche la capacità di giocare insieme ad altri 10 compagni. E se a questo ci si aggiunge l'intelligenza, esce fuori il campione in grado di dare un'immagine positiva del calcio.
Per rivalutare il calcio consiglio di "leggerlo" nelle righe di grandi giornalisti e scrittori come Darwin Pastorin, Gianni Mura, Osvaldo Soriano, Vazquez Montalban.
Scusami ma credo che la descrizione che Tui hai dato si adatti perfettamente al calcio......Islandese



Da noi anche a livello giovanile e/o amatoriale non è così, e te lo dice uno che per anni ha fatto l'arbitro (fino alla categoria Promozione, così si chiamava allora). Già ai bimbi viene insegnato che l'importante è vincere anzi "battere" l'avversario ad ogni costo e con ogni mezzo.
Riguardo al Doping se non sapessi che sei Doriano direi che tifi Juve, o sei parente del Dott. Agricola


Scherzi a parte non metto in dubbio la Tua buona fede o la Tua passione per il calcio, ne tantomeno di quei giornalisti (ma ce ne sono tanti altri) che Tu hai citato. Solo dico che quello che loro hanno descritto è un calcio che non c'è più. L'attaccamento alla maglia, l'onore e la lealtà sportiva se ne sono andati lasciando spazio ai soldi...tanti....troppi. Quei tempi eroici rimangono solo nei ricordi degli ultrasettantenni e nelle cartoline sbiadite.
Peccato perchè in bianco e nero le vostre maglie da ciclisti non rendono



Tornando in tema di egoismo in montagna ma non solo, io credo che sia una caratteristica di noi maschietti, per motivi forse culturali forse genetici. Le donne nascono altruiste (si occupano di noi prima come madri poi come compagne/mogli/fidanzate) e sopportano pazientemente le nostre voglie bizzarre o imprevedibili. Noi siamo più portati ad anteporre i nostri bisogni spacciandoli per imprescindibili.
Detto ciò, io penso che quando si tratta di Montagna la partita sia pari. Prova ne è l'alto numero di donne iscritte a Quotazero, non solo al traino dei rispettivi uomini, ma anzi assidue frequentatrici anche del Forum e dei raduni.


"Se un uomo non è disposto battersi per le proprie idee, o le sue idee non valgono nulla, o non vale niente lui"
- skeno
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Indubbiamente è un ambiente particolare, ma oltre ai maneggioni ed ai marci c'è anche tanta gente sana.Nicky wrote: Scusami ma credo che la descrizione che Tui hai dato si adatti perfettamente al calcio......Islandese![]()
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da quelle parti il portiere della nazionale è un macellaio, il terzino un postino, il centravanti un maestro d'asilo, ecc..ecc.....e alla domenica si ritrovano tutti insieme sul campo ghiacciato a tirare calci ad un pallone per scaldarsi.
Da noi anche a livello giovanile e/o amatoriale non è così, e te lo dice uno che per anni ha fatto l'arbitro (fino alla categoria Promozione, così si chiamava allora). Già ai bimbi viene insegnato che l'importante è vincere anzi "battere" l'avversario ad ogni costo e con ogni mezzo.
Riguardo al Doping se non sapessi che sei Doriano direi che tifi Juve, o sei parente del Dott. Agricola
Purtroppo il degrado, su cui concordo, anche a livello amatoriale è indotto dal degrado a livello alto.
Sul doping: non voglio dire che il doping nel calcio non esista, dico che è sicuramente meno determinante e che la Juve si è salvata solo perchè... è la Juve. Per me la Juve doveva essere radiata, prima per il doping e poi per Moggi.
Rientrando in argomento, sul fatto che i maschi siano generalmente più egoisti delle femmine, direi che non ci piove!
Ciao
Skeno
- arietina
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Sì, deriva da ariete che è il mio segno zodiacale...mahler wrote:e brava arietina (ma deriva da ariete?). Ho compreso molto bene quello che hai detto, e detto da mahler... sempre preso da faccende alpinistiche ed in lotta perenne con un sacco di cose. Ho visto che vuoi fare la est della Udine, bene, se capito per la stramillionesima volta su di lì e ci sei, e ti vuoi aggregare, penso e ne sono convito potresti tranquillamente salirla. PS: secondo me tutte le squadre dovrebbero andare in B, anzi in Z profonda, per quanto riguarda la formula 1 non mi esprimo sennò gli amministratori del forum mi castigano. ps2: anche mahler è umano, ed ha pure una figlia che ama più di ogni cosa al mondo. Ciao arietina, pensa alla est... che prima o poi ti cucco in cordata!
Grazie!!

Sì, mi piacerebbe fare la est della Udine...



I figli sono sempre pezzi di cuore...anzi sono il cuore!!!

