Oggi bella uscita alpinistica in Alpi Apuane

Abbiamo seguito più o meno la "via classica", bella arrampicata sul IV con 2-3 passi di poco più impegnativi: 6 tiri in ambiente verticale e selvaggio, vagamente dolomitico. Dico più o meno, perché sul Secondo Torrione (come anche altrove) c'è veramente un intrico di vie, dalla chiodatura molto varia, con molti chiodi vecchi alternati a (non molti) spit più o meno arrugginiti... e non siamo sicuri di cosa abbiamo fatto, anche se le difficoltà non troppo alte e alcuni schizzi visti in giro ci fanno pensare, appunto, che fosse proprio la classica. Unico neo, la qualità della roccia, che in alcuni tratti (per fortuna non i più impegnativi) peggiora vistosamente, soprattutto quando diventa marmo... ma chi è abituato alle Apuane queste cose le conosce bene...

Appena il mio socio me le passa vedo di mettere anche qualche foto per dare un'idea dei posti. Io purtroppo non avevo la fotocamera.
Intanto, se può essere utile, provo a mettere qui la mia relazione "fresca" del percorso di oggi, non si sa mai che serva, e se qualcuno ha correzioni o domande le può fare...
Avvicinamento: da Passo Croce si segue la marmifera di destra, oppure il sentierino che segue direttamente il crinale erboso in direzione dei torrioni. Dalla marmifera, poco prima della prima galleria si prende a sinistra il sentiero (segnato in blu) per il Canale del Pirosetto. Poco dopo il sentiero passa proprio alla base del Secondo Torrione.
Attacco: sulla destra della base del torrione, in corrispondenza di una fessura obliqua verso destra. Si sosta su un anello cementato (presenti anche altri anelli più a sinistra, partenza di altre vie).
L1, 25 m: su per la fessura (1 chiodo, IV+) spostandosi poi ulteriormente a destra (1 ch. III+). Salire in verticale (III) fino alla sosta con 2 spit e catena.
L2, 20 m: dritti sopra la sosta (1 ch. III) andando ad affrontare il diedrino verticale sovrastante (IV+), chiuso da uno strapiombino (V-) che si supera uscendo a sinistra (in questo tratto 2 ch. e 2 spit a brevissima distanza). Salire più facilmente (III+) leggermente in obliquo a destra, fino a una cengia sulla quale è presente una sosta con 3 ch. e vecchio cordone.
L3, 20 m: salire circa in verticale sopra la sosta (III, 1 ch. arancione, roccia infida) e poi superare il successivo muretto un po' a destra (IV-). Proseguire su terreno facile e rotto (II-III) andando leggermente a destra fino alla cengia successiva, con sosta su 2 vecchi spit artigianali e catena arrugginita.
L4, 55 m: traversare per 15-20 m in orizzontale a sinistra lungo la cengia, fino allo spigolo dove si trovano subito alcuni chiodi. Da qui salire in verticale seguendo sempre lo spigolo, con splendida arrampicata (III+/IV-, svariati ch. ottimamente posizionati), fino a incrociare una nuova cengia di roccia giallastra, che proviene da destra. Salire ancora per qualche metro poco a destra dello spigolo (II/III) fino alla sosta con 3 ch.
L5, 20 m: salire verticalmente e affrontare una placchetta liscia con fessura sulla sinistra (V-, 1 ch.); superarla un po' verso destra e proseguire per rocce poco solide (infido, III+, 1 friend incastrato) fino a uscire su un vasto terrazzo con sosta su 2 ch.
L6, 30 m: tiro di uscita su erba e roccette, superando l'ultimo risalto a sinistra (gradoni, II) oppure a destra per placchette (III). Sosta in vetta su 2 spit.
Discesa: a piedi, dalla vetta si sale ancora verso il crinale del Corchia sul quale si incontra nuovamente il sentiero del canale del Pirosetto. Si segue il sentiero in discesa (ripido, I) fino a tornare all'attacco.