Un salutone!!

granpasso wrote: Beh, esistono molte altre attività umane che arrichiscono l'Uomo senza per questo dover rischiare la vita: le Arti, le Scienze, la Medicina, la Ricerca Spirituale, la Solidarietà. Francamente penso che se domani sparissero tutti gli alpinisti dalla faccia della terra gli unici ad accorgersene sarebbero: i gestori dei rifugi sulle Alpi, gli sherpa in Nepal e i produttori di attrezzature.
Ritengo invece l'Alpinismo una splendida manifestazione dell'egoismo occidentale. Mi pare che la Sua storia sia abbastanza indicativa al riguardo.
Sui rapporti di coppia non approfondisco più di tanto, del resto certe dinamiche si osservano anche in altri "ambienti", mica solo nel nostro............
Mi chiedo davvero, ma davvero, credetemi, come vivano i grandi alpinisti che lasciano a casa tre figli per morire su pareti di ghiaccio (ma potrei citarvi altri esempi come quelli di grandi preti caduti in montagna). Ecco, qualcuno potrebbe parlare di Amore per la Vita che si manifesta sia nell'avere una grande Famiglia sia nello scalare grandi montange per le pareti più difficili.
Scusate, senza mancare di rispetto per nessuno, io non ci credo..................
Quello che vedo è un grande Conflitto. Un desiderio Enorme, che rende schiavi, che fa perdere la ragione. Fine solo alle nostre terribili dinamiche interne.
Siamo lacerati..............
Alpinismo come elevazione spirituale ? Ho letto qualcosa sullo scarpone di Spiro Dalla Porta. Scusate, sono un ignorante, non ho studiato, ma queste idee non mi convincono per niente.
Nelle guglie non vedo la terra che tende al Cielo. Sono semplici movimenti della crosta terrestre, con il tempo ci sopravviveranno certo, ma poi spariranno anche loro consumate dal vento e dall'acqua.
Quello che vedo è uno splendido palcoscienico (visibile a tutti, ripeto, visibile a tutti) sul quale proiettare i nostri laceranti desideri di poveri umani occidentali.
Opinione personale.................
Ciao.
si. è così.
un osservazione minore: il topic l'ho aperto (concettualmente) io... (qui: viewtopic.php?p=103266#103266) ... Skeno, mi dispiace hai travisato, come molti, la mia critica profonda al pensiero di Federico ... Mi sembra quasi che si voglia spostare l'attenzione fuori dal gioco (alpinistico): non si tratta di fare la scaletta e comparazioni tra il meno peggio tra gli egoismi del sistema sociale / familiare. E non mi riferivo affatto agli affetti dei "parenti"! Mi riferivo ai rapporti tra gli alpinisti in particolare...
Un egoismo "enorme" (è giusto il tuo aggettivo, Granpasso) è intrinseco nell'atto alpinistico (di moltissime persone, oggi).
E' questo il punto (che continuo a sperimentare).
Non ho postato a caso nel topic iniziale: purtroppo l'argomento era IN TOPIC;
ma sono d'accordo, meglio affrontare l'argomento in senso generale.
me lo metto come logo! Mi piace in particolare l'aggettivo "splendida".l'Alpinismo una splendida manifestazione dell'egoismo occidentale.
Sono d'accordo con la tua analisi,Quello che vedo è un grande Conflitto. Un desiderio Enorme, che rende schiavi, che fa perdere la ragione. Fine solo alle nostre terribili dinamiche interne.
Siamo lacerati..............
Si, proiezione del desiderio ... (che non è buona cosa)
di un uomo che è lacerato tra gli "obbiettivi" modello nel nostro sistema sociale,
e lo stare in uno spazio in cui l'uomo è optional (la montagna) ...
Ora, la lacerazione è anche la mia, che non vedo solo l'alpinismo come una via maledetta (dello spirito) ...
l'illusione (quella che te chiami "proiezione del desiderio") può anche poratre ad un passo avanti ...
allorquando sull'orlo del baratro (bloccati dall'inncommensurabile su una cresta sull'abbisso per esempio ...)...
si intravede una qualche "verità" ... (che purtoppo nella vita capita di vedere in momenti tragici ...) ...
i nodi (umani) vengono al pettine. Amarissimo.
Più che ricordarmi di Jiddu Krisnamurti ... citerei l'esperienza di Walter Bonatti:
prima smette di scalare con altri,
poi smette di scalare da solo,
poi smette proprio di andare in montagna (a fare gli exploit)
si mette a camminare per il pianeta terra cercando di ripartire da zero ...
ora è (l'alpinista) dimenticato ...
certo non è forse l'esempio ideale di un nuovo alpinismo, di una società migliore ...
è il migliore che ho ...
Affetti ?
C'è molta strada da fare ...
giorgio
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Se qualcuno mi chiedesse di smettere di andare in montagna non avrebbe capito che quella è dentro di me. Sono contento perchè ho vicino una persona che mi chiede solo di stare attento, non di rinunciare. Lei non ama la montagna, mi vuole bene e ha capito che senza di lei non sarei felice. Io non sono anche uno particolarmente caaldo, nel senso che passa tutto il tempo libero solo alle rocce, perchè mi piace fare un po' di tutto. credo che se vuoi veramente bene a qualcuno pur senza condividere certe sue passioni le capisci e le rispetti.
Il coraggio non è mai stato non avere paura,gli uomini coraggiosi affrontano le loro incertezze e le ribaltano a loro vantaggio per diventare ancora più forti